Ideale per bricolage, giardinaggio e tempo libero, trova applicazione per legare insieme cavi elettrici, tubi di isolamento flessibili e in plastica rigida, tubi in acciaio, piante e fiori ai loro tutori, accessori per la casa
Fischer Flexi-Fix è elastico e allungabile, resistente fino a un carico di trazione di 18 kg; è disponible nelle versioni di colore nero, verde e bianco. fischer Flexi Fix è riutilizzabile più volte, è infatti facilmente richiudibile e riapribile. Tagliando con una forbice il fissaggio, è possibile eseguire più applicazioni, oppure con un unico fischer Flexi Fix è possibile eseguire fissaggi in serie. Garantisce una buona resistenza ai raggi UV e quindi è adatto per l’uso in ambienti esterni (terrazzo, orto e giardino). La lunghezza maggiorata (320 mm) consente l’utilizzo su un’ampia gamma di tubi o cavi (Ø 5 mm ÷ Ø 85 mm). fischer
Flexifix utile in ufficio
Utile in cucina
Caratteristiche fischer Flexi Fix
ELASTICO: stringe adattandosi all’oggetto; non strozza i cavi.
Zero spreco: ogni foro un nodo; ogni fischer Flexi-Fix fino a 4 fissaggi
Riapribile: speciale estremità per il rilascio rapido del fissaggio; riutilizzabile.
Zero ingombro: nessuna estremità appuntita; facile da tagliare a misura.
La muffa nasce e prospera sui muri più freddi, cioè nei punti in cui l’umidità condensa più facilmente. Quindi una volta eliminata la condensa si riesce anche ad eliminare la muffa
Per togliere quella già presente si può far uso di prodotti specifici o di candeggina pura (da adoperare con guanti e occhiali) che decolora le macchie e disinfetta anche le pareti.
Per eliminare la muffa si dovrebbero isolare tutti i muri, in modo da eliminare i punti freddi sulle pareti. Un ottimo investimento sono i pannelli di cartongesso preisolato con cui rivestire i muri delle camere.
Esistono anche pitture murali addizionate con microscopiche sfere di vetro cavo che, nel minimo spessore della pittura, riescono già a dare un effetto isolante sufficiente per rallentare l’insorgere delle muffe.
PROCEDIMENTO
Con una spatola si eliminano gli sfarinamenti superficiali e le parti di vernice ammuffita che tendono a staccarsi.
Con un phon o una pistola ad aria calda si asciuga la parte da trattare.
Passiamo una spazzola rigida o a setole metalliche sulla pittura per togliere le particelle secche.
Con un prodotto antimuffa e uno straccio puliamo le macchie rimanenti.
A questo punto si può dipingere il muro con una buona pittura murale antimuffa.
Se le persiane hanno perso qualche stecca, magari per colpa del vento, vanno rinforzate
La spinatura di rinforzo del tenone cede con il tempo e con le intemperie. Per irrobustire di nuovo l’incastro con il traverso si usa abbondante colla e nuove spine più grandi.
Le persiane hanno la cavettatura aperta per cui è possibile smontare le palette rimuovendo la cornice che le blocca. Dopo aver riparato o sostituito gli elementi mancanti o rotti si possono rimontarebattendole con un mazzuolo di gomma.
La cornice vecchia può essere facilmente sostituita usando un listello commerciale, purché con una forma il più possibile simile a quella originale. Il colore del legno non ha importanza dato che tutta la persiana viene riverniciata con pittura colorata.
Tutte le parti che non necessitano di essere smontate vanno accuratamente levigate in modo da livellare tutte le asperità: in questo modo il successivo strato di vernice può essere steso in modo più uniforme senza soffrire di screpolature e distacchi a vantaggio di una maggior durata della persiana.
Ecco come chiudere una grossa fessura che si è aperta tra serramento e muro
Tra il muro e gli infissi è sempre presente una fessura più o meno larga in base all’abilità dei serramentisti e dei muratori che hanno preparato il vano. Questo spazio veniva chiuso da una cornice o lasciato così com’era, fino all’avvento del silicone.
Con questo materiale si sigillano facilmente gli spazi al margine dei serramenti. Queste imperfezioni nelle rifiniture, a volte sopravvenute per dilatazioni e assestamenti, possono in primo luogo lasciar entrare la pioggia quando il vento la lancia contro le finestre, ma sono anche un comodo passaggio per le formiche e altri insetti che desiderano entrare in casa senza essere invitati.
Il silicone neutro, cioè senza solventi, è il più adatto per questo genere di lavori dato che non rilascia odori sgradevoli e non intacca vernici, materie plastiche e metalli come quello acetico. Da ricordare che la sigillatura di tutti gli ingressi d’aria può dare luogo ad accumuli di umidità per cui è consigliabile arieggiare nelle ore più calde della giornata.
PROCEDIMENTO
La sigillatura con silicone di un angolo non deve sporcare né legno né muro: isoliamo la zona con nastro da carrozzieri lasciando libero solo lo spazio per l’ingresso del silicone.
Tagliamo l’erogatore a “becco di flauto” e appoggiamo bene la punta alla fessura in modo che la pressione esercitata dall’iniezione faccia penetrare profondamente il silicone.
Raschiamo il silicone in eccesso con una spatolina ad angoli arrotondati cercando di riempire le parti rimaste scoperte. I nastri di carta vanno rimossi prima che il silicone cominci a fare presa (circa 20 minuti).
Utile ovunque, l’aspiratore solidi e liquidi Stanley ha un sistema filtrante millepieghe con sacchetto di raccolta, azione aspirante e soffiante e una completa dotazione di accessori
Quando si ha necessità di un aspiratore versatile, che possa rendersi utile in casa, in cantina, in garage e in laboratorio, con possibilità di aspirare solidi e liquidi, dotato di tanti accessori per essere sempre adeguato alla superficie da pulire, ma che sia contenuto nelle dimensioni e nei pesi in modo che non occupi molto spazio e sia agevole da trasportare, si trova un campione insuperabile nell’aspiratore solidi e liquidi Stanley SXVC20XTE. È compatto nelle dimensioni e leggero, ma assai potente e dotato di un contenitore detriti in acciaio inox da 20 litri. Ovviamente aspira solidi e liquidi, ma dispone anche di una presa comandata per un elettroutensile sino a 1400 W che necessiti di aspirazione durante il lavoro. Non ultimo, è possibile innestare il tubo spiralato nella bocchetta di uscita dell’aria, con il conseguente effetto soffiante della macchina, utilissimo in tanti frangenti. L’aspiratore Stanley è costruito e distribuito in Italia da Annovi Reverberi e ha un prezzo consigliato al pubblico di euro 58,60.
La dotazione dell’aspiratore solidi e liquidi
Il contenuto della scatola di imballo dell’aspiratore solidi e liquidi mostra le parti da montare per mettere in esercizio la macchina e la gamma di accessori di cui è fornito di serie. A integrazione del tubo spiralato ci sono 3 segmenti di prolunga d’acciaio, mentre come terminali ci sono diverse bocchette per gli utilizzi più diffusi (pavimenti, tappeti e moquette, superfici delicate, spazi ampi in presenza o meno di acqua, angoli). Non manca il raccordo per collegare il tubo spiralato all’uscita polveri degli elettroutensili.
Caratteristiche principali dell’aspiratore
1 Il coperchio del bidone, com’è consuetudine, racchiude tutta la parte attiva dell’aspiratore: motore, comandi, connessioni elettriche, valvola troppopieno e filtro. L’apertura si esegue molto rapidamente facendo leva sulle due alette di ritegno, tirando verso l’alto; ancora più immediata la chiusura, dato che basta appoggiare il coperchio in asse, e le alette scattano bloccandolo.
2 Diversamente da tanti altri aspiratori, sul retro del coperchio, la bocchetta di uscita dell’aria presenta il medesimo attacco di quella anteriore, pertanto vi si può collegare il tubo spiralato e fare uso della macchina con funzione di soffiatore.
3-4 In prossimità dei comandi di avvio è collocata la presa “comandata” per un elettroutensile; l’elettronica dell’aspiratore è in grado di rilevare quando questo viene azionato e avvia immediatamente l’aspirazione. Quando l’elettoutensile viene spento, invece, l’aspirazione rimane attiva ancora per qualche secondo, prolungando la cattura dei detriti sino all’utimo.
Montaggio ruote alla messa in esercizio
1 Sul lato anteriore si inseriscono nell’apposito incastro i supporti delle due rotelle pivotanti. I supporti hanno un’unica vite, in zona centrale, messa per impedire che si possano sfilare dal loro alloggiamento.
2 Nella parte posteriore si monta un tubo che funge da assale per le ruote.
3 -4 -5 Le ruote si inseriscono sull’asse, si applica una rondella distanziale e si bloccano in posizione con una copiglia.
6 Infine si applicano le plastiche gialle di finitura.
Dettagli tecnici dell’aspiratore solidi e liquidi Stanley
1 Sotto il fondo del bidone raccoglipolvere, essendo di acciaio inox, è fissata una catenella che pende e tocca terra, in modo da scaricare le cariche elettrostatiche che si possono accumulare.
2 All’interno del recipiente, quando si devono aspirare detriti asciutti, si applica il sacchetto raccoglipolvere, che si innesta allo sbocco del tubo di aspirazione.
3 Sotto la testa dell’aspiratore trova alloggiamento un filtro millepieghe, fissato con un tappo a baionetta.
4 I tubi di prolunga di metallo si innestano a pressione l’uno con l’altro.
Ristrutturazioni e nuove installazioni possono rendere necessaria la costruzione di una nuova canna fumaria che non trova spazio dentro le mura della casa. Bisogna allora fare i conti con un’installazione esterna dalla quale possono sorgere problemi di tiraggio e di condensa
L’isolamento è una vitale necessità per la canna fumaria che, quando è ben coperta, ha la possibilità di dare il massimo tiraggio senza causare macchie di condensa e corrosioni. Infatti è la differenza di temperatura, e quindi di peso specifico, tra i fumi e l’aria fredda circostante che genera la spinta verso l’alto. L’isolante più adatto è la lana di vetro o di roccia, che è praticamente insensibile al calore e dura quanto la canna.
Il materiale è reperibile in materassini dello spessore di 5 cm che si avvolgono attorno al tubo e si legano con dei fili d’acciaio. Il contenimento della massa isolante, anziché essere realizzato con blocchetti in cemento vibrato, è ottenuto da una lamiera di rame che ha il vantaggio di essere leggera e non aver bisogno di un appoggio a terra. L’ancoraggio alla parete delle alette con tasselli è sufficiente a reggere il rivestimento.
PROCEDIMENTO
L’isolamento è affidato a materassini di lana di vetro o di roccia da avvolgere con cura al tubo di scarico. Le canne d’acciaio vanno ancorate solidamente al muro e fatte passare lontano da travi e cornicioni di legno.
A protezione dell’isolante va montato un rivestimento metallico che, per allinearsi allo stile della casa, viene costruito in rame, in modo che acquisti in breve una colorazione testa di moro. La piegatura delle lastre può essere commissionata ai magazzini di materiale per edilizia nei quali si acquista il rame.
La canna fumaria ben isolata ed un nuovo camino monolitico coordinato con le tegole del tetto eliminano problemi di condensa, infiltrazioni e tiraggio.
Installare uno scarico a pavimento è una soluzione sempre più frequente
In bagno può rivelarsi utile predisporre un pozzetto di scarico a pavimento, specialmente se qui viene installata la lavatrice; è possibile mimetizzarlo nel rivestimento, ma bisogna concepire la pavimentazione con la necessaria pendenza in direzione della piletta. Anche in locali di servizio come lavanderie e garage potrebbe svolgere un utile lavoro.
Vediamo in 6 semplici passaggi come si fa a montare il soffione doccetta
Il grosso soffione si avvita sul tubo curvo che fa da supporto per il saliscendi. La presenza di ugelli di gomma impedisce l’intasamento da calcare.
Prima di forare per il montaggio dell’asta controlliamo che nel muro non ci siano tubazioni usando un cercametalli in grado di rilevare anche la presenza di legno e tubi di plastica, oltre a conduttori di rame e tubi metallici.
Foriamo le piastrelle con una punta al widia da 6 mm e inseriamo i due tasselli ad espansione.
Il supporto dell’asta si fissa con due viti sui tasselli. Per facilitare la centratura si inserisce l’asta prima di serrare a fondo le viti poste sul fondo del supporto.
Sul filetto inferiore della valvola a tre vie si innesta il flessibile proveniente dall’uscita nella quale era collocato originariamente il vecchio soffione.
Regoliamo l’altezza dell’asta in modo che l’erogatore sia a circa 190 cm da terra. Le due viti presenti su ciascun supporto bloccano il tubo in posizione
Guarda come montare un set asta doccia
Guarda come sostituire il flessibile e la manopola della doccia
Vediamo come collegare le luci della specchiera del bagno
Montiamo sul telaio destinato a sostenere lo specchio sia il mobiletto pensile sia il top portaneon. Allo scopo sono già presenti forature che facilitano il compito.
Dopo un’accurata misurazione foriamo le piastrelle per inserire i tasselli che sostengono lo specchio.
A interruttore generale spento apriamo la cassetta che ospitava l’interruttore, dato che ora tutti gli interruttori della luce e le prese sono posizionati sullo specchio.
Dalla scatola di derivazione stendiamo tre cavi: fase (nero), neutro (blu) e terra (gialloverde), lunghi a sufficienza per arrivare sopra lo specchio, e prepariamoli per il collegamento.
I collegamenti vengono eseguiti unendo i fili in morsetti a cappuccio (Forbox o 3M) in modo che non possano essere toccati accidentalmente.
La tecnica del traforo è un misto di pazienza, precisione e fantasia che si esprime al meglio realizzando oggetti ricchi di intricati tagli chiusi su loro stessi
Più contorta è la forma e più sottili le volute, maggiore è il pregio dell’opera.
Per costruire il grazioso cestino portacaramelle adoperiamo un compensato da 6 mm di buona qualità: faggio o betulla sono sufficientemente rigidi e compatti da lasciare un taglio netto e riccioli robusti.
CESTINO PORTACARAMELLE: I PASSAGGI
Dopo aver tracciato un disegno su carta, incolliamolo sul compensato con colla fatta con acqua e farina, economica e rimovibile con una spugna bagnata.
Dopo aver forato con una punta da 2 mm le aree da asportare, poggiamo il pezzo sulla base a coda di rondine e passiamo al taglio con il seghetto, con un movimento leggero e costante; è molto importante anche tenere il seghetto in verticale per ottenere l’esatto trasferimento del disegno sulla faccia opposta del compensato che rimane sempre in vista.
Liberiamo la figura con un taglio perimetrale in modo da rendere più maneggevole il pezzo da tagliare.
Uno dopo l’altro si eseguono tutti i tagli, quindi si asporta la carta bagnandola con una spugna umida. Se necessario si ritoccano le aree tagliate per migliorare la simmetricità della figura.
Con una serie di sottili lime da orefice, dette anche “code di topo”, si rifiniscono pazientemente le forature e i margini dei tagli eliminando tutte le irregolarità e i “peletti” lasciati dal seghetto.
Quando tutti i pezzi sono pronti si compone il cestino portacaramelle, inserendo i tenoni nelle rispettive cavità. Per rendere più solido l’insieme mettiamo alcune gocce di colla vinilica in corrispondenza degli incastri.
A colla asciutta si appende il cestino ad un gancetto e si procede alla verniciatura con una vernice trasparente e opaca. Da ricordare che la maniglia è articolata, quindi bisogna fare in modo che la vernice non la blocchi durante l’essiccazione.