Le meraviglie di Colossus e della casa intelligente 

Tratto da “Rifare Casa n.64 – Luglio/Agosto 2019″

Autore: Nicla de Carolis

Colossus, un nome da supereroe (ma si chiamava così anche il super computer britannico che nella Seconda Guerra Mondiale venne usato per intercettare le comunicazioni di Adolf Hitler), assomiglia a un piccolo cingolato rosso e nero, lungo un metro e 60 centimetri, largo e alto poco meno della metà che si muove lentamente, cinque chilometri l’ora, ma non si ferma mai, neanche davanti a scale o strapiombi, in grado di trascinare un carico di feriti o un grosso tubo per sparare acqua. Un “robot pompiere”, manovrabile a distanza in modo da tenere gli esseri umani al sicuro, il primo a sfidare il rogo spruzzando acqua nella navata centrale della cattedrale di Notre Dame nell’incendio dell’aprile scorso che ha consentito
il successivo intervento dei pompieri. L’opera di Colossus ha scongiurato
il rischio, quando le fiamme erano altissime, che crollasse tutto sulla testa dei primi soccorritori, ha abbassato la temperatura all’interno affinché diventasse sopportabile per gli esseri umani e ha ridotto ad appena tre feriti lievi il bilancio delle vittime nelle sette ore di battaglia con il fuoco nella cattedrale.

Ci sono poi robot utilizzati per interventi chirurgici meno invasivi
di quelli realizzati con la tecnica tradizionale: anche in questo caso a guidare i bracci del robot e a determinare i suoi comportamenti sono sempre gli uomini, chirurghi, perché non esistono al momento robot, umanoidi o meno, capaci di decidere e agire
in sala operatoria in autonomia. Altri esempi sono i robot da compagnia per intrattenere bambini e dare informazioni: la cosa magnifica sarebbe avere un robot che eseguisse tutti i lavori domestici da lavare i pavimenti, a stirare la biancheria, apparecchiare la tavola e preparare un buon pranzetto, questo
di sicuro interesserebbe tutti noi, ma non mi risulta sia ancora
in commercio.

Per il momento ci dobbiamo accontentare della domotica che rende intelligenti
le apparecchiature e ci consente di comandare anche a distanza, semplicemente dallo smartphone, un numero sempre maggiore di cose presenti nella nostra casa, dall’impianto di allarme a quello di riscaldamento, due funzioni entrate ormai nell’uso comune. Ma quando si parla di domotica è difficile avere le idee chiare anche solo sulle possibilità che ci sono per approcciare questa innovazione rivoluzionaria. D’altra parte, il fatto di essere utilizzatori di oggetti altamente tecnologici di cui non sappiamo nulla e ne accettiamo il funzionamento semplicemente, come se il tutto si svolgesse per magia, è un dato di fatto per
noi uomini della rivoluzione digitale. Parlando di quanto usiamo tutti quotidianamente, chi sa cosa c’è dietro il funzionamento di internet, di uno smartphone o di un’App che ci consente di vedere un film quando più ci piace? 
Ogni giorno arranchiamo solo per poterci servire di una piccola parte delle funzioni di questi magnifici mezzi messici a disposizione dalla ricerca. 
Quindi, tornando alla domotica, con il dossier da pagina 16 ci siamo riproposti
di chiarire in sintesi come avvicinarci e inserire questa miglioria nelle nostre case, privilegiando quanto a ciascuno di noi può essere più utile.
Di qui, per chi ne ha voglia, si apre uno scenario in continua evoluzione destinato
a diventare qualcosa di indispensabile proprio come avere il bagno o la corrente.

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