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Scala a misura

Ho costruito questa scala a misura fissa per l’accesso alla mansarda, studiando il sistema per sfruttare tutto lo spazio possibile, considerando che avevo a disposizione nell’andito della zona notte solo cm. 140×100 (vedasi pianta della zona notte allegata).

Prima cosa ho dovuto eliminare un muretto attaccato al pilastro avendo il solo scopo di sostenere un termosifone.
Come da foto allegata, potete notare l’inserimento di un piccolo muretto, costruito con mattoni, per permettere l’incastro del montante sinistro della scala.
La scala una volta montata s’incastra nel pilastro e non necessita di essere fissata al muro.
La scala è costruita in abete francese composta da:

• 11 gradini, di cui 8 larghi cm. 54 e 3 larghi cm 43 (in quanto poggiano al pilastro), profondi cm 16 e spessore cm. 3,5;
• i montanti sono lunghi quello di sx mt. 2,10 e quello dx mt. 3,10; spessore cm. 3,5 larghezza cm 21;
• Vernice utilizza sayerlack con 2 mani impregnante acqua colore noce bruno, finitura 3 mani di semilucida per parquet.

Costo del materiale 130 euro per il legname, acquistato in segheria come legname da carpenteria, lavorato e finito in casa con pialla e levigatrice, 30 euro circa di vernice e 20 di viti e varie.

Inoltre sul lato sinistro della scala, come da foto, potete notare delle aste color noce.
Queste le ho recuperate da bastoni di tende e inserite per chiudere il vuoto a lato scala a protezione dei bambini.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo.
Gianfranco Secci

Proiettore FAI DA TE

Realizzo un proiettore fai da te. Con un po’ di materiale e un po’ di pazienzae un po’ di conoscenze “video-fotografiche”

Il materiale necessario è

-Televisore con schermo minimo 14″ max 28″
-Lente Fresnel(180mm x 260mm spessore 4mm ) 3 o 6x
-Matita o penna
-Nastro adesivo
-Graffatrice
-Lima o raspa
-Martello e chiodini
-Riga o squadra
-Compasso
-Legno compensato o altro
-Vernice spray nero
-Pomelli di cassetti o maniglie

L’interno della scatola esterna deve essere verniciato di nero così da evitare dispersioni o riflessi che compromettono la proiezione.
La larghezza e l’altezza della scatola è riferita alle dimensioni del TV che utilizzerete tenendo presente che la scatola deve essere maggiore dello schermo.
Il foro circolare per la Lente Fresnel deve avere un diametro appena inferiore rispetto all’altezza della lente.
A piacimento è possibile mettere un piedistallo ( come ho fatto io ) a sostegno del tutto e del nastro per chiudere completamente l’accoppiamento tra scatola e TV, così d’avere una miglior resa dell’immagine proiettata.

Per una buona resa l’ambiente in cui si proietta deve essere il più scuro possibile a causa della perdita di luminosità del proiettore. Per invertire l’immagine che la Lente Fresnel capovolge ci sono due possibilità: capovolgere il TV sul supporto o invertire i cavi dietro al cinescopio se si tratta di un TV a tubo catodico mentre per i monitor dei PC è sufficiente scaricare un SW che inverte l’immagine.
Per la messa a fuoco bisogna spostare la scatola con la lente più o meno verso lo schermo fino a trovare il miglior compromesso.

Buona visione

Riparare la chiave della macchina

Alzi la mano a chi non è mai capitato di rompere la chiave della macchina e, con amara sorpresa andare ad ordinare la chiave nuova e farci prendere un bel coccolone per il costo di una semplice chiave che, a dir del meccanico, sono chiavi particolari perchè hanno un chip, e prima di darci la chiave debbono codificarla .Come sempre noi in buona fede paghiamo e ingoiamo il boccone amaro, ma questa volta la mia curiosità e la fortuna è stata dalla mia parte, visto che sono riuscito a risolvere il tutto con la spesa di 5 €!
Si , ho proprio scritto giusto, cinque miserabili euro, con un risparmio di 165 €.
Visto che per la chiave in questione, avrei dovuto sborsare 170 €.
Dopo aver rotto la chiave ho guardato come era fatto questo benedetto chip, allora ho smontato la chiave con l’utilizzo di un bisturi (va bene anche un cutter), Il guscio principale racchiudeva un altro guscio, facendo molta attenzione, sulla parte vicino al collo della chiave notavo un foro e al suo interno vi era un piccolo cilindro di circa 15 mm di lunghezza per 0,5 di larghezza.
ho inserito uno stuzzicadenti per evidenziare la posizione.
Dopo aver comprato una chiave nuova in ferramenta dal semplice costo di 5€ dobbiamo solo far in modo di riposizionare il famoso chip tanto prezioso.
Con una punta da 3 HSS andiamo a forare la chiave sulla parte superiore vicino al collo della chiave, io per comodità ho usato una fresa per controllare i giri, bisogna andare al minimo per non bruciare troppo la plastica altrimenti il chip rischia di ballare troppo.
Ci aiutiamo a tenere la chiave con una morsa per sicurezza e dopo aver forato inseriamo il chip.
Come si può vedere a lavoro ultimato se non abbiamo esagerato con il foro sia in lunghezza che in larghezza, sembra di avere la chiave con un piccolo led per illuminare la serratura.
Ma la cosa importante e che funziona in barba a tutte le officine autorizzate che affermano che per una chiave si debba spendere fior di euro, mentre se fossero più onesti, con una minima spesa si può risolvere tutto.
Ma grazie anche alla Vs. rivista che aiuta a far funzionare la testa e cercare di risolvere un problema, tante volte riusciamo a trovare una soluzione per ogni problema.

Materiale : cutter – punta HSS da 03 – trapano usato a bassa velocità , meglio frese per modellismo – una piccola lima per pulire la sbavatura del foro – 1 chiave .
Costo : 5 € Tempo impiegato: circa 30 minuti.
Risparmio : 165 €……….. e dite poco ?

Gian Luigi Allimondi

Poltrona di cartone fai da te

Poltrona di cartone fai da te riciclando una scatola di cartone ondulato, idea facile per la nostra casa

Per la costruzione di questa poltrona di cartone fai da te, utilizziamo una scatola di cartone ondulato. La scatola, prima di essere assemblata, si presenta come un foglio spesso pochi millimetri e dalla forma generalmente rettangolare. Incollando 6 di questi “fogli” tra loro, in modo da ottenere 4 solidi elementi (24 fogli in tutto), possiamo costruire una simpatica poltrona. Il sostegno della seduta è ottenuto incollando tre listelli d’abete rispettivamente ai due profili laterali e allo schienale

SCHIENALE E SEDUTA PER LA POLTRONA DI CARTONE FAI DA TE

  1. Lo schienale, la seduta e i due profili laterali della poltrona di cartone fai da tevengono ottenuti incollando assieme le scatole appiattite (6 per ogni elemento), utilizzando colla vinilica.
  2. La presa della colla vinilica è direttamente proporzionale alla pressione esercitata tra gli elementi che devono essere uniti. A questo scopo collochiamo un peso sopra ogni composizione; tra l’ultimo foglio di cartone e il peso stesso, un pannello di legno permette di distribuire uniformemente la pressione.
  3. I sostegni della seduta della poltrona di cartone sono realizzati incollando tre listelli a circa metà altezza dei profili laterali e dello schienale.
  4. A questo punto assembliamo la poltrona di cartone fai da te incollando lo schienale ai profili laterali e collochiamo la seduta in modo che vada in battuta con i listelli.

Come recuperare lo spazio del sottoscala

Come recuperare lo spazio del sottoscala: ottimizzato al meglio e tutto in ordine

Non si può certo dire che il sottoscala sia un locale inutilizzato: il fatto è che spesso diventa un ricovero improvvisato di oggetti in disordine e in vista e l’altezza decrescente ne consente una sfruttabilità soltanto parziale. Ma strutturato con intelligenza fai da te rivela una capienza impensabile.

A compensare l’handicap della sua forma triangolare, il vano sottoscala presenta una discreta profondità, spesso superiore al metro: se proviamo a calcolarne il volume, è probabile che risulti quasi doppio rispetto a una comune libreria o a un guardaroba a 4 ante. Chiaramente, parliamo di una scala di passaggio da un piano all’altro.

Nel sottoscala si può realizzare un piccolo ufficio, un armadio per i cambi di stagione, una dispensa, una scarpiera, perfino una mini-lavanderia se le tubazioni si trovano in posizione favorevole.
Si possono utilizzare strutture a giorno o realizzare chiusure con pannelli a forma di trapezio.

Per sfruttare appieno la profondità bisogna far realizzare a misura diversi cassettoni, ma se ci si accontenta di 40-50 centimetri vanno bene i contenitori già pronti in commercio per comporre strutture a moduli sovrapposti. La parte che ha il maggiore sviluppo in altezza, almeno un paio di metri,  può essere utilizzata per realizzare un ripostiglio chiuso ed accessibile tramite una porta. All’interno, contro la parete frontale si può montare una scaffalatura metallica e, da un lato, un supporto a parete cui appendere le scope, il tubo dell’aspirapolvere, gli indumenti da lavoro, il guinzaglio del cane.

recuperare lo spazio del sottoscala

Per un utilizzo totale dello spazio disponibile occorre realizzare una struttura in proprio, in base alle misure e alla forma del vano, ottimizzando le dimensioni dei moduli e la loro suddivisione interna, alternando vani a giorno e spazi chiusi.

PIANO D´APPOGGIO A RIBALTA

recuperare lo spazio del sottoscala

I moduli componibili sembrano fatti apposta per essere completati a seconda delle proprie esigenze.
Non ci vuole molto, ad esempio, a realizzare una chiusura a ribalta che può diventare all’occorrenza un piano d’appoggio provvisorio. Basta utilizzare un pannello a misura, ottenuto ritagliandolo da un ripiano acquistato in più, da collegare alla base del modulo con una coppia di cerniere a libro ed una catenella che lo mantenga in piano quando è aperto.

recuperare lo spazio del sottoscala

A ridosso della parete inclinata del sottoscala, verso l’esterno, si possono custodire attrezzi lunghi e sottili come le canne da pesca, le scope o i bastoni per lavare i pavimenti utilizzando supporti adeguati, eventualmente autocostruiti allo scopo.
Rimanendo aderenti alla superficie, non ingombrano e non tolgono spazio ai contenitori per altri oggetti.

recuperare lo spazio del sottoscala

Lo spazio triangolare che rimane libero alla sommità di ciascuno scaffale può essere utilizzato come cantinetta per le bottiglie coricate. Dentro ai moduli si possono inserire uno o più ripiani a misura degli oggetti da custodire. Bricolage salvaspazio!

Tavola natalizia

L’immagine di un cuore decora la nostra tavola natalizia riportato su tovaglia, portacandele, tazze e brocca

Per decorare una tavola natalizia non si può non partire dalla tovaglia:

 

zona-da-decorare

Tagliati tovaglia, tovagliolo e portaposate nella iuta, si cuciono e si rifiniscono gli orli. Si individua con il nastro maschera di carta una zona centrale in cui decorare e si tracciano zone da 8×8 cm.

 

posizionare-filo

Si posiziona il filo all’interno delle zone isolate secondo il disegno voluto: cuori, spirali, stelle, l’importante è che sia una linea continua di filo.

 

tampone

Si stende sul tampone di feltro il colore bianco per stoffa con il pennello in setola, in uno strato omogeneo.

 

posizionare-tampone

Si posiziona il tampone sui riquadri in cui si è posto il filo e si esercita una pressione forte e uniforme, aiutandosi con un mattarello o una bottiglia in plastica.

Sollevato il feltro si rimuove il filo e si procede con il decoro successivo. Stirando i decori sul retro si fissa il colore.

Passiamo ora alla realizzazione del portacandele

 

quadrato-tondo

Si maschera la parte centrale del portacandele con nastro adesivo e si intaglia un quadrato con gli angoli tondi per ottenere una forma più morbida.

 

pasta-cristallo

Si stende uno strato sottile di pasta cristallo con la spatola.

 

stendere-strato

Si posiziona sullo strato di pasta non ancora asciutta il filo di canapa, ripetendo il disegno del cuore.

 

rifinitura

Si stende un altro strato sottile di pasta cristallo, livellandolo con il retro della spatola. Si toglie la mascheratura e si lascia asciugare.

Completiamo la nostra tavola natalizia con le tazze e la brocca

disegno

Si inserisce, all’interno degli oggetti, il disegno continuo del cuore in modo visibile per poterlo ricalcare. Si maschera la parte esterna con nastro adesivo e si intaglia il disegno con il cutter. Il nastro adesivo deve essere intagliato in maniera che il disegno del filo rimanga coperto interamente dal nastro.

 

pasta-per-incisione

Si applica la pasta per incisione con la spatola a cazzuola attendendo circa 8 minuti. In questo periodo di tempo l’acido incide la parte esterna del vetro rendendolo satinato.

 

recuperare-pasta

Si recupera con la spatola la pasta per incisione e la si rimette nel barattolo: non essicca mai e può essere riutilizzata molte volte.

Si lava in acqua corrente con guanti in lattice per proteggere le mani.

Decori alle pareti

Decori alle pareti in modo originale senza stendere su tutta la superficie una nuova finitura

si può anche considerare il muro come una grande tela sulla quale il fai da te traccia forme o disegni da completare con più colori, ravvivando la stanza in modo originale e creativo.  Quella raffigurata è una possibile soluzione che non richiede particolari doti artistiche: si tratta di tracciare sulla parete righe orizzontali e verticali per formare bande di differente larghezza, da colorare con tinte che si addicono allo stile dell’arredamento. La mascheratura gioca un ruolo fondamentale in questa situazione: bisogna lavorare in modo da far apparire le diverse bande come un intreccio, ciascuna di esse dev’essere parzialmente sovrapposta o sottoposta alle altre.

La colorazione delle prime strisce è piuttosto semplice: iniziando con quelle verticali, il nastro per mascheratura si applica a filo esterno della tracciatura per colorare l’interno con i colori scelti.

Si elimina successivamente il nastro che non serve più, ma bisogna aspettare la completa asciugatura della pittura prima di ripetere la mascheratura per completare il lavoro. Il nastro, infatti, va applicato sopra le nuove tinte e bisogna evitare che porzioni di tinta non ben essiccata possano distaccarsi insieme al nastro a fine lavoro. In ogni caso, è sempre possibile effettuare qualche ritocco con un pennellino nelle fasi conclusive.

PIU´ PRECISI CON IL LASER

Tracciare righe perfettamente parallele, orizzontali e verticali, di questa lunghezza, non è un’operazione semplice: con due sole mani non si può tenere la riga, la livella a bolla e la matita. Una livella a laser come Quigo di Bosch è praticamente indispensabile: ha la forma di un cubo da 65 mm di lato, basta appoggiarlo su un supporto e si autolivella, proiettando sulla parete chiare tracce ortogonali e perfettamente livellate che permettono tracciature precise per decorare le pareti, montare i pensili, appendere quadri, allineare piastrelle.
Se non ci sono superfici d’appoggio ideali, grazie al braccio snodabile, si può agganciare la livella a qualsiasi supporto, tramite la morsa regolabile: lo stelo di una piantana, il bordo di una mensola, l’anta di un mobile e qualsiasi altro oggetto stabile che abbia uno spessore compreso tra 1 e 5 centimetri.

Il braccio snodabile con giunto a 360°, in dotazione, può assumere qualsiasi posizione: lo strumento dispone di un adattatore universale MM2 di plastica che può variare in altezza da 45 a 110 mm.Per facilitare l’utilizzo di Quigo è stato previsto un solo componente da azionare: lo sportellino frontale. Quando è chiuso lo strumento è spento, non appena lo si apre entra in funzione il laser che proietta sulla parete il raggio perfettamente a croce.

Come saldare in sicurezza

Come saldare in sicurezza: le saldature più facili sono quelle su pezzi di buon spessore, fatte con elettrodi di 2 o 2,5 mm di diametro.

Meglio impratichirsi un po’ su pezzi di scarto: ecco le norme per una saldare in sicurezza fai da te, facile e senza rischi.

Il consiglio è di assumere una posizione comoda e sicura: la maschera permette la visione limitatamente alla zona dell’arco, quindi non si deve avere nulla attorno per non inciampare e, finché non si è esperti, sconsigliamo saldature in posizioni difficili.

Per l’innesco occorre procedere come se si volesse sfregare un fiammifero ma, data la lunghezza dell’elettrodo, il movimento va fatto molto breve, fermandosi sul punto di saldatura. L’arco va mantenuto costante e, dato che l’elettrodo saldando si accorcia, man mano si deve scendere con la pinza verso il punto di fusione mentre ci si sposta lateralmente seguendo i lembi da unire.

Terminata la saldatura è necessario rimuovere la scoria formatasi. Si agisce colpendo direttamente il cordone con la martellina e poi passando la spazzola di ferro.

Leggi la nostra guida su come saldare correttamente

SALDATURE FAI DA TE IN SICUREZZA

  1.  La maschera o, in alternativa l’elmetto, rappresentano la protezione più importante: il vetro inattinico attraverso il quale si guarda salvaguarda gli occhi dalle forti emissioni di raggi UV che si sprigionano dall’arco voltaico della saldatura.
  2. L’utilizzo dei guanti per saldatori è necessario per proteggere le mani dalla pioggia di scintille incandescenti, ma anche per salvaguardarle dai raggi UV emessi dalla saldatura e, non ultimo, come isolamento da possibili shock elettrici.
  3. Il locale in cui si effettua la saldatura deve essere sufficientemente ampio ed areato in modo che si disperdano i fumi generati; non devono essere presenti nelle vicinanze contenitori e taniche contenenti materiale infiammabile.
  4. Facciamo sempre modo di assumere una posizione stabile, sicura e comoda soprattutto quando si lavora in posizioni elevate: attraverso la maschera si vede solo la zona di fusione e solitamente le mani sono entrambe occupate.
  5. L’abbigliamento non deve lasciare zone del corpo scoperte, sia per evitare bruciature, sia per il dannoso effetto dei raggi UV, non devono esserci ampie tasche soprattutto sul davanti e risvolti ai pantaloni che possano raccogliere scori roventi.
  6. Le scarpe antinfortunistiche sono necessarie quando si saldano e si movimentano parti metalliche pesanti, ma sono utili anche per evitare bruciature: la pioggia di scorie roventi quasi sempre finisce per investire gambe e piedi. In sostanza, anche nel bricolage valgono le stesse precauzioni riservate ai professionisti.

UTENSILI

Saldatrice, spazzola di ferro, lima, maschera, smarigliatrice, elletrodo

Tenda Fai da te

Per attenuare il problema del sole diretto sulla finestra, soprattutto durante il periodo estivo mi sono inventato una tenda fai da te

Il balcone posteriore della mia casa è completamente esposto al sole per buona parte della giornata, se in inverno questo può essere piacevole, in estate è una vera tortura, la temperatura interna sale di parecchi gradi perchè le portafinestre sono in vetro, da tempo volevo montare delle tende per evitare di abbassare le tapparelle nelle belle giornate, ma la presenza del cappotto esterno mi dissuadeva dal forare il muro per montare delle pensiline o qualcosa di simile.
Ho risolto costruendo dei sostegni in tubo di alluminio di 20 mm di diametro con all\’interno un tubo da 16 mm, e collegati da un\’altro tubo da 20 mm con dei raccordi a T, il tutto completato con piedini regolabili, i sostegni vanno dal pavimento del terrazzo fino alla gronda del tetto, la tenda va dal tubo orizzontale fino alla ringhiera dove viene agganciata con piccoli gancetti, in questo modo riesco a coprire la finestra senza forare il muro e senza compromettere il passaggio sul terrazzo.

Materiale utilizzato:
– tubo in alluminio d. 20 x 1 lung. 2000 mm 2 pezzi
– tubo in alluminio d. 20 x 1 lung. 1300 mm 1 pezzo
– tubo in alluminio d. 16 x 1 lung. 1000 mm 2 pezzi
– piedini regolabili 4 pezzi
– raccordo a T 2 pezzi
– viti te 4 x 25 8 pezzi
– dadi m 4 8 pezzi
– tenda 1300 x 2500A
La spesa totale è stata di circa 30 euro per i tubi e i raccordi, tutto il resto è materiale di recupero.
Lana Francesco