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Tratto da “Fai da te n.90 – Ottobre-Novembre 2018″
Autore: Nicla de Carolis
La Tour Eiffel, la cui sagoma ci ha ispirato per realizzare il decoro dei piatti che troverete a pagina 60, è il monumento a pagamento più visitato al mondo: alta 312 metri aveva l’obiettivo di essere l’opera chiave dell’Esposizione Universale del 1889 e di esaltare le infinite possibilità offerte dall’utilizzo dell’acciaio. I 18.038 elementi metallici e 2.500.000 rivetti che la compongono furono assemblati da 250 operai in due anni, due mesi e cinque giorni. Nata come struttura provvisoria, non venne mai più smontata perché ci si rese conto che senza di essa il panorama urbano di Parigi si sarebbe inevitabilmente snaturato e oggi, più che mai, la sua estetica e la sua imponenza affascinano e lasciano senza fiato.
imbianchini di oggi…
Vedendola da vicino ci si rende conto di quanto impegnativa possa essere la sua manutenzione fatta ogni 7 anni. Quella che inizierà tra qualche giorno prevede la sverniciatura di 25.000 mq, l’equivalente di tre campi da calcio e un nuovo strato di 60 tonnellate di vernice color “Brun Tour Eiffel”, steso su tutta la sua superficie. L’arduo compito impegnerà 25 imbianchini acrobati, addestrati per settimane in palestra, per circa 22 mesi. Per la loro sicurezza saranno stesi 50 chilometri di funi, due ettari di reti di protezioni, 1.500 pennelli e 5.000 dischi abrasivi.
… e del 1953
70 anni fa la manutenzione dell’importante monumento non si svolgeva con gli stessi sistemi di sicurezza di oggi. Nella celebre foto qui a fianco di Marc Riboud, scattata nel 1953, l’imbianchino, soprannominato Zazou, è a suo agio mentre rivernicia la Tour Eiffel, senza nessuna imbragatura con sigaretta, cappellino e pennello in mano, a centinai di metri da terra leggero e aggraziato come un ballerino.