Levigatrice da banco Einhell TC-US 400

La levigatrice da banco Einhell TC-US 400 ha due zone operative, una con disco e l’altra con nastro abrasivo, danno possibilità di levigare piccoli e medi pezzi di legno, contando sulla versatilità di un piano di lavoro e di una guida, entrambi regolabili nell’impostazione dell’angolo

Tutti gli elettroutensili che sono stati concepiti in versione da impugnare e stazionaria, pur operando con il medesimo principio, offrono differenti risultati se non, addirittura, permettono esecuzioni altrimenti impossibili. Non fa difetto a questa regola uno strumento come la levigatrice che, nella sua versione stazionaria, si arricchisce spesso di modalità operative diverse (orbitale e a nastro), diventando di fatto “combinata”, e di piani regolabili per disporre di un’ampia gamma di angolazioni di lavoro. Tutto questo apporta sicuramente una grande versatilità alla macchina.

Alla base di tutto sta la grande differenza d’approccio operativo, per cui, nel caso della macchina stazionaria è il pezzo in lavorazione che viene portato sulla parte attiva e non il contrario, come avviene su quelle da impugnare. Questo permette innanzi tutto di levigare pezzi di legno di piccole dimensioni, tenendoli con le mani o appoggiandoli sul piano regolabile, usufruendo di tutta la sensibilità che le nostre mani offrono, con l’aggiunta di avere completa visibilità sulla zona di lavoro: la conseguenza è quella di ottenere una precisione altrimenti impossibile.

In questo modo si possono realizzare facilmente superfici arrotondate o perfettamente piane, rifinite nella misura che desideriamo, a seconda della grana della carta vetrata montata sulla macchina. La levigatrice da banco Einhell TC-US 400, che proviamo in queste pagine, ha una piastra ad azione orbitale con diametro 150 mm e una barra per levigatura a nastro (larghezza 100 mm), orientabile da 0° a 90°. Il motore ha una potenza di assorbimento di 375 W, la velocità di avanzamento nastro è di 276 m/min. Il piano d’appoggio regolabile, posizionabile in entrambe le postazioni di levigatura, fornisce un eccellente supporto per la squadratura dei piccoli pezzi. La possibilità di impostare inclinazioni intermedie, amplia ulteriormente la versatilità della macchina. Einhell

Cosa troviamo nella confezione della Levigatrice da banco Einhell TC-US 400

levigatrice a nastro einhell

La levigatrice da banco Einhell TC-US 400 viene consegnata con alcuni elementi smontati; sono tutte le parti mobili e di contorno, inclusa la piastra di levigatura con il suo carter protettivo e il pianetto regolabile, fatto in modo che sia rapidamente riposizionabile per l’utilizzo sia sul versante della levigatura orbitale, sia su quello della levigatura a nastro, mantenendo ovviamente la possibilità di regolazione continua dell’angolo di lavoro. La levigatrice da banco Einhell TC-US 400 ha un prezzo consigliato al pubblico di euro 108,80.

Allestimento

montaggio levigatrice

  1. Per primo si monta il carter protettivo della piastra di levigatura; è una conchiglia di plastica che si fissa tramite 3 viti situate in posizione mediana, attorno al foro centrale.
  2. La piastra si innesta sull’asse secondario e la si manda a fondo, portandola all’interno del carter, in modo che lateralmente sporga solo lo spessore del foglio di carta abrasiva.
  3. Per bloccare la piastra sull’asse si usa la chiave a brugola, inserendola nell’apposita feritoia presente all’apice del carter protettivo. La chiave stringe la vite posta nello spessore del collare, mandandola in pressione sull’asse.
  4. La parte bassa della piastra resta al di sotto del piano di lavoro, quindi va protetta per impedire che le dita possano entrare in contatto con la carta vetrata durante le lavorazioni. Si monta la lunetta di plastica fissandola con le sue viti.
  5. Per montare il pianetto di lavoro sul lato della levigatura orbitale, ossia rivolto verso la piastra, si inserisce il suo braccetto di sostegno nell’apposito foro e si stringe la vite a testa esagonale con la chiave in dotazione. Il braccetto di sostegno, nel tratto in cui va a stringere la testa della vite, non ha sezione rotonda ma ha una fresatura piana in modo che la vite non solo ne impedisca il movimento longitudinale, ma anche la rotazione. In questo modo basta un solo attacco per tenere il pianetto fermo e orizzontale.
  6. Un incavo sul piano di lavoro permette l’inserimento di una guida angolare, con possibilità di regolazione dell’angolo da 0° a ±60°, tenendo conto che con impostazione 0° la guida è esattamente perpendicolare al platorello.
  7. Regolabile è anche il piano di lavoro, liberando una manopola che scorre nell’asola della scala graduata inferiore. In questo caso l’escursione possibile è da 0° a 45°.

Preparazione e regolazioni nastro

regolazione nastro levigatrice

  1. La postazione di levigatura a nastro ha due posizioni di lavoro: sopratutto per quella orizzontale, può bastare una piccola guida-fermo che va collocata come scontro al termine della corsa “utile” della striscia abrasiva. Si inseriscono le sue due staffe di ritegno sotto la protezione tonda di plastica.
  2. La guida-fermo si blocca con una vite a testa esagonale di lato e due viti a passo metrico che attraversano la protezione di plastica e vanno a mordere nelle sedi delle staffe sottostanti.
  3. Prima di avviare la macchina bisogna verificare che il nastro scorra liberamente, facendolo procedere con una mano, controllando che non tocchi nei carterini e nelle protezioni di contorno. Se così fosse è necessario allentarli e lasciare più aria attorno all’abrasivo.
  4. Per la sostituzione del nastro abrasivo, quando necessaria, bisogna smontare la parte inferiore del carter protettivo, svitando le viti che lo trattengono; quindi si tira la leva laterale che agisce avvicinando i due rulli tensionatori. In questo modo il nastro può essere sfilato lateralmente.
  5. Dopo ogni sostituzione del nastro, ma anche al primo avvio della macchina, è necessario controllare che questo, scorrendo sui rulli, resti in posizione centrale. Con una mano lo si fa scorrere verificando la tendenza a deviare di lato e, se necessario, si agisce sulla manopola laterale che permette di correggere il parallelismo di rotazione dei rulli.
  6. La posizione di levigatura verticale si ottiene sollevando la barra portanastro; per farlo si devono rilasciare due viti a testa esagonale che la bloccano saldamente, com’è naturale durante ogni sessione operativa.
  7. Con il nastro in posizione verticale, potrebbe non essere sufficiente la piccola battuta di metallo; in questo caso va rimossa per collocare al suo posto il piano di lavoro inclinabile. Per il bloccaggio del piano su questo fronte, la levigatrice da banco Einhell TC-US 400 ha una sede specifica per il braccio di sostegno. Anche in questo caso il piano di lavoro va regolato in modo che sia più vicino possibile all’abrasivo, pur lasciando il nastro libero di scorrere liberamente senza toccare parti fisse. Va tenuto conto che in entrambe le modalità operative fra piano di lavoro e carta abrasiva non dovrebbero esserci più di 1,6 mm di dis
    tanza.

levigatura verticale

Tenendo montate sulla macchina carte abrasive di grana differente si può disporre di una zona di lavoro per la sgrossatura rapida dei pezzi (grana grossa) e di una che ne permette la finitura (grana fine), a tutto vantaggio della comodità e della velocità d’esecuzione, fermo restante il fatto che i due sistemi di levigatura agiscono in modo molto diverso e per certe lavorazioni non sono intercambiabili.

Piedini antivibrazioni

piedini antivibrazioni

La levigatrice da banco Einhell TC-US 400 dispone di una base d’appoggio ampia, che garantisce molta stabilità alla macchina durante l’utilizzo. I quattro piedini di gomma morbida, in dotazione, sono conformati per incastrarsi negli angoli della base e non hanno bisogno di viti per essere bloccati. Grazie ai piedini, la levigatrice non scivola sulle superfici e si riesce a utilizzare senza ulteriori sistemi di blocco nella maggior parte delle occasioni di lavoro. Infatti non è mai necessario applicare molta pressione sulle zone attive della macchina per ottenere l’effetto voluto, anzi, è molto meglio rimanere “leggeri” per poter manovrare nel modo più fluido e armonico possibile il pezzo sull’abrasivo. Inoltre, applicando troppa forza si mette il motore sotto sforzo, in condizione di possibile surriscaldamento.

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