tecnologia
del legno
finitura
a gommalacca
COSA SERVE
Tampone di cotone e lino
Gommalacca, alcool
Paglietta o tampone
abrasivo, pennello
La nitura a gommalacca è il trattamento più classico e di maggiore bellezza, da riservarsi ai mobili di una certa
qualità. Se ben applicata, fornisce al mobile una brillantezza e una “profondità” di vena ineguagliabili.
La gommalacca si può applicare a pennello o a tampone: il pennello conviene quando il legno è tenero
o è molto sagomato e il tampone non riesce ad applicare uniformemente la gommalacca. Il tampone
è sicuramente migliore su ampi piani estesi, ma bisogna saperlo usare bene. La nitura a gommalacca rimase
la più diffusa no agli anni Trenta del secolo scorso, quando fu rimpiazzata dalla lacca alla nitrocellulosa.
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è utile sapere che
La gommalacca è una resina naturale
reperibile sotto forma di scaglie di colore
ambrato, in varia forma. Per preparare
la soluzione adatta alla verniciatura
si fanno sciogliere le scaglie in alcool
etilico a 96 °C ponendo le scaglie
in un contenitore di vetro e mescolandole
con l'alcool. Dopo un giorno (muoviamo
il liquido ogni tre ore) la gommalacca
è pronta e può essere filtrata.
La soluzione così preparata può essere
conservata in un contenitore di vetro
sigillato. Può essere variamente colorata
con mordenti.
TEMPO DIFFICOLTÀ COSTO SERVE AIUTO
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del legno
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Per il trattamento di un mobile
a gommalacca occorre un tam-
pone fatto con un grosso pezzo
d’ovatta (o una vecchia maglia) che
avvolgiamo in un panno di lino o di
cotone che non perda peli.
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Il tampone va imbevuto nella
soluzione di gommalacca senza
esagerare. Quindi tamponiamo la
supercie, premendo poco, e lo
facciamo scorrere con passate paral-
lele e regolari una vicina all’altra.
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Se applichiamo la prima mano
a pennello, levighiamo la super-
cie con carta nissima avvolta su
un tamponcino di gomma (o un
pezzetto di legno). In alternativa
possiamo usare la lana d’acciaio.
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Su legni carteggiati che hanno
i pori aperti, possiamo applicare
una prima mano di gommalacca
(più diluita) con funzione di turapori.
Poi levighiamo ancora prima del
passaggio a tampone.
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Possiamo eseguire un’ulteriore
nitura con un tampone appena
inumidito d’alcool, passato legger-
mente lungo la vena, sulla supercie,
per eliminare eventuali chiaroscuri,
senza mai fermarci su un punto.
su legni deteriorati
Se la supercie da trattare a gom-
malacca è sporca, conviene appli-
care più passate di tampone imbe-
vuto d’alcool, cambiando il telo
quando è sporco, che ripulisce la
vecchia lacca dalla polvere e dal
fumo assorbiti negli anni. Con rasie-
ra e carta abrasiva di grana 240 o
superiore, ripassiamo tutta la super-
cie no a eliminare ogni traccia
della vecchia vernice. Imbevuto di
lacca molto uida un nuovo tampo-
ne, applichiamo un primo strato sul
quale, una volta asciutto, ripetiamo
l’operazione.
Tampone
Gommalacca
Tampone
con lacca
Tampone
con carta vetrata fine
Pennello morbido
Olio di vaselina
Ovatta
Panno di lino
Tampone
con alcool
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Il tampone è in grado di distri-
buire la soluzione di resina in
strati molto sottili. Per favorire lo
scivolamento sul legno lo possiamo
ungere, intingendolo in olio di vase-
lina o in olio paglierino.
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