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Struttura in legno scalda panni | Guida alla realizzazione fai da te

Per asciugamani asciutti e caldi proponiamo questo progetto bricolage: uno stenditoio copritermosifone

Per avere asciugamani sempre asciutti e caldi, li possiamo accostare al corpo radiante del termosifone, in modo che siano costantemente investiti dall’aria calda che questo genera.
Lo stenditoio fai da te proposto permette di collocare i panni ad adeguata distanza dal radiatore, in quanto le bacchette d’appoggio superiori si trovano a circa 10 cm sopra di esso mentre quelle anteriori, su cui stendere panni più grandi, sono ancora più vicine.
La struttura è costituita da due fianchi di truciolare bilaminato e bordato spessi 15 mm collegati tra loro con tubetti d’alluminio: tutti materiali reperibili nei centri bricolage.

  1. Col seghetto si tagliano i tubi  alla misura della larghezza interna dello stendino, quelli più grossi una trentina di centimetri più lunghi, così che sporgano all’esterno delle pareti.
  2. All’interno delle due pareti si inseriscono tante coppie di spine Ø 10 mm quanti sono i tubi corti. Per far corrispondere i fori di una parete a quella dell’altra possiamo utilizzare i marcatori a cappellotto.

SPINE E POMOLI

  1. Nel bordo anteriore dei fianchi si aprono, con una mecchia Forstner Ø 15 mm, i fori per il passaggio dei tubi lunghi, uno in linea con la fila superiore di spine ed uno a circa metà altezza.
  2. Da un tondino di legno duro Ø 12 mm si tagliano tante coppie di cilindri di 40 mm quanti sono i tubi lunghi (nel nostro caso 2 tubi e 4 cilindri).
  3. Apriamo un foro cieco Ø 10 mm lungo l’asse verticale dei cilindretti. Ripetiamo la stessa operazione anche per le sfere di legno.
  4. Sfere e cilindri si uniscono con una spina. Si collegano le pareti calzando sulle spine i tubi sottili (il mazzuolo aiuta). Si fanno passare nei loro fori i tubi da 15 mm e nei loro capi si innestano, incollandoli se non si vuole che lo stendino sia smontabile, gli steli delle sfere.

Liquore al mandarino fai da te | Come si fa

La preparazione dei liquori è molto semplice e offre una svariata quantità di possibili gusti: liquirizia, fragola, alloro, limone, arancia…vediamo come fare il  liquore al mandarino.

PREPARAZIONE

  1. Laviamo accuratamente i mandarini e sbucciamoli eliminando il più possibile la parte bianca dalla scorza.
  2. Con un coltello affilato tagliamo le bucce grossolanamente, in modo da ottenere le porzioni da macerare.
  3. Poniamo le bucce tagliate e la cannella a macerare con alcol per 20 giorni in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
  4. Facciamo sciogliere a fuoco moderato lo zucchero nell’acqua, facendo bollire per 5 minuti e lasciando poi raffreddare.
  5. Filtriamo il macerato per mezzo di un canovaccio di cotone, in modo da eliminare eventuali impurità.
  6. Aggiungiamo lo sciroppo e imbottigliamo  lasciando riposare il liquore al buio (e all’asciutto) per circa due mesi prima di consumarlo.

Scaffale metallico trasformato in armadio

Un progetto allegro ed originale: trasformare uno scaffale metallico in armadio per la camera dei ragazzi

Ante nuove allo scaffaleL´interno è costituito da uno scaffale con montanti e piani di metallo che chiudiamo su tre lati con pannelli lisci; le ante sono due pannelli più grandi, sagomate e colorate in modo da ottenere un armadio dall´aspetto allegro ed originale.

Lo scaffale è chiuso lateralmente e posteriormente con pannelli di multistrato spessi rispettivamente 20 e 10 mm.
Le ante sono costituite da pannelli in MDF da 15 mm e sono fissate ai laterali mediante una cerniera “a metro” che ne consente l’apertura e la chiusura.
Due grossi fori nelle ante sostituiscono le classiche maniglie. Nel profilo superiore delle ante realizziamo la decorazione “a filo d’erba” con un paziente intaglio col seghetto alternativo.
L’applicazione di un fondo coprente e successivamente di uno smalto acrilico completano l’armadio con cuore metallico.

LO SCAFFALE

  1. Gli scaffali metallici, reperibili presso i centri di bricolage, sono disponibili in diverse dimensioni (tipiche sono le misure di 1000x2000x400 mm) e si assemblano con bulloni e dadi.
  2. Invece di applicare normali maniglie, realizziamo due fori nelle ante MDF, per poterle aprire e chiudere. Utilizziamo il trapano dotato di sega a tazza ø 8 cm.
  3. Creiamo, lungo i bordi superiori delle ante una decorazione “a ciuffi d’erba” che tracciamo e intagliamo con il seghetto alternativo.

ALLEGRE DECORAZIONI FAI DA TE

ikea hacker armadio personalizzato

  1. Le maniglie possono essere impreziosite con una decorazione. Applicando con adesivo acrilico o siliconico le piastrine per unioni a “lamello” possiamo ottenere due decorazioni a corolla uguali.
  2. Nei ripiani interni possiamo collocare anche oggetti pesanti, data la robustezza della struttura. La stabilità dell’armadio con cuore metallico è buona, ma può essere utile bloccarlo a parete con tasselli ad espansione.
UTENSILI
Chiavi esagonali, seghetto alternativo, trapano, sega a tazza, avvitatore, pennelli

Trapano indispensabile per il bricolage

Non può mancare in nessun laboratorio fai da te: il trapano

Il trapano è l’elettroutensile base che non può mancare in nessun laboratorio fai da te. Dotato del giusto accessorio esegue molte lavorazioni.

Per conoscere meglio il trapano partiamo dal motore che è sempre a spazzole, estremamente compatto per la potenza che esprime, e che gira a velocità attorno ai 20.000 giri/min.
Un riduttore ad ingranaggi lubrificati a grasso permette di arrivare ad un regime di rotazione attorno ai 3000 giri/min. L’ulteriore riduzione di velocità necessaria per le punte di maggior diametro è attuata elettronicamente tramite un potenziometro azionato dalla corsa del pulsante di avvio. La vite di regolazione presente nel pulsante ha il compito di limitare la corsa del medesimo in modo da non superare la velocità desiderata.

LA PERCUSSIONE
Il meccanismo di percussione è situato proprio dietro il mandrino ed è costituito da una coppia di dischi appoggiati l’uno all’altro su cui sono ricavate sporgenze che si urtano durante la rotazione, causando un movimento assiale che arriva fino a 40.000 colpi al minuto.

A BATTERIA
trapano a batteria
I trapani a batteria sono classificati in base alla tensione in volt (V) e all’erogazione in Ampere ora (Ah) degli accumulatori anziché alla potenza del motore. Un accessorio spesso disponibile è la frizione a più posizioni, particolarmente utile quando si usa l’utensile come avvitatore.

ELETTRICO
trapano elettrico

L’alimentazione a tensione di rete permette di montare motori molto potenti, anche oltre 1000 W, che richiedono un’efficace ventola di raffreddamento montata sull’albero motore.
A causa della grande potenza una doppia impugnatura rende più agevole “domare” l’esuberante coppia di reazione.

LEGGERO, MEDIO, TASSELLATORE

  1. Leggero: trapano con potenza attorno ai 500 W e peso inferiore ai 2 kg. Hanno tutti la regolazione elettronica della velocità, reversibilità della rotazione e  possibilità di innestare la percussione.
  2. Medio: potenze fino a 1000 W con pesi superiori ai 2 kg. Oltre alla dotazione dei “leggeri” alcuni dispongono di cambio ad ingranaggi a 2 velocità e percussione meccanica molto potente.
  3. Tassellatore: munito di motore di oltre 800 W collegato ad un treno di ingranaggi per la rotazione del mandrino (escludibile) e nel contempo ad un sistema di percussione molto efficace costituito da una massa battente libera azionata pneumaticamente da un pistone. Mandrino con innesti rapidi SDS.

TRE DIVERSI MANDRINI

  1. Mandrino con cremagliera e chiave: serra la punta con una notevole forza ed è indicato per trapani a percussione e impieghi pesanti.
  2. Mandrino autoserrante: pratico e veloce nel cambio punta, non necessita di chiavi, si blocca stabilmente e senza sforzo a mano.
  3. Attacco SDS-Plus e Max: permette di inserire e bloccare la punta nel mandrino in un solo movimento grazie al codolo scanalato. Permette l’uso sia di punte elicoidali rotanti che di scalpelli fissi sui martelli demolitori.

 

Come usare il segaccio a mano

Come usare il segaccio a mano, i principali attrezzi per il taglio manuale

Il legno è un materiale naturale, robusto, flessibile, leggero e duraturo, il preferito dai fai da te. È anche facile da lavorare. Conosciamo i principali attrezzi da bricolage per tagliarlo manualmente con il segaccio a mano

SEGA A DORSO CON O SENZA GUIDA

  1. La sega a dorso o a pettine (gergalmente segaccio a mano) è rinforzata nella sua parte superiore da un risvolto di lamiera che la rende più rigida, caratteristica che, insieme alla dentatura fine, permette tagli molto precisi. Usata in un telaio scanalato, chiamato tagliacornici, può effettuare tagli angolati.
  2. Utilizzata senza guida è molto pratica per ricavare precisi tenoni e incastri. La dentatura è simmetrica, per cui è in grado di tagliare sia nella corsa di andata sia in quella di ritorno.

TAGLI PARTICOLARI

  1. Per fare tagli complessi al centro di pannelli e tavole si usa il foretto o gattuccio, caratterizzato da una sottile lama in grado di ritagliare forme complesse partendo da un piccolo foro; questa, essendo piuttosto snella, va tenuta molto leggera, specialmente durante la spinta, per evitare di piegarla.
  2. Un piccolo utensile dai mille usi, comodo da portare nella borsa del fai da te, che è in grado di tagliare con precisione sia legno che metalli anche in posizioni scomode o in poco spazio. Gli archetti portano una lama lunga 145 mm messa in tensione da una leva o una vite incassata nell’impugnatura di sicurezza.
  3. Qualche volta è preferibile tenere ferma la lama e mettere in movimento il pezzo, come nel caso di particolari delicati che non possono essere stretti nella morsa. Serrando il dorso della sega a pettine tra le ganasce e appoggiando l’impugnatura al petto è possibile, tra l’altro, vedere molto bene il procedere del taglio anche su pezzi molto piccoli.

UTENSILI
Sega a dorso, foretto, archetto, segaccio, tagliacornici

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Come costruire un divano di cemento cellulare

Costruiamo un divano di cemento cellulare realizzando un angolo relax costituito da una seduta ed un minibar incassato

Il cemento cellulare è un materiale da costruzione che sembra pensato apposta per un buon fai da te: i blocchi si tagliano con un segaccio, sono leggeri e si incollano con una speciale malta adesiva. Chi ama dilettarsi con il bricolage non ha difficoltà ad utilizzare questo materiale per realizzare tramezze, muretti di sostegno per incassare i mobili della cucina e molte altre strutture.

La stessa malta che si usa per incollare i blocchi serve anche per stuccare le fessure; un far da sé con un po’ di esperienza con manara e frattazzo anche rasare la superficie a fine lavoro, che comunque si presenta già sufficientemente liscia per essere pitturata.

IL PROGETTO DEL DIVANO DI CEMENTO CELLULARE

DISEGNO DEL PROGETTO DIVANO DI CEMENTO CELLULARE

DIVANO “FAR DA SE´” PASSO PASSO

PASSAGGI COSTRUTTIVI DEL DIVANO DI CEMENTO CELLULARE

  1. I blocchi di cemento cellulare si tagliano a misura, si sagomano arrotondando gli spigoli con una sega manuale e rifininendoli con raspa e carta vetrata.
  2. La base del divano si realizza in truciolare da rivestire esternamente, per un appoggio morbido, con un foglio di gommapiuma fissato con nastro biadesivo.
  3. I blocchi di cemento cellulare che formano la base si incollano sul truciolare e tra se stessi con adesivo di montaggio applicato a punti con la pistola estruditrice.
  4. Si prepara la base della seduta collegando una serie di listelli, opportunamente distanziati, con due nastri per tapparelle cui si fissano con graffette.
  5. Il sostegno della seduta è fornito da due listelli fissati sotto i bordi maggiori della struttura del divano. Si utilizzano colla di montaggio e tasselli ad espansione.
  6. Sia il divano che il bar vanno trattati con malta di finitura per sigillare le giunzioni. La finitura superficiale può essere effettuata con normale idropittura.
Vano nascosto bar cemento cellulare
Il vano per le bevande è perfettamente integrato in questo divano di cemento cellulare

Quadri sospesi a binario

Appendere i quadri sospesi a binario è la soluzione a che ci permette la più grande libertà di posizionamento e accostamento dei quadri stessi.

Inoltre ci offre la possibilità di modificarne le disposizioni rapidamente e senza forare e riforare la parete. I binari che troviamo in commercio nei centri bricolage sono sostanzialmente simili: una barra con guide di scorrimento (cioè il binario vero e proprio), da fissare alla parete con tasselli, accoglie alcuni piccoli carrelli collegati ad un cavetto che scende verso il basso.  Lungo di esso è inserita una clip a molla che è destinata a sostenere il quadro. I carrelli possono essere spostati in orizzontale lungo il binario mentre la clip può essere collocata a diverse altezze sul cavetto, ciò permette di posizionare il quadro in qualsiasi punto della parete raggiunta dal sistema.

FISSAGGIO A PARETE

fissaggio a parete del binario

  1. Decidiamo l’altezza del binario e tracciamo una linea orizzontale sulla parete.
  2. Foriamo lungo la linea ed inseriamo i tasselli, distanti 40 cm uno dall’altro.
  3. Nei tasselli avvitiamo le boccole di sostegno.
  4. Sulle boccole si incastra il binario a pressione (inserendole nelle apposite aperture).
  5. Nella scanalatura si inseriscono i cavi portaquadri con i relativi carrellini di scorrimento.
  6. Alle estremità del binario si incastrano i tappi di chiusura.

LA CLIP SCORREVOLE SUL CAVO

quadri con sospensione a binario applicazione binario

  1. Per effettuare la sospensione dei quadri dobbiamo inserire, lungo i cavi sospesi e scorrevoli sul binario, alcune clip a molla. Si tratta di morsetti scorrevoli dotati di una piccola molla azionata da un pulsante. Premendolo si allenta la molla e la clip può essere spostata lungo il cavo.
  2. Anteriormente questo componente possiede un gancetto che riceve l’attaccaglia di sostegno del quadro.

 Quadri con binari sospesi

Questo è i link della casa produttrice per i quadri con sospensione a binario, dove è possibile acquistare direttamente online.
shop.stasitalia.it

Installare i ganci portabici

Ordine e spazio dopo aver installato i ganci portabici

staffe appendibici

Chi ha qualche decennio sulle spalle ricorderà le file di bici dei pendolari appese nelle rastrelliere fuori dalle stazioni ferroviarie.

Si trattava di un’ intelligente soluzione che possiamo adottare anche noi per non ingombrare il box con le bici di casa, che spesso sono due o tre.

A nostra disposizione abbiamo i ganci speciali che si fissano a parete e sono in grado di mantenere appesa la bici liberando il pavimento.

Se intendiamo collocare più ganci dobbiamo accertarci di applicarli ad una distanza opportuna, in modo che le biciclette sospese non si tocchino e lascino uno spazio sufficiente per prenderle e rimetterle a posto.

I ganci vanno applicati ad un’altezza tale che la bici sia facilmente movimentabile da parte di chi la utilizza.

 

 

I GANCI PORTABICI

 

 

  1. Foriamo il muro con il trapano dotato di un sistema di aspirazione delle polveri.
  2. Inseriamo nei fori i tasselli ad espansione, fino a filo della superficie.
  3. Il gancio, con la sua staffa, va poggiato alla parete in corrispondenza del foro con il tassello.
  4. Inseriamo la vite e stringiamo con l’avvitatore in modo da bloccare la staffa che sorregge il gancio.

I ganci portabici Fischer FH sono in acciaio con sagoma ad arco protetta da guaina. Li troviamo nei centri fai da te, nelle ferramenta e nei negozi di bricolage.  FISCHER

UTENSILI
Trapano, compressore, chiave, avvitatore

Guercio Forma

La profonda conoscenza del legno e la capacità di adeguarsi costantemente alle esigenze del mercato sono frutto di tale esperienza.
I continui investimenti per migliorare gi impianti di produzione e distribuzione, l´elevata diversificazione dei prodotti, la volontà di fornire un servizio migliore al cliente, hanno permesso alla nostra Azienda di ottenere una posizione di sempre maggior rilevo.

Verde Vivo

Verde Vivo produce e vende concimi  a basso impatto ambientale, per uso non professionale, da impiegare nell’orto, nel balcone, nel giardino.

La mission di Verde Vivo è quella di offrire al proprio cliente la sicurezza di poter contare su uno staff che opera nell’ambito della ricerca e sviluppo prodotti a basso impatto ambientale per la nutrizione e per la difesa del verde

La nuova collezione di concimi VerdeVivo, oltre a comporsi di una gamma di concimi tradizionali, linea Wellness, specifici per ogni tipologia di pianta o fiore , vi offre la linea MYSPACE, appositamente studiata per rispondere alle effettive esigenze di ogni singola coltura da orto, grazie allo studio della fisiologia della pianta nel suo “habitat” ideale, alla attenta valutazione dei suoi reali fabbisogni nutritivi, alla diretta esperienza in campagna, al supporto sinergico dell´analisi del terreno e della diagnostica fogliare.

I prodotti VerdeVivo sono in vendita esclusivamente nei negozi specializzati: rivendite agrarie e garden center.