Energia rinnovabile: formula magica ma possibile

Tratto da “Rifare Casa n.80 – Marzo/Aprile 2022″

Autore: Nicla de Carolis

Argomento di punta di questi giorni è l’aumento del prezzo dell’energia elettrica e del gas, strettamente collegati perché qui in Italia l’energia elettrica in larga parte viene prodotta con il gas. Siamo tutti toccati e increduli quando arrivano le bollette di queste forniture con cifre lievitate in maniera esponenziale. È importante cercare di capire quale sia la situazione attuale, perché si è verificata e quale sia la via per raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili non solo perché li dobbiamo acquistare da altre Nazioni, con tutte le variabili del caso, ma anche perché ce lo impongono stringenti motivi di sostenibilità a cui non possiamo rimanere insensibili. Nel 2020 le fonti rinnovabili nel nostro Paese hanno garantito il 43% dell’energia elettrica facendoci piazzare al 4° posto tra i membri del G20 per quota percentuale. La parte del leone sul totale della generazione da rinnovabili la fa l’idroelettrico (40%), sistema più datato, la prima centrale idroelettrica risale addirittura alla fine dell’800, seguita poi dal fotovoltaico (21,7%), dall’eolico (17,8%), dalla bioenergia generata bruciando legna, olii vegetali, agrocombustibili (15,7%) e dalla geotermia che sfrutta il calore del nucleo terreste che, solo in alcune zone d’Italia, fuoriesce dalla superficie (4,8%). Purtroppo però ancora oltre la metà della produzione di elettricità in Italia è generata dai combustibili fossili (gas per cui siamo, come ben noto, in larga parte dipendenti dalla Russia), responsabili in buona parte dei cambiamenti climatici per le emissioni di CO2 che fanno alzare la temperatura. L’aumento del prezzo del gas è dovuto a una maggior domanda determinata da tre fattori: la ripartenza dell’economia post pandemia, la preferenza da parte dei paesi che stanno affrontando la fase iniziale della transizione ecologica per il minor impatto inquinante rispetto a petrolio e carbone e la richiesta della Francia che, chiudendo due centrali nucleari, ha sostituito per questa parte l’energia nucleare con il metano. Con la bella stagione la domanda di gas diminuirà e, dicono gli esperti, si dovrebbero abbassare leggermente anche i prezzi ma questa doccia fredda e improvvisa che abbiamo avuto ci deve dare la scossa per renderci indipendenti come Paese e anche individualmente, quando possibile, con un passaggio più veloce alle fonti di energia rinnovabile, oltre che ovviamente rendendo le nostre case meno bisognose di caldo e fresco aggiunti grazie agli efficaci sistemi di coibentazioni oggi disponibili; l’augurio è che il governo faccia quanto in programma, investendo e snellendo la burocrazia per i cittadini che vogliono seguire questa strada. Nel dossier da pagina 26 troverete tutti i nuovi condizionatori che climatizzano in maniera perfetta, rinfrescano, deumidificano, purificano l’aria, facendo la loro parte in questa transizione ecologica con consumi assai ridotti rispetto a quelli di qualche anno fa.

 

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