
pareti
e pavimenti
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vaschetta
o serbatoio?
Il rullo classico si alimenta facendolo
passare in una vaschetta in cui si
immette la pittura (1); il piano incli-
nato serve per sgrondare il rullo
della pittura eccessiva.
Molto pratici sono i rulli “autoali-
mentati” che contengono la pittura
e la cedono a poco a poco, evitan-
doci la perdita di tempo per intin-
gerli nella vaschetta.
La pittura, un poco più diluita del
normale, si versa nel serbatoio pri-
ma di iniziare il lavoro (2).
Attrezzi diversi, lavori diversi: 1: pertica telescopica per pennelli e
rulli; 2, 3, 4: plafoncini per stendere pitture murali su ampie superci; 5:
mini rulli di ricambio con cui applicare smalti all’acqua;
6: rullo a pelo lungo
per tinteggiature su muri ruvidi; 7: rullo per legno e altri supporti; 8: rullotto
per smalti;
9: tamponi per effetti decorativi; 10: pennelli angolati a manico
lungo per radiatori; 11: pennelli con setole e pelo adatti a tempere, acquerelli
ecc.; 12: pennelli “rechampir” a punta per ritocco e rinitura; 13: pennelli
tondi, detti “strozzati”, per decorazione murale; 14: pennelli piatti per
prodotti all’acqua che cedono pittura in modo uniforme;
15: pennelli piatti
per smalti a solvente, resistenti ai solventi stessi; 16: pennelli piatti per
impregnante; 17: pennellino a setole rigide per decorare a stencil; 18: kit
con rullo e tampone per decorazione muri “alla veneziana”.
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Utili prolunghe: per lavorare sulle
parti alte di pareti e sui softti ci
conviene utilizzare un’asta telesco-
pica sulla cui testa si inseriscono i
manici dei rulli o si ssano quelli
dei pennelli. Con questo accessorio
possiamo tinteggiare la maggior
parte della supercie, lasciando
solo alle niture lungo i bordi il
lavoro con il pennello o con il rullo
piccolo che ci impongono di salire
sulla scala.
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