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Tasselli per cartongesso FISCHER | Come sceglierli e quali usare

Le lastre di cartongesso sono costituite da un nucleo di gesso rinforzato da due fogli di cartone resistente che fungono da armatura esterna, per fissaggi su di esse occorrono tasselli per cartongesso adeguati

La versatilità delle lastre di cartongesso le rende adatte per realizzare un’ampia gamma di strutture, non solo in campo professionale, ma anche nel fai da te: controsoffitti, pareti in cartongesso, elementi d’arredo, ecc. Essendo il gesso un materiale relativamente friabile, quando occorre fissare qualcosa su queste lastre dobbiamo utilizzare particolari tasselli.

I tasselli per cartongesso FISCHER al pari delle viti per cartongesso sono studiati appositamente per essere fissati saldamente evitando rotazioni durante la fase di espansione e avvitamento.

Tassello fischer PD

fischer pd

Tassello in nylon ad espansione conica per pannelli e lastre in cartongesso. Il cono di espansione dei tasselli cartongesso fischer PD è dotato di filettatura interna per viti truciolari e permette una rapida e veloce installazione garantendo un’ottima tenuta sia su pannelli sottili che su lastre doppie grazie all’innovativo sistema di aggancio.

La ridotta zona di espansione permette fissaggi su pannelli con cavità di piccole dimensioni mentre le alette laterali evitano che il tassello ruoti durante l’installazione.

Ideale per fissare:

Tassello fischer GK

tassello per cartongesso GK Fischer

Tassello cartongesso in nylon completo dell’apposito accessorio di montaggio che permette l’installazione in tempi molto rapidi e senza l’utilizzo di ulteriori utensili. Fischer GK è adatto per pareti in cartongesso a rivestimento singolo o doppio e cartongesso con materiale di isolamento sul retro.

Ideale per fissare:

  • lampade,
  • battiscopa (leggi la guida sulla posa dei battiscopa)
  • quadri elettrici,
  • binari per tende,
  • tubi rigidi, ecc.

Tassello fischer HM

tassello HM

Fissaggio in metallo zincato per intercapedini, con vite a filettatura metrica. Le alette di fischer HM si espandono sul retro e premono contro un’ampia superficie. I piolini appuntiti nella rondella di testa permettono al tassello di fissarsi saldamente al cartongesso evitando la rotazione durante l’installazione. Con le alette d’espansione e l’ampio raggio di contatto, aumenta la caricabilità e la sicurezza.

Adatto per fissare:

  • guide per tende,
  • armadietti leggeri,
  • piccole mensole a muro,
  • interruttori elettrici,
  • lampade,
  • quadri, ecc.

Tassello fischer SNB9

tassello snb9

Tassello in nylon completo di accessori zincocromati. Cono terminale in nylon dotato di una filettatura speciale per viti da legno e truciolari. Espansione per richiamo del cono ideale per applicazioni su cartongesso e mattoni forati. Le alette laterali del cono di fischer SBN 9 impediscono la fuoriuscita dalle guide longitudinali del tassello durante la fase di richiamo per avvitamento.

Adatto per fissare:

  • battiscopa,
  • controsoffitti,
  • lampadari,
  • binari per tende,
  • quadri ecc
Scarica la guida sui tasselli cartongesso

Scopri tutta la gamma di Tasselli Fischer

Fischer, Tasselli cartongesso PD 12 S K con vite
  • Adatto per pannelli di vari spessori, compresi pannelli con cavità , grazie all'innovativo sistema di aggancio; offre la massima flessibilità
  • Il cono di espansione, dotato di filettatura interna per viti truciolari, offre un'alta coppia di serraggio facilmente identificabile; alto livello di sicurezza di installazione
  • Le nervature longitudinali impediscono al tassello di penetrare nel foro con conseguente maggiore flessibilità di installazione
  • Il fissaggio per cartongesso PD può essere utilizzato con viti, ganci ed occhioli con filettatura truciolare; per questo è utilizzabile per numerose applicazioni
Fischer 052391 Fissaggio cartongesso Fischer Gk K
  • Semplice E Rapido Montaggio Grazie Attrezzo
  • Alta Capacità Portante Durch Formschlüssige Attaccamento
  • Basso Spazio Ridotto Hinter Piastra Grazie Piccolo Dübellänge
  • Optimal per Serienmontage
Fischer 100x Tasselli con Vite DuoPower 6x30 mm, per Muro pieno, Mattone Forato, Cartongesso, 537646
  • Diametro: 6 mm; profondità minima del foro: 45 mm; lunghezza tassello: 30 mm, Spessore massimo fissabile: 10 mm
  • Materiali di supporto: Murature piene, Murature forate, Cartongesso
  • Due componenti per valori di carico più elevati e funzionamento intelligente (espansione, piegatura, annodamento) in funzione del materiale di supporto
  • Il miglior feedback possibile nel serraggio. È possibile percepire con certezza quando il fissaggio è installato perfettamente
  • La ridotta lunghezza del fissaggio assicura un'installazione veloce senza forature profonde
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Fischer 20x DuoTec 10mm Tasselli senza Vite per Carichi Pesanti su Cartongesso e Lastre, per Pensili, Mensole, 537260
  • Diametro del foro ridotto: solo 10 mm - Elemento basculante corto: 39 mm che facilita l'installazione in cavità strette ed isolate
  • Maggiore portata: Elemento basculante bicomponente rinforzato con fibra di vetro e collare per elevati carichi di trazione e taglio; grazie anche a parti metalliche interne
  • Nessun intaglio nella zona di appoggio e quindi nessun indebolimento del cartongesso
  • E' possibile avvitare e svitare la vite pù volte senza compromettere il fissaggio
  • Ridotto impatto estetico grazie alla boccola di dimensioni contenute

Tour Eiffel e acrobati del pennello

Tratto da “Fai da te n.90 – Ottobre-Novembre 2018″

Autore: Nicla de Carolis

La Tour Eiffel, la cui sagoma ci ha ispirato per realizzare il decoro dei piatti che troverete a pagina 60, è il monumento a pagamento più visitato al mondo: alta 312 metri aveva l’obiettivo di essere l’opera chiave dell’Esposizione Universale del 1889 e di esaltare le infinite possibilità offerte dall’utilizzo dell’acciaio. I 18.038 elementi metallici e 2.500.000 rivetti che la compongono furono assemblati da 250 operai in due anni, due mesi e cinque giorni. Nata come struttura provvisoria, non venne mai più smontata perché ci si rese conto che senza di essa il panorama urbano di Parigi si sarebbe inevitabilmente snaturato e oggi, più che mai, la sua estetica e la sua imponenza affascinano e lasciano senza fiato.

imbianchini di oggi…

Vedendola da vicino ci si rende conto di quanto impegnativa possa essere la sua manutenzione fatta ogni 7 anni. Quella che inizierà tra qualche giorno prevede la sverniciatura di 25.000 mq, l’equivalente di tre campi da calcio e un nuovo strato di 60 tonnellate di vernice color “Brun Tour Eiffel”, steso su tutta la sua superficie. L’arduo compito impegnerà 25 imbianchini acrobati, addestrati per settimane in palestra, per circa 22 mesi. Per la loro sicurezza saranno stesi 50 chilometri di funi, due ettari di reti di protezioni, 1.500 pennelli e 5.000 dischi abrasivi.

… e del 1953

70 anni fa la manutenzione dell’importante monumento non si svolgeva con gli stessi sistemi di sicurezza di oggi. Nella celebre foto qui a fianco di Marc Riboud, scattata nel 1953, l’imbianchino, soprannominato Zazou, è a suo agio mentre rivernicia la Tour Eiffel, senza nessuna imbragatura con sigaretta, cappellino e pennello in mano, a centinai di metri da terra leggero e aggraziato come un ballerino.

Colorificio San Marco

Il Colorificio San Marco, capogruppo del San Marco Group, è azienda leader in Italia nella produzione di pitture e vernici per l’edilizia professionale

Forte di una storia iniziata ottant’anni fa, San Marco ha saputo evolversi nel tempo in sintonia con le esigenze del mercato, fino a diventare un punto di riferimento riconosciuto, in Italia e nel mondo.

Nato nel 1937 a Treviso, vanta oggi 11 siti produttivi/commerciali e commerciali in diversi Paesi del mondo e conta un portafoglio di 7 marchi.

I pilastri su cui il Colorificio San Marco ha costruito la sua storia di successo sono sette:

  • la cura delle relazioni con i clienti fondata sia sull’attenzione, sul consiglio, talvolta sull’amicizia, sia sul costante aggiornamento delle loro conoscenze attraverso i corsi di formazione LABFORPRO;
  • una Ricerca & Sviluppo all’avanguardia, capace di proporre innovazioni in sintonia e spesso anticipatrici delle esigenze del mercato;
  • l’attenzione alla qualità dei prodotti e dei processi, testimoniata dall’adozione di protocolli disciplinari severi per ottenere certificazioni di qualità di portata internazionale
  • la composizione di una gamma di prodotti ampia e profonda, in grado di assecondare esigenze specifiche e differenziate;
  • la selezione di collaboratori competenti e il continuo miglioramento della loro professionalità;
  • l’adozione convinta di una una filosofia improntata allo sviluppo sostenibile e all’attenzione al benessere delle persone.

Il forte e convinto ancoraggio a questi pilastri ha determinato una crescita del fatturato senza interruzioni e un continuo ampliamento dei mercati serviti. Oggi il San Marco Group è presente in oltre 100 Paesi del mondo.

Tavolo con bancali fai da te | Come costruirlo in 16 passaggi

Ecco come costruire un grande e comodo tavolo con bancali fai da te

Gli arredi per esterni sono ricchi di sedie, poltrone, dondoli e anche tavoli da tè, ma un semplice tavolo basso per affiancare la sdraio è di difficile reperimento. Niente paura: con poche tavole recuperate da bancali dismessi si mette insieme un tavolo con bancali fai da te da 1100 mm in men che non si dica.

Il materiale è semplice abete, economico e di facile lavorazione, recuperato da vecchi bancali. Servono pochi utensili, giusto un seghetto alternativo, un avvitatore e un utensile multifunzione a lama oscillante del quale si sfruttano la versatilità nel taglio in condizioni estreme, come nella realizzazione dei fori rettangolari per le gambe e nei tagli a filo del piano.

Gli incastri delle gambe sono semplici, ma solidi. Si tratta semplicemente di far attraversare alle gambe l’intero top anziché fissarle semplicemente sotto il piano. In più, sistemandole in senso radiale, si aumenta di molto la resistenza alle spinte laterali a tutto vantaggio della robustezza generale.

In più, le tavole recuperate dai bancali che compongono il top sono spaziate quel tanto che basta a non accumulare acqua durante le piogge e quindi a mantenere più a lungo il tavolo in buone condizioni.

Cosa è utile sapere circa i bancali

bancale di legno
Nel corso degli anni si sono diffuse due misure di bancali, una da 800×1200 mm definita come pallet EUR, e una da 1000×1200 mm, in gergo conosciuta come pallet “Philips”. Entrambe hanno l’altezza da terra e la conformazione della base con la presenza di 9 piedini (da 145 e 100 mm di lato), uniti inferiormente tra loro in gruppi di tre.

Come recuperare le tavole dai bancali

toglie chiodi
Dopo aver disassemblato il bancale con un piede di porco, martelliamo i chiodi per farne fuoriuscire la testa dall’altra parte. Indossiamo per questa operazione un buon paio di guanti protettivi.
I chiodi possono essere estratti con il piede di porco o con il martello da carpentiere. Con chiodi arrugginiti lavoriamo con attenzione per non spaccare o venare irrimediabilmente il legno.
La superficie delle assi e delle tavole recuperate è in genere sporca e dobbiamo trattarla con un’energica spazzolatura prima di un’eventuale stuccatura per chiudere fori e fessure.
Asperità e irregolarità vanno eliminate con un’accurata piallatura e carteggiatura. In questo modo si eliminano piccole svergolature e imbarcamenti, raggiungendo il legno sano.

Come progettare un tavolo con bancali fai da te

progetto tavolo bancali

Consigli per gli acquisti per costruire un tavolo di bancali

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Assemblaggio del tavolo con i bancali

Il legname necessario alla costruzione del tavolo con bancali è comune abete da costruzione, ben stagionato, recuperabile facilmente da bancali dismessi. Per costruire il piano tondo di 1100 mm di diametro servono dieci tavole da 25x110x1200 mm, listelli da 30x40x1000 mm per il fissaggio, due travetti da 40x100x800 mm per le gambe, spaziatori in compensato da 6 mm, viti da 4,0×50 mm, colla vinilica e vernice ad acqua per legno.
La preparazione preliminare del legname per il tavolino fatto con bancali consiste in una spianatura delle superfici esterne, meglio se eseguita con una pialla a spessore, per ottenere tavole di spessore costante e più veloci da levigare al termine del lavoro. Particolare attenzione va posta, se si usa materiale di recupero, nell’estrazione di chiodi e punti metallici che potrebbero rovinare la lama. Anche gli spigoli devono essere smussati con un colpo di pialletto in modo da eliminare lo spigolo vivo, non adatto a un assemblaggio spaziato del piano.
Accostiamo le tavole interponendo uno spessore da 6 mm per parte in modo da avere una spaziatura costante. L’attrezzatura ideale per l’assemblaggio sarebbe un tavolo da falegname provvisto di cani d’arresto e di una morsa longitudinale, ma possono essere usati anche lunghi morsetti a vite o una coppia di tavole con arresti alle estremità in modo da tenere ferme le tavole con una semplice incuneatura.
Per un tavolo con bancali grande ci vuole un compasso grande: lo costruiamo con una lunga stecca alle estremità della quale pratichiamo due fori distanti 550 mm. In uno prende posto una matita e nell’altro una vite fissata a un pannello di compensato, la cui presenza si rende necessaria in quanto il centro di rotazione si trova proprio nello spazio tra due tavole. Dopo aver trovato il centro del pannello incrociando le diagonali che partono dagli angoli, ruotiamo la stecca e tracciamo un cerchio sulle tavole, disposte in modo da lasciare le facce migliori sul lato opposto. Per ultimo tracciamo ancora due archi di cerchio all’estremo delle diagonali impostando la lunghezza della stecca prima a 520 e poi a 420 mm.
Preforiamo i listelli a una distanza di 63 mm, regolandoci in modo da far cadere due fori per ogni tavola del piano. Servono almeno quattro listelli, spaziati di circa 200 mm per unire solidamente tutte le tavole del top, in particolare le due più estreme che sono maggiormente sollecitate. Per conferire una maggior solidità al tavolo stendiamo un filo di colla vinilica lungo tutto il listello prima di ribaltarlo sulle tavole.
Con l’aiuto di un avvitatore inseriamo tutte le viti al loro posto. Si tratta di viti a filettatura parziale e anima stretta adatte all’inserimento passante dato che i filetti non fanno presa sul listello superiore sviluppando tutta la forza di trazione sulla tavola inferiore.

Le gambe del tavolo

Il top è adesso un grande e solido quadrato dal quale si possono estrarre gli spessori ancora incastrati tra le tavole usando uno scalpello o un cacciavite
Alcuni seghetti alternativi hanno in dotazione un accessorio-compasso adatto a tagliare in cerchio senza la preoccupazione di seguire una linea tracciata sul legno. Il centro di rotazione è sempre collegato a una tavoletta di multistrato, fissata a un’altra analoga posta sotto il tavolo e stretta da un paio di viti per bloccarla in posizione.
Gli archi di cerchio tracciati sulle diagonali ci permettono di disegnare e intagliare quattro fori rettangolari, cioè le sedi attraverso cui far passare le gambe. L’operazione si esegue con una sega oscillante equipaggiata con l’utensile a lama stretta.
Sulla testa di ciascuna gamba si realizza con l’utensile multifunzione un gradino alto 25 mm e profondo qualche millimetro che fa da battuta; dopo i necessari controlli “a secco” per assicurarci che il tavolo non balli, si inseriscono le gambe nelle sedi spalmandole con abbondante colla vinilica.
Sempre con l’utensile multifunzione si tagliano via le parti sporgenti delle gambe a filo del piano quindi, con l’accessorio per dischi di carta abrasiva, si levigano tutte le superfici del tavolo.
Dato che il tavolo con bancali è destinato a essere lasciato all’aperto, bisogna trattare il legno con prodotti che ne assicurino una lunga durata: per cominciare stendiamo un paio di mani di impregnante o olio di lino cotto diluito seguito da più mani di vernice trasparente satinata per legno.

Piano cucina in cemento e Kerdi-board

Utilizzando lo speciale pannello di schiuma di polistirene Kerdi-board e malta cementizia autolivellante è possibile realizzare il top della cucina in maniera veloce e economica

Realizziamo il piano cucina in cemento della cucina utilizzando un pannello di schiuma di polistirene estruso speciale (Schlüter®-KERDI-BOARDwww.kerdi-board.it), sopra al quale stendiamo una colata di massetto autolivellante.

Piano cucina in cemento con pannello Kerdi-Board

Il pannello KERDI-BOARD è costituito da una schiuma in polistirene estruso, coperta da entrambi i lati da uno strato indurente e da un tessuto non tessuto (caratteristica peculiare di Kerdi Board) che permette un perfetto ancoraggio del massetto autolivellante.

Grazie ai molteplici spessori disponibili in gamma (5, 9, 12,5, 19, 28, 38 e 50) il pannello Kerdi Board copre un ampio ventaglio di possibili soluzioni applicative. Con gli opportuni accorgimenti è possibile sigillare le zone di giunzione tra pannelli ed i punti critici, rendendo il pannello completamente impermeabilizzante.

Il sottile strato di malta cementizia, per realizzare il massetto autolivellante, viene stesa sul lavello tramite una manara (o una cazzuola). La malta è contenuta ai lati da un bordino rialzato, realizzato con una piattina d’alluminio.

Piano cucina in cemento e Kerdi-board

piano cucina in cemento

  1. Tagliamo a misura il pannello di polistirene Kerdi-Board per realizzare il top e ricaviamo al suo interno la sede per l’installazione del lavello.
  2. Lungo tutto il perimetro del pannello fissiamo una piattina d’alluminio, leggermente rialzata rispetto al piano (circa 5 mm), in modo da contenere lo strato di malta cementizia, evitando colature.
  3. Prepariamo la malta cementizia avvalendoci di una punta miscelatrice innestata sul trapano. Per questa realizzazione occorre una malta piuttosto liquida ed autolivellante, in modo che possa essere stesa perfettamente e senza eccessive lisciature.
  4. Versiamo delicatamente le malta sul pannello di polistirene e regolarizziamola utilizzando una manara (o una cazzuola).
  5. Per un lavoro più preciso possiamo utilizzare una staggia rigida.
Avonstar Trading Co. Ltd. - Tagliere in acciaio inox per proteggere il piano della cucina, disponibile piatto o arrotondato, in varie dimensioni, include piedini antiscivolo in gomma, Acciaio inossidabile, Argento., 500 x 500mm
  • Acciaio inox 304 spesso 1,2 mm, per uso alimentare e lavabile in lavastoviglie.
  • Può essere utilizzato direttamente sul piano di lavoro o con i piedini in gomma antiscivolo in dotazione, questi diffondono calore per proteggere le superfici.
  • Garantisce il successo in queste aree dove l’igiene e la facilità di pulizia sono così importanti.
  • Per lavorare impasti, pasticcini, dolci, tagliare e cucinare in generale. Prodotto in Inghilterra.
  • Le proprietà di resistenza alla corrosione, durata, protezione dal sapore ed estetica garantiscono innumerevoli applicazioni nel campo alimentare.
Confezione da 4 coperture di protezione per fornelli a gas, riutilizzabili, antiaderenti, lavabili in lavastoviglie, fogli protettivi per stufa
  • Si regolano facilmente per adattarsi ai fornelli a gas, ritagliabili per ottenere misure diverse. Con tagli già presenti che consentono di regolare facilmente il raggio interno per adattare il foglio ai tuoi bruciatori.
  • Antiaderenti: questi fogli di protezione per fornelli mantengono puliti i fornelli a gas, per ridurre al minimo residui di cibo e grasso sul piano cottura. Si adattano praticamente a tutti i fornelli a gas.
  • Non più protettori di marca: questa protezione per piano cottura è più facile da tagliare per adattarsi alla misura corretta, non si sposta sul fornello e resiste a temperature fino a 260 gradi Celsius. (Le protezioni non sono 100% ignifughe, evitare il contatto diretto con le fiamme.)
  • Si puliscono facilmente in acqua calda saponata, o semplicemente in lavastoviglie, le protezioni sono completamente riutilizzabili.
  • La confezione include: Il set comprende un numero sufficiente di proteggi-piastre per due stufe a quattro fuochi. Ognuno misura ca. 27 x 27 cm, dura più a lungo e non si deforma, non si piega e non si stropiccia.
Creative Tops, lastra di Protezione per Piano di Lavoro, Effetto Marmo, Trasparente
  • Protezione per piano di lavoro in vetro float rinforzato, con motivo ultra-realistico a effetto marmo.
  • Un modo elegante per mantenere il vostro piano di lavoro pulito e senza graffi.
  • Dimensioni: 40 x 30 x 1 cm.
  • Design inglese di Creative Tops.

Pavimento autolivellante

Il pavimento autolivellante è un’intelligente soluzione per garage e locali di servizio

Una volta rimossa la vecchia pavimentazione si può procedere con la colata del cemento autolivellante.

La rimozione del  vecchio pavimento

 

togliere-pavimento

Togliere i pavimenti flessibili, come la moquette, il PVC o i quadrotti di sughero conglomerato, di solito è un lavoro abbastanza facile, da eseguire con una leva apricasse o un piede di porco che si insinua sotto i quadrotti e li stacca interi o permette di strapparli con le mani (usare i guanti).

 

togliere-residui

Per bene che si sia lavorato è praticamente impossibile che non siano rimasti attaccati alla caldana residui (pezzetti di sughero, avanzi di colla ecc.) che bisogna eliminare con un paziente lavoro di spatola, aiutata, per i resti di colla, dall’uso di una termopistola che li ammorbidisce e ne facilita l’asportazione.

 

completare-pulitura

Il lavoro di pulitura si completa con una “lamatrice” da pavimenti, con nastro di grana molto grossa (40 o 60). L’uso della macchina richiede buoni muscoli (la lamatrice ha un motore potente e tende a scappare via) ed impone l’uso di maschera antipolvere e cuffia antirumore. Ci sono anche lamatrici con manico lungo che permette di lavorare in piedi.

Pavimento autolivellante: la colata del cemento

L’autolivellante, comunemente chiamato “livellina”, viene venduto in sacchi da 25 kg.

 

mescolare

Vuotiamo il sacco in un secchio di grandi dimensioni con dentro circa 8 litri d’acqua pulita e mescoliamo accuratamente a bassa velocità (500 rpm) fino ad ottenere un impasto fluido ed omogeneo. Dopo averlo lasciato a riposo per 5 minuti, versiamone sul pavimento una certa quantità

pavimento-autolivellante-stendere

da stendere, rasandola a zero per ottenere lo strato di aggrappamento per il resto del materiale che possiamo versare già dopo pochi minuti in una striscia sulla mezzeria maggiore del locale.

Se il prodotto ha la giusta fluidità si allarga a coprire il fondo con uno strato perfettamente orizzontale, più o meno spesso secondo la quantità usata, calpestabile dopo due o tre ore. La resa del prodotto è di 1,5 kg per ogni millimetro di spessore su un metro quadrato.

Aspiratore bagno silenzioso | Come si installa

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Un aspiratore bagno si installa facilmente ed elimina il ristagno d’aria da ambienti chiusi e umidi come bagni e cucine

Una buona circolazione d’aria effettuata con un aspiratore bagno è essenziale in tutti gli ambienti e spesso aprire le finestre non basta (per non parlare dei bagni senza finestre), soprattutto dove si è in presenza di forte umidità.

In questi casi può essere utile installare un aspiratore bagno silenzioso a ventola, che espelle all’esterno l’aria viziata (aerazione forzata). I modelli di aspiratori per bagni oggi in commercio sono versatili e pratici, anche da installare, a muro, soffitto o finestra.

Questi estrattori d’aria sono disponibili in diverse versioni, con diametri del foro d’aspirazione da 90 a 150 mm, con valvola di non ritorno per evitare rientri d’aria, raffinati anche nel design, specie le versioni ultrapiatte con circolazione d’aria laterale.

Questi ventilatori silenziosi possono essere a comando manuale, con apertura ritardata delle alette, o con timer: in questo caso l’apparecchio si avvia automaticamente all’accensione della luce e funziona per un tempo prefissato.

Aspiratori per bagno in set

aspiratore bagno vortice
Ecco tutto quello che occorre per l’installazione degli aspiratori bagno: all’aeratore bagno, (qui il modello M120 della Vortice) adatto per piccoli-medi ambienti, con apertura di 119 mm, si abbina la griglia di espulsione dell’aria sul lato opposto del muro. Abbiamo poi la cassetta di derivazione, il filo elettrico, la canalina, l’interruttore e i morsetti.

Come si installa un aspiratore vortice

Sequenza di installazione

Si vedono i vari pezzi come vengono montati: forati i due muri esterno e interno in corrispondenza, qualora il muro sia particolarmente spesso o con intercapedine, si inserisce un tubo per convogliare l’aria. All’esterno si completa con la griglia, mentre sul lato interno si fissa la ventola aspirazione e su questo il suo coperchio a incastro.

Come realizzare il foro nel muro

Tracciamo il cerchio nel diametro necessario per eseguire l’apertura per la griglia esterna e foriamo nel punto centrale. Eseguiamo poi una serie di fori con il trapano, quindi asportiamo la porzione di parete con punta e mazzuolo.
Inseriamo nel foro il tubo di collegamento e sigilliamo la fessura tutto intorno con un prodotto adatto, per esempio con schiuma poliuretanica, asportandone l’eccesso con un raschietto. Quindi rifiniamo con stucco per esterni.

Applicazione della griglia

All’aspiratore bagno potente si abbina una griglia in plastica ad alette sul lato esterno, dello stesso tipo utilizzato come presa d’aria. Per montarla applichiamo una striscia di silicone sigillante sull’anello centrale…
…e la incastriamo nel foro corrispondente del tubo fissato nel muro. Le griglie sono quadrate o rotonde con imbocco per il tubo fornito separatamente, in qualche caso con filtri o rete antinsetti.

Regolare il trimmer e i contatti elettrici

Agendo sul trimmer del temporizzatore come in foto si può regolare il tempo di funzionamento da 3 a 20 minuti. Nei modelli elettronici, inoltre, un circuito collegato con un sensore attiva la ventola in presenza di una persona nel raggio d’azione.
Per fissare la ventola bagno a muro lo appoggiamo prima nell’apertura, segnando a matita la posizione dei quattro fori per i tasselli. Infiliamo il filo elettrico nell’apertura superiore, spelliamo le estremità
ed eseguiamo i collegamenti mediante morsetti, come indicato nelle istruzioni.

Aspiratore bagno prezzi

I prezzi di un estrattore d’aria possono variare dai 20 ai 150 euro, in funzione della potenza, della marca e del modello.

MKK Ventilatore da bagno Ø 100 mm, ventilatore da soggiorno, standard, silenzioso, basso consumo energetico, adatto per bagni e cucine Ventilatore 28dB/1m 26dB/3m - 93 m³/h
  • Con soli 8 watt, la ventola ha un basso consumo energetico
  • Durante il funzionamento, la ventola raggiunge solo un livello di rumore di 26 dB (A)
  • La ventola è in plastica e ha una flangia Ø 100 mm
  • La ventola è adatta per il montaggio a parete
  • La ventola ha una classe di protezione IP X2
Ventola aspirazione bagno Vents 100 Silenta MT K. 100 mm, silenziosa, con timer integrato, bianco brillante
  • Un aspiratore per bagno facile da montare, con finitura in bianco brillante con timer per ritardare lo spegnimento e otturatore anti-ritorno.
  • Lunga durata del motore 240 V a risparmio energetico, solo 5,5 W di potenza di corsa. Connessioni elettriche attive e neutre.
  • Un impressionante valore di estrazione aria di 78 m3/ora (22 l/s). Bassa rumorosità: emette solo 26 dBA a 3 m di distanza dalla ventola.
  • Soddisfa i regolamenti edilizi.
  • Opzioni disponibili: cordino, timer/cordino, sensore di umidità e rilevatore di movimento a infrarossi passivo. Anche una versione più grande 150 mm.
Escudo Line System +, ventilatore verticale da parete da bagno, diametro del tubo 100 mm, con cuscinetti a sfera, estremamente silenzioso, bianco, Ø 100 4.40watts
  • Ventilatore con cuscinetto a sfera.
  • Grado di protezione: IPX4.
  • Tipo di montaggio: a parete e a soffitto.
  • Diametro del tubo: 100 mm.
  • Flusso d’aria: 95 m³/h.
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  • Aspiratore da parete assiale in materiale termoplastico Foro uscita aria mm. 80
  • Ideale per il ricambio dell'aria in ambienti chiusi o per eliminare l'umidità e i cattivi odori
  • Potenza: 15W Alimentazione: 240V
  • Portata M3/h: 60 Rumorosità dB (A) a 3m: 36
  • Rumorosità dB (A) 3m: 36
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  • Costruzione in resina plastica resistente all'invecchiamento riconducibile all'esposizione al sole (“uv resistant”)
  • Diametro nominale 100 mm
  • Motore termicamente protetto con albero su supporti a bronzine autolubrificanti, abbinato ad una girante elicoidale in materiale termoplastico con pale a profilo alare; portata massima 90 m3/h
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  • Vortice
  • 11145
  • Adatti per ventilare in modo intermittente o continuo piccoli o medi locali domestici o commerciali
  • Senza timer

Capanna presepe fai da te

Un tronco vuoto ci offre la possibilità di realizzare una capanna presepe fai da te  per creare un’atmosfera suggestiva

Questa capanna presepe fai da te è realizzata utilizzando un tronco di legno le cui fibre interne si sono deteriorate e hanno lasciato spazio ad una cavità naturale. Recandosi in una segheria non è difficile reperire pezzi di legno con queste caratteristiche (se abbiamo la fortuna di vivere vicino ai boschi possiamo andarla a cercare direttamente noi).

La capanna presepe fai da te è un classico della tradizione natalizia dei presepi fai da te e rappresenta anche una valida soluzione decorativa.

Cosa serve per realizzare capanne presepi fai da te

  • Tronco di legno cavo
  • Spazzola per pulizia (pennellino)
  • Vernice satinata all’acqua
  • Colla vinilica
  • Piccoli sassolini colorati
  • Pistola per termocolla
  • Statuine del presepe (piccole)

Capanne presepe fai da te passo-passo

come realizzare un presepe di legno

  1. Facendo tagliare con la sega a nastro un pezzo di legno cavo, lungo almeno 20-25 cm, abbiamo a disposizione un’apertura che possiamo ulteriormente allargare con un coltello o una roncola.
  2. Puliamo per bene l’interno per eliminare ogni residuo.
  3. L’esterno del tronco può essere trattato con vernice satinata o lucida all’acqua, ma solo se è perfettamente asciutto. In alternativa possiamo utilizzare vernice trasparente poliuretanica.
  4. Lungo il bordo anteriore dell’apertura applichiamo un abbondante strato di colla vinilica.
  5. Sullo strato di colla spargiamo piccoli sassolini. Ideale è la graniglia di marmo.
  6. Le statuine che compongono il presepe possono essere saldamente applicate all’interno con una goccia di termocolla.
  7. Sempre con questo adesivo fissiamo altri elementi della scenografia come piccoli arbusti, piante, ecc. Sul fondo incolliamo alcuni tronchetti oppure un pannellino di legno che possiamo anche pitturare nel colore desiderato. Il piccolo presepe può anche essere fornito di illuminazione con le classiche lampadine a goccia.
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  • Comfort: Dotato di un supporto e di una base estensibile e di un'impugnatura a T ergonomica per un maggiore comfort e precisione mentre si lavora su progetti creativi e di bricolage
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Trapano Ryobi ad avvitatura automatica senza regolazione di coppia

Modalità avvitatura automatica, motore brushless, grande autonomia della batteria, percussione

Compatto, ergonomico, ma molto performante. Queste alcune delle caratteristiche del nuovo trapano a percussione 18 V Brushless di Ryobi. Ma la peculiarità di questo trapano, che lo contraddistingue sul mercato, è l’assenza della regolazione di coppia: basta impostare la modalità avvitatura automatica per far sì che le viti siano sempre in battuta, indipendentemente dal materiale in cui avviene l’avvitatura e dalla tipologia di vite utilizzata.

Grazie al motore Brushless di ultima generazione, viene massimizzata l’autonomia della batteria (fino al 40% in più rispetto alle macchine con motore a carboncino) e la performance della macchina. 2 velocità, mandrino 13 mm, led, 40 Nm di coppia sono le ulteriori specifiche del nuovo trapano a percussione che, con altre 70 macchine tra elettroutensili e macchine giardino 18 V, fa parte del sistema ONE+, che permette di sviluppare la dotazione di macchine senza dover sopportare il costo di batteria e caricabatteria ad ogni acquisto.

Basta acquistare il primo kit comprensivo di macchina, batteria e caricabatterie per entrare a far parte del mondo ONE+; poi si può acquistare la macchina da sola. Si può scegliere tra una vasta gamma di oltre 70 macchine per la casa e il giardino. Per maggiori informazioni visita il sito ryobitools.it.

 

Attrezzi per cartongesso | Quali sono e come si utilizzano

Per lavorare correttamente il cartongesso è opportuno conoscere tutti gli attrezzi specifici per questo utilizzo

Il montaggio delle lastre di cartongesso non è difficile e non richiede una particolare abilità tecnica. Tutte le operazioni di montaggio delle pareti a secco sono state standardizzate con la massima razionalità, per cui gli attrezzi per cartongesso sono ridotti all’essenziale, ma sono tutti indispensabili per lavorare bene e senza perdite di tempo.

In pratica si tratta di due famiglie ben distinte:

  • gli attrezzi per cartongesso necessari per lavorare l’intelaiatura e sagomare in modo opportuno le lastre di cartongesso. A questo primo gruppo appartengono anche alcuni elettroutensili
  • gli attrezzi che servono per la rifinitura, la stuccatura e la lisciatura.

Quali attrezzi per cartongesso occorre acquistare?

  • Cutter
  • Segaccio
  • Cesoie
  • Seghetto alternativo
  • Trapano con punta a tazza
  • Spatole di varia larghezza,
  • Spatole per spigoli
  • Manara, tampone per carta abrasiva

Tagliare e sagomare il cartongesso

Per tagliare una lastra è sufficiente utilizzare un cutter robusto, con cui incidere profondamente una faccia. Si impiega anche la riga di metallo con impugnatura. È utile sapere che i bordi delle lastre, dopo il taglio, risultano spesso lievemente irregolari. Per poterli lavorare con successivi accostamenti o sovrapposizioni di altre lastre, è necessario spianarli e regolarizzarli. Per farlo al meglio possiamo utilizzare una lima-raspa con suola dotata di numerosi taglienti fatti come piccole pialle, che, passata più volte sui bordi, li regolarizza alla perfezione. Segue una lisciatura con carta vetrata di grana media.

Per praticare aperture di vario tipo utilizziamo la sega a tazza per legno che si aziona con il trapano elettrico. Sagomiamo l’apertura con un segaccio a lama stretta.

Realizzare angoli e spigoli

Per gli angoli esiste una spatola specifica da guidare tenendo la lama leggermente inclinata rispetto alla parete in modo da non portare via tutto lo stucco.

Anche per la finitura precisa degli spigoli c’è una speciale spatola, da utilizzare dopo aver ricoperto il profilo paraspigoli forato con uno strato uniforme di stucco.

Rifinire e lisciare

La spatola a lama larga ci permette di stendere rapidamente, e su una buona superficie, lo stucco che copre il nastro di rete collocato sulle giunzioni.

Lo stucco indurito si liscia rapidamente con carta vetrata montata su un tampone piatto con suola morbida che segue meglio eventuali irregolarità della stuccatura.

La scure per l’intelaiatura di legno

Spesso le strutture di sostegno delle lastre di cartongesso sono realizzate con listelli di legno, la cui flessibilità si rivela preziosa per pareti a curvatura medio ampia. Con questa piccola scure multiuso si possono estrarre chiodi con l’incavo sulla lama, tagliare sia tavole di legno che i bordi irregolari delle lastre; sul lato opposto della penna è presente una testa adatta sia a piantare chiodi sia a fare piccole demolizioni.

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STANLEY 0-15-556 seghetto per cartongesso.
  • Lama con estremità a punta e dentatura disegnata per assicurare rapidità e precisione di taglio.
  • Manico ergonomico in materiale sintetico.
  • Per il taglio di lastre di gesso rivestito.
  • Lunghezza mm 350.
  • 6 Denti / Pollice
Paderno 18520-12 Spatola Triangolare professionale – Raschietto tagliapasta con manico, lama in acciaio inox, manico in polipropilene, 12 cm x 12 cm
  • La spatola triangolare Paderno è lo strumento ideale per chef, pasticceri, pizzaioli e appassionati di cucina che desiderano un utensile versatile in grado di soddisfare tutte le esigenze in cucina
  • Ideale per pulire il piano di lavoro dopo aver impastato, per raschiare la pietra refrattaria, per porzionare gli impasti e girare i cibi durante la cottura in padella, sulla piastra o sulla griglia
  • Il manico ergonomico in polipropilene rende questo raschietto uno strumento solido e sicuro, mentre la lama in acciaio inox, rigida e robusta, si presta anche a tagliare pizza e pasta fresca
  • Grazie alla robusta struttura e agli eccellenti materiali con cui è realizzata, questa spatola può essere lavata facilmente in lavastoviglie e può essere riposta senza il minimo ingombro
  • Articolo consegnato: 1 x Spatola triangolare Paderno, robusta lama in acciaio inox, manico ergonomico in polipropilene / Dimensioni lama: 12 cm (lungh.) x 12 cm (largh.) / Lunghezza spatola: 26 cm
STANLEY FATMAX, COLTELLO EXO LAMA RETRATTILE.FMHT0-10288
  • Il primo coltello a lama retrattile con barra portalama estraibile con magnete, per un caricamento lama pià semplice, veloce e sicuro
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  • Impugnatura Soft Touch Grip anti scivolo
  • Lunghezza mm 190