Fossa biologica Imhoff: come installarla

848-0-IMHOFF_IMGLa fossa biologica di tipo Imhoff è un tipo di “fognatura statica” installabile quando non sia possibile il collegamento ad una rete fognaria “dinamica”. A differenza di una fossa biologica tradizionale, costituita da due comparti separati da un setto verticale, nella fossa Imhoff questi sono concentrici, comunicanti e disposti in verticale; fanghi e liquami vengono trattati in comparti distinti.

La vasca Imhoff è un contenitore a pianta circolare o rettangolare, di cemento, vetroresina o polietilene, concepito per l’esclusivo interramento che va riempito d’acqua pulita prima della messa in servizio. Ad essa possono confluire soltanto i liquami biologici provenienti dagli scarichi civili; le acque piovane vanno smaltite tramite pozzetti dedicati. Anche gli scarichi provenienti da lavatrici e lavastoviglie o che contengano tensioattivi (detergenti e schiumogeni) non devono essere collegati direttamente alla fossa; devono prima transitare in un pozzetto degrassatore installato a monte. Il liquame, prima di entrare, incontra un paraschiume che rallenta la materia galleggiante ed entra nella camera di sedimentazione; qui la parte grossolana (fango, limo) scivola lentamente sulle pareti della tramoggia e raggiunge la sottostante camera di digestione dove viene decomposta ad opera di microrganismi. Il liquame, invece, attraversa in senso orizzontale il comparto di sedimentazione (questo spiega perché la messa in servizio va fatta a vasca piena) ed incontra un secondo paraschiume che, come il primo, trattiene eventuali tracce di materia galleggiante, per poi raggiungere il canale di efflusso.

Nella camera di digestione precipitano i fanghi, ancora ricchi d’acqua, ed accumulandosi sul fondo si ispessiscono riducendo del 50% il loro volume; l’acqua liberata risale per unirsi al liquame sedimentato. La vasca dev’essere dimensionata in modo che il processo di digestione duri circa 60 giorni ad una temperatura di 12-15°C e la crosta che si forma va periodicamente rimossa (almeno una volta l’anno) da una ditta specializzata che consegna il rifiuto ad impianti autorizzati al loro trattamento.

Per questo scopo la fossa biologica è provvista di chiusini superficiali che ne permettono l’ispezione; a valle va predisposto un pozzetto che consenta agli organi di vigilanza di effettuare prelievi del liquido in uscita. La fossa va provvista di un tubo di ventilazione per eliminare i gas biologici che deve avere una sezione non inferiore a 10 cm, prolungata fino al tetto dell’edificio.

Il vantaggio di questo sistema è che il refluo finale ha un contenuto batterico ridotto ed è più facilmente trattabile con sistemi naturali; si tratta comunque di una depurazione primaria in grado di ridurre la carica batterica del liquido in ingresso del 30-35%, perciò all’uscita non può comunque essere immesso in corsi d’acqua superficiali, ma dev’essere smaltito su suolo o sottosuolo attraverso vari sistemi (subirrigazione, pozzi assorbenti, fitodepurazione).

La procedura da seguire ed i requisiti richiesti per l’installazione e la messa in servizio sono molto diversi da Comune a Comune; in genere ci si deve affidare ad un tecnico che presenta la richiesta di autorizzazione allo scarico, corredata di disegni e relazioni e, spesso, del parere di un geologo circa il terreno nel quale andranno scaricati i liquami; vanno inoltre indicati il numero di abitanti serviti, il recettore finale (corso d’acqua, suolo) ed il tipo di dispersione prevista (subirrigazione, pozzo assorbente). L’autorizzazione ha validità di 4 anni, anche se talvolta non è specificato; compiuto il terzo anno,conviene presentare domanda di rinnovo per non incorrere in lungaggini burocratiche. La scadenza dell’autorizzazione, rende abusivo lo scarico, regolato da precise norme sull’inquinamento.

INSTALLAZIONE DELLA FOSSA BIOLOGICA IMHOFF

La fossa biologica dev’essere a tenuta idraulica e la vasca va completamente interrata, meglio se appoggiata su un letto di calcestruzzo ricoperto da sabbia. Grazie a chiusini d’ispezione si può accedere dall’alto per la pulizia e la rimozione dei fanghi. Nella collocazione vanno rispettatI alcuni accorgimenti: dai muri di fondazione deve distare almeno un metro ed almeno dieci metri da condotte per l’acqua potabile o pozzi. Per quanto riguarda il dimensionamento, il comparto di sedimentazione deve permettere una detenzione di 4-6 ore e avere una capacità di 40-50 litri per utente; quello di digestione 130-140 litri per utente (salvo diverse disposizioni dell’Ente locale).

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