L’esempio di Gad

Speriamo sia di esempio per altri

Il 15 maggio scorso Gad Lerner ha partecipato attivamente alla Giornata della manualità organizzata nell’ambito del programma “Manualità, un gioco da ragazzi”, nella bella scuola dei “Vespri” a Milano. Il bravo giornalista è stato accolto dai bambini prima con curiosità e poi con entusiasmo per la sua partecipazione “diligente” e i suoi modi affabili.
Infatti Lerner, pur confessando di non averlo mai fatto in vita sua, senza batter ciglio si è messo il grembiule di plastica e ha aiutato gli alunni a tinteggiare le pareti della palestra, a piantare bulbi e semi nelle aiuole del cortile, a segare e incollare.Queste le parole del giornalista pronunciate alla fine della mattinata: “… voglio ringraziarvi, perché sono io quello che ha imparato qualcosa oggi, di quello che si può fare, davvero: il fatto di andare in televisione non ha nessun titolo di merito perché quando si tratta di prendere un pennello in mano e di fare un lavoro utile e prezioso con gli altri, magari scopri che tu che con le parole vai forte, invece sei un imbranato terribile. E quindi sfatiamo il mito della televisione che non è così importante. È molto più importante quello che fate voi qui ogni giorno…”
Manualità, un gioco da ragazzi (www.bricoyoung.it) è il progetto, di cui abbiamo più volte parlato sulle pagine di questa rivista, partito nel 2011 con la finalità di diffondere il saper fare concreto tra le nuove generazioni, riappropriandosi della manualità che porta con sé tanti stimoli e può significare per i giovani una prospettiva per nuovi lavori di domani, lavori non
inflazionati di cui c’è richiesta, ma a cui spesso i giovani non hanno accesso perché non li conoscono e non hanno la preparazione adatta.

Grazie a questo progetto ci rendiamo conto che la realtà del Paese si distacca molto dai discorsi fumosi, dalla litigiosità, dall’inconcludenza esasperante della nostra politica. Ogni giorno impegnandoci per inseguire il nostro obiettivo entriamo in contatto con gente meravigliosa che ci permette di andare avanti ottenendo risultati importanti. Sono gli animatorivolontari, che con generosità dedicano il loro tempo libero a insegnare ai bambini nei 60 laboratori sparsi in tutta Italia, sono gli insegnanti e i dirigenti delle scuole, i sacerdoti che seguono gli oratori, i presidenti di associazioni che offrono gli spazi e l’assistenza per avviare le nostre sedi, sono le aziende produttrici e partner del progetto che ci sostengono nell’iniziativa finanziariamente e con generose forniture di utensili e materiali. E poi ci sono i bambini che partecipano attivamente e con gioia alle lezioni trasferendo il loro sorprendente entusiasmo anche ai genitori. Il progetto è stato sostenuto anche dalle parole di approvazione e di elogio da parte di personaggi di spicco, scrittori, giornalisti, professori, architetti, imprenditori, tutte cose che ci motivano molto. Ma l’esempio di Gad Lerner, per sua stessa ammissione così lontano dalla concretezza della manualità, è stato qualcosa di speciale, un messaggio davvero importante, un primo tassello per costruire un nuovo modello culturale che ridia alle attività manuali la dignità che meritano. Speriamo che tanti altri lo seguano!

 

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