Sbizzarrirsi con lastre profilati, giunti e pendini

Tratto da “Far da sé n.538 – Agosto/Settembre 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Chi non ama un muro portante con arco in pietra o mattoni a vista? Certo nel nostro stupendo Paese abbiamo parecchie costruzioni che hanno queste caratteristiche e che grazie alla loro struttura sono bellissime anche senza arredi. La realtà però è un’altra perché oltre il 70% delle abitazioni in Italia è stata costruita dopo la seconda guerra mondiale, con pilastri in cemento armato e pareti perimetrali e interne in mattoni forati. Quindi gli interni non hanno nulla di bello anche strutturalmente da salvare e nel tempo le esigenze di suddivisioni degli ambienti cambiano. Demoliti i tramezzi, operazione non proprio indolore, oggi il sistema giustamente scelto per ricostruire è quello a secco: molto in sintesi, lastre in gesso rivestito da avvitare su un’orditura in acciaio. Costruire a secco è comunemente sintetizzato con la parola “cartongesso” riferendosi alla lastra inventata della Gypsum Company US (Stati Uniti, 1916) e arrivata in Italia cinquanta anni dopo; guardata con sospetto in passato per via della scarsa fiducia che suscitava uno dei materiali di cui è composta, carton, oggi non solo è stata completamente assolta ma riconosciuta a tutti gli effetti come indispensabile nelle ristrutturazioni e anche nelle nuove costruzioni, nell’edilizia privata e pubblica.
I vantaggi del sistema sono evidenti, la leggerezza del materiale, niente impasto di malte, niente trasporto di pesanti mattoni e sacchi di materiale necessario per unirli. C’è poi la facilità di tagliare a misura lastre e profilati, il semplice utilizzo di viti per fissare il tutto e, dopo un’operazione accurata di stuccatura solo dei giunti, la parete è già liscia, pronta per ricevere il primer e la pittura senza dover aspettare lunghi tempi di asciugatura delle mani di intonaco. E se nel tramezzo bisogna installare prese o interruttori, non bisogna fare tracce come nella muratura, si fa correre la guaina tra lastra e lastra dove si può mettere anche dell’isolante.

Nel dossier da pagina 12 troverete tutte le dritte che, partendo dalla vostra abilità manuale
e dalle conoscenze già acquisite, vi renderanno padroni di un sistema costruttivo ideale per ristrutturazioni interne: una controparete per il bagno che vi consentirà di rifare gli impianti senza dover rompere, un controsoffitto con luci incassate che farà cambiar faccia ai vostri ambienti e persino per realizzare arredi fissi molto belli, unici, da modellare a piacimento
e su misura. Se da un lato tutto ciò non può competere con le meraviglie strutturali del passato, dall’altro questo sistema offre materiali e tecniche che possono farci davvero sbizzarrire nella realizzazione delle più impensabili migliorie in casa.

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