Home Blog Page 237

Demolire in sicurezza

Demolire in sicurezza è di importanza fondamentale: servono gli attrezzi giusti e un’attenzione specifica per la stabilità delle strutture

Una delle fasi più impegnative e che richiede particolari attenzioni nella ristrutturazione o nelle modifiche strutturali di una casa è la fase di demolizione, sia che si tratti di una parete, di un pavimento o di un’altra struttura. Bisogna demolire in sicurezza, certi di non indebolire altre strutture e di non danneggiare elementi e finiture di contorno, soprattutto quelle portanti o che è previsto debbano rimanere. Nel frattempo si deve operare in modo appropriato, senza disperdere tempo ed energie. Per demolire in sicurezza e in breve tempo è bene utilizzare martelli demolitori, con altri strumenti si è più precisi, con altri ancora si procede spaccando grossi pezzi. Gli scalpelli per demolire, così come le punte per i trapani demolitori, hanno due forme principali, una piatta, a profilo del tagliente diritto, e una a punta. Hanno ovviamente funzioni differenti, sebbene quella piatta vada bene nella maggioranza dei casi. Con materiali particolarmente duri la punta acuta permette di incrementare l’azione battente, sia a mano, sia col trapano.

Cosa serve per demolire in sicurezza:

  • Mazzetta
  • Scalpelli di varia forma
  • Mazza
  • Martello demolitore e punte
  • Secchi e canestri

Attrezzi per demolire in sicurezza

demolire in sicurezza, attrezzi per demolizione, demolire, martello demolitore, mazzetta, scalpello, mazza

Martello demolitore: è un’evoluzione del trapano a percussione, sovradimensionato nella potenza, perché deve azionare una punta più grossa, e nel sistema battente, per avere colpi più energici.

demolire in sicurezza, attrezzi per demolizione, demolire, martello demolitore, mazzetta, scalpello, mazza

Scalpello e mazzetta: dove ci vuole precisione, la mano dell’uomo riesce a controllare meglio un piccolo e tagliente scalpello, appoggiato sempre nel punto giusto, calibrando bene il colpo di martello.

demolire in sicurezza, attrezzi per demolizione, demolire, martello demolitore, mazzetta, scalpello, mazza

Smerigliatrice: spesso è necessario iniziare una piccola demolizione con un taglio “chirurgico” fatto con la smerigliatrice angolare armata di lama diamantata. Serve a limitare l’area da demolire.

demolire in sicurezza, attrezzi per demolizione, demolire, martello demolitore, mazzetta, scalpello, mazza

Mazza: il peso della testa e la leva che fornisce il lungo manico rendono questo strumento una vera macchina da demolizione, dove però la precisione viene lasciata in secondo piano.

Demolire in sicurezza senza fare danni

demolire in sicurezza, attrezzi per demolizione, demolire, martello demolitore, mazzetta, scalpello, mazza

  1. Prima di iniziare un intervento di demolizione bisogna chiudere il rubinetto di erogazione dell’acqua, quello del gas e scollegare l’impianto elettrico della zona in oggetto.
  2. Per abbattere una tramezza si inizia dall’alto, con il trapano scalpellatore, praticando una serie di fori. Si rompe una prima fila di mattoni e, fila dopo fila, si scende sino al pavimento.
  3. Il materiale di risulta si accumula vicino a una parete della stanza in cui si sta lavorando. Per evitare che la polvere invada l’ambiente, si bagna ogni tanto con un po’ di acqua.
  4. Il materiale viene smaltito da ditte specializzate che mettono nelle vicinanze appositi cassoni di raccolta; talvolta possono essere smaltiti anche direttamente dal Comune.

Porte a scomparsa

0

La porte a scomparsa permettono di sfruttare in totale libertà anche piccoli ambienti, altrimenti ulteriormente ridotti dallo spazio destinato all’apertura di una porta a battente. Ma può anche essere una scelta di stile

Le porte a scomparsa permettono di recuperare spazio ed inserire mobili e sanitari senza vincoli di accesso alla stanza, che diventa così uno spazio unico totalmente sfruttabile. Il cuore del sistema è un controtelaio, che sostituisce un tratto di parete, concepito diversamente a seconda che si tratti di muratura o cartongesso; dentro il controtelaio scompare la porta, grazie a speciali carrelli scorrevoli e al binario superiore.
Fino a qualche tempo fa questa scelta condizionava il percorso degli impianti, non essendo possibile il loro transito nello spazio destinato allo scorrimento della porta, ma l’evoluzione di questi sistemi ha permesso di ottenere controtelai nei quali è possibile alloggiare fino a 5 scatole elettriche per lato (Eclisse Luce), oppure le tubazioni idrauliche. Quest’ultima possibilità risulta di grande aiuto  per bagni e cucine, ma la struttura dev’essere realizzata su misura caso per caso
Le porte a scomparsa possono essere ad un’anta, con apertura verso destra o verso sinistra, o a due ante speculari che scompaiono in due controtelai laterali. Con questa soluzione si possono coprire luci di apertura fino a 3 metri di larghezza e 2,90 in altezza, anche su superfici curve, ed esiste la possibilità di sincronizzare l’apertura di entrambe le ante muovendone una sola. Le porte a scomparsa possono essere attrezzate con sistemi di autochiusura, con velocità regolabile, o di comando motorizzato, di tipo manuale o a fotocellula. Questi due accessori, però, riducono la luce di passaggio di un centimetro nel primo caso e di sette nel secondo.

Controtelai per porte a scomparsa

porte a scomparsa, porte scorrevoli, porte scorrevoli a scomparsa, porte scorrevole, porte scorrevoli a scomparsa, eclisse

  1. La struttura di un controtelaio per pareti in muratura è costituita generalmente da lastre in acciaio zincato, irrigidite da nervature e ricoperte da un reticolo metallico per favorire l’aderenza dell’intonaco.
  2. Quelli per cartongesso adottano diversi sistemi di montaggio ed il cassonetto è fornito di profili per il fissaggio delle lastre.
  3. Modello Eclisse Luce

Controtelai murati

porte a scomparsa, porte scorrevoli, porte scorrevoli a scomparsa, porte scorrevole, porte scorrevoli a scomparsa, eclisse

  1. Il controtelaio appena murato; nella versione per muratura si intonaca sulla rete, in quella per cartongesso si procede con il fissaggio delle lastre.
  2. La rete che riveste i pannelli del cassonetto supporta il primo strato di intonaco; quando questo è rappreso, si passa alla rasatura con malta più fine.

Stelle di Natale di carta

Realizziamo delle bellissime Stelle di Natale di carta crespa per impreziosire l’atmosfera durante le festività

Stelle di Natale di carta, stella di natale di carta, stella di natale, stelle di natale,  lavoretti con la carta, stelle di natale con la carta, stella natale carta lavoretti di natale fai da teL’Euphorbia o stella di Natale con i suoi grandi fiori rossi (che in realtà sono brattee, essendo i fiori piccolissmi ed insignificanti) è la pianta tipica per le feste natalizie: tutti ne abbiano un esemplare in casa o ne regaliamo un vaso a qualche amico che, però, di solito, dura ben poco oltre le feste.
Queste stelle di Natale di carta crespa non abbisognano di innaffiature o di potatura, basta liberarle ogni tanto dalla polvere e tenerle lontane dalla luce che potrebbe scolorirne le tinte.
Le stelle di natale di carta sono di facile realizzazione: servono solo le forbici per tagliare la carta crespa nella lunghezza desiderata, le pinze per troncare il filo di ferro o per piegarlo all’occorenza, due mani agili e precise nel modellare la carta e nel dare ai petali la forma più realistica.

Cosa serve per realizzare le stelle di Natale di carta:

  • carta crespa di vari colori in striscia o in cordoncino per fare foglie e fiori
  • filo di ferro plastificato per i gambi
  • colla vinilica
  • un paio di forbici, metro e pinze

I pistilli

Stelle di Natale di carta, stella di natale di carta, stella di natale, stelle di natale,  lavoretti con la carta, stelle di natale con la carta, stella natale carta lavoretti di natale fai da te

  1. Carta crespa gialla arrotolata e tagliata in pezzetti di uguale lunghezza a cui facciamo un nodo nella parte terminale: ecco realizzati i pistilli che compongono il cuore del nostro fiore.
  2. Teniamo in una mano un pezzetto di carta verde cosparso di colla vinilica ed appoggiamovi sopra i pistilli: arrotoliamo la carta verde stringendo nella morsa della colla le estremità inferiori della carta gialla.

Le brattee

Stelle di Natale di carta, stella di natale di carta, stella di natale, stelle di natale,  lavoretti con la carta, stelle di natale con la carta, stella natale carta lavoretti di natale fai da te

  1. I pezzettini di carta crespa rossa per fare i petali della nostra stella di Natale devono essere distesi, incurvati nella parte bassa e centrale e arrotolati in quella terminale.
  2. Cosparsi nel bordo inferiore di poca colla vinilica li avvolgiamo intorno alla struttura centrale del fiore già preparata.
  3. Avvolgiamo con una striscia di carta crespa verde il punto di unione dei vari petali creando il calice del fiore.
  4. Il gambo si realizza con un fil di ferro plastificato che comunque rivestiamo della solita striscia di carta crespa verde.

Statuine presepe fai da te con il mais

Foglie di mais creano originali e raffinati statuine presepe fai da te di stile rustico, di grande effetto e suggestione

Facciamo nascere statuine presepe fai da te manipolando le foglie di pannocchie: teniamo quelle grandi e pulite per vestiti e mantelli, quelle strette da accartocciare per la struttura del corpo. Per le statuine presepe fai da te le brattee si rivelano un materiale molto duttile: per quanto secche siano, purché non proprio sul punto di sbriciolarsi, quando si prendono in mano mantengono una notevole consistenza e, immerse in una soluzione acquosa, si ammorbidiscono al punto da poter essere attorcigliate, stese e modellate a piacere. Se la soluzione acquosa contiene colla vinilica è facile capire come sia possibile dare alle brattee una forma definitiva semplicemente inzuppandole, modellandole e lasciandole asciugare in forma con l’aiuto di qualche mezzo di tenuta che però non deve esercitare una pressione tale da rischiare di schiacciare il fascetto. Ed è a questo punto che ci viene in aiuto un insolito attrezzo: le mollette della parrucchiera, che hanno una molla di forza poco resistente, ma sufficiente a tenere chiuse le ganasce, che per di più si possono facilmente piegare con le dita assumendo, e mantenendo, qualsiasi forma gli si dia. Dopo aver modellato il corpo delle statuine presepe fai da te ed aver trasformato i ciuffi alle estremità in piedi e mani, si passa alla vestizione. Le varie sfumature di colore sono una caratteristica naturale delle foglie, dal beige chiarissimo, quasi bianco, al marrone bruciato; in alcuni casi possiamo accentuare le tinte degli abiti con qualche pennellata di colore. Davanti a questa rappresentazione sembra rinnovarsi la magia di Greccio, luogo in cui S. Francesco festeggiò il Natale del 1223 creando il primo presepio, rinnovando Betlemme.

Statuine presepe fai da te – Utilizzo del tutolo

statuine presepe fai da te, presepe fai da te, statuine del presepe fai da te, statuine fai da te, statuine per presepe,  statuine del presepe

  1. Il tutolo si taglia facilmente con un seghetto a denti fini portandolo alla misura voluta.
  2. Le gambe delle pecorelle sono tralci di vite e si incollano nella sede lasciata libera dal granello di mais.
  3. Ecco il pastore con il suo gregge: la superficie del tutolo riproduce con forte verosimiglianza il ricciuto vello delle pecore.

Statuine presepe fai da te

statuine presepe fai da te, presepe fai da te, statuine del presepe fai da te, statuine fai da te, statuine per presepe,  statuine del presepe

  1. Inumidite e spalmate di colla vinilica, le brattee, anche secche, riprendono abbastanza elasticità da poter essere attorte e modellate a piacere.
  2. Modellandone con le dita le lunghe e sottili ganasce, i becchi d’oca usati per la messa in piega diventano efficienti e versatili mezzi per tenere in forma le brattee. I ciuffi liberi ai polsi ed alle caviglie vengono pazientemente trasformati in realistici piedi e mani.
  3. Le brattee, immergendole in una bacinella con colla vinilica diluita con acqua, perdono ogni rigidità senza perdere consistenza.
  4. Anche se tecnicamente il lavoro è assai semplice, creare una tunica partendo da una foglia secca richiede occhio artistico e mano addestrata; la foglia è sì docile, ma per rimodellarla bisogna saperci fare.
  5. Anche le barbe delle pannocchie, i pistilli essiccati, trovano un utilizzo, diventando chiome e fluenti criniere. Basta un velo di colla vinilica per fissarle in posizione e per modellarle in modo ordinato.
  6. La statuina dell’angelo nunziante “Pace in terra agli uomini di buona volontà” è pronta per essere posizionata sulla grotta ma, data l’igroscopicità del materiale con cui è realizzata, va protetta con una vernice plastificante.

Toupie per legno

Caratteristiche e utilizzo della toupie per legno

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie La toupie per legno è una grossa fresatrice stazionaria che può trovarsi sia come macchina sin­gola sia come funzione di una “combinata”. Può lavorare anche con frese per toupie di grande diametro (oltre 90 mm). Le principali differenze, rispetto a una fresatrice portatile, riguardano la velocità di rotazione dell’utensile e il sistema di attacco delle frese per toupie. La velocità della toupie per legno è nettamente inferiore (5-10.000 giri/min) e le frese sono infilate sull’albero (direttamente o per mezzo di una testa portacoltelli) e strette su di esso con una vite. Questo sistema evita, o almeno riduce al minimo, la possibilità di un pericoloso bloccaggio della fresa quando i taglienti incontrano un ostacolo.

Circa la toupie per legno è utile sapere che:

  • Esistono due tipi di frese da taglio. Le frese vere e proprie hanno l’aspetto di una stel­la a due o più braccia dall’estremità affilata e sagomata; sono ro­buste, permettono di ottenere modanature molto profonde e sono “a profilo costan­te” cioè non cambiano forma e diametro con l’affilatura. 
  • Le frese “a coltelli”, invece, sono supporti circolari (“tamburi”) su cui si montano i taglienti ( i “coltelli”). Questi sono robusti ma, sporgendo di poco dal tamburo, non permettono modanature molto accentuate (non più di 15-20 mm) e quando vengono riaffilati si accorciano. In compenso i coltelli permettono di ottenere, molando e affilando le piastrine grezze disponibili per ogni tipo di testa, qualsiasi tipo di profilo.

Frese per toupie

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

L’ampia disponibilità di profili taglienti (coltelli) consente di soddisfare tutte le esigenze estetiche e funzionali e, anche acquistando un solo set di coltelli, si può svolgere la maggior parte dei lavori. Al momento di iniziare il lavoro,  dopo aver montato la lama, si ruota a mano l’albero della toupie per legno e si fa coincidere la parte tagliente con la testa del listello in lavorazione, per verificare l’entità della passata e il corretto posizionamento nel senso dell’altezza della testa portacoltelli. è consigliabile effettuare qualche prova su un listello di scarto.

Tamburo portacoltelli

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

Inserito sull’albero della toupie (nelle macchine più diffuse è Ø 30 o 35 mm), vi viene bloccato saldamente, ma non rigidamente, tramite boccole distanziali e una vite di pressione.

Tamburi multipli

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

Sull’albero è possibile montare più tamburi sovrapposti, di diametri diversi e più o meno distanziati da anelli, per ottenere, in una sola passata, modanature molto complesse.

Pressori di fresatura

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

Per quanto ferme siano le mani dell’operatore, per ottenere modanature di forma e dimensioni costanti è necessario guidare il pezzo contro i ferri tramite un doppio pressore.

Protezione per toupie

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

La protezione della fresa copre completamente l’albero. Lateralmente vi sono due assicelle di legno duro che debbono accostarsi il più possibile alla fresa per offrire un sicuro appoggio al pezzo.

Incastri complessi

toupie per legno, frese per toupie, toupie, toupie legno, frese per legno toupie

Esistono coltelli che consentono di realizzare incastri complessi in una sola passata sia sul pezzo maschio sia su quello femmina. I coltelli si montano su tamburi sovrapposti.

Scopri la gamma di toupie per legno Felder Group

Piantana fai da te di design

Con sottili tondini d’alluminio e un proiettore a cono diamo vita a un’originale e “leggera” piantana fai da te che ben si inserisce in un arredo moderno.

piantana fai da te, piantana design, lampada piantana fai da te, costruire una piantana, piantana design, ampade design, piantana fai da te, faidate piantanaPossiamo relizzare una spettacolare piantana fai da te con pochi euro nel nostro laboratorio senza scomodare i più noti designer (e i prezzi dei loro prodotti). La linea semplice ed essenziale di questa piantana fai da te consente una realizzazione rapida, ottenendo un risultato finale di grande pregio. La struttura portante della piantana fai da te è costituita dal fascio di tondini. Prima di formarlo dobbiamo inserire al suo interno lo spezzone di tige filettato (15 cm) sui cui si avviterà il portalampada. Per conferire alla piantana fai da te uno sviluppo a doppio cono, appoggiamo i tondini sul pavimento e, aiutandoci con le mani, allarghiamo il fascio fino a quando la lampada piantana rimane in piedi da sola stabilmente. Possiamo eventualmente scegliere l’altezza della piantana in funzione della lunghezza dei tondini, in modo da realizzare, all’occorrenza, piantanecon differenti altezze. Se utilizziamo una lampadina a risparmio energetico o alogena verifichiamo se è “dimmerabile” prima di collegare il variatore di luminosità.

Cosa serve per realizzare la piantana fai da te:

  • 15 tondini d’alluminio lunghi 200 cm, ø 8 mm
  • Un diffusore a cono completo di portalampada, tige e lampadina da 75 W
  • Un cavo elettrico lungo 10 m, variatore di luminosità con interruttore
  • Una piattina d’alluminio
  • Fascetta metallica a vite per il bloccaggio dei tondini

Lampada piantana fai da te – Il progetto

piantana fai da te, piantana design, lampada piantana fai da te, costruire una piantana, piantana design, ampade design, piantana fai da te, faidate piantana

Piantana design fai da te

piantana fai da te, piantana design, lampada piantana fai da te, costruire una piantana, piantana design, ampade design, piantana fai da te, faidate piantana

  1. Appoggiamo i tondini su un piano disponendoli ben uniti tra loro. Prendiamo il tige filettato, quindi realizziamo il fascio attorno a esso, facendo attenzione a far rimanere il tige esattamente al centro.
  2. Uniamo i tondini bloccandoli con una fascetta metallica a vite che stringiamo bene con il cacciavite. Serriamo forte in modo che quando posizioneremo i tondini a pavimento questi non si sfilino.
  3. Appoggiamo il fascio di tondini al pavimento e, aiutandoci con le mani, ruotiamo formando un doppio cono regolare fino a quando l’intera struttura non rimane in piedi stabilmente da sola.
  4. Prima di alloggiare il portalampada dobbiamo inserire il cavo elettrico nel tige posto al centro dei tondini. Il cavo è collegato ai morsetti del portalampada che viene, a sua volta, avvitato sul tige.
  5. La fascetta metallica che stringe i tondini è antiestetica: occultiamola con una strisciolina d’alluminio sufficientemente alta da poterla coprire integralmente. Aiutiamoci con pinze a pappagallo.
  6. Inseriamo il diffusore a cono e avvitiamolo sul portalampada: se abbiamo realizzato bene la struttura avremo l’impressione che il cono appoggi sui tondini senza essere avvitato. dotiamo la lampada da terra di un cavo sufficientemente lungo per poter accedere a prese di corrente posizionate distanti dalla lampada. Sul cavo possiamo inserire un variatore di luminosità.

Restaurare una cornice dorata

Impariamo a restaurare una cornice dorata attraverso interventi di pulizia preliminare e riapplicazione della foglia d’oro

Restaurare una cornice dorata, restauro cornici dorate, restaurare una cornice, doratura, cornice dorata, come restaurare una cornice, bolo, foglia d'oro, restauroRestaurare una cornice dorata è sicuramente un’attività che esige pazienza e precisione, ma con la giusta attenzione risulta essere operazione meno complicata di quello che si potrebbe immaginare. Per restaurare una cornice dorata occorre innanzi tutto effettuare un lavaggio con alcool denaturato per togliere lo sporco annidato nelle sagomature. Si applica poi una miscela di gesso per doratura e vi si stende sopra la colla di pesce, che serve per creare un adeguato sottofondo con il “bolo”. La doratura si effettua applicando particolari foglioline d’oro, vendute appositamente per questo lavoro. Le foglioline sono applicate su foglietti di carta leggermente più grandi. La foglia d’oro si fa aderire con molta delicatezza alla cornice premendola senza romperla fino alla totale copertura. La foglia d’oro, venduta in “libretti” contenenti più fogli, si presta all’utilizzo in vari lavori decorativi e di restauro delle dorature. Ne esistono diversi formati, con spessore differente.

Cosa serve per restaurare una cornice dorata:

  • Pennelli e spatoline di varie forme e dimensioni
  • Foglia d’oro, piuma, pietra d’agata
  • Colla di pesce, gesso
  • Bolo di sottofondo (già pronto)
  • Missione all’acqua per foglia d’oro
  • Carta vetrata fine
  • Aspiratore

Restaurare una cornice dorata – Pulizia e applicazione del gesso

Restaurare una cornice dorata, restauro cornici dorate, restaurare una cornice, doratura, cornice dorata, come restaurare una cornice, bolo, foglia d'oro, restauro

  1. Sulla cornice, pulita con alcool, stendiamo una miscela di gesso per doratura e colla di pesce. L’applicazione si esegue con il pennello, cercando di far penetrare il prodotto in tutte le fessure della cornice.
  2. Con spatoline di varie dimensioni rifiniamo la gessatura sulle decorazioni, in modo da ricostruire eventuali mancanze sui rilievi. Lavoriamo con pazienza, in modo da effettuare un lavoro preciso.
  3. Quando il gesso è indurito passiamo la cornice con carta verata molto fine, delicatamente, per lisciare le superfici e togliere irregolarità e asperità. Asportiamo il polverino prodotto con l’aspiratore.
  4. La prima fase termina con un’ulteriore mano di gesso liquido su cui si applica una passata di colla di pesce. Si crea così il sottofondo per il “bolo” colorato che applichiamo a seguire.

Restaurare una cornice dorata – Applicazione della foglia d’oro

Restaurare una cornice dorata, restauro cornici dorate, restaurare una cornice, doratura, cornice dorata, come restaurare una cornice, bolo, foglia d'oro, restauro

  1. Applicato il bolo, rossiccio, passiamo alla doratura, stendendo la missione all’acqua su cui applichiamo le foglioline d’oro.
  2. Un sistema alternativo, anzichè utilizzare la missione all’acqua, consiste nell’impiegare colla di pesce stesa di volta in volta, durante la posa delle foglie d’oro.
  3. Le foglie d’oro, durante l’applicazione, non devono essere mai toccate con le dita. Possiamo aiutarci, invece, con una soffice piuma.
  4. Con una pietra d’agata, facciamo aderire le foglie d’oro alla cornice. La pietra è in grado di esaltare la brillantezza dell’oro.

Gli utilizzi della spazzola abrasiva

La spazzola abrasiva utilizzata per agire su parti metalliche (ma non solo) è prodotta in numerose varianti.

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo, Il manico della spazzola abrasiva è di solito prolungato, per mantenere le mani al sicuro dai filamenti che possono traumatizzare le dita fino a conficcarsi sotto la pelle, l’estremità opposta all’impugnatura è spesso ricurvata verso l’alto per consentire ai filamenti di raggiungere anche gli angoli. Le setole della spazzola abrasiva possono essere di ottone, acciaio, acciaio inox o acciaio ottonato, di lunghezza e diametro variabile per esercitare una maggior aggressione sullo sporco e sulla ruggine o per rispettare le superfici senza produrre graffi che possono diventare veri e propri solchi.

Cosa bisogna sapere circa la spazzola abrasiva:

  • Sotto l’azione dello sfregamento le setole si adattano anche a superfici molto eleborate e riescono a rimuovere lo sporco anche nelle zone nascoste.
  • Su manufatti molto arrugginiti, l’azione della spazzola abrasiva, anche se a setole dure, non può in alcun modo permettere di raggiungere una pulizia approfondita. Serve per eliminare le parti incoerenti, le sfogliature e la patina più esterna, ma occorre comunque effettuare una successiva carteggiatura, se possibile, o applicare un convertitore di ruggine.

Spazzola abrasiva per lamiere

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

Per rimuovere le tracce di ossido serve una spazzola abrasiva che non risulti troppo aggressiva, di buone dimensioni, con setole di ottone o PVC da strofinare sulla superficie senza premere troppo.

Spazzola per barbecue

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

Le robuste setole metalliche sono l’unico sistema valido per rimuovere i residui unti e carboniosi dalle griglie di cottura dopo l’utilizzo, prima di procedere al loro lavaggio.

Pulizia delle candele

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

L’elettrodo è molto delicato, le incrostazioni si eliminano con una spazzola di ottone a fili sottili, soffiando poi con l’aria compressa per non portare pulviscolo nella camera di combustione.

Scovolo abrasivo per tubazioni

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

Lo scovolo per la pulizia interna dei tubi presenta un’avvolgimento cilindrico di lana d’acciaio o di setole metalliche. Va utilizzato ruotandolo e facendolo scorrere avanti e indietro.

Spazzola per saldatura

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

A corredo delle saldatrici per uso hobbistico c’è solitamente un accessorio che, sullo stesso manico, ha una sorta di martellina per rimuovere la scoria e una spazzola per pulire la saldatura.

Per pavimenti

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,

Per la pulizia dei pavimenti esterni di pietra una scopa a setole metalliche non aggressive permette di rimuovere la patina di smog e il muschio o di stendere terra o sabbia di riempimento.

Scovoli speciali

spazzola abrasiva, spazzola per ferro, spazzola da ferro, spazzola per metallo, spazzola per metallo,
Per applicazioni specifiche si possono trovare scovoli la cui conformazione e i materiali utilizzati garantiscono l’efficacia del lavoro. Esistono di forma ridotta (1) per la pulizia interna dei terminali idraulici; particolari per la forma sono quelli concepiti per la pulizia dei terminali (scovolo esterno) e dei morsetti (scovolo a boccola) delle batterie (2), a duplice funzione. Inoltre, scovoli per la pulizia dei tubi della caldaia, di acciaio temperato liscio con anima di filo metallico (3) e per camini, di grandi dimensioni, con le setole realizzate di piattina d’acciaio (4) o, per la pulizia di canne fumarie d’acciaio, con setole di nylon.

 

 

 

 

 

 

 

 

Decori natalizi fai da te

Finemente dipinte e arricchite con fiocchi le scatole tonde dei formaggini diventano raffinati decori natalizi fai da te

decori natalizi fai da te, decorazioni natalizie fai da te, decorazioni natalizieUn alberello tutto bianco e abbellito da dischi luccicanti, impreziositi da minuziosi decori natalizi fai da te in raffinate tonalità e riccamente infiocchettati: costa un occhio? No, se i decori natalizi fai da te sono realizzati con le comunissime scatolette di robusto cartone che contengono i formaggini “a spicchi”.

Decori natalizi fai da te con con poca spesa
Recuperiamo un certo quantitativo di scatolette : l’idea è quella di una realizzazione dominata prevalentemente dai colori bianco e blu, dove i dischi, grazie all’effetto del colore a olio e ancor più della vernice trasparente che li ricopre, somigliano ad antiche ceramiche. Il disegno da eseguire sulla scatola richiede una mano ferma e un po’ di pazienza.  

Applicare i colori
Diluiamo i colori con la trementina e dipingiamo le varie illustrazioni a mano libera con un pennello tondo a punta fine. Il retro e i fianchi della scatoletta sono colorati in tinta unita. Quando il colore a olio è asciutto stendiamo due mani di vernice lucida trasparente. Ogni disco viene rifinito con cordoncino e fiocco di raso. Possiamo adottare la stessa tecnica su un albero tradizionale verde, realizzando decorazioni dorate, argentate, oppure nei classici colori natalizi: rosso e verde.

Cosa serve per realizzare i decori natalizi fai da te:

  • cutter,
  • pennellini,
  • forbici,
  • pistola per colla a caldo,
  • scatolette dei formaggini,
  • avanzo di pittura murale bianca, colori a olio (blu cobalto e blu di Prussia),
  • carta vetrata fine,
  • vernice lucida tipo flatting,
  • cordoncino bianco, nastro  di raso blu,
  • colla a caldo in stick, colla vinilica,
  • trementina.

Come realizzare i decori natalizi fai da te

decori natalizi fai da te, decorazioni natalizie fai da te, decorazioni natalizie

  1. Il cartoncino delle scatolette di formaggini è molto robusto e si presta a essere utilizzato come fondo per questa tecnica decorativa con colori a olio. Rimuoviamo la carta su tutti i lati, con l’aiuto di un cutter, cercando di non danneggiare la superficie sottostante e uniamo il coperchio alla scatola con un velo di colla vinilica.
  2. La pittura di base, che costituisce il sottofondo, è data da una mano di idropittura murale bianca stesa a pennello. Basta qualche piccolo avanzo che abbiamo in casa, residuo di precedenti lavori.
  3. Perché il lavoro di decorazione venga bene e senza imperfezioni, la superficie deve risultare molto liscia per cui la levighiamo con carta vetrata fine (N° 320).  Poi puliamo la scatoletta con una straccio umido.
  4. Con un po’ di creatività e senso artistico iniziamo la decorazione scegliendo preferibilmente soggetti natalizi, come paesaggi invernali, animaletti, campane e agrifogli. Il tocco finale è dato dalla vernice lucida che fissa e protegge il disegno, rendendo la realizzazione simile ad una ceramica.
  5. L’accostamento bianco e blu è molto diffuso nelle decorazioni natalizie moderne. È molto suggestivo e ricorda le ceramiche olandesi, quelle originarie del paese di Delft. Per far risaltare i colori delle decorazioni ci conviene collocarle su un alberosintetico tutto bianco.
  6. Ogni disco viene avvolto con un cordoncino bianco che riprende il colore dei rami. Il cordoncino viene fissato, per una maggiore tenuta, con la colla a caldo. In cima si crea un’asola per appenderlo, a cui si incolla un fiocco di raso blu che riprende, a sua volta, il colore di fondo e i disegni del disco.

Centrotavola natalizio fai da te

Ecco come realizzare un centrotavola natalizio fai da te

Questo centrotavola natalizio fai da te è costituito da un’elegante composizione da realizzare con pigne, rametti verdi e bacche che punteggia di colore la casa delle feste natalizie.

Cosa serve per realizzare il centrotavola natalizio fai da te:

  • pigne di grandezze diverse;
  • qualche rametto di abete e bacche rosse;
  • colla vinilica;
  • spray color oro e argento;
  • brillantini argentati;
  • alcuni contenitori in plastica

centrotavola natalizio fai da te, centrotavola fai da te, centrotavola natalizio, decorazioni natalizie

Come realizzare il centrotavola natalizio fai da te

centrotavola natalizio fai da te, centrotavola fai da te, centrotavola natalizio, decorazioni natalizie

  1. Prima di smaltare le pigne asportiamo con un pennellino bagnato di acqua ragia eventuali impurità di resina presenti sulle squame legnose. Poi le trattiamo con lo spray oro smaltando anche il contenitore in plastica che fungerà da supporto per la decorazione. Se necessario ripetiamo l’operazione.
  2. Trattiamo un’altra pigna, magari quella più grande, distribuendo con un pennellino sulla superficie un’abbondante mano di colla vinilica.
  3. Spargiamo sulla pigna un po’ di brillantini argentati cercando di ricoprire tutte le squame legnose. Lasciamo asciugare bene prima di comporre la decorazione.
  4. Inseriamo la pigna al centro del contenitore di plastica. Per fermarla possiamo utilizzare la spugna verde, quella adoperata dai fioristi. Inseriamo anche i rametti d’abete e le bacche cercando di realizzare una composizione armonica e decorativa.