Scolpire il legno partendo dal grezzo
Affascinato dalla stupefacente varietà della flora, l’uomo ha sempre cercato di imitare e riprodurre con materiali meno deperibili di quelli originali quanto la natura produce partendo da acqua, terra e sole e creando con questi elementi tanto le sequoie quanto il capelvenere, foglie enormi e foglie ridotte a semplici spine, fiori bianchi, rossi, gialli, blu, con infinite varietà di corolle, dalla farfalla delle leguminose alla chioma delle dalie, dall’unico petalo delle calle alla corolla delle margherite.
Per riprodurre, più o meno realisticamente, le meraviglie della natura si è ricorso e tuttora si ricorre a tutti i materiali possibili.
Ci sono fiori, foglie e frutti di carta, di ceramica, di seta, di plastica, di marmo e alabastro, di stucco e di cartapesta, di volta in volta lasciati grezzi per metterne in evidenza solo forma e struttura o accuratamente colorati per renderli quanto più possibile simili all’originale.
C’è chi usa il cuoio e chi preferisce il ferro, Giuseppe Carniglia nel suo laboratorio crea i fiori partendo dal legno grezzo, tronchetti che altri userebbero per la stufa, lavorando quasi solo con strumenti manuali, usati con mano ferma e delicata e con la perizia maturata in anni ed anni di lavoro. Ma chiunque abbia la passione per il bricolage può sperimentare questa tecnica.
CALLE E TULIPANI
Va da sé che come in ogni altra attività manuale l’artista è condizionato dalle caratteristiche del materiale usato.
Se la seta permette di creare petali tanto sottili e flessibili da poter imitare quelli delle rose e la carta crespa è ideale per riprodurre i crisantemi, il legno si mostra più adatto a riprodurre col massimo realismo le forme semplici e compatte di fiori come i tulipani e le calle per ottenere magiche sculture di fiori.
GLI ATTREZZI DEL CONTADINO
- Il lavoro di sgrossatura comincia eliminando, con una roncola ben affilata, la corteccia ed il primo strato di legno tenero, dando all’estremità del grezzo la forma approssimativa della corolla da realizzare.
- Con qualche colpo di segaccio si stacca dal tronchetto il pezzo sgrossato, lungo quanto occorre per ottenerne un tulipano, una calla o qualsiasi altro fiore realizzabile con questa tecnica.
- Con un affilatissimo coltello per innesti si comincia a dare forma alla corolla, incidendone la parte esterna.
UN SOLO ATTREZZO NON MANUALE
- Per scavare l’interno della corolla senza rischiare di fenderne le pareti l’autore ricorre al trapano elettrico. Lavorando contro fibra non conviene usare una mecchia di grande diametro che sforzerebbe e, arroventandosi, brucerebbe il legno. La cavità si ottiene pazientemente con molti fori stretti.
- Un po’ alla volta, foro dopo foro, il grezzo viene svuotato quasi del tutto. Con ulteriore lavoro di trapano, prima con la punta e poi con una raspa rotativa, lo spessore delle pareti viene progressivamente ridotto fino a quasi raggiungere quello finale.
FISSAGGIO DEL GAMBO
- Sbozzata la corolla, se ne poggia il bordo, ancora piatto ed a squadra, sul piano del trapano montato a colonna e vi si apre il foro di innesto del gambo che così risulta in asse col diametro della corolla.
- Lo stelo, in tondino di legno duro più o meno grosso, secondo il tipo di fiore, si innesta e si incolla solo dopo aver quasi completata la rifinitura della corolla.
CARTA VETRATA E MANO LEGGERA
Mentre l’interno del tulipano viene levigato a specchio prima dell’innesto del gambo, la levigatura finale dell’esterno (peraltro già in fase molto avanzata) si completa dopo aver innestato il gambo.
Nel levigare i petali, tagliati contro fibra occorre molta attenzione per non spezzarli.
Non tutti i fiori possono essere replicati in legno pieno.
La tecnica per realizzare sculture di fiori si adatta a quelli, come il tulipano o la calla, che presentano superfici esterne ed interne abbastanza estese e compatte da ridurre al minimo la possibilità di rottura dei petali che risultano sempre tagliati contro fibra.
UTENSILI
Segaccio, trapano, raspa, punte, mecchia, roncola, coltello