Leonardo e “la scintilla” di Robert Bosch

Tratto da “Far da sé n.501 – Dicembre 2019/Gennaio 2020″

Autore: Nicla de Carolis

Nelle sale cinematografiche, da ottobre di quest’anno, c’è un bellissimo, coinvolgente film d’arte: “Io, Leonardo”, realizzato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci (1452-1519). Di bella presenza, con un’eleganza originale nel vestire, a differenza dell’immagine che lo identifica per via del suo autoritratto da vecchio, con barba, capelli lunghi e rughe abbondanti, Leonardo è stato un’ineguagliabile mente eclettica che ha spaziato dalla scienza, all’architettura, alla pittura, alla scultura, al disegno, alla scenografia, all’anatomia, alla botanica, all’ingegneria e senz’altro qualcosa manca nell’elenco. In questo film, notevole per ricostruzioni, scenografie nonché interpretazione del protagonista, Luca Argentero, la narrazione aiuta a comprendere lo sviluppo intellettuale di Leonardo, la sua anima e il suo pensiero, l’aspetto umano attraverso cui, grazie ai suoi talenti, è diventato figura mitica e determinante in tutto il mondo.

Ma ciò che fa sentire Leonardo particolarmente vicino a chi, come il far da sé, ama sperimentare/creare osservando e lavorando con le mani, sono le sue parole: “I miei studi sono figli dell’esperienza, io sono discepolo dell’esperienza”. Leonardo si definisce “Omo sanza lettere” perché ha scarsa conoscenza del latino e nessuna del greco, ma è un insaziabile genio sperimentatore e realizzatore. Infatti, solo per citarne alcuni, sono suoi molti progetti geniali come l’elicottero, il paracadute, la muta da immersione, il carro armato, la bicicletta. E tutto ciò lo accomuna molto di più all’agire di chi fa da sé, con tutte le dovute distanze, piuttosto che a quello di un “intellettuale puro”, per il quale difficilmente è contemplato il fare pratico.

Partner di questa produzione di SKY e Progetto Immagine è BOSCH, l’azienda tedesca ben nota ai far da sé per l’infinita e sempre innovativa gamma di elettrotensili pensati per il bricolage, fondata a Stoccarda nel 1886 da Robert Bosch (1861-1942) come “Officina di meccanica di precisione ed elettrotecnica” e oggi gruppo che opera a livello mondiale su più settori, oltre a essere la maggiore produttrice mondiale di componenti per autovetture. Il sostegno alla realizzazione di questo film è stato deciso proprio per i tratti che accomunano Leonardo da Vinci e Robert Bosch, una formazione di “bottega” e conoscenza fortemente legata alla ricerca e alla sperimentazione.

“Tutto partì da un’intuizione geniale: un dispositivo in grado di accendere in maniera veloce e affidabile i motori a combustione. Da questa scintilla, che ha rivoluzionato la mobilità su quattro ruote, Robert Bosch è riuscito a costruire un’azienda che ha fatto dell’innovazione il suo punto di forza”. Così dice Giuditta Piedilato, dirigente Bosch, parlando del fondatore dell’azienda e della sua fondamentale invenzione del sistema di accensione a magnete che genera la scintilla elettrica necessaria per innescare la combustione della miscela aria/combustibile all’interno del motore.

Storie incantevoli per chi ama i prodigi della mente uniti alla manualità!

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