C’era una volta il condizionatore, quello rumoroso che d’estate faceva venire il torcicollo, che ai primi caldi mandava in tilt la rete elettrica, che per fare fresco contribuiva ad assottigliare lo strato di ozono che preserva il pianeta dal surriscaldamento. Rinfrescava, ma era una sorta di macchina infernale, e non per tutti.
Oggi si parla di climatizzatori, ovvero di macchine che mantengono la temperatura gradevole sia che faccia caldo, sia che faccia freddo; eppure questi elettrodomestici sono considerati prodotti stagionali, si affronta l’acquisto all’ultimo minuto, con le prime “botte di caldo”, a scapito di un doveroso approfondimento delle caratteristiche peculiari di una macchina rispetto all’altra.
Il primo consiglio è quello di valutare il volume che si vuole climatizzare, l’esposizione ed il livello di isolamento termico, in modo da orientarsi su una potenza adeguata che garantisca il giusto comfort. Gli apparecchi migliori sono quelli che funzionano come pompa di calore, per l’utilizzo pluristagionale e la deumidificazione dell’aria; la funzione inverter contribuisce a ridurre i consumi anche del 40%, in quanto la velocità di rotazione del compressore viene variata in funzione della temperatura impostata: si raggiunge rapidamente la gradazione che viene poi mantenuta con maggior silenziosità.
Meglio spendere qualcosa di più all’acquisto per un modello con queste caratteristiche che affrontare costi di gestione maggiori protratti nel tempo; mediamente, il consumo può raggiungere 500 kWh/anno, pari ad una spesa di 80 euro, ma per alcuni modelli, specie monosplit, la spesa è inferiore (fonte Legambiente).
Un occhio di riguardo lo merita anche il sistema di filtrazione che determina la qualità dell’aria nell’ambiente: bisogna informarsi su quanti m3/h la macchina è in grado di purificare. Per conoscere l’efficienza energetica basta guardare la targhetta che ormai abbiamo imparato a leggere; quanto al tipo di gas refrigerante utilizzato, l’R-410A è senz’altro quello che rispetta maggiormente lo strato di ozono.
Mono o multisplit, a parete, a soffitto o a pavimento, rimangono scelte strettamente personali. Quanto all’uso consapevole in estate, il salto termico tra interno ed esterno non deve superare i 7-8 gradi, mantenendo un tasso di umidità intorno al 50%.
I nuovi sistemi multisplit permettono di collegare ad una sola unità esterna fino a tre climatizzatori, con collocazione a parete, pavimento e soffitto; la tecnologia inverter permette un significativo risparmio energetico.
Commutazione automatica caldo-freddo & eliminazione cattivi odori
Nelle stagioni intermedie possono verificarsi bruschi cambiamenti di temperatura che richiederebbero frequenti regolazioni del climatizzatore. Nei modelli che adottano la modalità AUTO, l’apparecchio si regola automaticamente sul funzionamento più idoneo a mantenere un comfort ottimale, sia che stia funzionando come riscaldatore sia come raffrescatore.
La funzione Auto Clean impedisce la formazione di cattivi odori nell’unità interna. Quando il climatizzatore cessa di funzionare, consente di asciugare lo scambiatore dell’unità interna eliminando ogni traccia di umidità per scongiurare la formazione di muffe maleodoranti; si tratta di un’operazione che viene effettuata totalmente in automatico in modalità di raffreddamento, senza che occorrano pulizie manuali.
ARIA FRESCA E PULITA
Il sistema di depurazione Neoplasma, attraverso diverse fasi di filtrazione, assicura una valida difesa contro le allergie. Un pre-filtro costituisce una barriera contro polveri e muffe, quindi l’aria passa attraverso un filtro ai carboni attivi che elimina gli odori più persistenti; la deodorazione si completa attraverso un filtro triplo, poi un successivo passaggio elimina batteri ed allergeni. L’aria così disinfettata viene immessa nell’ambiente dopo essere sterilizzata al 99,9% da un filtro-plasma che elimina anche i contaminanti microscopici come acari e pollini.