Non più il triste monolocale ma un posto elegante e funzionale

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.5 – Settembre/Ottobre 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Monolocale non significa più uno spazio arrangiato con mobili di fortuna e dormire sul divano letto con un materasso che rimane piegato di giorno e la sera si apre risultando inevitabilmente assai scomodo: un vero letto oggi si estrae dal palco o dall’armadio o è sul soppalco e ogni cosa trova il suo spazio per essere riposta ordinatamente. Palchi, soppalchi, ante scorrevoli, pareti tappezzate di contenitori, armadi che nascondono la cucina, il tutto per conferire all’ambiente una bella estetica e praticità; il punto di partenza è una buona progettazione per far realizzare arredi su misura o scegliere tra le proposte dell’industria davvero magiche con i loro morbidi meccanismi apri e chiudi. Per monolocale si intende un miniappartamento costituito da una sola camera più i servizi, con dimensione minima non inferiore a 28 metri quadri, questo dice la legge; poi, come vedrete nel servizio di apertura da pagina 36, la realtà presenta soluzioni anche più piccole, estremamente ingegnose, che potranno essere di spunto per recuperare ogni centimetro.
Per chi invece non ha problemi di spazio e dispone di una casa terratetto di quasi 300 m2 da ristrutturare, ci sono diverse idee nel progetto da pagina 60, dove non si è lesinato in demolizioni e nuove ripartizioni e nell’inserimento di ogni sorta di innovazione, non ultimo il sistema di ventilazione meccanica controllata “puntuale” per garantire il ricambio d’aria in ogni singola stanza.
Anche se solo da poco ci siamo liberati del caldo martellante di questa estate, bisogna pensare al riscaldamento e da pagina 74 troverete un dossier che aiuta ad orientarsi tra le tante novità che offre il mercato, soprattutto votate all’obiettivo di non utilizzare combustibili inquinanti; dalle pompe di calore che, per essere il sistema di riscaldamento ecologico, dovrebbero alimentarsi solo con energia verde, alle caldaie a biomassa che garantiscono rese elevate, basse emissioni e facile reperibilità del combustibile di cui è ricco il nostro Paese. Tutto questo in attesa delle caldaie a idrogeno. Vedrete che alcuni modelli sono già predisposti per un funzionamento ibrido, bisognerà però aspettare che l’idrogeno arrivi in casa e che venga prodotto da una rete totalmente decarbonizzata, questo non sarà immediato.
Da pagina 18 un assaggio di quelle che saranno le novità del CERSAIE, con tre tendenze che hanno l’unico obiettivo di rendere sempre più personalizzate le scelte: la varietà dei colori, lo stile più grezzo delle superfici che si ispira al brutalismo degli anni ‘50, le superfici tridimensionali… quanta strada ha fatto la ceramica!

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