attrezzi
e materiali
il banco
da lavoro
COSA SERVE
Tavole d’abete spesse 40 mm.
(Per gambe e longheroni può
essere più indicato il rovere)
Listelloni di rovere spessi
40 mm per il piano
Pannello di compensato
da 15-18 mm
Meccanismo per morsa
Viti, bulloni dadi e rondelle,
colla vinilica, carta vetrata,
spine
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TEMPO DIFFICOLTÀ COSTO SERVE AIUTO
Nel nostro laboratorio fai da te
il banco da lavoro è uno degli
elementi più importanti.
Ve ne sono di diversi tipi, con o
senza ripiani, cassetti, prolunghe,
e con diverse profondità.
Li troviamo preassemblati, oppure
in kit, ma possiamo anche
autocostruircene uno. In quello
illustrato la stabilità è assicurata sia
dai grossi piedi, sia dai longheroni
che reggono il piano inferiore
e collegano le coppie di gambe.
Il piano in listelli incollati è
anch’esso molto robusto.
Su un lato è montata una morsa,
sempre autocostruita a partire
da un meccanismo con vite senza
ne, guide e riscontro. Si può
anche aggiungere un ripiano
o realizzare un piano di lavoro
più esteso in larghezza. Volendo,
possiamo ssare una cassettiera
al ripiano sottostante, in modo
da avere a portata di mano tutta
la minuteria e i piccoli attrezzi
da lavoro.
Piano di listelloni di rovere
Viti di fissaggio
Piastra
Piede
Longherone
Montante
Incastro
tenone mortasa
Ripiano
Scanalatura
di sostegno
ripiano
Vite
senza fine
Morsa
Meccanismo
della morsa
x
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attrezzi
e materiali
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1
Con la sega da banco tagliamo
tavole e listelli, già piallati, nelle
lunghezze necessarie. Se posse-
diamo una combinata possiamo
realizzare le mortase per l’incastro
dei piedi con le gambe (montanti).
2
Riniamo i tenoni con carta vetra-
ta, rendendoli il più possibile
lisci e precisi. Effettuiamo l’assem-
blaggio di gambe e piedi inserendo
i tenoni, spalmati di colla vinilica,
nelle mortase, no a battuta.
3
L’assemblaggio dei traversi che
sorreggono il piano con le gam-
be lo realizziamo con bulloni a testa
tonda, tipo “tirafondi” che serriamo
con dado e rondella ottenendo un
insieme molto robusto.
4
Fissiamo un longherone scana-
lato alle due gambe posteriori,
incastriamo il piano e completiamo
con il secondo longherone. Anche
in questo caso la giunzione è con
bulloni inseriti nei fori passanti.
6
Mettiamo in compressione l’in-
collaggio con morsetti, no a
presa avvenuta. Carteggiamo per
lisciare e uniformare il piano.
Lo spessore e il tipo di giunzione
assicurano ottima robustezza.
la morsa da banco
La morsa è costituita da due ganasce, una ssa e una mobile, con fori in cor-
rispondenza della vite senza ne e delle guide. È opportuno ingrassare la
parte lettata. Assembliamo la morsa inserendo la ganascia mobile in quella
ssa, avvitando il riscontro lettato sul retro della ganascia ssa.
Nella ganascia mobile pratichiamo due fori per eventuali spine fermapezzo.
5
Il piano di lavoro è costituito da
sei listelloni accostati e uniti per
spinatura multipla, spalmando di
colla le coste e battendo con mar-
tello di gomma. Le spine sono sfal-
sate per non indebolire i listelli.
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