Il Gruppo Xella produce e distribuisce materiali da costruzione e materie prime
Xella è un’azienda giovane, presentata per la prima volta al mercato edile nel 2003 in occasione della principale fiera per l’industria delle costruzioni in Europa, la “BAU” di Monaco di Baviera. Il gruppo è nato dall’unione delle aziende Haniel-Bau IndustrieGmbH, Ytong AG e Fels-Werke GmbH, operanti nel settore dei materiali da costruzione. La sede centrale della nuova società è situata in Germania a Duisburg.
Con le tre divisioni – materiali da costruzione, sistemi di costruzione a secco e calce – l’azienda si presenta come il più grande produttore al mondo di calcestruzzo cellulare e arenaria calcarea, nonché leader nella fabbricazione di lastre in gessofibra. Attualmente il gruppo è presente in oltre 30 Paesi, con stabilimenti non solo in Europa ma anche in Cina, Stati Uniti e Messico.
Il Gruppo Xella sviluppa Concetti innovativi e nuovi approcci di sistema consentono lo sviluppo di materiali da costruzione efficienti e sostenibili. I marchi del Gruppo Xella offrono prodotti di elevata qualità e soluzioni personalizzate, per costruzioni con prestazioni eccezionali, pronte in tempi veloci e dai costi contenuti.
Laterlite è la prima azienda produttrice di argilla espansa in Italia.
Laterlite nasce nel 1964 con lo stabilimento di Parma e la sede Marketing Commerciale di Milano e inizia così, con successo, la diffusione del marchio Leca in edilizia. Si realizzano in quegli anni le prime applicazioni isolanti nell’edilizia e nasce Lecablocco che si sviluppa sino ai nostri giorni con nuovi prodotti mirati ad esaltarne le caratteristiche termiche, acustiche, di resistenza al fuoco ed architettoniche. Laterlite cresce insieme alla cultura dell’isolamento termico e dell’alleggerimento delle strutture con Leca. All’inizio degli anni ’90 viene prodotta per la prima volta LecaPiù, l’argilla espansa a basso assorbimento di umidità da cui è stata sviluppata l’ultima generazione di premiscelati Lecacem per sottofondi e coperture, Lecamix per massetti di finitura, Leca CLS per calcestruzzi leggeri strutturali, Malte Leca per malte termoisolanti. Parallelamente nel settore dei massetti di finitura spicca la gamma Massettomix, massetti adatti al sistema di riscaldamento a pavimento e per bassi spessori, e la gamma Intonaci termoisolanti e tagliafuoco a base di vetro espanso riciclato. Leca viene anche utilizzato in settori geotecnici e stradali, per rilevati leggeri, riempimenti dietro muri di sostegno, barriere fonoassorbenti e nel verde in genere. Dal 1° gennaio 2002 è avvenuta l’integrazione delle attività nel settore dell’argilla espansa e premiscelati leggeri tra Laterlite e Buzzi Unicem. La nuova società Laterlite opera con i marchi Leca e Termolite. Oggi, dopo cinquant’anni d’esperienza e più di 40 milioni di metri cubi di Leca prodotti e venduti, Laterlite è leader nel settore dell’argilla espansa e affianca i professionisti dell’edilizia nella scelta delle soluzioni leggere ed isolanti per favorire il risparmio energetico.
Presenti sul mercato da oltre quarant’anni, Celegon opera nel settore dell’arredamento proponendo soluzioni a qualsiasi esigenza.
Il prodotto di punta Celegon è la pluripremiata porta Ergon, la cui caratteristica principale è l’anta rototraslante, apribile da ambo i lati.
Ciò consente:
Il movimento simultaneo di rotazione e traslazione dell’anta in movimento determina un ingombro ridottissimo, rendendo accessibili anche locali di piccole dimensioni.
Una maggiore accessibilità, venendo incontro in particolare alle esigenze dei disabili in carrozzina.
Il doppio senso di apertura va incontro alla soluzione delle problematiche legate alle vie di esodo.
Vortice si è imposta sul mercato europeo ed extraeuropeo, diventando sinonimo di tutto ciò che riguarda ventilazione, climatizzazione, depurazione e riscaldamento degli ambienti chiusi. Vortice® si pone ai vertici internazionali del settore, operando da tre sedi, in Italia, in Francia e in Inghilterra, e con numerose agenzie di rappresentanza in tutto il mondo. Grazie alla serietà e all’esperienza maturate, l’azienda è infatti arrivata a conquistare la leadership per la funzionalità, la sicurezza e l’eleganza che da sempre caratterizzano i suoi prodotti. Il suo scopo principale è quello di soddisfare pienamente chi vende, installa e usa i suoi prodotti.
Vortice è presente in oltre 82 Paesi nei 5 continenti: l’internazionalizzazione dei mercati è una sfida che l’azienda ha raccolto trenta anni fa, grazie all’assoluta qualità dei suoi prodotti con l’apertura nel 1974 di Vortice France, per agire su quel mercato dalla sede di Saint-Maur, vicino a Parigi. Tre anni dopo, nel 1977, è la volta di Vortice Limited, che ora è situata a Burton on Trent, nell’East Midlands, in una posizione centrale e strategica per i trasporti stradali, ferroviari e aerei. L’Italia, dove sono collocati i laboratori tecnici, i centri di ricerca e le strutture produttive, la Francia e il Regno Unito sono le tre basi da cui Vortice si muove per essere presente in tutto il mondo con la sua produzione.
L’azienda leader nelle soluzioni per il GreenBuilding
Romano Sghedoni nel 1968, a soli 29 anni, fonda a Sassuolo (MO) Kerakoll oggi leader nel campo delle soluzioni per il GreenBuilding con un primato tecnologico rinomato a livello internazionale. I primi adesivi monocomponenti per ceramica, progettati e realizzati direttamente nel garage di casa, sono frutto del suo entusiasmo per le costruzioni, della passione per la chimica, assieme al grande amore per l’ingegneria.
L’intuizione e la grande determinazione lo portano alla ricerca di una continua innovazione: prodotti sempre nuovi, unici nella tecnologia e nella semplicità applicativa per la posa professionale di grès porcellanato e pietre naturali in qualsiasi condizione di esercizio.
La crescita continua che ne consegue porta l’azienda ad allargare il proprio business al recupero edilizio occupandosi di risolvere problematiche di impermeabilizzazione, di degrado del calcestruzzo, considerato erroneamente indistruttibile, fino ad arrivare al risanamento di edifici invasi dall’umidità.
Sghedoni è innovativo anche nella costruzione di un team motivato e caratterizzato da mission, vision e valori condivisi. La forte cultura aziendale che ne deriva porta nel 1990 alla creazione di Kerakoll Global Service, identificando così Kerakoll come miglior azienda del settore nei servizi di consulenza e assistenza tecnica a 360 gradi.
La continuità generazionale e l’impegno della famiglia Sghedoni alla guida dell’azienda sono assicurati dai figli Fabio, Gian Luca ed Emilia, Promotori del processo di internazionalizzazione con la creazione di uno staff internazionale, di una innovativa strategia di valorizzazione del brand e della svolta green.
Nel settembre 2000 e aprile 2006 Kerakoll perfeziona gli acquisti delle quote di riferimento di SLC e Rankover, leader in Europa rispettivamente nel mercato degli adesivi ecologici e vernici all’acqua da parquet e in quello delle pitture decorative eco-compatibili e naturali per il GreenBuilding e il restauro storico.
Kerakoll oggi
impiega oltre 1.340 collaboratori diretti, con un’età media di 35 anni
dispone di 12 filiali nel mondo
esporta quasi il 40% della produzione in oltre 100 Paesi
fornisce 20.000 Trade Building e 5.000 Wood Flooring Center nel mondo
per soddisfare i quasi 2.000.000 di professionisti che scelgono ogni anno di acquistare un prodotto Kerakoll.
Da sempre la filosofia sulla quale Kerakoll ha basato la propria visione è fare la differenza attraverso l’innovazione sostenibile. Nascono così nell’aprile 2005 Biocalce e l’Edilizia del Benessere, il nuovo modo di costruire sostenibile orientato al miglioramento della salute e della qualità della vita, e nelfebbraio 2007 Kerakoll Design, le nuove eco-superfici solide in cementoresina particolarmente amate da architetti, progettisti ed interior designer.
Fassa Bortolo si pone come punto di riferimento fondamentale per gli operatori del settore, con una gamma completa dalle malte agli intonaci premiscelati, dalle pitture ai rivestimenti colorati, dai massetti ai prodotti per la posa dei pavimenti e rivestimenti fino alle soluzioni per risanamento delle murature umide, il ripristino del calcestruzzo e l’isolamento termico, oltre ai prodotti bio-ecologici certificati per costruire secondo i canoni della moderna bioarchitettura e il Sistema Cartongesso GYPSOTECH® con una linea completa di lastre e accessori per il montaggio.
SISTEMA COLORE Il Sistema Colore è caratterizzato da diversi Sistemi, che garantiscono traspirabilità, resa estetica, affidabilità, durata e flessibilità applicativa: IDROSILICONICO, ACRIL-SILOSSANICO, ACRILICO, AI SILICATI, DECORCALCE ed ELASTOMERICO. Orientarsi in questo universo diventa più facile potendo scegliere il prodotto di finitura corretto, individuandone immediatamente la destinazione d’uso.
Inoltre viene proposta anche la LINEA GREEN VOCATION, finiture senza solventi organici, plastificanti e donatori di formaldeide, a bassissimo contenuto di VOC (composti organici volatili, che, a causa della loro natura chimica, sono responsabili di alcuni fenomeni di inquinamento atmosferico e possono avere effetti nocivi sulla salute), dedicate agli interni, che garantiscono elevate prestazioni con risultati finali di alta qualità e rappresentano un’eccezionale sintesi delle migliori caratteristiche tecnico-applicative, rispettando i criteri di ecosostenibilità, permettendo quindi di avere ambienti più sani e contribuendo al benessere delle persone.
SISTEMA CARTONGESSO GYPSOTECH® Il Sistema Cartongesso GYPSOTECH®, è la soluzione più efficace ed evoluta per separare gli ambienti, creare nuovi spazi, ristrutturare ed isolare perfettamente la propria abitazione con una linea completa di lastre ed accessori per il montaggio, rispondendo alle esigenze di comfort, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente.
Conforme alle più recenti disposizioni legislative internazionali (oltre alla marcatura CE anche la certificazione NF, rilasciata dal CSTB di Parigi e la mappatura della Linea rispetto allo standard LEED®, Leadership in Energy and Environmental Design), il Sistema si compone di varie tipologie di lastre:
– oltre a quelle Standard, sono disponibili lastre con fibra di vetro e vermiculite adatte a resistere alle alte temperature (Gypsotech®Focus),
– quelle a basso coefficiente di assorbimento d’acqua (Gypsotech®Aqua) e quelle con barriera al vapore in alluminio (Gypsotech® Vapor);
– per l’isolamento termico-acustico, una ulteriore soluzione è rappresentata dall’utilizzo di lastre accoppiate (Gypsotech®Duplex), caratterizzate dall’abbinamento del cartongesso con diversi materiali isolanti (polistirene espanso, polistirene espanso additivato con grafite, estruso, poliuretano, lana di vetro e lana di roccia);
– infine, GypsoLIGNUM, prodotto “top” del Sistema (Tipo DFH1IR secondo EN 520), lastra progettata per unire varie peculiarità: densità superiore a 1000 kg/m3, nucleo con coesione migliorata in caso di incendio, resistenza all’impatto superficiale, ridotta capacità di assorbimento dell’acqua, resistenza meccanica migliorata e nucleo additivato con farina di legno naturale a granulometria differenziata, che lo caratterizza come prodotto indispensabile per la bio-edilizia di qualità.
Le pompe di calore ricavano energia dall’ambiente, prelevando e utilizzando il calore disponibile nel terreno, nelle acque di falda o nell’aria e rendendolo disponibile a un livello termico più elevato. L’energia termica ricavata è circa 4 volte superiore all’energia elettrica assorbita
Con le pompe di calore per la climatizzazione e la produzione di acqua calda si può realizzare un impianto del tutto indipendente dall’utilizzo di combustibili fossili. Le pompe di calore sfruttano il calore contenuto nell’ambiente (aria, acqua, terreno), anche se questo risulta essere in partenza a una temperatura inferiore rispetto al mezzo da riscaldare. Il ciclo di funzionamento permette di estrarre questa energia “nascosta” per cederla all’impianto di riscaldamento. Se l’energia elettrica necessaria viene fornita da un impianto fotovoltaico, climatizzazione e produzione di acqua calda avvengono senza uso di combustibili e senza emissioni di CO2 nell’ambiente. Non essendoci fiamme libere e canne fumarie, si azzerano i rischi di incendio e intossicazione per insufficiente tiraggio. Il ciclo può essere invertito, la stessa apparecchiatura e lo stesso impianto possono essere utilizzati tanto per il riscaldamento quanto per il raffrescamento.
Come funziona la pompa di calore
Nella pompa di calore c’è un circuito chiuso in cui un fluido refrigerante passa ciclicamente da liquido a vapore (e viceversa) variando le sue condizioni di temperatura e pressione, in pratica il suo stato fisico. Nell’evaporatore il fluido refrigerante passa da liquido a vapore assorbendo calore dall’ambiente; il compressore aumenta l’energia contenuta nel fluido grazie a un modesto assorbimento di energia elettrica e prepara il fluido alla condensazione; passando da vapore a liquido, il refrigerante cede calore utile all’impianto di riscaldamento. Il ciclo poi si chiude grazie alla valvola di espansione, che riporta il fluido alle condizioni iniziali. L’energia termica resa da questo processo vale in genere 4 volte l’assorbimento elettrico della macchina, che può anche essere fornito da un impianto fotovoltaico.
Dimensionamento pompa di calore
In modalità riscaldamento, è identificata dal valore COP (coefficiente di resa) che è il rapporto tra l’energia prodotta e quella assorbita per il funzionamento della pompa. Una pompa efficiente produce fino a 3-4 kWh termici a fronte di 1 kWh di energia assorbita, pertanto il COP sarà compreso tra 3 e 4. L’abbinamento a un impianto fotovoltaico, piuttosto che alla rete elettrica, permette di produrre anche l’energia necessaria al funzionamento della pompa, azzerando i costi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria tutto l’anno.
Come funzionano le pompe di calore
Pompe di calore Aria-acqua
La pompa di calore preleva il calore dall’aria esterna all’abitazione e lo cede al sistema di condizionamento; si installa all’esterno senza problemi di allacciamento, ma deve disporre di un sistema di sbrinamento automatico.
Pompe di calore Acqua-acqua
Il calore viene prelevato da acqua di falda, di lago o di fiume e ceduto al sistema di condizionamento interno; c’è una maggiore spesa iniziale per il sistema di adduzione e trattamento, ma non risente delle condizioni climatiche.
Pompe di calore Terra-acqua
Il calore contenuto nel sottosuolo, a temperatura costante in ogni periodo dell’anno, viene convogliato alla pompa da speciali sonde inserite nel terreno, in orizzontale a 1-1,5 m di profondità o in verticale per decine di metri.
Vantaggi delle pompe di calore
Scaldano e rinfrescano
A differenza di una caldaia, la pompa di calore può essere utilizzata anche per il raffrescamento estivo, basta invertire il ciclo; questa possibilità riduce i tempi di ammortamento della spesa. ∙
Alimentazione
Funziona ad energia elettrica, ma il rapporto tra i kW assorbiti e quelli restituiti sotto forma di calore è 1:4. Si stanno affermando anche pompe di calore alimentate a metano. ∙
Ingombro
L’ingombro è simile a quello di una caldaia, ma la pompa non abbisogna di un locale dedicato. ∙ Manutenzione. Minima, non necessita di alcun intervento e non occorre la revisione annuale. ∙
Costi d’installazione
Per le pompe di calore geotermiche ci sono costi iniziali elevati per realizzare l’impianto (perforazione in profondità); per quelle ad aria o ad acqua si riducono, ma con un corretto dimensionamento si rientra comunque dell’investimento in tempi relativamente brevi.
Costi d’esercizio
Il consumo elettrico può richiedere l’aumento dei kW di fornitura, ma si può sopperire installando un impianto fotovoltaico in grado di fornire energia anche alle altre utenze ed eventualmente effettuare lo scambio sul posto con l’Enel.
Sicurezza
Non brucia combustibile (quella elettrica) e non necessita di canna fumaria; minor rischio d’incendio e nessuno di intossicazione da cattiva combustione.
Ecologica
Considerando la pompa di calore elettrica, utilizza aria, acqua o sottosuolo, che la legge riconosce come fonti rinnovabili. Non emette CO2, se non in forma indiretta (cioè le emissioni in atmosfera prodotte dalle centrali elettriche). Tuttavia, se per l’acqua sanitaria si ricorre ad un impianto solare, si usa meno energia elettrica e aggiungendo un impianto fotovoltaico si azzera il consumo, quindi anche le emissioni “indirette” vanno a zero. Le pompe di calore elettriche possono essere installate anche in zone non raggiunte dalla rete del gas.
Possiamo realizzare mascherine stencil partendo semplicemente dal disegno che più ci piace
Fanno sempre più tendenza gli oggetti e gli ambienti di casa decorati con la tecnica stencil. Grazie all’utilizzo delle mascherine stencil, attraverso le quali si pittura, possiamo dar libero sfogo alla nostra fantasia. Se in commercio ne troviamo infinite varietà, non c’è nulla di più divertente che realizzare mascherine stencil fai da te: vediamo come si fa.
Cosa serve per creare mascherine stencil fai da te Le maschere si possono creare utilizzando come supporto materiali diversi:
pellicole di acetato (le più usate perché non si impregnano di pittura),
nylon,
cartoncino (particolarmente adatto, soprattutto per lavori veloci, che non devono essere ripetuti molte volte nel tempo.
L’acetato è un foglio trasparente (usato per le “lavagne luminose”), che si acquista in cartoleria e nei negozi di articoli per l’ufficio (euro 0,15 il foglio A4). Il nylon, resistente e flessibile, utilizzato per coprire le serre, può essere usato perché spesso e robusto. Si vende nei negozi di bricolage e presso i garden center. Un altro materiale specifico è il decifix, una plastica adesiva che si acquista in cartoleria e nei negozi di hobbistica/casalinghi. l Una volta deciso il supporto non rimane che ricopiare il disegno da riprodurre. Tracciamolo con il pennarello nero sul supporto da intagliare e creiamo così la nostra mascherella. Per il ritaglio usiamo un cutter per hobbistica ben affilato seguendo la traccia. La maschera va appoggiata su un tappetino di gomma un po’ spesso.
Mascherine stencil fai da te con forbicine e cutter
Per realizzare l’intaglio della mascherella in modo preciso e con contorni netti è bene dotarsi di un tappetino di gomma, forbici a lame corte e sottili (particolarmente adatte quelle per découpage) e un taglierino per hobbistica.
L’intaglio
Si possono realizzare più mascherelle partendo da una maschera da stencil già pronta. Si appoggia questa su un foglio di carta, che si accoppia ad una carta carbone e ad un cartoncino bianco su cui rimarrà impresso il disegno. Con un punteruolo si seguono le campiture. Il lavoro risulta migliore appoggiando il tutto su un tappetino di gomma. Le tracce si seguono poi con il taglierino.
Il colore
Il colore Prima di procedere alla realizzazione dello stencil è bene effettuare alcune prove di colore su un foglio di giornale. Questo consente di correggere eventuali imperfezioni della maschera. Per la prova si possono utilizzare gli spray acrilici.
Con il pennello
Dopo aver ricavato le sagome dalla pellicola di acetato o nylon possiamo procedere allo stencil vero e proprio. Si appoggia la maschera sulla parte da trattare e la si fissa in modo stabile con il nastro adesivo di carta. Si intinge il pennello da stencil nel colore preferito e si picchietta la zona senza caricare eccessivamente di colore. Si completa il lavoro e si toglie lentamente la maschera.
Mascherine stencil già pronte
Nei negozi specializzati in belle arti e nei grandi centri di bricolage troviamo un’ampia gamma assortita di maschere per stencil già pronte che possiamo utilizzare come dime per realizzarne altre. Il prezzo è a partire da 2,15 euro cadauna. Vasta scelta di mascherine stencil sul sito Opitec
Un impasto casalingo di costo modestissimo permette di modellare soprammobili, pupazzi, bamboline e altri oggetti decorativi
Come si fa la pasta di sale? Per ottenere composizioni artistiche di sicuro effetto possiamo utilizzare un “mix” piuttosto semplice, la pasta di sale, che ci permette di ottenere un materiale modellabile tipo plastilina.
Pasta di sale ricetta
Misceliamo otto etti di farina con un chilo di sale fino e un cucchiaio di colla per tappezzeria, amalgamandoli con l’aggiunta una tazza d’acqua. Gli impasti colorati richiedono la miscelazione con colori a tempera. Per i soggetti che esigono tinte più variegate oppure sfumate si interviene, dopo la modellazione e la cottura in forno, con un ritocco ad acquerello.
Come fare la pasta di sale
Un cucchiaio di colla per tappezzeria aggiunto nell’impasto assicura una buona coesione generale e facilita l’aderenza tra le varie parti della composizione.
I pezzi che richiedono una colorazione uniforme vengono lavorati partendo da un impasto tinto con colori a tempera incorporati con una buona manipolazione.
L’impasto, preparato miscelando a secco i vari ingredienti e aggiungendo l’acqua solo in ultimo, viene modellato a partire dalla massa compatta oppure da una sfoglia allargata con un rullino.
Lavoretti pasta di sale
Le piccole palette di plastica vendute con le confezioni della plastilina sono gli strumenti più adatti, oltre alle dita, per modellare la pasta.
Per incollare tra loro le varie parti si inumidiscono prima le superfici di contatto con acqua additivata con un pizzico di colla per tappezzeria.
Uno stecchino serve, oltre che per modellare, anche per assestare i pezzi nella posizione voluta. L’oggetto finito va lasciato essiccare per 24 ore prima di essere messo a cuocere in forno a 70 °C per 36 ore.
Eventuali ornamenti di stoffa o di passamaneria vengono applicati dopo la fase di modellatura e cottura in forno, utilizzando la pistola per termocolla.
Originalissime idee per “hackerare” prodotti Ikea rendendoli utili per i nostri amici a quattro zampe!
Attenzione… gatti hacker sono stati avvistati nelle abitazioni di innumerovoli cittadini… Ma no dai, non si tratta del titolo un improbabile film cyber-demeziale, ma di idee originali che possiamo realizzare per i nostri piccoli felini semplicemente cambiando destinazione d’uso ai mobili dell’Ikea!
Gatti Hacker: l’ascensore
Consapevoli dell’abitudine dei gatti, a volte distruttiva, di salire sui mobili… ecco un’idea per consentire ciò senza recare danni. Basta sagomare i ripiani della libreria Billy per ottenere un perfetto “ascensore”.
Gatti Hacker: Lettiera “très chic”
Sfruttiamo l’eleganza dello scaffale Bestå, privato dei ripiani e completato con anta Bestå Vara, in modo da ottenere una comoda casetta per il gatto. È sufficiente realizzare un’apertura su un fianco dello scaffale ed installare una porticina “flap” per il passaggio del nostro amico a quattro zampe.
Gatti Hacker: Lettiera isolata
Il mobiletto Flaren, concepito originariamente per il bagno, ritrova in questa rivisitazione parte della sua vocazione. Il bagno in questione però non è quello di casa, ma bensì quello del gatto, infatti al suo interno è collocata la lettiera mentre, su un fianco, è praticata un’apertura per l’accesso del felino.
Gatti Hacker: Scaletta cuccia per gatti
La mensola Lack è realizzata con truciolare, fibra di legno, plastica ABS, lacca acrilica. Misura 1300×260 mm e può sostenere un carico massimo di 15 kg. Si fissa a scomparsa, diventando un tutt’uno con la parete.
Sofà per gatti
Prepariamo una fantastica cuccia per i nostri amici gatti utilizzando il lettino per bambole “Duktig” il cuscino “Gosa Slan” ed il Plaid “Irma”. Una combinazione davvero vincente e soffice!