FAR DA SÉ: 50 anni di manualità sempre attenta all’innovazione

Tratto da “Far da sé n.535 – Febbraio/Marzo 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Far da sé entra nel suo 50° anno di vita e, guardando con occhio distaccato a questo suo percorso, non possiamo far altro che sottolineare, nonostante l’importante evoluzione tecnologica in tutti i settori, che un certo tipo di manualità è al momento necessaria più che mai. Certo i robot stanno già sostituendo il lavoro manuale ripetitivo e che non richiede particolari competenze, ben venga, chi non sogna di avere un robottino che sparecchi la tavola o ci impili le scatole in un armadio? Parlo della manualità per realizzare un impianto elettrico o idraulico, ma anche di quella per realizzare oggetti unici; in tanti settori c’è una riscoperta di queste produzioni di nicchia non paragonabili alle industriali. E poi c’è la manualità che consente di fare delle riparazioni: se vogliamo andare verso un mondo più sostenibile, dobbiamo prendere atto che bisogna buttare meno e realizzare oggetti fatti per durare. Quindi, non per esagerare con le autocelebrazioni, ma possiamo senz’altro continuare a sostenere a pieno titolo la validità di questa capacità dei sapiens, una manualità intelligente, creativa, flessibile e utile di cui voi, nostri lettori, siete un esempio che non finisce mai di stupire.
Apriamo questo numero con uno speciale dedicato al fantastico mondo della domotica, importante passo avanti volto a migliorare la qualità della vita nelle case, con automazioni e tecnologie che consentono di gestire da remoto tutti gli apparecchi tramite l’impianto elettrico e la connesione Wi-Fi. Tanta strada è stata fatta dagli anni ‘50 quando negli Stati Uniti veniva realizzato il primo dispositivo di controllo multiplo di tutte le informazioni degli impianti sul loro funzionamento in tempo reale che prevedeva già l’uso di un display a cristalli liquidi.
Oltre a un’introduzione per chiarire tutte le modalità e possibilità della domotica di oggi, da pagina 16 ci sono i passo passo per installare dispositivi intelligenti dove la capacità di far da sé, nonché la dimestichezza con cacciaviti e tester, si rivelano assai utili.

Ma accanto a questi “miracoli“ della domotica, frutto dell’intelligenza umana declinata per la ricerca tecnologica, sono anche altre le realizzazioni che meravigliano per la capacità di recuperare e ridare vita a oggetti grazie alla fantasia, all’abilità manuale e tecnica. In questo numero i progetti presentati ne sono un ricco esempio: dalla lampada fatta con listelli avanzati di parquet, alla carriola portafiori con ruote ricavate da una bobina di legno per cavo, alla piastra per barbecue ottenuta con un disco di aratro. Se scorriamo solo alcuni dei numeri di questi 50 anni, i vostri progetti che hanno dell’incredibile sono una quantità enorme e inesauribile: avanti così, quindi, continuate a lasciarci a bocca aperta

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