Veloci e semplici da pulire; prodotte in Italia solo con materiali sicuri e di qualità certificata
Da oggi pulire le macchie sul tavolo è un gioco da ragazzi grazie alle tovaglie antimacchia in cotone resinato di Tavola&co.
Queste tovaglie, realizzate in cotone 100%, sono sottoposte a un trattamento di resinaturadelle fibre che conferisce impermeabilità e resistenza alle macchie, pur mantenendo inalterate alla vista e al tatto le caratteristiche del tessuto in cotone.
Grazie a queste peculiarità è sufficiente una spugna umida per rimuovere all’istante le macchie difficili di sughi e bevande. Lavabili in lavatrice a 30°C e facilmente stirabili sul retro a basse temperature.
Certificate OEKO-TEX®
Le Tovaglie Antimacchia Tavola&co sono un prodotto dagli elevati standard qualitativi e di sicurezza. Sono certificate e garantite da OEKO-TEX®Standard100, sistema di controllo e certificazione indipendente che valuta la sicurezza e attesta l’assenza di sostanze nocive in materie prime, semilavorati e prodotti finiti del settore tessile.
Tovaglie in cotone resinato – Collezione sempre rinnovata
Nonostante il doppio trattamento di resinatura delle fibre, queste tovaglie in cotone resinato rimangono morbide come un normale tessuto in cotone.
Un prodotto ideale per decorare il tavolo della sala da pranzo, anche grazie alle belle trame e alle fantasie originali ed eleganti della collezione.
Cinque lame tra cui scegliere, in base alle nostre necessità, per lavorare al tornio
Il campo dei ferri da tornio è vastissimo: si caratterizzano per il lungo manico da usare con entrambe le mani, una per spingere il tagliente contro il pezzo e l’altra per muoverlo lateralmente. I ferri da tornio si differenziano secondo l’uso; sgrossatura, tornitura rettilinea (C), profilatura (B), scavo (D), finitura (A), taglio (E), ma l’esperienza insegna ad ottenere dai ferri anche più di quanto indicato nelle istruzioni per l’uso.
Solchi decorativi richiedono lame più o meno strette, ma sempre appuntite come la sgorbia A, che si usa tanto di piatto quanto di coltello.
Ferri a punta tonda come il B, ovviamente, scavano solchi col fondo concavo. Meglio usarli dopo aver già sbozzato il pezzo con scalpelli a taglio dritto e angolato.
Un tagliente più o meno sbieco (C) esegue uno scavo a fondo piatto; si marca la larghezza tracciando due solchi e poi, lavorando sia di punta sia di taglio, si elimina il legno fra i due solchi.
La sgorbia D si usa per la prima sgrossatura del pezzo di cui elimina gli spigoli (taglio piuttosto largo e curva poco profonda) e, variandone larghezza e curvatura del tagliente, per scavi a fondo curvo.
Anche lo scalpello di tipo E si usa tanto di piatto quanto di coltello. Di piatto per marcare solchi e scavarne il fondo; di coltello, specie quelli sottili, per tagliare i pezzi.
Passo-passo la procedura di montaggio di una nuova maniglia su porta interna
La scelta delle maniglie per porte interne è una questione del tutto soggettiva, a parte la necessità di restare in armonia con l’arredo esistente o previsto, nel caso di nuova costruzione.
Sostanzialmente possiamo distinguere due tipologie: quella in cui la maniglia è inserita in una placca rettangolare che incorpora anche la sede per la chiave e quella in cui maniglia e ghiera di copertura della toppa sono due elementi separati, come nel caso della porta che abbiamo preso ad esempio.
L’importante è puntare sulla qualitàdei componenti che non significa solo solidità e affidabilitàdel meccanismo, ma anche qualità della finitura e sua durata nel tempo.
A queste importanti caratteristiche, Sacar unisce la semplicità dell’applicazione, con piccoli accorgimenti, come la dimensione delle ghiere, che agevolano anche la sostituzione delle vecchie maniglie esistenti.
Il kit
Le maniglie per porte interne sono confezionate a coppie e nella scatola sono incluse anche le ghiere per la toppa della chiave, il quadrello e le viti per il fissaggio, fra cui 2 grani e relativa chiave a brugola.
Le due maniglie differiscono una dall’altra, talvolta anche la forma, ma quanto meno per la posizione del grano di fissaggio al quadrello, che deve sempre rimanere sotto, in posizione non visibile.
Sono disponibili presso i centri OBI e nei migliori negozi di bricolage.
La ghiera della toppa
Si smontano dalla porta tutti elementi esterni (maniglia e corona). Resta al suo posto la serratura montata sullo spessore del serramento.
Si svita la corona di finitura che fa presa sul bordo filettato della ghiera.
Si centra la ghiera sul foro della chiave, con l’asola in posizione verticale. Si applicano le tre viti facendo prima un po’ di invito con un punteruolo.
Si riavvita nella sua sede la corona di finitura.
Sostituire le maniglie per porte
Il montaggio inizia inserendo il quadrello in una delle due maniglie per porte; notare che il grano è già stato imboccato (basta un giro).
Con riferimento allo spessore della porta, si manda più o meno in profondità il quadrello nella maniglia, in modo che ne rimanga più o meno la stessa quantità anche per l’altra. Quindi si stringe il grano usando la chiave a brugola in dotazione.
Si inserisce il quadrello con attaccata la prima maniglia nel foro della porta e si blocca a questa con tre viti.
Tenendo in posizione il quadrello, si inserisce la seconda maniglia mandandola allo scontro.
Si fissa la ghiera con le viti, si stringe il grano…
La colla cianoacrilica è nota come “istantanea” in quanto realizza la tenuta nel giro di pochi secondi
La colla cianoacrilica (o più comunemente la cianoacrilica) è disponibile in confezioni da pochi grammi (da 3 a 20) e a fronte del costo elevato ha il vantaggio che si utilizza a gocce, una quantità eccessiva di prodotto non farebbe altro che rendere difficoltoso l’incollaggio, l’adesivo indurirebbe solo in superficie e non in profondità.
La confezione più comune è provvista di un lungo beccuccio preinciso all’estremità per rivelare un foro di uscita piccolissimo, nel quale è preferibile inserire uno spillo dopo l’uso per evitare che si occluda.
Il cianoacrilato è completamente trasparente, reagisce con l’umidità dell’aria e, se utilizzato con attenzione, realizza incollaggi invisibili e impermeabili su svariati materiali, per alcuni dei quali (come il vetro) esistono formulazioni specifiche.
Le riparazioni resistono anche ai detersivi e al lavaggio in lavastoviglie. Una volta aperta, la confezione di adesivo cianoacrilato va collocata ben dritta in un luogo fresco e asciutto, dove si può conservare fino a 6 mesi; un trucco per prolungarne la durata fino a 4 volte è quello di riporla in frigorifero, avendo l’accortezza di sigillarla contro l’umidità e di riportarla a temperatura ambiente per utilizzarla.
Si tratta di un’eccellente colla per modellismo. Tra le più famose ricordiamo la colla attack (la famosa superattack), la colla neck e la colla Bostik istantanea
Se i pezzi sono coincidenti si può usare la cianoacrilica normale, se ci sono piccoli vuoti meglio quella in gel.
Il minuscolo foro all’estremità del beccuccio permette di erogare una minima quantità di colla e distribuirla anche su spessori ridotti. Nel caso delle plastiche bisogna accertarsi che siano compatibili con la colla ed evitare colature che “brucerebbero” il materiale formando aloni opachi sulla superficie.
Se possibile, è bene che uno dei pezzi da unire venga stabilizzato già prima di procedere all’incollaggio, per non sollecitare la giunzione finché risulta precaria.
Ottimo design – La colla per scarpe e altri materiali è dotata di un beccuccio extra-lungo creato appositamente per garantire applicazioni precise, anche per superfici difficili da raggiungere
Incollatutto – La colla attaccatutto forte è adatta a incollare diversi materiali: gomma, metallo, ceramica, legno, cuoio, pelle e vari tipi di plastica (tranne PE, PP, PTFE)
Durevole – La colla forte per tutto Super Attak combina la tecnologia del cianoacrilato per offrire una tripla resistenza: resiste ad acqua, shock e temperature estreme
Per ogni riparazione – Questa super colla incollatutto è ideale per riparare smartphone, tablet, pc, apparecchiature elettroniche, telecomandi e joystick
Contenuto – Loctite Super Attak Precision, colla cianoacrilica per applicazioni precise, colla per gomma con beccuccio lungo e tappo anti-otturazione, colla scarpe trasparente, 1x5g flacone
Set rapido: elimina il serraggio o riduce il tempo di serraggio
Eccellente resistenza al calore e ai solventi
Versatili: per incollare legno, MDF, granito acrilico, gomma naturale, PVC e molto altro ancora
Tripla distillazione per purezza e consistenza
Applicatore anti-intasamento per un facile utilizzo e riduzione degli sprechi
Piccole dosi per una presa immediata
Per rendere più facile e senza sprechi l’uso della colla cianoacrilica Bostik propone una confezione con tre tubetti da 1 grammo, praticamente una confezione monouso.
Le colle cianoacriliche polimerizzano (cioè passano dallo stato liquido a quello solido) attraverso quattro fasi: la colla contenuta nel flacone rimane liquida perché lo stabilizzatore acido (rosso), impedisce alle molecole (gialle) di reagire. Quando viene utilizzata, l’umidità superficiale (blu) neutralizza lo stabilizzatore e inizia la polimerizzazione.
Progressivamente, si formano numerose catene che sviluppano l’incollaggio.
Se le superfici non sono ben pulite, l’adesivo polimerizza, ma non si lega al supporto e l’incollaggio risulta poco tenace o inesistente.
Su plastiche difficili la molecola di colla “galleggia” e aderisce in minima parte: con la stesura di un primer adeguato si distende e la situazione cambia radicalmente.
L’adesivo va applicato su una sola delle parti, nella quantità appena sufficiente.
Dopo aver portato a contatto i pezzi bisogna tenerli premuti per circa 30 secondi per far diventare solida la giunzione.
Ci sono in commercio molte pitture per interni decorative che, vista la particolare suggestione estetica degli effetti visivi che propongono, sembrerebbero anche molto complesse da applicare; si avvalgono invece di tecniche applicative relativamente semplici che possono essere eseguite senza essere professionisti, con attrezzi comuni
Uscire dal mondo delle tinte uniche e uniformi per trasferire sulle pareti effetti a rilievo, riflessi luminescenti, sensazioni tattili simili alla pelle o al tessuto è una possibilità da sperimentare anche in proprio. Sono sempre più diffuse le pitture per interni decorative semiprofessionali pronte all’uso, grazie alle quali si possono realizzare superfici di aspetto differente semplicemente variando lo spessore della mano di fondo e l’attrezzo che ne caratterizza la struttura: pennello, rullo sagomato, tampone, spazzola, spugna ecc.
Le foto che mostrano i vari risultati finali ottenibili con le pitture per interni possono affascinare e nel contempo far pensare a una notevole difficoltà applicativa, ma oltre alle istruzioni e agli attrezzi spesso forniti insieme ai prodotti ci sono supporti video che illustrano chiaramente le fasi di posa, anche questi a corredo o facilmente reperibili sui siti delle aziende produttrici. Riportiamo alcuni esempi di queste originali tecniche di finitura delle pareti (si va dal graffiato al ferro arrugginito, dallo spatolato ai quadroni, ma molti altri ce ne sarebbero, basta sfogliare i catologhi delle principali ditte) con diversi gradi di difficoltà e qualche ulteriore personalizzazione che integra il ciclo applicativo con un pizzico di creatività, ingrediente indispensabile.
Importante è scegliere con attenzione pitture per interni con un effetto non troppo eccentrico (rischierebbe di stancarci presto), immaginare il risultato finale nei nostri spazi e con i nostri arredi, curare che il supporto sia asciutto e sano prima di applicarlo, seguire scrupolosamente tutte le indicazioni per una corretta stesura.
Esistono diverse tipologie di pitture per interni, in generale possiamo raggrupparle in:
pitture per interni a fondo materico
pitture per interni a effetto ferromicaceo
pitture per interni pronte all’uso
pitture per interni a rivestimento plastico
Pitture per interni a effetto graffiato (fondo materico)
Si stende il prodotto di fondo materico con il rullo; si possono ottenere vari effetti utilizzando rulli sagomati.
Se, come in questo caso, si utilizzano spazzole a setole rigide, si ottengono effetti con andamento verticale, orizzontale o addirittura a quadroni.
Rivestimenti che imitano il cuoio, la corteccia, la pietra, il tessuto e altri materiali prendono vita in una serie di combinazioni condizionate solo dalla fantasia dell’applicatore.
Si termina con un rullo e ulteriormente lavorando con la spazzola a setole rigide.
Questa finitura è una delle tante ottenibili con il fondo materico Impronte Top e la finitura Rivela.
Tattoo (www.tattoovernici.it)
Pitture per interni a effetto ferromicaceo (effetto corten)
Per ricreare l’effetto acciaio corten servono: pannelli di MDF, tappini coprivite, pittura di fondo, spatola dentata.
I pannelli di MDF devono essere carteggiati lungo i bordi con un tampone di legno avvolto con la carta vetrata, in modo da smussare i profili e accentuare le la percezione delle fughe.
Ai tappini di plastica, solitamente utilizzati per ricoprire le teste delle viti, si tagliano via i gambi: devono solo fingere la loro funzione.
Si incollano con adesivo strutturale lungo i bordi in posizione regolare (costante distanza dal bordo, eguale distanza tra di loro).
Su pannelli di MDF o masonite da 60×60 cm, spessi 5 mm, si applicano lungo i bordi i tappini di plastica per simulare le borchie. Si stende una o due mani di fondo in quanto il legno grezzo assorbe molto.
A pannelli asciutti, si stende sul retro dei pannelli un adesivo strutturale (tipo Millechiodi) con l’aiuto di una spatola larga.
Dopo aver tracciato sul muro due linee perpendicolari, con l’aiuto di una livella a bolla (o laser) per avere un sicuro riferimento, si posizionano i pannelli distanziandoli di circa 3 mm con alcuni spessori per avere fughe regolari.
Si inizia ad applicare il colore scuro lungo i bordi, sui tappini e poi su una porzione di parete non molto estesa, in modo non troppo uniforme.
Si ripassa il colore con una seconda tonalità rossastra, con pennellate irregolari per ottenere le sfumature cangianti del ferro ossidato. Si procede a zone alternando e sovrapponendo i colori fino a completamento della parete.
Oxid è un prodotto a effetto ferromicaceo che permette di realizzare una moltitudine di effetti materici metallescenti e superfici a rilievo, utilizzando vari attrezzi. L’effetto corten prevede l’applicazione di un fondo (Impronte Under) e di due colori in successione. Tattoo (www.tattoovernici.it)
Pitture per interni pronte all’uso
Easy Putz è un prodotto pronto all’uso con un elevato potere riempitivo, ideale per compensare e ricoprire piccole fessure e irregolarità superficiali. Realizzato con minerali puri, è disponibile in due granulometrie (0,5 e 1 mm), si stende facilmente e ha una consistenza cremosa. Si può applicare a pennello o a rullo su cartongesso, intonaci a cemento, calce e intonaci a base di gesso; assicura una perfetta traspirabilità alle pareti ed ha un tempo di lavorabilità di circa 20 minuti, fattore che aiuta nella realizzazione di effetti a rilievo o materici. Prima dell’applicazione è preferibile applicare una mano di fondo. I colori della gamma Easy Putz si mescolano facilmente con la base per ottenere le tonalità desiderate, più chiare o più scure. Knauf (www.knauf.it)
Con l’aiuto di una lunga riga, posizionata esattamente in verticale e in orizzontale appoggiandola a una livella, si tracciano linee parallele in modo da ottenere bande spesse alcuni centimetri che alternano riquadri. Conviene segnare, all’interno di ogni settore, il colore da applicare per ottenere un accostamento di tonalità soddisfacente.
Si delimitano i settori ricoprendo le bande con larghe strisce di nastro per mascheratura, quindi si applicano i diversi colori in tutte le finestrature. Il nastro permette di realizzare bordi netti e precisi, senza sbavature.
Si lascia asciugare la pittura, poi si ricoprono con il nastro i riquadri per colorare le bande. La consistenza cremosa di Easy Putz permette di ottenere superfici ruvide picchettando il colore con un plafoncino.
Prima che il colore asciughi completamente si rimuovono con attenzione le strisce di nastro dai riquadri, se lo si fa ad asciugatura avvenuta qualche “crosta” potrebbe essere asportata dai bordi e il risultato non sarebbe regolare, costringendo a non facili ritocchi.
Pitture per interni a rivestimento plastico (effetto spatolato)
Rustico ad alto spessore è un rivestimento plastico a forte rilievo per finiture su muri esterni e muri interni; presenta un altissimo potere mascherante e, data la grande duttilità, consente diverse soluzioni estetiche. Può essere lavorato facilmente per lungo tempo dopo l’applicazione. Max Meyer (www.maxmeyer.it)
Con il nastro maschera di carta si delimita la zona che si intende trattare con l’effetto speciale.
Con i prodotti in pasta a base di quarzo e sabbie selezionate si possono realizzare supporti di vario tipo per le finiture. Si utilizza una manara liscia, sulla quale viene caricata una modesta quantità di prodotto.
Effettuando movimenti a ventaglio dal basso verso l’alto si stende uno strato spesso un paio di millimetri sulla parete, incrociando le passate. A questo punto si decide che aspetto avrà la parete, se completamente coperta, con evidenti le classiche “creste”, o con uno strato che manifesti zone più o meno cariche: l’importante è che la copertura non sia uniforme e che alterni superfici lisce ad altre rustiche.
Conviene rimuovere il nastro maschera nell’attesa che la copertura asciughi. Prima di pitturare nel colore desiderato, se non si è certi di avere la mano ferma, converrà rimetterlo lungo la linea di demarcazione tra una finitura e l’altra.
A fondo asciutto si passa direttamente all’applicazione della pittura nel colore desiderato con il rullo;
Le zone sottomesse di difficile copertura si possono picchettare con un pennello per arrivare nei punti più difficili.
Un Tocco di Stile: Glittertix è un additivo glitterato universale per idropitture e smalti all'acqua, che dona un effetto brillante e luminoso a pareti, mobili e oggetti in legno o metallo. Facile da usare, si mescola con vernici per ottenere un effetto glitterato uniforme senza bisogno di panni per ravvivare i glitter.
Versatilità Senza Limiti: Additivo glitter per pittura.
Prestazioni al Top: Emulsione neutra, atossico e sicuro per bambini, compatibile con prodotti a base d'acqua, disponibile in vari colori (Oro, Argento, Cangiante, Sabbia, Lilla, Bronzo, Rame, Madreperla, Glitter 3D).
Finitura Professionale: Crea un effetto decorativo brillante con punti di luce riflessa visibili subito dopo l'applicazione. Facile da usare e versatile, per pareti, mobili e oggetti. Sicuro per ambienti domestici e adatto per qualsiasi tipo di superficie trattata.
Un Marchio di Fiducia dal 1939: Dal 1939, TIXE è sinonimo di qualità e innovazione nelle vernici, offrendo prodotti specifici per interni, esterni e superfici difficili. Progetta vernici sostenibili per ogni esigenza.
Un escavatore giocattolo cavalcabile con tanto di benna e leve di manovra che azionano i bracci, realizzato interamente in acciaio e a misura di bambino
Quando si decide di fare un regalo ai figli o ai nipoti può capitare, attingendo a ciò che offre il mercato, di regalare qualcosa scontato o banale. Per non correre questo rischio si può optare per la realizzazione di un escavatore giocattolo su misura per loro.
Disponendo di vari spezzoni di tubolare da 40 mm avanzati da lavori precedenti, ispirandosi agli escavatori veri, si costruisce una base rettangolare sulle cui estremità si incassano le ruote per movimentare il gioco.
Al centro del telaio si salda il perno di rotazione sul quale si inserisce un tubo di diametro maggiore che regge l’escavatore composto dal corpo centrale con sedile, braccio, avambraccio, benna e leve di manovra con i rispettivi tiranti, oltre a uno snodo centrale che consente di ribaltare il braccio verso il sedile per ridurne l’ingombro a riposo.
Taglio, piega e tante saldature
Per costruire la base si tagliano cinque pezzi di tubolare quadro 40×40 mm per formare due longheroni laterali sui quali si saldano tre traversi all’interno. Su quello centrale si salda perpendicolarmente uno spezzone di tubo idrico.
Sulle estremità inferiori dei longheroni si aprono delle asole dove inserire le ruote in plastica Ø 50 mm. Vanno fissate con viti che attraversano lo spessore del tubolare quadro forato a 10 mm dai bordi e centro asole.
Il longherone mobile che regge il tutto presenta un ribassamento in punta dove si articola il braccio. Sulla faccia inferiore si salda perpendicolarmente un secondo tubo con diametro più grande rispetto al primo, che deve entrarvi per consentire la rotazione.
Il sedile è realizzato in plastica e viene fissato sul longherone a una altezza che permette di forzare la rotazione con i piedi a terra.
Il braccio dell’escavatore giocattolo si costruisce con due elementi sagomati in modo da ottenere la classica angolazione. Alle estremità dei fianchi verticali, vanno saldati in sporgenza quattro pezzi in ferro piatto da 40×8 mm forati ai margini per alloggiare i perni di snodo.
Per realizzare la benna, si taglia una striscia di lamiera rettangolare da calandrare sulla sagoma dei due fianchi tagliati a forma classica.
Si saldano i fianchi e si smerigliano tutte le giunzioni.
Su un foglio di lamiera sufficientemente spessa, si disegna la sagoma del meccanismo di blocco del braccio principale che si articola con un perno sul longherone del sedile.
Dopo il taglio della lamiera, occorre eseguire due pieghe a 90° sulle ali laterali, le quali in punta vanno forate per inserire il perno di fissaggio. Una terza piega a 180° si esegue sull’estremità centrale per agganciare la base del braccio principale.
Gli attacchi delle leve di manovra si realizzano con ferro piatto sagomato a esse per distanziare le leve tra loro rispetto all’asse del braccio.
Tutti gli elementi che compongono l’escavatore vanno smontati dopo le prove di funzionamento per essere verniciati nei due colori classici, il rosso e il nero.
Sistema di blocco articolazione
Poiché il braccio principale dell’escavatore viene azionato dalla leva di manovra sinistra solidale al pezzo, per evitare che il peso della benna e dell’avambraccio possono far perdere l’equilibrio all’operatore, lo snodo di base del braccio principale viene equipaggiato con un sistema mobile a bloccaggio rapido.
Questo è imperniato in modo tale che, in posizione di apertura, grazie al suo peso, il gancio in testa si incastri nell’asola di fermo del braccio impedendone l’abbassamento oltre il limite stabilito mentre ne permette il sollevamento totale.
“Tutti gli aerei possono e dovrebbero trasformarsi in case meravigliose, il pensionamento in un castello di classe aerospaziale dovrebbe essere il destino costruttivo di ogni aereo di linea. Non dovrebbero mai essere spazzati via senza senso”, così dice Bruce Campbell, un ingegnere elettrico in pensione che ha scelto un aereo come dimora pagando 100.000 dollari il vecchio Boeing 727 e altri 120.000 tra spese per la sua ristrutturazione e il suo trasporto nelle foreste dell’Oregon, lo stato costiero americano nel Pacifico di Nord-Ovest: oggi l’aereo è una casa unica al mondo dove l’ingegnere vive sei mesi all’anno. La superficie dell’aereo è sicuramente adeguata per accogliere una camera da letto, uno studio, la cucina e il salotto; all’interno Campbell ha conservato il maggior numero di arredi e accessori originali del vecchio Boeing 727 e nella toilette ha aggiunto una doccia. L’insieme, quanto ad estetica, è piuttosto spartano e disordinato, niente di paragonabile alle suite della first class sui migliori Airbus di oggi in volo da un continente all’altro, ma l’idea bizzarra dell’ingegnere americano è supportata da considerazioni pratiche da prendere in considerazione.
Questi veivoli sono opere magistrali di scienza aerospaziale, incredibilmente forti e duraturi nel tempo progettati per sopportare senza alcun problema tempeste e terremoti: “Non ha senso distruggere queste straordinarie strutture per poi costruire case con materiali scadenti, progettazioni e metodi costruttivi antichi e superati”, dice l’ingegnere. Sono centinaia gli aeromobili da smantellare a livello globale ogni anno e questo potrebbe essere un modo ecologico per riutilizzarli dando loro una seconda vita. Certo bisogna essere audaci per fare una scelta come quella di Campbell, però è vero che in edilizia si è molto lontani dal realizzare strutture con prestazioni così elevate. Questi colossi sono dei veri e propri contenitori sigillati e possono durare per secoli senza deteriorarsi; la loro coibentazione acustica e termica, data dai materiali speciali utilizzati ma anche da “cuscini”, posati tra la scocca esterna e i suoi rivestimenti interni, ci riporta al tanto importante tema del cappotto, il rivestimento esterno o interno con materiale isolante, che un’abitazione di oggi deve avere.
Per gli immobili di oggi i criteri costruttivi di coibentazione adeguata sono imposti per legge ma anche per regole di mercato, oggi nessuno comprerebbe una casa nuova senza questi requisiti. Mentre, per quelle d’epoca e per quelle costruite negli anni dell’edilizia selvaggia, sia pur per motivi diversi, sono tante le possibilità di riqualificazione in termini di risparmio energetico. Il cappotto di una casa è uno dei principali argomenti per migliorarne la vivibilità, ovviamente insieme agli infissi, al tetto e alle solette. In questo numero l’argomento cappotto è analizzato nelle sue diverse declinazioni che ci aiuteranno a valutare quale soluzione scegliere per trasformare la casa se non proprio in un ambiente sigillato come un Boeing ma in una “scatola” con pareti che mantengono temperature costanti in estate e in inverno.
Una parete decorata facile da realizzare, con idropittura o smalto acrilico e l’utilizzo dell’applicatore mohair
Se il nostro problema è quello di valorizzare quadretti poco appariscenti, la soluzione può consistere nella realizzazione di una parete decorata con una banda colorata orizzontale, all’interno della quale i quadri vengono appesi in modo che risultino centrati su di essa.
La banda si realizza con un’idropittura tinta con pigmenti o, meglio ancora, con smalto acrilico. La sua altezza non dovrebbe superare i 60 cm mentre la sua mezzeria orizzontale deve trovarsi a circa 160 cm dal pavimento. Risulta molto importante la perfetta orizzontalità dell’insieme che possiamo ottenere con riga e livella a bolla, ma ancor meglio con una livella laser.
La mascheratura
Il telo per mascheratura va applicato a parete lungo tutto il bordo inferiore della banda per evitare sgradite gocciolature. Invece il nastro va applicato superiormente.
Diritti con il laser
Il misuratore Zamo di Bosch si è fatto apprezzare dagli hobbisti per l’estrema semplicità di utilizzo: un solo pulsante per misurare lunghezze e distanze fino a 20 m in modo rapido e preciso, con lettura diretta sul display retroilluminato.
Può essere impiegato come livella laser per ottenere un’orizzontalità perfetta.
Tinteggiatura con applicatore mohair
Per pitturare la banda utilizziamo l’applicatore in mohair che si carica di pittura facendolo passare sull’apposito rullo dopo aver immesso la pittura.
Utilizziamo l’applicatore in mohair più piccolo vicino ai bordi, lavorando molto pazientemente lungo tutto lo sviluppo dei nastri di mascheratura.
Per tinteggiare la superficie interna impieghiamo un applicatore in mohair di maggiore dimensione con cui applicare più pittura.
Linguine all’astice: il sapore del mare e la pasta fresca si uniscono in un primo piatto sfizioso, da realizzare sulla griglia del barbecue
Ingredienti
Per 4 persone:
1 kg di astice
4 cucchiai di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
Peperoncino rosso fresco, a piacere
2 l di brodo di pesce
6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
225 ml di vino bianco secco
225 ml di salsa di pomodoro
Sale marino
400 g di linguine all’uovo fresche
Altro prezzemolo per guarnire
Linguine all’astice – Preparazione
Separiamo la testa dell’astice dalla coda e rimuoviamo le chele e gli arti. Tagliamo la testa a metà e la coda in quarti. Laviamo il prezzemolo e il peperoncino (rimuovendo i semi dal secondo). Sbucciamo l’aglio e tritiamolo finemente e facciamo lo stesso con il prezzemolo e il peperoncino. Portiamo il brodo di pesce a ebollizione.
Prepariamo il barbecue Weber per la cottura diretta sulla griglia (circa 180° C). Posizioniamo il wok sul barbecue e aggiungiamo l’olio, l’aglio e il peperoncino. Quando l’olio comincia a sfrigolare aggiungiamo i pezzi di astice e lasciamo cuocere per circa 1 minuto.
Sfumiamo con il vino bianco e facciamo evaporare per 2-3 minuti. Uniamo il brodo di pesce, la salsa di pomodoro e il prezzemolo. Appena riprende bollore aggiungiamo la pasta e altrobrodo. Lasciamo cuocere per 3-4 minuti sino a quando la pasta non è cotta.
Aggiungiamo un po’ di brodo, aggiustiamo di sale e condiamo con abbondante olio d’oliva. Cospargiamo di prezzemolo tritato e serviamo.
Barbecue e accessori
Spirit II E-220
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I nuovi barbecue a gas Spirit
La gamma dei barbecue Spirit di Weber si integra con sei nuovi modelli, rinnovati sia dal punto di vista estetico che funzionale. Il design è più lineare, leggero ed elegante e il coperchio è stato leggermente ribassato per migliorare le prestazioni di cottura.
Spirit II E-320
I barbecue Spirit II offrono una vastissima scelta: 2 o 3 bruciatori, con o senza fornello laterale, griglia in ghisa o in acciaio, ripiani pieghevoli o fissi, alimentazione a gas metano o propano.
Su tutti i modelli Spirit II è inoltre integrato l’innovativo sistema GS4 comprensivo di: sistema di accensione elettronico, bruciatori ad alte prestazioni dal design esclusivo, sistema centralizzato di gestione della raccolta grassi e barre flavorizer che contribuiscono a conferire al cibo il caratteristico sapore della cottura alla griglia.
Lavorare la creta è un’attività che da grandi soddisfazioni, con un po’ di costanza possiamo imparare a modellarla a nostro piacimento per creare sculture in argilla
Lavorare la creta è una esperienza bellissima! Questo materiale che viene definito, appunto, “Creta” è l’appellativo che usualmente si utilizza per definire una roccia sedimentaria, anche se sarebbe più corretto chiamarla “argilla”. Creta e argilla definisco dunque lo stessa cosa.
Come lavorare la creta? Modellare la creta è bellissimo anche perché, se ci pensiamo bene, nessuno, messo davanti ad un pezzo di materiale plastico (plastico nel senso originario di modellabile; niente a che vedere con PVC, politene, bachelite ecc), resiste alla tentazione di prenderlo fra le mani e di arrotolarlo in palline, stenderlo in fili, schiacciarlo a focaccetta e di trasformarlo come meglio gli detta la fantasia e gli consente la manualità.
Cosa serve per lavorare la creta
L’attrezzo fondamentale per modellare creta sono le mani (una lavora e l’altra sostiene il pezzo) ma per alcuni lavori come gli scavi, il tracciamento di linee, dritte o curve, o di fori, la lisciatura di zone particolari si usano sgorbie ad occhiello, lisciatoi e spatole.
Come lavorare la creta
Lavorare l’argilla in blocco non è possibile in quanto spesso nel blocco si trovano sacche d’aria e impurità come sassolini, paglia ecc. I blocchi quindi vanno tagliati, col filo, a fette spesse un dito così da individuare e togliere le impurità maggiori, le fette vanno poi rimesse insieme cambiandole di posto e sbattendo il pacco sul banco da lavoro.
Si taglia di nuovo il pacco a fette perpendicolari alle precedenti; si rimescolano le nuove fette, si rifà il pacco e lo si sbatte di nuovo sul banco. Il processo, che serve a rendere più morbida e soprattutto più omogenea l’argilla va ripetuto per una dozzina di volte (questo è anche il sistema da usare per mescolare fra loro argille diverse).
Il blocco così lavorato, avvolto con uno straccio umido ed inserito in un sacco di plastica ben chiuso, rimane utilizzabile a lungo.
Si comincia col costruirsi un supporto stabile da cui si alza un paletto di legno duro ben lisciato. Su questo si applica in più strati non molto spessi la creta necessaria a creare il busto e la testa. Il paletto deve raggiungere, all’incirca, mezz’altezza del capo. Siccome l’argilla asciugandosi si ritira, il paletto non rimane bloccato.
La testa nasce per applicazioni successive di pezzi più o meno grandi al grezzo centrale (all’interno deve comunque essere vuota per evitare problemi in fase di cottura).
Guidandosi nel lavoro con l’indispensabile schizzo preliminare, aggiungendo dove manca e togliendo dove cresce (lavorare sempre con creta umida).
SET PER MODELLARE DI ALTA QUALITÀ: Un fantastico set di strumenti modellismo argilla da 10 pezzi. Ogni strumento misura tra 14,4-16 cm ed è a doppia estremità per offrire più opzioni per la scultura. Gli strumenti argilla sono realizzati in legno durevole e robusto. Sono leggeri per facilità d’uso e lasciano una sensazione confortevole per una presa salda e a pieno controllo. Gli attrezzi per scultura sono privi di sbavature, non si piegano né si spezzano e sono facili da pulire.
STRUMENTI A DOPPIA ESTREMITÀ: Ogni strumento è a doppia estremità, il che significa che riceverai 20 attrezzi plastilina, offrendoti maggiore flessibilità in ciò che puoi creare. Le mirette per argilla hanno bordi sottili che li rendono precisi e ideali per progetti complessi. Puoi usarli per molte esigenze diverse tipo tagliare, intagliare, modellare, raschiare, goffrare, incidere, levigare o persino applicare dettagli fini. È perfetto anche per principianti che vogliono provare l’hobby.
KIT PER SCULTURE COMPLETO: Questo kit per scultura gesso fornisce una gamma completa di strumenti per modellare, scolpire e creare. Gli strumenti sono ideali per altri usi come scheggiatura, punteggiatura, rimozione di impronte digitali da pezzi finiti, lavori di ritocco e giunture di fusione. Sono realizzati con cura e ti aiuteranno a dare vita ai tuoi progetti. Include uno strumento ad ago per l’uncinetto e un coltello sbavatore per rimuovere l’argilla in eccesso.
PER TUTTI I LIVELLI DI ABILITÀ: Sebbene i nostri kit argilla facili da usare siano ideali per i principianti, questo set è progettato per ceramisti di tutti i livelli. Questo materiale per modellismo aggiungerà un effetto professionale al tuo lavoro. Può essere usato a casa o in un ambiente scolastico, ottimo per studenti d’arte. Un regalo premuroso per chiunque ami scolpire, modellare/cuocere l’argilla o la ceramica, sia per un compleanno che per qualsiasi altra festività.
SODDISFATTI O RIMBORSATI: Tutti i nostri kit completo attrezzi per ceramica venduti sono coperti da una garanzia di rimborso del 100% nel caso in cui non fossi soddisfatto del tuo acquisto. In tal caso, mettiti in contatto con noi e ti rimborseremo.
Kit estrusore per ogni tipo di pasta modellabile professionale, e in particolare per l'argilla polimerica fimo; si usa con paste allo stato non indurito
Nella confezione sono compresi 20 dischi intercambiabili che permettono di realizzare cordoni di pasta di dimensioni e forme diverse; il cutter è in omaggio
L'estrusore a manovella rende ancora più confortevole ed ergonomica la lavorazione del fimo e garantisce un minore sforzo
Si possono creare bellissime corde colorate senza alcuno sforzo; che si tratti di look retrò, di corde magiche o di elaborati disegni reticolari, la creatività non conosce limiti
Ideale per artisti e per chi usa fimo a livello professionale, l'estrusore è perfetto per chiunque voglia dare alla propria creatività l'occasione e lo strumento efficace per fare un salto di qualità
ARGILLA SENZA COTTURA AUTOINDURENTE: pronta per l’uso, questa creta autoindurente indurisce senza cottura in 4 o 5 giorni senza formare crepe: la presenza di fibre di cellulosa naturale consente un’essiccazione senza fessure, anche su grandi superfici. Una volta asciutta, si rivela molto solida.
UN MATERIALE POLIVALENTE: la natura argillosa di questo materiale gli conferisce un’ottima plasticità per la modellazione senza cottura e permette di realizzare dettagli accurati. D’altra parte, questa pasta per modellare indurente può anche essere stampata (raccomandiamo di usare stampi di gesso) e lavorata alla ruota da vasaio.
UN’INFINITÀ DI FINITURE: una volta asciutta, questa argilla autoindurente rossa può essere dipinta, verniciata, levigata, tagliata o forata. Può anche essere impermeabilizzata dopo la completa essiccazione (4-5 giorni) per realizzare recipienti a tenuta stagna per uso non alimentare.
ATTREZZATURA MINIMA: una volta che l’oggetto è finito, ti basta lasciarlo ad asciugare all’aria aperta per 4 o 5 giorni. L’essiccazione della tua argilla chamottata può essere accelerata mettendola davanti a una fonte di calore. È possibile aumentare la durezza completando l’essiccazione nel forno domestico tra 100 e 110°C.
LUNGA CONSERVAZIONE: questa creta da modellare si conserva inalterata all’interno del suo imballaggio originale per almeno 2 anni. Fino a quando non secca, questa pasta indurente all’aria può essere riutilizzata e conservata indefinitamente avvolta in un panno umido all’interno di un sacco di plastica chiuso ermeticamente.
Argilla senza cottura autoindurente: pronta per l’uso, questa creta autoindurente indurisce senza cottura in 4 o 5 giorni senza formare crepe l
Un materiale polivalente: la natura argillosa di questo materiale gli conferisce un’ottima plasticità per la modellazione senza cottura e permette di realizzare dettagli accurati. D’altra parte, questa pasta per modellare indurente può anche essere stampata (raccomandiamo di usare stampi di gesso) e lavorata alla ruota da vasaio
Una volta asciutta, questa argilla autoindurente bianca può essere dipinta, verniciata, levigata, tagliata o forata. Può anche essere impermeabilizzata dopo la completa essiccazione (4-5 giorni) per realizzare recipienti a tenuta stagna per uso non alimentare.
Una volta che l’oggetto è finito, ti basta lasciarlo ad asciugare all’aria aperta per 4 o 5 giorni. L’essiccazione della tua argilla chamottata può essere accelerata mettendola davanti a una fonte di calore. È possibile aumentare la durezza completando l’essiccazione nel forno domestico tra 100 e 110°C.
Lunga conservazione: questa creta da modellare si conserva inalterata all’interno del suo imballaggio originale per almeno 2 anni. Fino a quando non secca, questa pasta indurente all’aria può essere riutilizzata e conservata indefinitamente avvolta in un panno umido all’interno di un sacco di plastica chiuso ermeticamente.
Modellare la creta
Per lavorare la creta occorre pazienda: le molecole dell’argilla sono lunghe e sottili e perché il materiale dia il meglio di sé le molecole debbono disporsi parallele. Questo si ottiene con la manipolazione, operazione lunga ed abbastanza faticosa da fare su pezzi grossi all’incirca fra la noce di cocco ed il pallone da calcio, tagliati via dal blocco.
Diverse (a sella, a spirale, a testa di toro) sono le tecniche di manipolazione per i lavori con la creta, ma tutte sono dirette appunto ad allineare le molecole, aumentando plasticità e duttilità della creta rendendola docile alla mano e facilitandone la cottura dei lavori con la creta.
Dal grezzo al finito
Quando la nostra scultura ha raggiunto le misure volute, comincia il lavoro di rifinitura che inizia con una lisciatura manuale che incorpori bene nella massa le varie aggiunte che sono state fatte e prosegue con lavoro di sgorbia e stecca per evidenziare i vari particolari del volto. Occorre mano ferma, magari retta dall’altra, ma leggera.
Per fortuna la creta perdona facilmente gli sbagli cui si rimedia senza problemi reimpastando un po’ di materiale sulla parte mal riuscita.
La preparazione alla cottura argilla
La creta, asciugandosi, si ritira ma il ritiro non è uniforme in quanto le parti esposte all’aria si asciugano prima di quelle interne e se lo spessore passa certi limiti il ritiro delle parti esterne crea vistose crepe. Per evitare il danno e facilitare la cottura, quindi, opere di questo tipo vanno svuotate. Si lascia “maturare” per un giorno la creta in uno straccio bagnato e poi si taglia via col filo una parte che abbia un contorno abbastanza uniforme da non dare problemi nel ricollocarla in sede. Questa ed il volto della statua si svuotano con un ferro ad anello fino a raggiungere uno spessore uniforme di un paio di centimetri.
Le due parti si riuniscono incollandole con creta semiliquida.
Si lasciano asciugare reggendo la calotta con un supporto.
Dopo qualche giorno l’opera è pronta per la cottura in una fornace specializzata
I materiali plastici
Farne un elenco completo è forse impossibile: i più comuni sono la creta, la pasta di pane e la pasta di sale, il das, la cera, la stearina e la paraffina, che una volta modellati mantengono, così come sono o dopo una cottura, la forma impressagli, mentre la plastilina e il pongo, pur ottimi da modellare, possono servire solo per creazioni provvisorie.
A parte le due paste, da creare al momento dell’uso, gli altri vengono venduti pronti o quasi. Il prodotto principe, quello più antico e più usato per la terracotta lavorazione, rimane la creta materiale e su questa si basa il servizio di queste pagine. Quanto diciamo per la creta vale, con minime modifiche, per tutti gli altri materiali.
Creta per modellare
La creta da modellare viene venduta nei negozi per belle arti in blocchi di circa 25 kg. Non esiste un solo tipo di argilla buono per tutti gli usi: i più facili da trovare sono le terraglie, le ball clays, le fire clays, il caolino, i grés, le bentoniti, ecc che, da sole o miscelate, permettono di ottenere l’enorme varietà (dal mattone alla tazzina di porcellana) dei prodotti ceramici materiale per scultura inventati nel corso dei millenni.