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Trasportino per il gatto

Anni fa, mi sono dilettato nella costruzione con legno, cerniere e retine (+ una porta da trasportino) nella creazione di un trasportino per piccoli animali (gatti) che alloggia nella cappelliera della mia auto (una piccola sportiva) che ha solo 2 posti e nessuno spazio ulteriore.
Il trasportino si richiude a valigetta e si riapre in auto dove possono essere allogiati comodamente 2 gatti senza per altro rovinare in alcun modo l’auto.

Tavolino scorrevole

Abitando in una casa molto piccola ed in particolare la cameretta dei ragazzi, e’ troppo piccola per far fronte a tutte le esigenze che loro hanno; ho realizzato un tavolino scorrevole per la cameretta

Abbiamo bisogno di escogitare delle piccole e pratiche soluzioni che ci aiutano a tenere tutto, ma specialmente tutto in ordine.
Mio figlio Corrado suona la pianola e non aveva in camera lo spazio dove mettere lo strumento, con mio marito ho fatto una battuta – “ la mettiamo sopra il letto e la sera la sposta….!”
Mi ha preso alla lettera e nel giro di pochi giorni ha realizzato un comodo tavolino scorrevole che di giorno sta’ sul letto e la sera scorre dietro.Vi allego le foto che possono essere esaurienti ad illustrare il capolavoro e di seguito vi illustro il materiale occorrente per la realizzazione:

– 2 tavole da cm 1.5 Misure 1.5 mt cad.
– Asta lunga da attaccare al mura (guida)
– Viti
– Colla vinilica
– Asticine di legno x contenitore porta-libri
– Flatting Spray opaco
– Carta vetra
– 4 ruote piccole

Il tutto va’ costruito in base alle misure a disposizione, con molta semplicita’ e facilita’.

IL PIU’ BEL REGALO CHE CORRADO POTESSE RICEVERE PER IL COMPLEANNO DA PARTE DEL SUO PAPA’

Trituratore per il mais

Tutto parte dal recupero della meccanica (base,motore poco potente aiutato da un volano, albero, cuscinetti, pulegge dentate, ecc..) di un vibromassaggiatore trovato nella spazzatura…ho realizzato un trituratore per il mais

Dopo aver eliminato tutto quello che non serviva, ho fatto un foro di diametro 6 all’alberino principale diametro 12 dove ho fissato (con 2 grani) la raspa rotativa diam50x30 unica parte aquistata, in un negozio di fai da te (10€ circa con 4 tipi di grana intercambiabili utilizzata la più grossa). Poi fissandola con due squadrette 150×150 ho costruito la tramoggia. Tengo a precisare che si pruduce una quantità limitata di prodotto che io utilizzo per le mie galline.
Gambotto Guido

Sedia dondolo

Anche un avvocato come Vincenzo Padula, che si autodefinisce “vecchio abbonato”,  può dedicarsi nel tempo libero ad attività di bricolage sicuramente rilassanti e appaganti, nel suo laboratorio ben attrezzato di cui va fiero ha costruito questa sedia dondolo.

Per esempio, la costruzione di questo dondolo in stile, elaborato su modelli di scuola napoletana, imbottito e rivestito con stoffa operata. La struttura è costruita a partire da due spessi tavoloni di faggio, che si trovano in falegnameria o bricocenter, mentre i materiali di rivestimento sono reperibili da un tappezziere.
STRUTTURA
Occorre fare un progetto, tenendo conto di dimensioni e forma dei pezzi, che si tracciano su schema quadrettato e si riportano in proporzione sul modello di taglio in cartoncino. Tagliare o rifinire insieme pezzi uguali tenendoli in posizione con morsetti può essere utile per una maggior precisione.
Dalle tavole si ricavano i vari pezzi secondo i profili riportati dal modello, mediante seghetto alternativo. Per ciascun lato abbiamo il dondolo curvo, della lunghezza di 880 mm, il pezzo con gambe e parte della seduta, la rimanente seduta più schienale, lungo 750 mm, e il bracciolo ricurvo.
Si rifiniscono con carta vetrata e vi si realizzano profili modanati a fresatrice. Le due metà, assemblate con spine o lunghe viti bronzate e incollate, sono collegate per mezzo di cinque traversine di rinforzo con spine passanti e colla.
Si incollano lateralmente le due mascherine con il decoro. Stuccate e carteggiate le imperfezioni, si rifinisce con varie mani di mordente mogano, fino a ottenere coloritura uniforme.
RIVESTIMENTO
Per sorreggere il rivestimento e dare la necessaria solidità e flessibilità, sulle traverse del telaio si passa varie volte del nastro elastico che si trova dal tappezziere, realizzando varie fasce a intreccio, almeno tre verticali e tre orizzontali, omogeneamente distanziate e fissate con punti metallici.
Su questa base si fissa, sempre con punti metallici ai lati, il rivestimento tagliato a misura, sistemandolo in modo che sia leggermente abbondante e non tiri troppo, ma evitando grinze. Si usa schiuma di lattice più spessa e rigida per il lato superiore (la seduta) e gommapiuma più morbida e sottile per il retro dello schienale. Il rivestimento finale è con drappo da tappezzieri fermato da una spessa fettuccia e fissato con chiodini ottonati. Stessa tecnica si usa per il poggiatesta e le imbottiture dei braccioli. Sul telaio, dove rimangono teste delle viti o delle spine passanti a vista, si completa incollando delle rosette ottonate.       

Sgabello REDbull

Quando il senso artistico si abbina all’utilità di riciclare, vengono fuori creazioni divertenti come questo sgabello decorato di sgargianti lattine vuote, ideato e costruito da Antonino Panno, studente all’Accademia di Belle Arti.

Si parte da pannelli di tavary, da cui si ricavano i dischi, 4 Ø 290 mm, 1 Ø 280 mm, segnandoli con matita e compasso e tagliandoli con il seghetto alternativo.
Coperchio e basamento vengono lavorati, praticando una modanatura decorativa sul bordo con la fresatrice, e suddivisi, su un lato, in 12 spicchi uguali; alla distanza di 15 mm dal bordo, si eseguono con trapano a colonna i fori ciechi profondi 10 mm per le spine.
Dal coperchio tagliamo con il seghetto alternativo un cerchio interno Ø 128 mm. Anche dal disco Ø 280 mm tagliamo un cerchio interno da 125 mm; avvitiamo e incolliamo l’anello rimanente sotto il basamento, centrandolo sul lato opposto a quello dei fori ciechi.
Il tubo in PVC deve essere verticale e con taglio diritto. Si avvita alla base usando un cerchio interno o degli angolari. Si inseriscono le spine, alternandole con le pile di  tre lattine incollate tra loro. Si inserisce il coperchio, incastrando le spine nei fori senza colla, e si avvitano dall’interno le squadrette al tubo in PVC. Si predispone il coperchio con gommapiuma e stoffa.

Vasetto tornito

Lavorazione longitudinale per il vasetto tornito; il tronco si pone fra punta e contropunta con venatura parallela all’asse della macchina portante

 Il pezzo da tornire va sagomato grossolanamente a cilindro. Le punte devono essere poste al centro, misurato con cura. Se il legno è molto duro si fa un forellino d’invito per farle incastrare.
La sgrossatura si fa a velocità minima, poggiando l’utensile sulla piastra, distanziata dal pezzo di 3-4 mm. Si sgrossa con la sgorbia più larga esercitando poca pressione all’inizio. Nelle zone che devono rimanere cilindriche si passa lo scalpello per lisciare.
Terminata la sgrossatura e tracciate a matita le linee corrispondenti alle modanature, si aumenta la velocità di rotazione e si continua con utensili più fini. Si può decorare il pezzo con ornamenti mediante utensile intagliatore.
Lo svuotamento dell’interno del vaso avviene invece con tornitura trasversale, mettendo la piastra in posizione perpendicolare in testa al cilindro sbozzato.

Scala a misura

Ho costruito questa scala a misura fissa per l’accesso alla mansarda, studiando il sistema per sfruttare tutto lo spazio possibile, considerando che avevo a disposizione nell’andito della zona notte solo cm. 140×100 (vedasi pianta della zona notte allegata).

Prima cosa ho dovuto eliminare un muretto attaccato al pilastro avendo il solo scopo di sostenere un termosifone.
Come da foto allegata, potete notare l’inserimento di un piccolo muretto, costruito con mattoni, per permettere l’incastro del montante sinistro della scala.
La scala una volta montata s’incastra nel pilastro e non necessita di essere fissata al muro.
La scala è costruita in abete francese composta da:

• 11 gradini, di cui 8 larghi cm. 54 e 3 larghi cm 43 (in quanto poggiano al pilastro), profondi cm 16 e spessore cm. 3,5;
• i montanti sono lunghi quello di sx mt. 2,10 e quello dx mt. 3,10; spessore cm. 3,5 larghezza cm 21;
• Vernice utilizza sayerlack con 2 mani impregnante acqua colore noce bruno, finitura 3 mani di semilucida per parquet.

Costo del materiale 130 euro per il legname, acquistato in segheria come legname da carpenteria, lavorato e finito in casa con pialla e levigatrice, 30 euro circa di vernice e 20 di viti e varie.

Inoltre sul lato sinistro della scala, come da foto, potete notare delle aste color noce.
Queste le ho recuperate da bastoni di tende e inserite per chiudere il vuoto a lato scala a protezione dei bambini.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo.
Gianfranco Secci

Proiettore FAI DA TE

Realizzo un proiettore fai da te. Con un po’ di materiale e un po’ di pazienzae un po’ di conoscenze “video-fotografiche”

Il materiale necessario è

-Televisore con schermo minimo 14″ max 28″
-Lente Fresnel(180mm x 260mm spessore 4mm ) 3 o 6x
-Matita o penna
-Nastro adesivo
-Graffatrice
-Lima o raspa
-Martello e chiodini
-Riga o squadra
-Compasso
-Legno compensato o altro
-Vernice spray nero
-Pomelli di cassetti o maniglie

L’interno della scatola esterna deve essere verniciato di nero così da evitare dispersioni o riflessi che compromettono la proiezione.
La larghezza e l’altezza della scatola è riferita alle dimensioni del TV che utilizzerete tenendo presente che la scatola deve essere maggiore dello schermo.
Il foro circolare per la Lente Fresnel deve avere un diametro appena inferiore rispetto all’altezza della lente.
A piacimento è possibile mettere un piedistallo ( come ho fatto io ) a sostegno del tutto e del nastro per chiudere completamente l’accoppiamento tra scatola e TV, così d’avere una miglior resa dell’immagine proiettata.

Per una buona resa l’ambiente in cui si proietta deve essere il più scuro possibile a causa della perdita di luminosità del proiettore. Per invertire l’immagine che la Lente Fresnel capovolge ci sono due possibilità: capovolgere il TV sul supporto o invertire i cavi dietro al cinescopio se si tratta di un TV a tubo catodico mentre per i monitor dei PC è sufficiente scaricare un SW che inverte l’immagine.
Per la messa a fuoco bisogna spostare la scatola con la lente più o meno verso lo schermo fino a trovare il miglior compromesso.

Buona visione

Riparare la chiave della macchina

Alzi la mano a chi non è mai capitato di rompere la chiave della macchina e, con amara sorpresa andare ad ordinare la chiave nuova e farci prendere un bel coccolone per il costo di una semplice chiave che, a dir del meccanico, sono chiavi particolari perchè hanno un chip, e prima di darci la chiave debbono codificarla .Come sempre noi in buona fede paghiamo e ingoiamo il boccone amaro, ma questa volta la mia curiosità e la fortuna è stata dalla mia parte, visto che sono riuscito a risolvere il tutto con la spesa di 5 €!
Si , ho proprio scritto giusto, cinque miserabili euro, con un risparmio di 165 €.
Visto che per la chiave in questione, avrei dovuto sborsare 170 €.
Dopo aver rotto la chiave ho guardato come era fatto questo benedetto chip, allora ho smontato la chiave con l’utilizzo di un bisturi (va bene anche un cutter), Il guscio principale racchiudeva un altro guscio, facendo molta attenzione, sulla parte vicino al collo della chiave notavo un foro e al suo interno vi era un piccolo cilindro di circa 15 mm di lunghezza per 0,5 di larghezza.
ho inserito uno stuzzicadenti per evidenziare la posizione.
Dopo aver comprato una chiave nuova in ferramenta dal semplice costo di 5€ dobbiamo solo far in modo di riposizionare il famoso chip tanto prezioso.
Con una punta da 3 HSS andiamo a forare la chiave sulla parte superiore vicino al collo della chiave, io per comodità ho usato una fresa per controllare i giri, bisogna andare al minimo per non bruciare troppo la plastica altrimenti il chip rischia di ballare troppo.
Ci aiutiamo a tenere la chiave con una morsa per sicurezza e dopo aver forato inseriamo il chip.
Come si può vedere a lavoro ultimato se non abbiamo esagerato con il foro sia in lunghezza che in larghezza, sembra di avere la chiave con un piccolo led per illuminare la serratura.
Ma la cosa importante e che funziona in barba a tutte le officine autorizzate che affermano che per una chiave si debba spendere fior di euro, mentre se fossero più onesti, con una minima spesa si può risolvere tutto.
Ma grazie anche alla Vs. rivista che aiuta a far funzionare la testa e cercare di risolvere un problema, tante volte riusciamo a trovare una soluzione per ogni problema.

Materiale : cutter – punta HSS da 03 – trapano usato a bassa velocità , meglio frese per modellismo – una piccola lima per pulire la sbavatura del foro – 1 chiave .
Costo : 5 € Tempo impiegato: circa 30 minuti.
Risparmio : 165 €……….. e dite poco ?

Gian Luigi Allimondi