idraulica
interventi sul
riscaldamento
L’impianto di riscaldamento
rimane inoperoso per mesi prima
di tornare in funzione all’arrivo
dei primi freddi. Spesso, all’atto
della riaccensione e nei primi
giorni di funzionamento,
si evidenziano problemi diversi
le cui cause sono le più disparate.
Si va dai gocciolii provocati
dalle dilatazioni del metallo,
in presenza di lettature non più
a perfetta tenuta, no agli
impuntamenti delle pompe
di ricircolo che non partono
a causa di depositi di calcare,
e così via. In genere è più difcile
individuare la causa che porvi
rimedio, ma ne vale la pena,
prima di interpellare
un (costoso) professionista.
Ricordiamo che un impianto
di riscaldamento ben mantenuto,
non solo svolge egregiamente
la propria funzione, ma, in genere,
risulta anche più economico
nei consumi di uno a lungo
trascurato.
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è utile sapere che
◆ La pressione dell’acqua all’interno
dell’impianto di riscaldamento è la prima
cosa da controllare. Essa deve essere
entro i limiti stabiliti. Spesso accade
che sia troppo bassa e, di conseguenza,
la caldaia non si mette in funzione,
oppure l’acqua non circola
correttamente e impedisce ai radiatori
di riscaldarsi. Ripristinando la corretta
pressione è indispensabile spurgare
eventuale aria raccoltasi nella parte alta
dei radiatori aprendo le relative valvoline.
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contro le dispersioni di calore
Tratti di tubazione non perfettamente isolati che corrono in scantinati o box, possono essere fasciati con gli apposti
manicotti isolanti che si acquistano in pezzi da 1 o 2 m. Questi elementi si tagliano facilmente nelle lunghezze
adeguate con la sega manuale (1) e si collocano lungo i tubi grazie all’apertura laterale (2). Negli angoli vanno
tagliati in modo opportuno. Un largo nastro isolante avvolto intorno ai manicotti permette di mantenerli ben stretti al
tubo (3). Per tratti di tubo molto irregolari esistono bende isolanti che si avvolgono a spirale.
Radiatori che gocciolano: in
genere per interrompere il lieve
gocciolio di un raccordo è sufciente
un leggero serraggio (senza forzare)
della ghiera con la pinza a pappa-
gallo o la chiave a forchetta.
Le giuste temperature: le pile
del termostato, scaricandosi, pos-
sono aver fatto perdere all’appa-
recchio le memorizzazioni di tem-
perature e orari di accensione. Sosti-
tuiamole e riprogrammiamo.
Regolare le valvole: le diverse
valvole di chiusura e apertura delle
varie tubazioni dovrebbero essere
azionate periodicamente in modo
che rimangano sempre facilmente
utilizzabili in caso di bisogno.
Valvoline automatiche: le valvole
automatiche poste lungo l’impianto
vanno controllate almeno due volte
l’anno per evitare che si blocchino
e non effettuino più il servizio a cui
sono preposte.
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Una spinta alle pompe: depositi
di impurità o di calcare possono
bloccare una pompa. In molti model-
li l’albero rotante ha un intaglio in
cui si può inserire il cacciavite per
imprimere una prima rotazione.
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