Tratto da “Come ristrutturare la casa n.3 – Maggio/Giugno 2025″
Autore: Nicla de Carolis
Per gli addetti ai lavori, architetti, interior designer ma anche per chi ama la casa, il Salone del Mobile dello scorso aprile è stata un’occasione unica per godere di prodotti belli, funzionali, capaci di stupire ed emozionare, ottimi per “vestire” in toto, con raffinatezza, la nostra dimora. La piacevolezza del tutto veniva anche dagli allestimenti faraonici ed eleganti degli stand, cosa non così frequente, la considerazione oggettiva è che quasi tutto il meglio sia prodotto da aziende italiane.
Partendo dai semplici articoli per la tavola, abbiamo potuto ammirare eccellenze come quelle prodotte da Greggio, famoso in tutto il mondo per complementi di arredo artigianali in argento ma anche per la meravigliosa collezione di posate Quirinale, nata negli anni ‘50, per la tavola del Presidente della Repubblica, posate con motivi rinascimentali e altri servizi di posate addirittura in oro, esportate nei ricchi paesi arabi. Venini, la fornace veneziana, solo per citare un produttore presente a Euroluce, ha presentato, in edizione limitata di 100 pezzi, lampade disegnate da Arnaldo Pomodoro nel 2002, Stele I, delle vere installazioni artistiche molto suggestive. Notevole anche Lungolinea Wood, un tavolo da ping-pong di lusso in formato olimpico, la cui superficie di gioco è in vetro e le gambe in caldo legno massello di noce o rovere, ha la rete in Alcantara removibile e si trasforma facilmente in un tavolo da pranzo o da riunione, fondendo funzionalità e design italiano (pagina 24).
E rimanendo sempre su proposte davvero esclusive, al Fuorisalone, Alessi, azienda che negli anni ha prodotto contenitori di tutti i tipi e oggetti per la casa diventati negli anni cult, ha presentato dieci contenitori, The last pot (pagina 26), disegnati da altrettanti designer di fama, destinati a contenere le ceneri dei defunti. Pezzi originali e percepiti come veri complementi di arredo, soprammobili per la casa, senza nulla di cupo, che possono ricordare chi non c’è più.
La classe, la varietà di oggetti e mobili made in Italy, frutto dell’eccellente design italiano, è il motivo dell’imponente afflusso di visitatori stranieri sempre presenti al Salone del Mobile, visitatori che non vengono solo per comprare: è noto che molti vengono per copiare ma il risultato sembra proprio non essere all’altezza degli originali.