Tratto da “Come ristrutturare la casa n.5 – Settembre/Ottobre 2025″
Autore: Nicla de Carolis
Davvero molto bella e piena di significati la foto, qui sotto, di Le Corbusier, il mitico architetto, uno dei padri fondatori dell’architettura moderna, che lo riprende seduto al tavolo del Cabanon, il suo castello, una capanna di soli 3,66 x 3,66 metri quadri costruita sulla collina di Cap Martin, tra Mentone e Monaco, a pochi passi dal mare tra acanti, agavi ed eucalipti. L’architetto visse lì gli ultimi anni, prima della sua morte nel 1965, avvenuta per infarto mentre nuotava proprio sotto il suo rifugio come lui stesso aveva previsto e scritto: “Mi trovo talmente bene nel mio Cabanon che sicuramente terminerò la mia vita qui.”
Nel 1951, sul tavolo di una trattoria della Costa Azzurra, Le Corbusier realizzò il progetto del Cabanon come regalo di compleanno a sua moglie; il tutto in tre quarti d’ora e in maniera definitiva grazie al Modulor, il sistema di proporzioni che univa il metodo geometrico della sezione aurea con le misure e con i movimenti di un uomo alto m. 1,83. Ogni elemento d’arredo qui ha doppio utilizzo, come il letto che diventa un armadio e poi il supporto del lavandino diventa elemento di separazione, anche le parti architettoniche si trasformano, la parete diventa un tavolo e delle mensole, il soffitto diventa un ripostiglio.
Un esperimento e una sfida per un uomo che disponeva di case-studio grandi ma che si è trovato bene in uno spazio davvero ridotto vivendo con solo ciò che è necessario.
Questa di Le Corbusier è una lezione utile per molti di noi che oggi sono costretti ad abitare in appartamenti piccoli che sembrano non poter soddisfare le necessità e creano disagio; da pagina 46 abbiamo dedicato un ampio servizio ad abitazioni di metrature minime e vedrete come questi progetti siano in grado di suggerire soluzioni valide sia da un punto di vista funzionale sia estetico… gli architetti che li hanno realizzati si saranno sicuramente ispirati a Le Corbusier.
