
attrezzi
e materiali
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SGROSSARE
E RIFINIRE
In ogni operazione di carteggiatura
conviene iniziare con una carta vetra-
ta a grana più grossolana, che aspor-
ta una maggiore quantità di mate-
riale, e passare successivamente a
carte con grana più ne. Utilizzando
la carta vetrata, per evitare che i
segni fra una carteggiatura e la suc-
cessiva (con carta a grana più ne)
siano visibili, è bene scegliere il
numero della carta con intervalli
non superiori a 100.
Se la carta si impasta, non solo non
lavora più, ma rischia di produrre
righe sul legno: bisogna sostituirla
subito. Carteggiando a mano libera
è facile esercitare pressioni non uni-
formi, è sempre meglio utilizzare
un tampone. Il polverino di carteg-
giatura si asporta totalmente dal
pezzo con un panno umido.
Composizione dell’abrasivo: per
resistere alle sollecitazioni (calore,
attrito, forza centrifuga ecc.) i granelli
abrasivi sono legati al supporto da
due successivi strati di resina, inglo-
bati nel legante.
Utilizzo su modanature: la carta
vetrata può essere calzata su un’as-
sicella ben diritta, su un tondo o su
un tampone sagomato per eseguire
operazioni di nitura su proli di
vario tipo.
Sulla levigatrice: la suola delle
levigatrici orbitali compie movimenti
rapidissimi, ma di scarsa ampiezza
e il foglio abrasivo deve restare
sempre ben teso, per questo viene
bloccato con robuste mollette.
Aspirazione della polvere: nelle
levigatrici dotate di aspirazione delle
polveri è necessario far coincidere
i fori presenti sulla suola con quelli
dell’abrasivo; il ssaggio avviene
spesso con il sistema a strappo.
Sulla levigatrice a nastro: quan-
do sostituiamo l’abrasivo della levi-
gatrice a nastro dobbiamo fare
molta attenzione alla freccia che
indica il giusto senso di rotazione,
stampigliata sul retro del supporto.
La pulizia: gli abrasivi al carburo
di tungsteno hanno un supporto
metallico che dura 100 volte più
dei fogli normali. Eventuali depositi
di vernice o altro si rimuovono con
spazzola metallica.
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