Dorare una cornice

Vediamo la famosa tecnica della foglia oro per dorare una cornice antica rovinata dal tempo, e diventa come nuova

L’applicazione avviene con un pennello morbido, in strato sottile, ma in due mani, fino alla completa copertura della vecchia doratura. Quando il gesso è indurito, si passa sulla cornice carta vetrata molto fine, per spianare eventuali irregolarità. Dopo la carteggiatura si applica una seconda mano di gesso. Con una spatolina si sagomano rientranze e decorazioni, in modo da ricostruire figure incomplete e si pareggiano superfici irregolari o discontinue.

IL BOLO
Sul gesso si stende una mano di colla animale, che serve per creare un adeguato sottofondo. Si tratta di stendere il cosiddetto bolo. Questo materiale è una terra particolare (che si acquista in pezzi), che si fa bollire: il liquido di bollitura viene filtrato, e la sostanza che si ricava viene mescolata con colla di pesce. Ora, con un pennello molto morbido, si applica il bolo sulla superficie gessata. E’ un’operazione abbastanza delicata, in quanto non si può passare due volte sullo stesso punto, altrimenti la copertura è danneggiata, ma tutta la cornice deve essere ben ricoperta. Si tratta di armarsi di pazienza e lavorare con metodicità. Questa copertura forma un manto rossastro sulla cornice da dorare, il cui compito principale è quello di donare una particolare colorazione, più viva, alle sottilissime foglie d’oro applicate in seguito.
L’ORO
Il nostro bricolage prosegue con la doratura vera e propria, che si effettua applicando particolari foglioline d’oro, vendute appositamente per questo lavoro, sulla cornice. La tecnica tradizionale consiste nel preparare della colla di pesce e tenerla a portata di mano, ma nel fai da te si utilizza con più facilità la cosiddetta “missione”. Con un pennellino si spennella un poco di colla sulla cornice, solo sul punto da dorare, quindi si applica la fogliolina d’oro. Questa non deve assolutamente essere toccata con le mani. A questo scopo le foglioline sono applicate su foglietti di carta leggermente più grandi. La foglia d’oro, si fa aderire con molta delicatezza alla cornice da dorare premendola con un pennello extra-morbido (ottimo quello di martora).
Per maneggiare la fogliolina d’oro e posizionarla con esattezza ci si può aiutare con una piuma. Il lavoro è lungo, ma non bisogna aver fretta perché è facile rovinare la doratura, se si procede con poca attenzione. Quando la cornice è completamente ricoperta, la si lascia riposare per almeno 12 ore. Dopo, si può dare una pennellatura a secco (sempre con un pennello morbido) per spolverare la polverina d’oro che si fosse fermata sulla cornice.
LA PIETRA
L’ultima fase del lavoro consiste nel passare, sui rilievi, una particolare pietra tonda e levigata, azionata da un utensile con manico. Il passaggio di questa pietra serve per conferire, ai rilievi, una particolare lucentezza, e renderli ancora più evidenti: la cornice acquista una luminosità notevole. Per effettuare la doratura vi è un secondo sistema, diverso da quello tradizionale, ma più veloce. Si tratta di impiegare come adesivo per le foglie d’oro una particolare colla che resta attiva per 12 ore (c’è anche la 24 ore), sulla quale vengono stese le foglioline, senza dover pennellare foglia per foglia. Con questo secondo metodo, però, non si può usare la pietra lucidante in quanto la colla sintetica crea un cuscinetto elastico sotto la fogliolina d’oro.

OCCORRENTE

– pennelli;
– spatoline di varie forme e dimensioni;
– foglie d’oro;
– piume;
– gesso;
– colla di pesce con relativo fornelletto.

 

 

 

GESSO DA LAVORARE

  1. Sulla cornice, ben pulita con alcool, si stende una miscela piuttosto liquida di gesso per doratura e colla di pesce. L’applicazione si esegue col pennello.
  2. Con spatoline di varie dimensioni si rifinisce la gessatura sulle decorazioni, in modo da ricostruire eventuali mancanze sui rilievi.
  3. Quando il gesso è indurito si passa una carta smeriglio, molto delicatamente, per lisciare le superfici e togliere irregolarità ed asperità.

La prima fase termina con un’ulteriore mano di gesso liquido su cui si applica una passata di colla di pesce. Si crea così il sottofondo per il “bolo” colorato.

STENDERE LA FOGLIA ORO CON PIETRA E PIUMA

  1. Applicato il bolo che crea una colorazione rossa di sottofondo, si passa alla doratura, spennellando la colla “12 ore” su cui si applicano le foglioline d’oro.
  2. Il sistema tradizionale consiste nell’impiegare colla di pesce stesa con un pennello di volta in volta, durante la posa delle foglioline d’oro.
  3. Con un’apposita pietra, premuta sui rilievi della cornice, si esalta la lucentezza dell’oro.
  4. Le foglioline d’oro, durante l’applicazione, non devono essere toccate con le dita. Ci si può aiutare con una piuma.

UTENSILI
Pennello, spatola, forbici, carta smeriglio

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