Mortasatrice portatile fai da te | Tutti i passaggi illustrati

In un filmato su internet si scopre che una mortasatrice portatile fai da te si può autocostruire; questo è sufficiente per fare un progetto e procurarsi il materiale necessario. La particolarità è che è quasi interamente fatta di multistrato di betulla

Curiosando su internet alla ricerca di alcune informazioni, il nostro esperto lettore Marco Pierandrei si è imbattuto in un video in inglese in cui un fai da te d’oltreoceano illustra con dovizia di particolari l’autocostruzione di una strana mortasatrice portatile, funzionante con una fresatrice.

La mortasatrice fai da te ha fatto colpo sul nostro lettore perché era proprio quello che da tempo cercava senza successo sui cataloghi delle varie aziende, ovvero una mortasatrice portatile di dimensioni molto contenute, in modo da poterla trasportare in qualunque posto, oltre al fatto che, una piccola stazionaria di questo genere, può trovare facilmente posto dove lo spazio manca sempre. Guardando e riguardando il filmato, Marco è riuscito a identificare tutti gli elementi necessari per fare i disegni, ragionare sugli aspetti più spinosi e fare un calcolo del materiale necessario.

La costruzione, a parte la ferramenta utilizzata, è interamente di legno multistrato di betulla spesso 15 mm; dove si richiedono spessori maggiori, si uniscono due pezzi abbinandoli col dorso e incollandoli. Le giunzioni sono realizzate con biscotti, spine e, dove necessario, viti da legno di misura 4×20 mm e 4×30 mm. La cavatrice di mortase fai da te si compone sostanzialmente di 4 parti:

  • il piano dove appoggia il pezzo da lavorare,
  • il piano inclinato,
  • l’insieme con i due pianetti di spostamento
  • la struttura di supporto.

Il piano dove appoggia il pezzo si muove, ma solo per regolare l’altezza di lavoro della punta; spostandolo avanti o indietro, scivola su un piano inclinato e quindi si alza o si abbassa rispetto alla punta che, invece, non si muove verticalmente.

Quest’ultima, al contrario delle mortasatrici delle combinate, dove le punte non traslano, si muove lateralmente e avanti/indietro perché ad azionarla è una fresatrice portatile vincolata a due pianetti che scorrono su guide per cassetti. La cavatrice di mortase portatile così architettata è efficace e precisa, occupa pochissimo spazio e, per lavorare, può essere immobilizzata su qualsiasi banco.

La mortasatrice portatile fai da te ha tutto ciò che serve

mortasatrice portatile di legno

  1. Il premi-pezzo è incernierato con un blocchetto di multistrato fatto con due pezzi affiancati; da questo parte verticalmente un tondino di legno che si innesta nel braccio orizzontale, costituito nuovamente da doppio multistrato da 15 mm; all’estremità, infine, si incerniera una barra filettata grazie all’inserimento nel legno di una boccola con filetto interno a passo metrico.
  2. Come in ogni mortasatrice portatile di questo genere, deve esserci una nutrita serie di asole di regolazione, che in questo caso, però, sono realizzate usando il multistrato. La scelta della misura da 15 mm è frutto di un calcolo volto a ottenere la dovuta rigidità, necessaria per garantire robustezza e precisione non solo per quel che riguarda i piani, ma anche per i piccoli pezzi tecnici.
  3. Sul pannello frontale, che fronteggia la fresatrice, si realizza un’asola che in pratica rappresenta l’escursione possibile del pianetto fresante, quindi le dimensioni laterali massime, che la punta può scavare (la profondità massima, invece, dipende dalla lunghezza della fresa).
  4. Nella parte posteriore della guida, in corrispondenza dell’asola, vi è uno scasso maggiore che ne riprende la forma; questo è eseguito per poter fare spazio al mandrino della fresatrice e poter avanzare al massimo con il pianetto, guadagnando un buon centimetro di escursione in profondità della fresa. Si nota anche la rotaia su cui scorre lateralmente il pianetto, che in realtà è una guida di metallo per cassetti; la scelta è dovuta alla necessità di libero scorrimento. Sopra, il sistema di bloccaggio della fresatrice, con fascette autoserranti, che si affida a due supporti fatti con più pezzi di multistrato affiancati.

cavatrice di mortase portatile

Cosa serve per costruire una mortasatrice portatile fai da te:

  • Multistrato di betulla spessore 15 mm;
  • profilato d’alluminio 20×10 mm;
  • Molle a trazione lunghezza 100 mm;
  • 2 pomelli di serraggio a vite passante;
  • 1 pomello di legno;
  • 2 viti con quadro sottotesta 5×50 mm;
  • 2 viti con quadro sottotesta 6×60 mm;
  • 3 dadi a galletto di cui 1 maschio;
  • 3 boccole doppio filetto da 6 mm;
  • 1 pomello (per sistema bloccaggio pezzo);
  • viti per legno 4×30 mm e 4×20 mm;
  • spina d’acciaio da 2 mm

I principali dettagli costruttivi

costruzione mortasatrice

disegno cavatrice di mortase

cavatrice di mortase fai da te

  1. Prima di tagliare i pannelli laterali a, per dar loro la forma prevista, si provvede alla realizzazione della sede per la guida di scorrimento facendo uno scasso rettilineo con la fresatrice. In questo caso la mortasatrice portatile va montata su un banchetto per fresare; regolata la profondità di lavoro e la distanza dalla guida laterale, si passano entrambi i pannelli da trattare.
  2. Dopo la fresatura i due rettangoli di multistrato devono essere sagomati sul lato lungo, tagliandone via un pezzo. Dato che la linea di taglio non è rettilinea, nel punto in cui cambia direzione va praticato un foro di diametro superiore alla larghezza della lama della sega a nastro, che si usa per eseguire l’operazione.
  3. Si inizia il taglio da un lato della tracciatura, portando avanti il pezzo lentamente e con la massima precisione; si segue la linea tracciata sino al foro dove, approfittando dello spazio di manovra che questo consente, si fa ruotare il pezzo e si prosegue nella nuova direzione, portando a compimento il taglio.
  4. Sulla guida di scorrimento di metallo, con sezione a U, va fatta una lunga asola dove alla fine scorrerà il perno di una manopola di fissaggio; la stessa asola va riportata sul legno e realizzata con la fresatrice montata sul banchetto, ma questa volta marcando bene il punto di inizio e di fine della passata, da ripetere con la medesima estensione sul pannello a controlaterale. Al termine si fissa la guida metallica nella corretta posizione con due viti a testa svasata.
  5. I due pannelli a appena approntati, sono speculari per quel che riguarda
    la posizione dello scasso per la guida metallica di scorrimento; si uniscono al pannello frontale b mediante due viti da legno per parte. Questa struttura rappresenta la guida d’appoggio frontale contro cui il pezzo da mortasare dovrà essere bloccato. Il montaggio di questi pezzi è provvisorio ma utile per determinare l’esatta posizione in altezza dell’asola orizzontale che si deve fare proprio sul pezzo b; è per determinare la sua altezza che bisogna praticamente allestire tutta la macchina, in particolar modo realizzare i sostegni della fresatrice e il pianetto di scorrimento laterale, incluse le necessarie guide di scorrimento, che in questo caso fanno ulteriore spessore.
  6. Per procedere con la costruzione si stabilisce l’esatta posizione dell’insieme c sul piano sottostante sul quale si immobilizza lateralmente, fissando al piano stesso due listelli longitudinali, in posizione d’appoggio ai fianchi interni di c.
  7. Per garantire alla fresatrice il movimento longitudinale e laterale, si applicano due coppie di guide di scorrimento, una coppia per ogni direzione: le prime due si mettono sul pannello che fa da base per tutta la macchina, dove appoggia anche l’insieme c.
  8. Su queste si applica il piano e che può scorrere avanti e indietro senza toccare lateralmente i montanti a. L’altra coppia di guide, quelle per il movimento laterale, si fissa sul piano e e consente il libero movimento al pianetto f, messo sopra.
  9. I due supporti i, sagomati per reggere la fresatrice, sono fissati da sotto al pianetto f che, come si nota è più stretto lateralmente, rispetto allo spazio di cui dispone: quello è lo spazio di manovra che gli è consentito proprio per traslare sulle guide sottostanti.
  10. Le manopole si eseguono usando pezzi di scarto del legno multistrato utilizzato. Partendo dal disegno su carta della manopola, si marcano sul legno le corrispondenze dei fori da fare: uno al centro e 8 sulla circonferenza esterna. Fatti i fori passanti, con un seghetto da traforo si uniscono tutti quelli situati sulla circonferenza, poi si arrotondano un po’ gli spigoli vivi.
  11. Nel foro al centro si avvita un bussolotto con filettatura interna a passo metrico in cui si inseriscono una vite e una rondella distanziale di legno, fatta tagliandola con sega a tazza.
  12. Le manopole servono per le regolazioni della mortasatrice; per esempio, la quota di fresatura (lavoro) si stabilisce facendo scorrere avanti o indietro il pezzo g, che scivolando su h, alza o abbassa il piano di lavoro d su cui il pezzo appoggia.

Guarda il video della mortasatrice fai da te all’opera

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Commenti

  1. Salve, fantastico video, ma oltre la procedura per vedere i piani di costruzione come poter fare? Io non riesco a vedere i passaggi illustrati o eventuali misure ma solo il video.
    Grazie per la Vostra eventuale attenzione

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