Armadio in cartongesso fai da te per il sottoscala | Guida passo-passo alla costruzione

Lo spazio a fianco e sotto la scala viene rivestito e chiuso con strutture in profilato metallico e cartongesso. Si ottiene così l’inserimento di un armadio in cartongesso e la realizzazione di un ripostiglio

La facilità con cui si riescono a modulare le partizioni interne utilizzando i sistemi a secco ha permesso, in questa situazione, di ridisegnare un vano sottoscala e occupare una ridotta porzione del corridoio adiacente per ricavare un vano a misura di un grande Armadio in cartongesso fai da te.

armadi in cartongesso

Adattarsi in funzione dell’ambiente

Risulta scontato che la costruzione di un armadio in cartongesso fai da te è strettamente legata all’ambiente in cui si va a realizzare, ogni singolo caso è differente, ma è proprio l’utilizzo del cartongesso a facilitare l’adattamento all’ambiente. Nel nostro caso, già in precedenza era stata utilizzata una pannellatura di cartongesso per nascondere la rampa, sia di lato sia nella parte inferiore, ottenendo un soffitto inclinato e una semiparete triangolare che ne seguiva l’andamento. Quest’ultima è stata prolungata, proseguendo a filo di essa per aggiungere il triangolo inferiore, separando definitivamente il sottoscala dal corridoio.

Tramezze in cartongesso

La nuova parete è stata collegata a quella vicina con un’ulteriore tramezza di cartongesso che incorpora la porta di accesso al ripostiglio ottenuto. La chiusura del sottoscala rappresenta altresì la parete di fondo del vano destinato al guardaroba. Per adeguare lo spazio alla profondità del mobile è stato necessario realizzare due spalline e un’architrave, sempre con lo stesso sistema: è stato così possibile incassare il guardaroba a filo e ottenere uno spazio pulito e ordinato.

Costruire la parete del ripostiglio nel sottoscala

rivestimento armadio in cartongesso

  1. Il rivestimento che nasconde la vista della scala dal piano inferiore va completato con una chiusura sul lato esterno per delimitare il nuovo ripostiglio. L’intelaiatura viene realizzata con una rientranza pari allo spessore della lastra, in modo che il nuovo rivestimento combaci con quello esistente: anche se da questo lato la parete non sarà visibile, in quanto nascosta dall’armadio in cartongesso fai da te, la planarità è necessaria per il fissaggio delle guide occorrenti per realizzare le spalline.
  2. Per il collegamento dei profilati metallici viene utilizzata una speciale pinza punzonatrice che pratica un’incisione passante negli elementi da unire, producendo una lamella che viene ripiegata nella parte posteriore e realizza il collegamento delle parti senza bisogno di rivettature o altri elementi d’unione.
  3. Il buon senso vuole che il lato interno del ripostiglio venga completato prima di quello esterno; è evidente la rapidità del rivestimento, le dimensioni delle lastre sono tali da permettere di ricoprire ampie porzioni di struttura con un unico pezzo, tagliato con la giusta inclinazione nella parte superiore.
  4. La tramezza in questione non richiede l’inserimento di alcun isolante; l’intercapedine viene utilizzata per il prolungamento degli impianti luce, prese, telefono e accessori che vengono distesi facendoli passare in finestrature aperte nella parte inferiore dei montanti.

Realizzare la spallina della cabina armadio in cartongesso fai da te

spallina per cabina armadio in cartongesso

La larghezza della cabina armadio in cartongesso è inferiore di una cinquantina di centimetri rispetto allo spazio disponibile tra la la parete che delimita la scala e un pilastro preesistente; inoltre, il suo ingombro in profondità è tale da risultare sporgente, rispetto a questo, di 30 cm circa. Bisogna perciò completare la nicchia di conseguenza, ma con una spallina di limitato spessore, in modo che formi una sorta di L con il lato del pilastro. Chiudere completamente questo spazio fino a filo del pilastro, infatti, invaderebbe troppo verso il centro della stanza.

  1. Predisposta la relativa intelaiatura di sostegno da pavimento a parete, si tagliano i pezzi di lastra necessari a rivestirla su entrambi i lati.
  2. Una lunga staggia di alluminio (il classico “rigone” da muratore) guida la lama del cutter mentre incide la lastra, con un paio di passate.
  3. Capovolta la lastra, una leggera trazione verso l’alto spezza nettamente il nucleo di gesso, ma il rivestimento di cartone resta integro. Bisogna completare il taglio con una passata di lama, per evitare lacerazioni che renderebbero solo più complicata la stuccatura finale.
  4. Verificato che il pezzo tagliato corrisponda alle misure necessarie, si procede ad avvitarlo all’intelaiatura.
  5. Si avvita utilizzando un potente avvitatore a batteria
  6. Ed ecco come si presenta la spallina dal lato interno della nicchia. Profondità e larghezza del vano sono tali da lasciare attorno all’armadio in cartongesso fai da te, dopo il suo inserimento, circa 2-2,5 cm di aria, mantenendolo frontalmente a filo delle spalline.

Vano in cartongesso per la cabina armadio fai da te

armadi in cartongesso foto

  1. Verificata l’altezza del mobile, aumentando la quota di quanto basta a lasciare uno spazio al pari di quanto già fatto per profondità e larghezza, si fissano sulla parete di fondo e alle spalline i profilati che formano la cornice sulla quale predisporre il ribassamento.
  2. A soffitto, a filo esterno della spallina, si fissa un ulteriore profilato per l’appoggio del pannello di chiusura frontale. La struttura viene rinforzata con traverse metalliche montate a intervalli regolari.
  3. L’altezza del pannello frontale è talmente ridotta da non comportare rischi di flessioni del rivestimento di cartongesso, pertanto non sono necessari rinforzi intermedi, basta fissare le lastre con viti inserite lungo il perimetro.
  4. Nella parte inferiore, invece, le lastre vanno avvitate anche ai profilati intermedi. Per tutte le parti che rimangono fuori vista, come questa, conviene utilizzare il più possibile gli avanzi derivati dal taglio degli altri pezzi: ci vorrà qualche spatolata di stucco in più per il maggior numero di giunzioni, ma non sarà necessario lisciarlo alla perfezione.
  5. Il ribassamento completato: sullo spigolo va predisposto l’apposito profilo ad ali traforate per armarlo e proteggerlo da sbrecciature.
  6. L’ultimo lato da rivestire è quello ortogonale al vano guardaroba, opposto all’inizio della rampa; qui occorre inserire una porta per accedere al ripostiglio ricavato nel sottoscala. Si inizia realizzando con i profilati una cornice perimetrale a U capovolta; poi, in base alla misura della porta, si fissano due spezzoni di profilato a terra in modo che la porta rimanga centrata tra questi e si sale fino a soffitto con due montanti.
  7. Il sopraluce della porta va rivestito con le lastre: si taglia a misura quella interna, la si fissa alla struttura e si pratica un foro, al centro sopra i montanti e poco sopra l’architrave, grande quanto basta a far passare la guaina per i cavi elettrici in arrivo da un interruttore esterno a lato dell’armadio in cartongesso fai da te che serviranno per una plafoniera interna.
  8. Prima di rivestire anche il sopraluce dall’esterno si taglia a misura il profilato che costituisce l’architrave e lo si fissa alla struttura.

Angoli rinforzati per l’armadio fai da te

idee cabine armadio in cartongesso

armadio a muro in cartongesso

  1. Prima di procedere alla stuccatura bisogna ricoprire tutti gli spigoli con i profili metallici protettivi, essendo queste zone le uniche a rischio di danneggiamenti in caso di urti. Questi angolari si tagliano a misura con le cesoie da lamiera.
  2. Si fissano sui due angoli sporgenti della spallina con viti a distanza utile a tenerli ben tesi e aderenti alle lastre.
  3. I profili angolari hanno anche la funzione di facilitare la stuccatura di testa perché lo stucco è trattenuto dalla forellatura del profilo.
  4. Un leggero strato di stucco sugli altri profili angolari,
  5. sui giunti e sulle teste delle viti,
  6. steso con la spatola o con la manara, seguito da una leggera carteggiatura, uniforma le superfici.
  7. Dopo aver steso un fissativo specifico, il cui compito è inibire l’assorbimento della finitura da parte delle superfici, si può tinteggiare come una qualsiasi parete. Dopo l’applicazione del battiscopa, solo “bussando” contro la struttura si capisce che si tratta di cartongesso e non di muratura.

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