Home Blog Page 240

Sega a gattuccio per usi diversi

Conosciamo nei dettagli l’utilissima sega a gattuccio

La sega a gattuccio è una sega a lama frontale strutturata genericamente come un segaccio, ma con lama corta, stretta e robusta. La lama si muove con moto alternativo avanti-indietro prodotto da un motore elettrico contenuto nel corpo dell’elettroutensile.

Per adattarsi a ogni materiale, in tutti i modelli di sega a gattuccio è presente un regolatore di velocità elettronico che permette la riduzione della velocità della lama quando si tagliano materiali molto spessi o resistenti come i metalli. La sega a gattuccio serve in molte situazioni, ma in particolare per tagliare elementi in posizioni difficili o rasente a ostacoli che limitano la possibilità di lavoro.

Da sapere:

  • L’uso del gattuccio elettrico presenta un certo grado di rischio, trattandosi di un utensile a lama libera, del tutto priva di sistemi di protezione.
  • L’inserimento delle lame, soprattutto quelle da legno tenero con i denti molto acuminati, va sempre fatto con i guanti e con la spina staccata.
  • Prima di cominciare il lavoro bisogna accertarsi che la lama trovi sempre campo libero davanti a sé e che il cavo, che deve rimanere dietro, possa muoversi senza intoppi.
  • La dentatura della lama del gattuccio è disegnata in modo da ottenere il taglio in trazione. Per evitare saltellamenti e vibrazioni, quindi, conviene azionarlo sempre tenendo il piede contro il pezzo.
  • Nella foto di scena il gattuccio non monta una lama , ma una raspa per rifinire velocemente la sagomatura del legno.

Come è fatta una sega a gattuccio

Uso della sega a gattuccio

Tubi di PVC: con una lama lunga a dentatura non troppo fitta possiamo tagliare facilmente i tubi di PVC non solo sulla morsa (come nella foto) ma, cosa assai più utile, anche direttamente dove sono installati.

Profilati di metallo: una lunga lama a dentatura fine ci permette, a bassa velocità, di tagliare tubi e profilati di metallo. Durante questa operazione indossiamo sempre gli occhiali di protezione.

A filo parete: quest’azione di taglio normalmente è un’operazione difficile. Con la sega a gattuccio, grazie all’elasticità dell’acciaio, diventa facile perché la lama si curva in modo da aderire alla superficie.

Spessori elevati: le lame a coltello consentono di lavorare agevolmente attraverso i grossi spessori di materiale isolante, anche partendo dal centro. Utilizziamo la bassa velocità per non sfibrare il materiale.

Utili accessori: sul gattuccio possiamo montare una spazzola metallica per lavori di asportazione della ruggine e pulizia del metallo, agevolando e velocizzando notevolmente il lavoro in punti difficili.

Sostituzione rapida: molti gattucci elettrici hanno un attacco rapido che rende veloce la sostituzione della lama. Basta intervenire sul blocco per liberarla, rimuoverla e inserirne un’altra.

Einhell 4326141 TC-AP 650 e Segaccio Multifunzione, 240 V, Rosso
  • Regolazione elettronica delle oscillazioni
  • Cambio lama manuale
  • Piastra regolabile manualmente per ottimizzare l'utilizzo della lama
  • Impugnature antiscivolo di grandi dimensioni
  • Struttura ergonomica e snella con impugnatura
Bosch Professional Sega Universale Gsa 1100 e (Motore da 1100 Watt, Incl. 1 Lama S 2345 X per Legno, 1 Lama S 123 Xf per Metallo, in Valigetta)
  • La GSA 1100 E offre una visibilità ottimale in ogni situazione di lavoro
  • ottime visibilità sulla sega universale grazie alla luce a LED integrata
  • Rapido avanzamento della lama grazie al potente motore da 1100 W
  • Gancio metallico per appendere la sega durante un'interruzione del lavoro
  • Dotazione: GSA 1100 E, 1 lama S 2345 X per legno, 1 lama S 123 XF per metallo, valigetta professionale (2610956923)
Bosch Home and Garden 06033A7000, PSA 700 E Sega Universale, 710 W
  • Sega universale da 710 W
  • Profondità di taglio nel legno 150 mm, nell'acciaio 10 mm, nei tubi 115 mm, corsa lama 20 mm
  • Regolazione elettronica, 0-2700 corse/minuto
  • SDS per cambio lama, attacco della lama a S, piedino mobile
  • In dotazione: 1 lama per legno e metallo.
Einhell Te-Ap 18 Sega A Gattuccio Te-Ap18 Li Solo, Senza Batteria E Caricabatteria-Famiglia Power X-Change, Nero Rosso
  • Impiego versatile: cantiere, officina, giardino
  • Platorello regolabile per utilizzo ottimale della lama
  • Impugnature antiscivolo ed ergonomiche
  • Sostituzione della lama senza utensili
  • 1 x Lama inclusa

Installazione lavello cucina

Una guida passo-passo per installare in autonomia il lavello della cucina

L’installazione lavello cucina in un nuovo top si può eseguire in proprio a patto che il materiale di cui è fatto il ripiano della cucina sia di facile lavorazione come nel caso di truciolare o legno ricoperti di laminato; una lastra di marmo o granito per essere incisa richiede l’uso di attrezzature professionali, rendendo necessario l’intervento di un marmista.

Il tracciamento e il taglio sono operazioni da eseguire con precisione centrando il foro sul ripiano; il risultato è, oltre ad un miglior effetto estetico, una maggior superficie d’appoggio per le spalline del lavello cucina che, specie nei tipi di grandi dimensioni, risultano piuttosto sottili. Prima di inserire il lavello nella sua sede è consigliabile montare sia il rubinetto che le pilette dato che ad installazione terminata il lavoro risulterebbe molto più difficoltoso. Una striscia di stucco da montaggio o di silicone, inserita tra il lavello e il ripiano, impedisce all’acqua, che a volte esce dai bordi, di penetrare all’interno del mobile, cosa che potrebbe risultare pericolosa in presenza di elettrodomestici.

Installazione lavello cucina – Centratura sul top
Il lavello va sistemato nel suo alloggiamento, centrato con precisione sul piano e bloccato in posizione tramite il serraggio dei morsetti posti nella sua parte inferiore; tutti i bordi e le giunzioni vanno rifiniti con stucco o silicone; quello in eccesso va tolto dal bordo esterno tramite uno straccio o un coltellino.

Per ultimi si collegano gli scarichi facendo in modo di accostarli il più possibile alla parete, così da non ingombrare il già angusto spazio esistente sotto il mobiletto. Il rubinetto può essere a parete o a lavello. Gli arrivi a parete dell’acqua calda e fredda sono forniti da due raccordi da 1/2” femmina, con interasse tra i fori di 165 mm: ad essi si collega il rubinetto. Il tipo a lavello va inserito nel foro e si collega alle adduzioni con tubi rigidi o flessibili grazie alle ghiere con guarnizione.

Montaggio del lavello nel top

  1. marcare sul top l’apertura per l’incasso del lavello richiede una misurazione molto accurata che centri esattamente il lavello, tenendo conto anche della presenza del miscelatore.
  2. nei quattro angoli della finestra vanno aperti altrettanti fori di diametro un po’ superiore alle dimensioni della lama del seghetto alternativo.
  3. si procede col taglio. L’applicazione del nastro autoadesivo sulla linea di taglio riduce sensibilmente la scheggiatura del laminato, comunque poi coperta dal bordo del lavello.
  4. i piani di truciolare nobilitato sono molto sensibili all’umidità e all’acqua, pertanto è meglio spalmare sulla superficie interna un po’ di silicone per impermeabilizzarli.
  5. molti lavelli inox comprendono nella confezione anche la guarnizione autoadesiva da inserire sotto i bordi che poi le graffe di sostegno bloccano (attenzione alla centratura) sul top. La rubinetteria e gli scarichi vanno montati al loro posto prima di incassare il lavello.
  6. montato, capovolto, il lavello su una coppia di cavalletti, sostenendolo con un paio d’assi di scarto, vi si calza il top, anch’esso ovviamente capovolto, e dopo averlo centrato con la massima cura si procede al fissaggio seguendo il sistema previsto dal costruttore.
  7. bordato il lavello con nastro, lasciando una fuga di non più di due millimetri, si inserisce sotto il suo bordo il silicone trasparente.
  8. tutta la zona di contatto del top con le pareti si impermeabilizza con un consistente cordone di silicone.

Tasselli per cappotto speciali

Peculiarità, tipologie e utilizzo dei tasselli per cappotto

Il rivestimento delle pareti esterne dell’abitazione con un cappotto termico è uno degli interventi di ristrutturazione più attuali, che consente all’edificio di rispondere alle nuove norme di isolamento termico in materia di risparmio energetico. Si tratta di applicare pannelli di materiale isolante affiancati per mezzo di speciali tasselli da inserire a percussione o per avvitamento, la cui larga testa rimane incassata per essere poi intonacata con speciali prodotti insieme alle giunzioni tra i pannelli, ricoperte con una speciale rete. I tasselli per cappotto dedicati a questo tipo di applicazione hanno in comune una larga testa piatta, in modo da premere sulla più ampia superficie possibile del pannello. Il corpo espandente dei tasselli per cappotto è idoneo a qualsiasi muratura e presenta ridotta trasmissione termica, in alcuni casi nulla, grazie alla realizzazione in materiale sintetico.

Da sapere

Tasselli per cappotto, tasselli per cappotto termico, tasselli cappotto,
Il cappotto si realizza, solitamente, su un intonaco esistente, per cui la giusta lunghezza del tassello deve tener conto della bontà o dell’instabilità di una parte del supporto. Alcuni tasselli per cappotto speciali per il fissaggio di pannelli isolanti si fissano per avvitatura, altri semplicemente a percussione con il martello.

Tassello extra lungo

Tasselli per cappotto, tasselli per cappotto termico, tasselli cappotto,

Tassello con anima in acciaio, è adatto per grandi spessori, richiede una foratura ridotta in quanto la profondità di ancoraggio è di soli 35 mm e può fissare spessori di isolamento fino a 200 mm. Il blocco antisfondamento impedisce l’espansione prematura del tassello. Basta un solo colpo di martello per fissare materiali isolanti resistenti a compressione, polistirene, poliuretano, vetro cellulare, lana minerale.

Tassello per materiali morbidi

Tasselli per cappotto, tasselli per cappotto termico, tasselli cappotto,

Il diametro del disco è molto rilevante (90 mm) e risulta particolarmente indicato nel fissaggio di materiali soffici quali pannelli di sughero o pannelli leggeri in lana di roccia. Idoneo per calcestruzzo, materiale compatto, materiale forato. Il profilo ruvido consente buona presa sulle pareti del foro. La ridotta profondità di ancoraggio diminuisce i tempi di perforazione.

Tasselli per cappotto con nervature

Tasselli per cappotto, tasselli per cappotto termico, tasselli cappotto,

Le nervature flessibili di questo tassello forniscono una pressione costante sul materiale d’isolamento. Idoneo per calcestruzzo, materiale compatto, materiale forato, trova la sua migliore applicazione nel fissaggio di materiali isolanti resistenti alla pressione, quali possono essere i pannelli di poliuretano, i pannelli leggeri in lana di roccia, i pannelli di sughero.

Tasselli a espansione asimmetrica

Tasselli per cappotto, tasselli per cappotto termico, tasselli cappotto,

Questa caratteristica agevola il fissaggio sui materiali forati; il perno percussore è in poliammide rinforzato. È indicato per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico  resistenti a compressione: polistirene, poliuretano, vetro cellulare, lana di roccia. Il materiale di questo tassello impedisce la trasmissione del calore in entrambi i sensi.

Scopri i tasselli per cappotto fischer

Piastrellare un pavimento

Piastrellare un pavimento esige precisione e attenzione: ecco come effettuarla al meglio.

Per piastrellare un pavimento si inizia, preferibilmente, dal lato più lontano dalla porta d’ingresso del locale, nell’angolo opposto a essa. Se le pareti non sono in squadra, dobbiamo segnare sul pavimento la linea di partenza, rivestire tutta la stanza e completare alla fine lo spazio relativo alla parete sghemba. Se le pareti sono in squadra, posiamo le prime due file perpendicolari e poi procediamo verso il centro della stanza. Nei locali con perimetro irregolare è consigliabile piastrellare con posa in diagonale, che ha il pregio ulteriore di dilatare visivamente gli spazi se questi sono ristretti, per esempio nei corridoi.

Da sapere:
Quando acquistiamo le piastrelle ricordiamoci di aumentare il numero necessario del 10% per far fronte agli scarti dovuti al taglio, alle rotture e averne qualcuna di scorta a fine lavoro.

Cosa serve per piastrellare:

  • Piastrelle e colla specifica
  • Manara dentata
  • Frusta per trapano
  • Tagliapiastrelle
  • Mazzuolo
  • Spatola
  • Crocini distanziali
  • Riempifughe
  • Frattazzo di spugna

Leggi l’articolo per saperne di più sugli attrezzi utili per pavimentare e intonacare 

Come piastrellare

  1. Realizziamo un impasto cremoso sciogliendo la colla in polvere in acqua e distribuiamolo con la cazzuola su una porzione ridotta di sottofondo, lasciandone uno spessore di circa 1,5 cm.
  2. Con la manara dentata uniformiamo lo strato di colla, ricoprendo non più di 1,5 m2 per volta. Le righe lasciate dai denti permettono la fuoriuscita dell’aria quando si posa la piastrella.
  3. Appoggiamo la piastrella sulla colla, muoviamola leggermente mentre premiamo per assestarla e accostiamola in linea con quelle adiacenti. Livelliamola con qualche colpetto di manico del mazzuolo.
  4. A colla asciutta prepariamo la malta riempifughe, anche questa da diluire in acqua fino a ottenere un impasto fluido che possa penetrare con facilità nelle fughe. Rovesciamone una parte su una porzione di pavimento.
  5. Con il frattazzo di spugna o con una scopa analoga, migliore perché ci consente di operare stando in piedi, facciamo penetrare il riempifughe tra le piastrelle. Versiamo altro impasto e continuiamo a strofinare fino a rifiuto.
  6. Prima che l’impasto indurisca completamente, ripassiamo con la spugna bagnata sul pavimento per ripulirlo dai residui. La spugna va risciacquata con frequenza in acqua pulita, fino a quando non asporta più sporco.

Crocini distanziali

Le piastrelle possono essere posate con o senza fughe. Se scegliamo il primo sistema, lo spazio tra le piastrelle deve risultare uniforme e costante, perciò abbiamo bisogno di utilizzare i crocini distanziali (1). Questi sono reperibili in diversi spessori, solitamente di materiale plastico, e vanno collocati in corrispondenza degli angoli delle piastrelle durante la posa (2), per avere una guida sicura e calibrata mentre il lavoro avanza. A seconda dei casi, possono essere tolti quando la colla ha fatto presa oppure spinti in profondità e annegati nella colla non ancora indurita, per poi nasconderli con la fugatura.

Tipi di legno naturale

Parlando di tipi di legno massello si intende comunemente la materia fornita dalla parte sottocorticale del tronco degli alberi senza altre lavorazioni oltre il taglio e la levigatura.

Il legno è un tessuto complesso che comprende diversi tipi di cellule: nell’alburno e nella parte più giovane ed esterna dell’albero si trovano cellule vive e vasi che trasportano la linfa grezza. Il durame, la parte centrale del tronco, è invece formato da cellule morte che hanno la funzione di sostegno strutturale ed è la parte dell’albero ricercata per le lavorazioni più pregiate per la sua compattezza e solidità. Il durame è impregnato di sostanze conservanti, come il tannino, che lo rendono difficilmente attaccabile dai parassiti. In segheria si ottengono tipi di legno (tavole e travi) secondo un disegno preciso che minimizza gli scarti.

Da sapere:

  • I tronchi vengono trasportati in segheria a volte dopo un viaggio di migliaia di chilometri via mare, numerati e identificati in modo da avere una sicura tracciabilità del prodotto.
  • Per i tipi di legno sono stati identificati, nel tempo e con l’esperienza, usi specifici che mettono a frutto le sue qualità: con il salice si fanno i cesti, con il noce i mobili, il rovere si usa per le botti, il maggiociondolo si usava per i mozzi delle ruote dei carri, e così via.
  • Il nodo morto, molto comune nel legno delle conifere, è causato da un ramo secco inglobato nella sezione dell’albero in crescita.
  • Il legno vecchio, recuperato da mobili, pavimenti e tetti, è molto ricercato per nuovi utilizzi.

Tavole di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

La sezionatura a tagli paralleli del tronco dà origine a larghe tavole che vengono ridotte a una dimensione uniforme per la vendita. Per ridurre le deformazioni si possono anche ricavare con diverse inclinazioni dai quarti di tronco.

Travi di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

Le travi di legno vengono ottenute da tronchi interi rettilinei (principalmente conifere o castagno) o da tagli interni di alberi di grosse dimensioni. Va sempre scelto materiale ben stagionato dato che l’essiccamento potrebbe originare flessioni.

Listelli di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

I listelli di legno si trovano in commercio di varie sezioni e lunghezze e, specialmente per le essenze resinose, bisogna controllare la presenza di nodi che possono indebolire la resistenza della già sottile sezione del materiale.

Perline di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

Le perline più utilizzate sono di abete e sono piallate e maschiate in modo da incastrarsi longitudinalmente una con l’altra, accelerandone l’applicazione e il fissaggio. Di solito sono impacchettate per impedire l’imbarcamento.

Tondini di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

I tondini di legno, generalmente in ramin o faggio, trovano numerosissime applicazioni: ringhiere, bastoni per tende, assi per ruote, scorrevoli per ripiani; il costo elevato è dovuto all’alto spreco di materiale nella lavorazione.

Prefiniti di legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno

Realizzare una ringhiera per la scala è semplice con gli elementi prefiniti in legno. Colonne portanti, travetti intermedi, traversine e corrimano già pronti per l’assemblaggio sono solo da tagliare a misura e verniciare a piacere.

Servizio di taglio legno

tipi di legno, vari tipi di legno, formati legno, tavole di legno, travi di legno, listelli di legno, perline di legno tondini di legno, prefiniti di legno
Utilissimo è il servizio di taglio legno offerto nei centri fai da te in cui, oltre a reperire il legno nelle varie forme utili alle nostre costruzioni, possiamo anche farlo tagliare a misura. Anche se nel proprio laboratorio o in garage si dispone di una buona attrezzatura, spesso il taglio presso il centro è necessario per ridurre le dimensioni di pannelli o tavole che, interi, si farebbe fatica a portare a casa. Senza contare i casi in cui conviene far fare il taglio a prescindere dalle dimensioni del pezzo, per esempio per usufruire delle ottime macchine squadratrici, da cui escono angoli a 90° di precisione assoluta e profili che paiono recisi con il bisturi, senza alcuna sbavatura. Viene a mancare un po’ di divertimento, ma il risultato è eccellente.

Essenze legno nostrane

Tra le più importanti conoscenze di base di chi ama lavorare il legno o effettuare interventi di restauro, anche semplici, vi sono sicuramente le caratteristiche delle diverse essenze legno.

La natura offre una varietà di essenze legno nostrane ed esotiche assolutamente eccezionale di cui gli artigiani nei secoli si sono ampiamente serviti, utilizzando legni di bassa qualità (e quindi basso costo) per realizzare strutture portanti di mobili e arredi, e impiegando legni duri, di grandi venature e adatti alla piallatura e lisciatura, per i rivestimenti esterni. Le proprietà delle essenze legno sono indicate a sintetizzate da alcune caratteristiche tipiche.

  • Nome comune e scientifico
    Quello scientifico è composto da quello del genere e da quello della specie.
  • Tessitura e fibratura
    La tessitura definisce la distribuzione degli elementi cellulari del legno, si distingue in fine, media e grossa. La fibratura si riferisce alla direzione seguita dalle fibre lungo l’asse longitudinale: può essere dritta, inclinata, intrecciata, ondulata, irregolare.
  • Densità
    è il peso di un’unità di volume e si esprime in kg per m3. Poiché il contenuto di acqua varia, ci si riferisce ad un tenore di umidità del 12-15%.
  • Essiccabilità
    Tendenza dei legni a liberarsi dall’acqua presente nelle fibre. Può essere rapida, media, lenta e anche agevole o difficile.
  • Durezza
    Più il valore sale, più il legno è duro (olmo= 4,9 – ciliegio= 2,9). Sintetizziamo in: tenero, medio, duro, durissimo.
  • Durevolezza
    Resistenza del legno agli attacchi dei funghi e degli insetti; distinguiamo in alta, media, bassa.
  • Fendibilità
    II legno è tanto più fendibile quanto minore è la forza necessaria per lo spacco, quanto maggiore è la sezione di rottura e quanto più regolare è la superficie spaccata. Distinguiamo in massima, alta, media, bassa.
  • Flessibilità
    Il legno resiste di più quando gli anelli di accrescimento sono disposti nella stessa direzione dello sforzo di flessione, mentre se sono disposti ortogonalmente la resistenza scende all’86% del valore massimo. Distinguiamo in alta, media, bassa.
  • Lavorabilità
    è la capacità generica del legno di lasciarsi lavorare con utensili manuali ed elettrici. Distinguiamo in alta, media, bassa.

Abete

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Abete Abies alba – Tessitura: fibratura: media dritta – Densita Kg/m3: 450 – Essiccabilità: media diffcile – Durezza: tenero – Durevolezza: bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: media – Lavorabilità: alta – Impieghi: falegnameria (strutture e costruzioni interne)

Acero

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Acero Acer campestre – Tessitura: fine ondulata – Densita Kg/m3: 530 – 650 – Essiccabilità: lenta diffcile – Durezza: medio Durevolezza: media – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: falegnameria, ebanisteria, liuteria

 

Castagno

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Castagno Castanea sativa – Tessitura: grossa dritta – Densita Kg/m3: 540 -600 Essiccabilità: lenta diffcile – Durezza: duro – Durevolezza: medio-alta – Fendibilità: alta – Flessibilità: media – Lavorabilità: medio-alta – Impieghi: pavimenti, travature, doghe, serramenti.

Ciliegio

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Ciliegio prunus avium – Tessitura: media dritta – Densita Kg/m3: 580 – 610 Essiccabilità: media diffcile – Durezza: duro – Durevolezza: medio-bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: sedie, decorazione mobili, ebanisteria.

Faggio

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Faggio Fagus sylvatica – Tessitura: fine dritta dritta – Densita Kg/m3: 650 – 850 Essiccabilità: lenta diffcile – Durezza: duro – Durevolezza: bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: ebanisteria, artigianato, manici, telai, sedie curvate.

Frassino

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Frassino Fraxinus excelsior – Tessitura: grossa dritta – Densita Kg/m3: 710 – Essiccabilità: rapida agevole – Durezza: duro – Durevolezza: media – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: mobili, impugnature, barche, attrezzature sportive.

Larice

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Larice Larix decidua – Tessitura: fine dritta – Densita Kg/m3: 650 – 750 Essiccabilità: media agevole – Durezza: media – Durevolezza: media – Fendibilità: massima – Flessibilità: media – Lavorabilità: alta – Impieghi: carpenteria pesante, serramenti, pavimenti.

Noce

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Noce juglans regia – Tessitura: media dritta – Densita Kg/m3: 600 Essiccabilità: media agevole – Durezza: duro – Durevolezza: medio-bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: mobili, pannellature, porte, impugnature di pregio.

Olivo

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Olivo Olea europaea – Tessitura: fine irregolare – Densita Kg/m3: 950 – Essiccabilità: lenta diffcile – Durezza: duro – Durevolezza: alta – Fendibilità: bassa – Flessibilità: bassa – Lavorabilità: bassa – Impieghi: artigianato, decorazioni, pavimenti.

Olmo

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Olmo Ulmus campestris – Tessitura: media dritta – Densita Kg/m3: 550 – Essiccabilità: lenta diffcile – Durezza: medio – Durevolezza: media – Fendibilità: alta – Flessibilità: media – Lavorabilità: alta – Impieghi: mobili, pavimenti, artigianato, ebanisteria.

Pino

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Pino Pinus sylvestris – Tessitura: media dritta – Densita Kg/m3: 600 – Essiccabilità: rapida agevole – Durezza: medio – Durevolezza: medio-bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: media – Lavorabilità: medio-alta – Impieghi: carpenteria, serramenti, pavimenti, mobili.

Pioppo

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Pioppo Populus tremulaa – Tessitura: media dritta – Densita Kg/m3: 400 – 600 Essiccabilità: lenta agevole – Durezza: tenero – Durevolezza: bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: medio-bassa – Lavorabilità: alta – Impieghi: imballaggi, telai di mobili, fiammiferi, compensato.

Rovere

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Rovere Quercus sessiflora – Tessitura: grossa irregolare – Densita Kg/m3: 750-820 Essiccabilità: lenta agevole – Durezza: duro – Durevolezza: alta – Fendibilità: medio-bassa – Flessibilità: media – Lavorabilità: alta – Impieghi: mobili, paleria, botti, pavimenti, imbarcazioni.

Tiglio

essenze legno, essenze naturali del legno, legno essenze, essenza legno, essenze di legno, essenze, colori legno,
Nome comune e scientifico: Tiglio Tilia europaea – Tessitura: fine dritta – Densita Kg/m3: 500-630 Essiccabilità: media agevole – Durezza: tenero – Durevolezza: bassa – Fendibilità: alta – Flessibilità: alta – Lavorabilità: alta – Impieghi: artigianato, zoccoli, cornici, liuteria, manici.

 

 

Intonacare con i giusti attrezzi

Una panoramica completa degli attrezzi più indicati per intonacare una parete.

Intonacare una parete è la fase finale della costruzione di un muretto o di un tamponamento, a meno che i materiali di costruzione non debbano rimanere a vista. L’intonaco è una malta di cemento, calce e sabbia (o anche solo calce e sabbia) di buona pastosità che aderisce bene sui laterizi. L’applicazione si effettua con la cazzuola prelevandone un limitato quantitativo e gettandolo, con un colpo secco del polso, contro la parete. Poi l’intonaco va regolarizzato e rasato, infine ritoccato e rifinito con stabiliture. Ogni intervento prevede l’impiego di specifici utensili che devono far parte del corredo di chi effettua lavori di muratura.

Cosa serve per applicare l’intonaco:

  • Cazzuola per impastare e intonacare
  • Frattazzo per lisciare e regolarizzare
  • Manara per lisciare
  • Frattazzo con spugna per lisciare stabiliture
  • Spatola per piccoli interventi

Cazzuola

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

Solitamente di forma triangolare con punta arrotondata. La particolare impugnatura ad angolo retto consente al muratore di scagliare con forza contro il muro una modesta quantità di malta.

Sparviere

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

È un tavoletta quadrata in legno, metallo o plastica fornita di impugnatura inferiore. Serve per accogliere un certo quantitativo di malta per poterlo applicare a parete con la cazzuola.

Frattazzo

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

L’intonaco gettato con la cazzuola contro la parete, viene spianato e regolarizzato con varie passate del frattazzo. La superficie dell’attrezzo va bagnata per evitare che aderisca all’impasto.

Manara

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

Con la manara metallica si applicano impasti e stabiliture “a passata”. Il quantitativo da stendere si applica sulla lama che si passa sulla parete rilasciando uno strato uniforme di impasto.

Frattazzo di spugna

intonacare,

Le stabiliture a granulometria fine esigono una lisciatura prolungata con questo attrezzo. La spugna bagnata idrata la superficie e la liscia con molta regolarità.

Spatola

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

Serve in molte occasioni per eliminare eccedenze, spianare irregolarità e stendere piccoli quantitativi di impasto dove compaiano crepe o fenditure. Ideale per la finitura.

È utile sapere che:
Alcune finiture rustiche si ottengono con la chiocciola, un piccolo contenitore in cui si immette l’impasto; girando una manovella si azionano le lamelle poste dentro il serbatoio e si scaglia l’impasto contro la parete.

intonacare, intonaco, attrezzi per intonacare, cazzuola, sparviere, frattazzo, manara, frattazzo di spugna, spatola, staggia, intonaci,  intonacare un muro

Complementi utili

intonacare,

  1. Una staggia in alluminio serve per regolarizzare grossolanamente l’intonaco facendola scorrere sulle fasce-guida e asportando le eccedenze di impasto.
  2. L’attrezzo spianatore è fornito di alcune lame e una robusta impugnatura. Si passa su vecchi intonaci per scalfirne la superficie e favorire la presa di un nuovo intonaco.
  3. La livella a bolla è utilissima per controllare con continuità la verticalità (o l’orizzontalità) di un rivestimento durante le fasi dell’intonacatura.

 

Come lavorare metalli non ferrosi

Non sempre capita di dover tagliare, saldare, sagomare ferro o acciaio, molto spesso dobbiamo utilizzare metalli non ferrosi, come le leghe.

Lavorare metalli non ferrosi, in genere, è meno difficoltoso rispetto al ferro perché rame, ottone, argento e altri sono molto più teneri e si lavorano più agevolmente, soprattutto per quanto riguarda il taglio e la sagomatura in quanto non oppongono la stessa resistenza che oppone il ferro. La loro elevata malleabilità facilita anche la realizzazione di oggetti particolarmente elaborati e sagomati, imponendoci di utilizzare la saldatura più raramente. In commercio troviamo lamiere, piattine, profilati di vario genere in numerosi metalli teneri.

Cosa serve per lavorare metalli non ferrosi

  • Attrezzi manuali ed elettrici per la lavorazione dei metalli
  • Lamiere, tubi, profilati piattine, quadrelli di metalli diversi

Metalli non ferrosi –  Il rame

È duttile e malleabile. Otteniamo unioni solide, ma smontabili, con l’aggraffatura, ripiegando i lembi di due fogli attorno a un tubo o una robusta piattina. Incastrate le due parti ripiegate, si ribatte la piega fino a ottenere un giunto solido (1). La curvatura di tubi si ottiene con dime (2). L’unione di pezzi in rame si ottiene con saldatura a stagno, rivettatura, incollaggio con adesivi epossidici. Si sbalza e si sagoma con facilità.

Metalli non ferrosi –  L’alluminio

È plastico, ma facilmente deformabile, si incrudisce diventando più fragile quando è sottoposto a deformazioni a freddo (piegatura) e si salda con difficoltà, per cui si preferiscono lavorazioni di taglio e unione con viti e rivettature. Il taglio di fogli lisci o traforati si esegue facilmente con le cesoie (1) e quello di profilati con il seghetto manuale (2). Per la saldatura occorrono attrezzature particolari (TIG-MIG).

Metalli non ferrosi –  Ottone

È una lega di rame che contiene dal 10 al 40% di zinco più piccole percentuali di altri metalli. Non è facilmente lavorabile per deformazione a freddo, mentre si comporta molto bene nelle lavorazioni alle macchine utensili. Si lascia incidere molto agevolmente con opportuni attrezzi (1) e offre una superficie estremamente brillante quando viene lucidato con tele abrasive e feltri di finitura azionati con il trapano (2).

Metalli non ferrosi –  Argento

È disponibile in fili e fogli larghi 250 mm con il titolo di 925 millesimi, cioè in lega con 75 millesimi di rame, che lo rende più duro e ne abbassa il punto di fusione. Si salda con filo di stagno e cannello a gas (1), si taglia e si sagoma senza difficoltà. La pulizia dell’argento si ottiene immergendo l’argento per alcune ore in acqua calda nella quale siano stati sciolti alcuni cucchiaini di sale da cucina o bicarbonato di sodio (2).

Facciata ventilata – Installazione

Caratteristiche e installazione della facciata ventilata

La Facciata ventilata è una moderna soluzione di rivestimento delle pareti esterne che, rispetto al cappotto tradizionale, prevede un’intercapedine tra le pareti e il rivestimento stesso, favorendo la circolazione dell’aria e mantenendo i muri asciutti grazie a uno scudo termico che migliora le prestazioni energetiche dell’edificio, a seconda delle stagioni. La facciata ventilata può essere utilizzata sia per nuove costruzioni, sia per interventi di ristrutturazione. I vantaggi ottenibili da una facciata ventilata sono molteplici. Innanzitutto un buon risparmio energetico e la protezione nel tempo dal deterioramento estetico. Il rivestimento può essere applicato senza necessità di risanare l’intonaco.Si tratta un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, pertanto è possibile accedere ai bonus fiscali previsti in questi casi. I requisiti richiesti e i parametri di riferimento variano da Comune a Comune e vanno verificati prima di eseguire l’intervento.

Facciata ventilata – è utile sapere che

facciata ventilata, facciate ventilate, parete ventilata, pareti ventilate, facciata ventilata in cotto, facciata ventilata in legno,  Facciate Ventilate Alluminio, arieggia pareti
✓ Lastre da rivestimento in legno, grès, pietra, fibrocemento, laminati HPL, laminati metallici, vetro  ✓ Pannelli isolanti di vario tipo
✓ Binari, staffe e altri accessori di montaggio

Facciata ventilata – Intercapedine e intelaiatura

facciata ventilata, facciate ventilate, parete ventilata, pareti ventilate, facciata ventilata in cotto, facciata ventilata in legno,  Facciate Ventilate Alluminio, arieggia pareti

La ventilazione dei muri perimetrali permette di sfruttare la capacità termica delle pareti. Nel periodo estivo il calore penetra all’interno in forma ridotta e in orari in cui la temperatura ambiente è meno elevata, mentre d’inverno le pareti si raffreddano più lentamente. All’interno dell’intercapedine si possono stendere gli impianti di luce, gas e acqua, facilitandone l’ispezione.

L’intelaiatura

facciata ventilata, facciate ventilate, parete ventilata, pareti ventilate, facciata ventilata in cotto, facciata ventilata in legno,  Facciate Ventilate Alluminio, arieggia pareti

Per mantenere la finitura a vista distanziata dalla facciata si montano particolari binari fissati alla parete esterna su cui vengono montate le staffe che sorreggono gli elementi di rivestimento (dis. 1). In alcune versioni (in funzione anche del materaiale di finitura) i binari verticali sorreggono binari orizzontali (dis. 2). Nello spazio tra supporti dei binari e parete si inseriscono i pannelli isolanti. 

Facciata ventilata – installazione

facciata ventilata, facciate ventilate, parete ventilata, pareti ventilate, facciata ventilata in cotto, facciata ventilata in legno,  Facciate Ventilate Alluminio, arieggia pareti

  1. I pannelli ad alto spessore e ad alto isolamento vengono fissati a parete tramite i tasselli a grande testa per materiali flessibili, specifici per questo impiego.
  2. Lungo i binari sono inserite le staffe sagomate che bloccano i pannelli di rivestimento. Le staffe possono scorrere per essere bloccate stringendo l’apposito bullone.
  3. L’applicazione di pannelli per la facciata ventilata risulta facile e veloce. Ogni elemento si appoggia alle staffe sottostanti, quindi si fanno scorrere quelle laterali e si bloccano.
  4. Le lastre utilizzabili sono di materiale diversificato: pietra, vetro, metallo, ecc. Il procedimento è simile in tutti i casi, ma non identico per la peculiarità di ogni materiale.

Forbici da elettricista

Le forbici da elettricista a lama corta e tozza sono lo strumento tipico da utilizzare nei lavori elettrici.

Le forbici da elettricista, oltre a tagliare come una normale forbice sono dotate di un incavo a mezzaluna su una lama, in prossimità del fulcro. Inserendo il cavo provvisto di guaina nella mezzaluna e imprimendo una pressione debole e controllata, si intacca la guaina stessa senza danneggiare i sottili fili di rame del conduttore interno. Poi, esercitando una trazione laterale, si fa scivolare via la guaina lasciando l’estremità del conduttore nuda, pronta per collegamenti con morsetti, saldature e unioni di vario tipo. I manici delle forbici da elettricista sono isolati per evitare eventuali contatti accidentali con corpi sotto tensione.

Forbici da elettricista – è utile sapere che

forbici da elettricista, forbice da elettricista, forbice a lama corta, forbici a lama corta,  attrezzatura per elettricisti
◆ Stacchiamo corrente per essere certi che nel cavo che ci apprestiamo a tagliare non sia presente tensione; usiamo comunque utensili con manici isolati perfettamente integri e rivestiti.
Le lame devono essere ben affilate. In caso contrario quando si incide un cavo per spellarlo si è portati a stringere eccessivamente e si rischia si incidere anche la trecciola in rame.

Forbici da elettricista – Le caratteristiche

forbici da elettricista, forbice da elettricista, forbice a lama corta, forbici a lama corta,  attrezzatura per elettricisti

  1. Doppio incavo: alcune forbici, oltre al classico incavo per spellare, ne presentano un altro molto più grande che serve per incidere e spellare cavi di grande sezione, composti da più conduttori.
  2. Dorso tagliente: particolari modelli di forbice presentano, sul bordo esterno delle lame, una scalinatura affilata che consente di allargare i fori di ingresso delle canaline nelle scatole elettriche.
  3. Serraggio dei terminali: per stringere capicorda e crimpaggi di diversi terminali, si utilizzano forbici che possiedono sull’impugnatura, vicino al fulcro, particolari sagomature a incastro.
  4. Chiusura guaine: le forbici fornite di pressore circolare interno consentono di afferrare i tubi corrugati utilizzati come guaine portacavi e premerle fortemente per chiuderne un’estremità.
  5. Custodia protettiva: la delicata affilatura delle lame e l’integrità delle forbici in generale si proteggono efficacemente con la custodia da cintura che le mantiene a portata di mano durante il lavoro.
  6. A tronchese: per tranciare cavi particolarmente spessi e duri, conviene utilizzare il tronchese a protezione completa con manici isolati che permette un’ideale trasmissione della forza impressa.

Sguainare facilmente

forbici da elettricista, forbice da elettricista, forbice a lama corta, forbici a lama corta,  attrezzatura per elettricisti

Per la sguainatura longitudinale dei cavi si utilizzano le forbici da elettricista con lame diritte e ben affilate. La punta di una lama si inserisce nella testa del cavo e, agendo sull’impugnatura si pratica un primo taglietto sulla guaina esterna. Si inserisce la lama inferiore e si spinge in avanti tenendo teso il cavo. La lama entra nella guaina e pratica un lungo taglio. Si elimina la porzione di guaina aperta.