Casa flessibile ma sempre “casa, dolce casa!”

Tratto da “Rifare Casa n.99 – Maggio/Giugno 2025″

Autore: Nicla de Carolis

Dai tanti progetti di ristrutturazioni pubblicati negli anni salta subito agli occhi come l’evoluzione nella gestione degli spazi e degli arredi sia molto cambiata; complice anche la necessità di “far stare tutto” in metrature sempre più piccole, soprattutto nelle grandi città dove i prezzi di acquisto e di affitto degli alloggi sono decisamente alti.
Questo ha portato a ripensare le progettazioni degli interni per non sprecare neanche un metro quadrato in qualcosa che non abbia un utilizzo preciso: vengono ridotti al minimo gli spazi di passaggio, come i corridoi e, per avere due bagni, cosa oggi quasi indispensabile, si creano docce a ridosso delle finestre per non perdere l’utilizzo della parete o rubando un rettangolo dalla camera adiacente, magari quella da letto che diventa più piccola. Difficile riuscire ad avere una stanza dedicata alla lavanderia, quindi si organizzano soluzioni che riescono a coniugare funzionalità ed estetica in spazi davvero ridotti (vedi l’articolo da pagina 96).
Ma l’evoluzione più importate penso sia quella della cucina che oggi tutti vogliono a vista, senza pareti divisorie, con affaccio diretto sul soggiorno e arredata in continuità con esso: la cucina diventa così un’area più conviviale rompendo il significato di rappresentanza che aveva la sala da pranzo di un tempo. E per i più fortunati magari questo living ha un affaccio su una terrazza o un piccolo spazio all’aperto; anche qui i cambiamenti sono davvero notevoli perché la produzione di arredi, materiali e attrezzature per l’outdoor offre una scelta molto ampia e in grado di soddisfare piaceri come cucinare all’aperto, godersi un bagno in minipiscina con idromassaggio, rilassarsi all’ombra su divani rivestiti con tessuti ad hoc che nulla hanno da invidiare a quelli da interno (vedi l’articolo da pagina 62). Altro cambiamento altrettanto importante è dato dall’introduzione della domotica, argomento qui approfondito spesso, che ci consente di controllare magicamente ogni aspetto della nostra abitazione. E la casa di oggi deve anche soddisfare tante nuove esigenze e lo fa rendendosi flessibile con stanze multifunzionali ridisposte per svolgere lo smart working, per allenarsi come in palestra, per socializzare, per rilassarsi.
Gli architetti quindi, spesso spronati dagli spunti dei commitenti, hanno un gran da fare, non solo per recuperare spazio e trovare soluzioni sempre più funzionali, ma anche per progettare ambienti belli ed armoniosi che ci facciano dire con soddisfazione al nostro rientro tra le mura domestiche: “… casa, dolce casa!”

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