
tecnologia
del legno
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Per il trattamento di un mobile
a gommalacca occorre un tam-
pone fatto con un grosso pezzo
d’ovatta (o una vecchia maglia) che
avvolgiamo in un panno di lino o di
cotone che non perda peli.
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Il tampone va imbevuto nella
soluzione di gommalacca senza
esagerare. Quindi tamponiamo la
supercie, premendo poco, e lo
facciamo scorrere con passate paral-
lele e regolari una vicina all’altra.
5
Se applichiamo la prima mano
a pennello, levighiamo la super-
cie con carta nissima avvolta su
un tamponcino di gomma (o un
pezzetto di legno). In alternativa
possiamo usare la lana d’acciaio.
3
Su legni carteggiati che hanno
i pori aperti, possiamo applicare
una prima mano di gommalacca
(più diluita) con funzione di turapori.
Poi levighiamo ancora prima del
passaggio a tampone.
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Possiamo eseguire un’ulteriore
nitura con un tampone appena
inumidito d’alcool, passato legger-
mente lungo la vena, sulla supercie,
per eliminare eventuali chiaroscuri,
senza mai fermarci su un punto.
su legni deteriorati
Se la supercie da trattare a gom-
malacca è sporca, conviene appli-
care più passate di tampone imbe-
vuto d’alcool, cambiando il telo
quando è sporco, che ripulisce la
vecchia lacca dalla polvere e dal
fumo assorbiti negli anni. Con rasie-
ra e carta abrasiva di grana 240 o
superiore, ripassiamo tutta la super-
cie no a eliminare ogni traccia
della vecchia vernice. Imbevuto di
lacca molto uida un nuovo tampo-
ne, applichiamo un primo strato sul
quale, una volta asciutto, ripetiamo
l’operazione.
Tampone
Gommalacca
Tampone
con lacca
Tampone
con carta vetrata fine
Pennello morbido
Olio di vaselina
Ovatta
Panno di lino
Tampone
con alcool
2
Il tampone è in grado di distri-
buire la soluzione di resina in
strati molto sottili. Per favorire lo
scivolamento sul legno lo possiamo
ungere, intingendolo in olio di vase-
lina o in olio paglierino.
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