Modelli esemplari

Editoriale tratto da “Fai da te in Giardino n.48 Giugno-Luglio 2014”

Autore: Nicla de Carolis (Direttore Editoriale)

Molti Italiani sono ormai sfiduciati ed amareggiati per lo spettacolo che quotidianamente offre una parte della politica e della società, anche perché solo questi argomenti hanno costantemente l’onore delle cronache. E le dinamiche delle singole vicende fanno concludere che corrotti e malavitosi fanno la bella vita, non devono lottare con tasse, mutui da pagare e difficoltà quotidiane, ma hanno popolarità e avvocati di grido che, grazie anche ai tempi e ai modi della giustizia italiana, consentono loro di non “pagare dazio”. Fatti che potrebbero disorientare e per un attimo far pensare che sia questo il nuovo modello da seguire. A volte sembra che il nostro Paese sia capace di produrre solo scandali, fatti cruenti, malaffare; ma l’etica, la serietà, la professionalità, la voglia di fare bene, esistono ancora, eccome, ma se ne parla troppo poco.

Personalmente sono affascinata da storie semplici come quella del nostro lettore della provincia di Udine, Armando Sabot, che dopo essere andato in pensione ha deciso di farsi un orto e di rimettersi in gioco imparando “come si fa”. Nel servizio da pagina 64 abbiamo pubblicato le foto che ci ha mandato e il racconto di come ha realizzato questo suo orto veramente ben progettato, partendo dall’irrigazione per poi passare, con metodo, a tutto il resto. Il risultato è sorprendente e gratificante anche per noi della redazione di IN GIARDINO.

Sono altrettanto affascinata dalla innovativa scoperta dell’avvocato Carlo Cignozzi, che più di 10 anni fa, a sessant’anni, abbandonata la toga e la sua Milano, ha avuto il coraggio di cambiare vita per seguire il suo sogno: dedicarsi alla terra e in particolare alla viticoltura. E questo già sarebbe una notizia interessante, ma la storia non finisce qui. L’avvocato Cignozzi, appassionato di musica, ha pensato di “irrorare” con la musica di Mozart i vitigni della sua tenuta “Paradiso di Frassina”in Val D’Orcia, in Toscana e spiega perché: “Come nella medicina il suono può contribuire a curare o alleviare le sofferenze di una persona aumentando la sua gioia di vivere, così anche nel mondo vegetale il suono può accrescere vitalità e vigore, in special modo sulla vite, pianta tra le più complesse e misteriose. Crescere la vigna con note musicali significa, in concreto, avere una piantagione più sana e protetta da agenti patogeni, insetti e predatori.” Non è fantasia, è una teoria che ha riscontri oggettivi, studiata da fior fior di università e premiata dalle Nazioni Unite che l’hanno inserita nei 100 progetti più eco-sostenibili del mondo.
Amar Bose, lo scienziato indiano fondatore della famosa azienda Bose di Boston, leader mondiale nel settore dei diffusori acustici, ha offerto a Cignozzi 56 diffusori professionali resistenti alle intemperie che diffondono musica in oltre 2 ettari di vigna.
Sabot e Cignozzi, modelli esemplari di uomini concreti e sereni e di una realtà che ancora esiste, lontana da intrighi e malaffare.

sabot Paradiso di Frassina

Armando Sabot mostra orgoglioso un bel cavolfiore e Carlo Cignozzi con la figlia all’interno dei vigneti inondati di musica classica dai diffusori Bose.

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