Un raffinato decoro per abbassare dal punto di vista ottico il soffitto di un antico palazzo
Lo scopo era rendere almeno alla vista lievemente più basso il soffitto alto 4 metri di un edificio di fine ‘700. Alessandro e Daniela hanno scelto di realizzare a colpi di spugna una decorazione a rombi tipica del Rinascimento toscano e l’hanno abbellita, come tocco finale, con un giglio fiorentino inserito in uno dei rombi.
La prima difficoltà è stata lavorare a 4 metri di altezza senza poter usufruire di un ponteggio adatto, impossibile da installare per problemi di spazio.
La seconda difficoltà era suddividere le aree da decorare in settori a forma di rombo, uguali tra loro, in modo da terminare con precisione il rombo in corrispondenza di ogni angolo della stanza.
Dopo la fase di tracciatura, con riga e matita, c’è stata la fase di mascheratura, applicando parecchi metri di nastro autoadesivo di carta, di larghezze adatte. Ogni pezzo di nastro è stato tagliato in modo preciso con il cutter.
La fase di pittura è stata piuttosto rapida: tinta murale della tonalità adatta, diluita a sufficienza per non risultare coprente al 100 % e lasciare intravedere il fondo bianco panna. A tinta perfettamente asciutta è stato asportato il nastro di protezione.
Questa decorazione non può essere effettuata in serie: si dà la precedenza alle grandi campiture e i rombi più piccoli vengono eseguiti successivamente, con un’ulteriore mascheratura.
Per la mancanza di adeguato ponteggio è risultato conveniente procedere contemporaneamente con i due colori, riducendo al minimo gli spostamenti, piuttosto rischiosi.
Date le naturali irregolarità della tinta data a spugna, non costituisce un problema interrompere la stesura di un colore per passare a quella del secondo.