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L’incastro a tenone e mortasa è il classico incastro maschio-femmina per giunzioni solide e portanti
Quando il falegname ha a che fare con strutture da unire solidamente senza l’uso di chiodi, viti o cavicchi, l’incastro a tenone e mortasa è l’unico sistema davvero utilizzabile in sicurezza di tenuta.
Esistono molti modi per eseguire un incastro a tenone e mortasa: il più semplice e classico prevede l’uso di attrezzi comuni come il seghetto a dorso, lo scalpello e la raspa; un truschino e una matita sono necessari per tracciare le linee di taglio.
Di solito questo l’incastro a tenone e mortasa si ottiene per unire montante e traversa di un telaio: quindi la mortasa è ricavata nel montate e il tenone nella traversa. In ogni caso si sta parlando di uno dei più classici tra gli incastri in legno
La mortasa
Prima di iniziare un lavoro, dobbiamo eseguire la tracciatura delle linee di taglio: si parte dalla mortasa, dopo aver squadrato e allineato gli spigoli della tavola o del listello.
Tracciate le linee trasversali con la squadra a cappello (ha un lato di spessore maggiore dell’altro con cui si appoggia e scorre lungo il listello da tracciare), segniamo quelle longitudinali, nel senso della fibra del legno, con il truschino.
Eseguiamo tre o quattro fori di riferimento con un trapano e una punta di diametro uguale alla larghezza della mortasa per facilitare la successiva operazione di scavo con scalpello.
Possiamo realizzare delle mortase anche costruendo una mortasatrice fai da te.
Il tenone
Si usano sempre squadra a cappello, matita e truschino: dopo aver tracciato le linee che dividono lo spessore della traversa in tre parti uguali e quelle che indicano la lunghezza del tenone (serve una squadra), si stringe il pezzo in morsa per eseguire il taglio con la sega a dorso.
Si comincia a tagliare lungo le due linee longitudinali, mantenendo il pezzo leggermente obliquo; quando si è raggiunta la profondità voluta si continua con i due tagli trasversali che creano la spalla del tenone (devono essere ben in squadra con le facce) asportando un pezzo di legno per parte.
Lavorando lungo vena, durante il taglio, facciamo attenzione alle fibre del legno che possono far deviare la lama. Restringiamo il tenone anche lateralmente, asportando una piccola parte di materiale sempre con il seghetto; rifiniamo con la raspa.
Proviamo diverse volte il pezzo nella mortasa apportando gli aggiustamenti necessari o con lo scalpello o semplicemente con la carta vetrata.
Incastro a tenone e mortasa a mano
- Per realizzare tenoni e mortase a mano Eseguiamo una leggera bisellatura degli spigoli con scalpello o carta vetrata in modo da facilitare l’ingresso del tenone; il suo spessore deve essere pari a un terzo dello spessore del pezzo da cui si è ricavato.
- Un velo di colla vinilica rende ancora più solida la giunzione che, molte volte, come nel caso della gamba di un tavolo con i fascioni laterali, ha carattere portante ed è sottoposta a sforzi.
- Il tenone deve entrare nella mortasa senza ballarvi dentro, ma non deve neanche forzare troppo, con il rischio di fendere la mortasa; in teoria, non dovrebbe occorrere neanche la colla, se l’incastro è perfetto!
Incastro a tenone e mortasa con la combinata
- quando una realizzazione richiede molte unioni con mortase e tenoni che, fatte a mano, ci impegnerebbero ore e ore di lavoro faticoso, la combinata ci viene in aiuto. Una precisa impostazione delle guide e degli attrezzi ci permette di ottenerli, tutti uguali e perfetti, in poco tempo. Poniamo che sul capo dei listelli orizzontali dei due telai, sezione 30×40 mm, di piatto, si voglia ricavare un tenone lungo e largo 40 mm e spesso 16. Trenta meno 16 fa 14 che diviso 2 fa 7. Solleviamo la lama della circolare di 7 mm rispetto all’altezza del carrello e mettiamo la guida parallela a 40 mm dalla faccia opposta della sega. Montati i listelli sul carrello col capo poggiato contro la guida parallela, li incidiamo di traverso.
- montiamo sull’albero della toupie una lama da circolare o una fresa a disco
- con una sola passata per lato di sega o qualcuna di più di fresa realizziamo il tenone.
- alzando il pianetto della mortasatrice fino a che la punta Ø 16 mm corrisponda al tenone poggiatovi accanto e regolando la corsa laterale a 40 mm, apriamo la mortasa. Le facce strette sono arrotondate in modo da calzare bene.
- Confezione di 4 punte mortasatrici; dimensioni: 6,35 mm, 8 mm, 9,5 mm, 12,7 mm.
- Utilizzi: le punte per foro quadrato non possono essere utilizzate con un normale trapano elettrico, ma devono essere usate con un trapano per fori quadrati (mortasatrice e tenonatrice).
- Realizzato in acciaio super rapido (HSS) con superficie lucidata a specchio e punta affilatissima. La spirale di scarico e la punta filettata renderanno l'uso più semplice e senza sforzo.
- La forma permette la rimozione laterale dei trucioli di legno, migliorando così l'efficienza dell'operazione. Riducono il carico di lavoro degli operai edili; accelerano la velocità di costruzione; riducono i costi di costruzione per i settori dell'installazione, del restauro e della decorazione.
- L'utensile modella il foro durante la perforazione grazie al corpo rotante: mentre si trasmette forza al corpo esterno da trapanare, la parte interna del materiale viene sminuzzata dalla punta rotonda e poi squadrata dalle pareti dell'involucro della stessa, realizzando un foro quadrato in un unico passaggio; puoi rimuovere la polvere dall'incavo; assicurati che i bordi siano dritti e puliti.
- Regolazione del fermo a vite per impostazione precisa e coerente di incastri a tenone e mortasa
- Intarsi in ottone pesante di protezione sulle facce di marcatura
- Impugnatura in palissandro
- Per tagliare e segare piccoli pezzi di legno e materiali a base di legno
- Dentatura universale per scopi generici, taglia lungo e attraverso le venature
- Retro in ottone per la massima rigidità
- Comodo manico resistente in legno, saldamente fissato con rivetti
- Lama in acciaio ad alto contenuto di carbonio
Tracciare e scavare una mortasa di precisione
- una mortasa precisa e funzionale può anche essere realizzata senza attrezzature particolari: si tratta in primo luogo di individuare la mezzeria del pezzo (molto comodo il truschino) e di tracciare i confini della scanalatura da creare: il truschino va passato in modo da lasciare una traccia ben evidente.
- servendosi del trapano montato sulla colonna si praticano alcuni fori: i due esterni devono coincidere con il limite della mortasa e tutti devono essere allineati sulla mezzeria; in questo caso non serve la punta per mortasare, ma va bene un normale esemplare per legno e ferro. E’ meglio iniziare il lavoro con fori di piccolo diametro.
- montiamo il trapano su colonna quando vogliamo ottenere fori precisi, perfettamente ortogonali al pezzo, e magari non passanti; con la colonna, disponendo opportuni scontri che tengono il pezzo sempre nella medesima posizione, effettuiamo con grande precisione e senza bisogno di ripetute tracciature serie identiche di fori su pezzi uguali. Si prosegue con altri fori vicini fino a scavare l’intera superficie della mortasa.
- sgrossata la mortasa col trapano, si pareggiano i bordi con uno scalpello da legno, asportando di volta in volta piccole quantità di materiale: si tratta di un lavoro molto delicato, da eseguire quindi con la massima attenzione e sfruttando quanto è possibile la direzione della vena per evitare scheggiature.
Per teste di gambe
- CMT CMT 300 - Sistema juntas universal para encajes
- Tiene e taglia contemporaneamente i due pezzi
- Tagli a coda di rondine femminili & maschili
- Presa salda elimina il rischio di movimento durante la fresatura; Allineamento automatico
- Accetta legname proveniente da 25-32 mm di spessore
- La boccola di guida e venduta separatamente
Che dire …. i vostri tutorial sono PERFETTI!!!!!
Grazie Domenico! Continua a seguirci!
Ciao!
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Siete fantastici … finalmente un sito dove si trovano tanti argomenti sulla costruzione e il restauro ligneo
Buongiorno Giuseppe,
Grazie per i complimenti, ci fanno sempre piacere! Continui a seguirci!
Cordiali saluti.
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