Griglia per rampicanti fai da te | Costruzione passo passo

Una griglia per rampicanti fai da te in ferro con design sferico per giardini e terrazzi, perfetto anche come lampada o portacandele

Una griglia per rampicanti di solo ferro che può avere utilità in giardino o in terrazzo per dare forma a una pianta rampicante, ma può essere anche utilizzata per fare una lampada da appendere o mettere a piantana. Realizziamo un mappamondo stilizzato descritto soltanto da 12 meridiani e 3 paralleli dei quali il centrale è l’equatore.

I meridiani si concentrano ai poli, bloccati all’interno di due corti spezzoni di tubo idraulico. Lo scopo è quello di ottenere una “gabbia” alla quale si possano aggrappare con facilità le piante rampicanti, dando loro una conformazione sferica.

Per questo genere di oggetti, destinati a rimanere in esterni, a contatto con acqua e umidità, caratterizzati per giunta da forme curvilinee da imporre al materiale da costruzione, non potevamo fare altro che scegliere bacchette di ferro a sezione tonda e, date le dimensioni dell’insieme, con un calibro di 6 mm sono più che sufficienti per una buona rigidità. Inoltre, tale misura delle bacchette consente la piegatura senza particolari attrezzi e senza sforzi erculei.

Per fare una griglia per rampicanti sferica di mezzo metro di diametro, i meridiani devono essere lunghi 900 mm, calcolando che dobbiamo piegare ogni bacchetta alle estremità (40+40 mm) per la giunzione coi tubi. Realizzando il polo sporgente verso il basso si ottiene un valido supporto per un eventuale palo di sostegno. Questo suggerisce anche un cambio d’uso della sfera, facendone una lampada per esterni o un portaceri antizanzare, entrambi da appendere sotto un porticato o da usare a piantana con palo.

La dima per piegare il tondino

Nonostante si sia scelto un tondino di sezione ridotta (Ø 6 mm) la piega uniforme a semicerchio va fatta con una dima, non fosse altro per la motivazione di ottenere una serie di meridiani identici all’apparenza.

La dima consiste in un pannello di legno multistrato, truciolare o MDF, l’importante è che abbia spessore sufficiente: per un tondino di questa sezione basta uno spessore di 10 mm. Disegnamo un cerchio di 500 mm di diametro piantando un chiodino al centro del pannello e legando un pezzo di spago lungo 250 mm a una matita.

Modifichiamo poi il tracciato con le reseghe indicate nel disegno, necessarie per bloccare la dima al bancone e far sì che il tondino si possa incastrare a un’estremità, grazie ai due pezzi che formano la controdima.

Realizzazione passo passo

Tagliamo il tondino da 6 mm di diametro in pezzi lunghi 900 mm, bloccandolo sulla morsa. Facciamo restare il punto del taglio molto vicino alle ganasce.
Per eliminare la bava e predisporre alla saldatura le bacchette ottenute diamo una passata di lima a ogni estremità dei pezzi.
Pieghiamo a L ogni bacchetta alle estremità, per una lunghezza di 40 mm, bloccandola nella morsa a circa 45 mm. Una L va fatta in una direzione, mentre all’altra estremità va fatta in quella contraria.
griglia per rampicanti fai da te
Blocchiamo sul bancone la dima e i due pezzi di legno che fanno da controdima: in questo modo la bacchetta può incastrarsi con un’estremità e la possiamo tirare per piegarla intorno alla sagoma.
Tagliamo due spezzoni di tubo idraulico da 1/4” lunghi 50 mm e rifiniamoli con la lima tonda (sui bordi interni) e piatta (su quelli esterni).
Blocchiamo ben saldo nella morsa un primo spezzone di tubo e iniziamo a saldare la prima bacchetta tenendola ferma e orientata correttamente con una pinza grip.
griglia per rampicanti fai da te
Saldati tutti i tondini sul primo lato, appoggiamo il tubo sul bancone e blocchiamo in piedi la griglia per rampicanti che sta iniziando a prendere forma.
Ora si tratta di saldare le altre estremità dei tondini piegati (i meridiani) all’interno del secondo spezzone di tubo. Risultando orientate in basso le pieghe dei tondini, il tubo rimane all’interno della sfera.
griglia per rampicanti fai da te
Prese le debite misure, per distribuirli correttamente, saldiamo i tre paralleli all’interno dei meridiani, sempre tenendoli fermi con la pinza grip. Nel farlo ci dobbiamo assicurare che anche i meridiani siano distribuiti abbastanza uniformemente, soprattutto all’equatore.

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