Marcafughe | Come utilizzarlo al meglio per posare le piastrelle senza sbagliare

Esiste un sistema alternativo ai tradizionali crocini per marcare le fughe tra le piastrelle: il marcafughe

Posa delle piastrelle con il marcafughe: i passaggi

marcafughe

Calcolato il numero di piastrelle necessarie, le disponiamo a mucchietti di quattro o cinque, cioè quante (dipende dalle loro dimensioni) ne possiamo metter giù da dove stiamo inginocchiati.

Partiamo dalla parete meglio visibile quando si entra nel locale. Il cordino di polipropilene sostituisce i soliti distanziali a crocetta e non fa presa nel collante per cui può essere facilmente tolto a lavoro finito, lavato e riutilizzato.

La posa delle piastrelle comincia da una parete. Arrivati alla parete opposta, mettiamo giù la penultima fila di piastrelle senza incollarle, sovrapponiamo a queste piastrelle l’ultima fila, cioè quelle che arrivano al muro, e con una matita tracciamo sulle penultime il bordo dell’ultima ottenendo la linea di taglio, che se le pareti non sono esattamente parallele risulterà più o meno sbieca, ma seguirà esattamente l’andamento della parete.

riempifughe

Quando la colla delle piastrelle ha fatto presa togliamo il cordino e versiamo sul pavimento il riempifughe stendendolo con una manara di gomma.

eliminare-superfluo

Quando il riempifughe diventa opaco, bastano una spugna ruvida ed un secchio d’acqua (da cambiare spesso) per eliminare il superfluo e terminare il lavoro.

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