Tagliere in legno fai da te | 14 foto descritte passo-passo

È possibile realizzare un tagliere in legno fai da te senza troppa difficoltà

In questa guida affronteremo la costruzione di un tagliere in legno fai da te, un esercizio pratico che non presenta particolari difficoltà. Quando si taglia il legname da lavoro ci si deve armare di molta pazienza perché servono diversi anni prima che il legno passi da circa il 70% di contenuto d’acqua di quando è fresco di taglio, al 15% dei tronchi stagionati, soglia che permette di tagliare e lavorare le tavole senza che si deformino con il tempo.  

Dopo un primo passaggio in segheria le tavole larghe e senza difetti passano ancora molto tempo ben impilate e all’asciutto prima di essere usate, mentre per le altre non ci sono speranze di utilizzo per mobili o anche solo per carpenteria. Per il nostro tagliere legno fai da te invece possono andare benissimo: hanno il pregio di essere ricche di venature e soprattutto spesso sono gratuite.

Vicino alla corteccia c’è la parte viva dell’albero, quella attraverso cui scorre la linfa e si compiono le funzioni vitali della crescita. È chiara e tenera e fa gola a numerosi parassiti del legno che se ne cibano anche quando il legno è già diventato un pezzo di mobile. Purtroppo le tavole laterali costituiscono la parte più abbondante e bisogna cercare di scartarla il più possibile.

Scegliere legno stagionato

Il legno più interno, invece, non è più vitale e ha una funzione essenzialmente strutturale per l’albero, conferendo robustezza e resistenza alle sollecitazioni. Il colore è scuro, la durezza decisamente superiore e la resistenza ai parassiti è notevole.

Il tronco da cui abbiamo tratto la nostra materia prima ha alle spalle una lunga stagionatura ed è già pronto per la successiva lavorazione. Infatti il ciliegio, un legno rosso e compatto che regge molto bene al filo dei coltelli e delle mezzelune, tende a “muoversi” durante l’essiccamento e non può essere usato immediatamente dopo il taglio. Anche il legno d’ulivo sarebbe perfetto, ma è più difficile trovare scarti stagionati.

Come costruire un tagliere in legno fai da te

Tagliere in legno
Sulla nostra tavoletta di scarto si notano molto bene gli strati più scuri del durame e quelli più chiari dell’alburno, meno duro e resistente. Anche se entrambi sono sufficientemente robusti per le sollecitazioni a cui è sottoposto un tagliere, cerchiamo di eliminare il più possibile la parte bianca seguendo con la matita il naturale andamento delle venature.
Scontorniamo la tavoletta fino ad ottenere la forma desiderata. Non è necessaria una perfetta simmetricità, anzi, le forme irregolarmente curve danno un tocco artistico al tagliere. Sempre con la sega a nastro si assottiglia l’impugnatura togliendone uno strato dalla faccia inferiore per facilitarne la presa.
Con la levigatrice a nastro o quella orbitale spianiamo la tavoletta togliendo tutti i segni lasciati dalla sega o dalla pialla. Appoggiamo la tavola sul nastro con le fibre orientate lungo la direzione di lavoro se vogliamo ottenere una superficie più fine, oppure di traverso se vogliamo asportare più materiale. In questo momento emerge la bellezza della venatura e del colore del ciliegio.
Anche la costa deve essere rifinita a dovere e, in questa fase, lasciamo un po’ correre l’estro, arrotondando con curve fluide il tagliere. Una volta completata la cornice si smussano gli spigoli. Una passata con carta vetrata fine a mano elimina le ultime irregolarità in vista del trattamento di lucidatura.
La tavoletta, liscia e ben spolverata, deve subire un trattamento di impregnatura con sostanze compatibili con l’uso alimentare che metta in risalto la venatura del legno. Si possono usare sul tagliare di legno oli vegetali, come quello di girasole, oppure cera d’api stesa a caldo e fatta penetrare con l’aiuto del phon. Una volta raffreddata si lucida con una spazzola e poi con uno straccio di lana.

Dal tronco alla tavola di legno

Questo bel tronco di ciliegio ha aspettato pazientemente per anni che venisse il suo turno per essere ridotto in tavole. Per eliminare i danni dell’umidità si intesta il tronco eliminando una decina di centimetri di legno.
Una dopo l’altra si staccano le tavole dal tronco appoggiando le facce già tagliate alla guida in squadra. Si può usare sia il disco della combinata, per tronchi più piccoli, sia la sega per quelli di dimensioni maggiori.
Con la scure si ripuliscono le tavole dalla corteccia e dal libro che coprono il legno, insieme alle parti ammalorate.
La pialla toglie gli strati più grezzi mettendo bene in vista le venature del legno in modo da poter scegliere il pezzo che più ci ineressa.
Recuperiamo dalle tavole più esterne ed irregolari del tronco il legno ancora utilizzabile con un colpo di segaccio.
Dal tronco si ricavano tre spesse tavole di larghezza uniforme più due scarti di forma irregolare dai quali abbiamo preso il legno per realizzare il nostro tagliere in legno fai da te.

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Commenti

  1. Buongiorno, non mi è chiaro se posso usare del legno che ho recuperato poche settimane fa dall’abbattimento di alcuni alberi. Ci siamo fatti tagliare delle ‘fette’ pensando di poter fare dei taglieri ma mi sembra di capire che vada fatto stagionare anni per poterlo usare a tale scopo. È così?

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