L’uomo di legno è uno strumento per allenarsi e affinare la tecnica del Kung Fu. È un avversario temibile: il praticante deve evitare le sue sporgenze, come colpi da parare, per arrivare a colpire i suoi centri sensibili, il tutto a grande velocità
L’uomo di legno, conosciuto anche sotto il nome di mook yan chong, era utilizzato soprattutto dai praticanti del Wing Chung e altri tipi di Kung Fu della Cina meridionale, ma ultimamente si è diffuso anche fra i marzialisti di altri sistemi di combattimento. Non è difficile costruire un uomo di legno fai da te. Il wooden dummy, come lo chiamano gli anglosassoni, è interamente di legno ed è formato da tre parti principali: tronco, sporgenze e base di sostegno. Il tronco solitamente ha sezione cilindrica, in pratica un robusto palo; in alternativa è costituito da una tavola di elevato spessore. Le sporgenze sono pioli arrotondati, inseriti nel tronco (in questo tratto hanno sezione quadra); ce ne sono tre posizionati nella parte superiore del tronco, due più in alto divaricati a V e uno subito al di sotto orientato frontalmente, mentre molto più in basso ce n’è ancora uno (una gamba). I primi simulano gli arti superiori dell’avversario, su cui allenare le tecniche di braccia, quello più in basso, più lungo e curvo, per l’allenamento delle tecniche con le gambe. La terza parte è costituita dal sostegno del tronco, che può essere più o meno stabile, oppure mobile, ovvero libero di ruotare e basculare. La scelta di quanta stabilità e mobilità dare al tronco rappresenta una difficoltà in ordine crescente: all’inizio è meglio affrontare un avversario stabile e statico, preoccupandosi solo di colpire il tronco evitando gli ostacoli; imparando a dosare sempre meglio la forza, aumentando nel contempo la velocità, si passa a sostegni meno stabili sino a quello mobile che permette all’uomo di legnofai da te di reagire ai nostri colpi.
Uomo di legno fai da te: l’importanza degli scassi combacianti