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La domotica consente di regolare e gestire la temperatura delle diverse stanze programmando gli orari e la durata del riscaldamento a seconda delle necessità
La programmazione dell’attività di un impianto di climatizzazione domotica suddivisa per fasce orarie e giorni della settimana permette, ad esempio, di abbassare il riscaldamento poco prima di lasciare l’abitazione e rialzarlo con un po’ di anticipo sul nostro rientro. È già un risultato, ma in questo modo si ha un’unica regolazione di temperatura per tutta la casa che non tiene conto dell’utilizzo delle varie stanze e della loro esposizione.
Se la climatizzazione fa parte di un sistema di domotica più ampio, si può chiedere alla casa di partecipare alla gestione della climatizzazione per associare al comfort il risparmio energetico.
A seconda dell’esposizione delle stanze si possono far abbassare le tapparelle quando si esce di casa e l’irraggiamento estivo è troppo forte, oppure alzarle in determinate ore della giornata per sfruttare i raggi solari d’inverno. Il sistema di ventilazione, se previsto, può interagire escludendo il condizionatore o la caldaia alla sua entrata in funzione.
Termoregolazione a zone
Il vero salto di qualità lo si ottiene quando si realizza una termoregolazione a zone. Grazie alla domotica la casa può essere suddivisa in più ambienti (fino a 99) in ciascuno dei quali possono essere mantenute condizioni diverse di temperatura nelle varie ore della giornata.
Affinché questo sia possibile, ciascun collettore che trasporta il fluido riscaldante alle diverse zone dev’essere provvisto di un’elettrovalvola, alla quale la centrale comanda di aprirsi o chiudersi in base alla temperatura impostata, controllata da una sonda presente in ogni zona.
Può sembrare complesso, ma tutto sommato in un’abitazione standard le zone riscontrabili sono tre. Si tratta di zona giorno, zona notte e bagni, anche se volendo è possibile gestire indipendentemente ogni stanza.
Al di là dell’insieme di funzioni che un impianto domotico può svolgere a seguito di una programmazione, utili o semplici “capricci”, la termoregolazione è forse quella che merita di spendere due parole in più.
Domotica – Costo e risparmio
Le spese per il riscaldamento ed il raffrescamento domestico sono quelle che incidono maggiormente sul bilancio famigliare; un impianto domotico efficiente amplifica ed ottimizza le prestazioni di un involucro costruito nel rispetto delle norme anticonsumo (isolamento, apparecchiature riscaldanti, serramenti performanti) e permette un risparmio anche del 30%.
Certo, c’è un costo maggiore di impianti (10-15%), ma lo si ammortizza in 3-5 anni; necessita di un locale tecnico e comporta costi di esercizio lievemente superiori rispetto a quelli tradizionali, ma anche il valore dell’immobile subisce un’indiscutibile incremento.
Infine, basti pensare che in una stanza non utilizzata abbassare la temperatura di un solo grado può comportare un risparmio del 5%. Mica male…