Tratto da “Rifare Casa n.92 – Marzo/Aprile 2024″
Autore: Nicla de Carolis
“L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi”. Questa citazione di Le Corbusier suona perfetta scorrendo i progetti degli architetti pubblicati in questo numero e tutti quelli che arrivano numerosissimi dai professionisti che ci seguono: è chiaro che l’architetto, soprattutto oggi, deve avere una formazione che va ben al di là della semplice progettazione in termini di spazi.
Il suo è un lavoro che sempre più spesso include anche le competenze dell’interior design, con il risultato di consegnare ai committenti un appartamento completo di tutto. Alla base di tutto ciò vi è un lungo percorso di amore per l’arte e per il bello, la conoscenza profonda degli stili, dei materiali, degli arredi, la capacità di rendere armoniosi anche abbinamenti estremi e originali per emozionare e far esclamare a chi entra per la prima volta negli ambienti di sua creazione l’inflazionato “WOW!”
In questo numero la parata di ristrutturazioni fornisce un esempio di come si può intervenire con risultati davvero speciali in appartamenti di ogni genere. Abbiamo la casa ottocentesca di un centro storico con soffitti alti quattro metri, ampie volte e testate a crociera. Priorità imprescindibile del progetto non poteva essere altro che conservare gli elementi d’epoca valorizzandoli: tra le altre cose l’inserimento in alcune volte di profilati atti ad accogliere una fonte di illuminazione che desse il giusto risalto al capolavoro in alto.
E poi la palazzina Liberty che, dopo il necessario consolidamento/risanamento, ha mantenuto negli esterni le caratteristiche dell’edificio originario con tutti i ripristini del caso, ma all’interno è stata totalmente sventrata: a causa dei molteplici interventi negli anni, non c’era nulla da salvare. Il risultato sono degli ambienti moderni e molto originali, arricchiti da opere d’arte, mobili e illuminazioni di assoluto buon gusto.
Ma il miracolo e l’effetto “WOW” si può ottenere anche nell’appartamento di un condominio degli anni ’80, periodo non certo noto per avere prodotto edifici di pregio: qui si evidenzia l’importanza della sintonia che deve crearsi tra committente e professionista per avere un risultato che soddisfi pienamente le esigenze di chi ci dovrà abitare. Il progetto, davvero ricco di colori, di materiali diversi e di abbinamenti estrosi, è stato realizzato esattamente su misura intorno alle passioni e alla personalità del proprietario.
Tanti altri gli esempi ben riusciti di case rimesse a nuovo, proposti in questo numero, rappresentano una miniera di spunti e suggerimenti da condividere con il vostro architetto o da utilizzare voi stessi, se siete gli orgogliosi progettisti della ristrutturazione.