la CASA
INTELLIGENTE
il biolago
in giardino
Il biolago è un piccolo ecosistema articiale in cui le piante, il sole e l’acqua mettono in moto un ciclo di energia
naturale e collaborano con le loro proprietà a depurare l’acqua. In essa, così rigenerata, è piacevole immergersi,
nuotare e giocare senza che l’uso di sostanze clorate ne alteri la percezione sulla pelle e copra i profumi
del giardino. Le piante rappresentano l’elemento essenziale per la loro capacità di combattere l’inquinamento
e di depurare l’acqua. Il sistema del biolago è nato 30 anni fa in Austria ed è stato perfezionato successivamente
da ricerche biologiche, scientiche e sperimentazioni “sul campo”, in tutto il mondo.
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è utile sapere che
Nel biolago si distinguono due zone:
l’area balneabile e l’area di rigenerazione
dell’acqua, in cui le radici delle piante,
che si sviluppano nel substrato di ghiaie
delimitato da pietre, svolgono la funzione
di filtro e depurazione.
Lo specchio d’acqua deve avere
differenti profondità, fino a 2 m
nella zona in cui ci si immerge e si può
nuotare e dove l’acqua si mantiene
più fresca, mentre nella zona dedicata
alle piante, dimensionata in base
allo sviluppo delle radici nello strato
ghiaioso, la profondità è molto minore.
Il rapporto fra le due zone permette
una varietà infinita di forme che
si possono adattare la conformazione
del terreno e al clima della zona.
Generalmente l’area delle piante
acquatiche circonda il bacino balneabile;
in altri casi si possono avere due o più
bacini collegati da un sistema attraverso
cui l’acqua depurata riconfluisce
nella vasca e, tramite un sistema
di pompaggio a circuito idraulico
chiuso, l’acqua aspirata viene
reimmessa nei bacini filtro.
È molto importante che il flusso
sia in continuo movimento.
BIOTOP
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Come si realizza il biolago
Le metodologie costruttive possono variare, oltre che
per la forma e la disposizione dei bacini, per i materiali
impiegati, ghiaie naturali o ciottoli di marmo che
modicano l’aspetto cromatico dello specchio d’acqua;
l’essenziale è il mantenimento della qualità balneabile
dell’acqua attraverso la precisa conoscenza e appli-
cazione dei processi biologici all’interno di un sistema
acquatico naturale. Per questa ragione è importante
che la progettazione e la realizzazione siano effettuate
da professionisti ed esperti del settore.
Depurazione e balneazione :
l’area di depurazione deve essere
di almeno 1/3 della supercie bal-
neabile, che a sua volta deve essere
dimensionata a partire da un minimo
di 50 m
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.
Adattamento ambientale: i mate-
riali lapidei (pietre naturali, ghiaie e
ciottoli) e le piante acquatiche di
diverse specie, adatte a un dato
clima, fanno sì che ogni biolago vari
secondo il contesto e le stagioni.
Cicli stagionali: l’habitat acqua-
tico sviluppa il suo ciclo nel corso
delle stagioni. Da maggio a ottobre
la vegetazione si esprime al mas-
simo e in inverno non sono neces-
sari né svuotamenti né coperture.
Piante acquatiche: ombreggiano
con le loro foglie l’acqua e la man-
tengono più fresca, evitando così
l’insorgenza di alghe. Altre piante,
sommerse, la riossigenano, favo-
rendo delicati processi biologici.
Acqua in movimento: il uire
dell’acqua con cascatelle e scivoli
rinfresca e riossigena il biolago.
Oltre a evitare il ristagno, si viene
così anche a creare un nuovo “pae-
saggio sonoro”.
LUCIANI GIARDINI
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