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Isolamento interno ed esterno Maxi Sistema Knauf

Il Maxi Sistema Knauf rappresenta una proposta a 360° per soddisfare tutte le esigenze costruttive, a seconda della tipologia e della destinazione d’uso dei locali.

Trent’anni fa Knauf proponeva il Sistema Costruttivo a Secco, il primo pacchetto completo per realizzare pareti, contropareti, soffitti e sottofondi per pavimenti. A distanza di 15 anni, nel 1995, il sistema Knauf si ampliava per far fronte alle problematiche costruttive, quali la sicurezza antincendio, l’isolamento termoacustico e la resistenza meccanica; oggi, dopo altri 15 anni, un’ulteriore evoluzione.

Il nuovo Maxi Sistema è la risposta alle nuove esigenze costruttive, alla continua ricerca di un sempre maggior risparmio energetico, con un efficace isolamento termico ed acustico che offra anche protezione passiva dal fuoco. Una vasta serie di soluzioni complete per la realizzazione di  contropareti, controsoffitti, pareti di tamponamento esterne, soffitti modulari ispezionabili, abbinate con lana di roccia e lana di vetro, grazie alla collaborazione con Knauf Insulation, azienda del gruppo.

La nuova lana di vetro Knauf si basa sulla tecnologia innovativa Ecose® che vede l’impiego di una resina rivoluzionaria di origine vegetale senza formaldeide, garantendo prodotti in grado di fornire un isolamento efficace e sostenibile. Nasce così Ekovetro®, disponibile in pannelli da 600×1350 mm, spessore 45-60-75 mm, o in rotoli con spessori compresi tra 45 e 100 mm, larghezze 400 o 600 mm e lunghezze comprese
tra 7,5 e 16 metri. Caratteristica del prodotto è la colorazione marrone, assolutamente naturale e priva di qualsiasi sostanza colorante; tra le altre peculiarità, la lana di vetro Knauf è incombustibile in classe A1, è totalmente riciclabile ed utilizza materiali rinnovabili.

La tecnologia Ecose® assicura al prodotto stabilità dimensionale nonostante le variazioni di temperatura ed umidità; le fibre sono sottoposte ad un trattamento che impedisce l’assorbimento d’acqua per capillarità e dell’umidità dell’aria; la struttura a cellula aperta favorisce la rapida eliminazione di eventuali condense per essiccazione. Ricordiamo che le lane minerali sono state escluse dall’elenco delle sostanze cancerogene sospette dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro).

>> visita il sito KNAUF

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Carta da parati in bagno | Impermeabile, resistente all’abrasione e agli acidi

La carta da parati in bagno è utilizzata per realizzare decorazioni eleganti in ambienti umidi e non si danneggia perché resistente e impermeabile

In bagno si preferiscono rivestimenti idonei al contatto con acqua e umidità, facilmente igienizzabili, ma ora è disponibile per questi ambienti (e anche per esterni) un’innovativa gamma di parati: si chiama OUT System Wet ed è un’innovativa tipologia di parati, spessi 1,2 mm, completamente impermeabili, resistenti all’abrasione e agli acidi.

Il sistema OUT (Outdoor Unvenconventional Texture) è una soluzione rivoluzionaria per portare all’esterno i parati e si compone di tre elementi: l’adesivo OUT System01, il tessuto tecnico OUT System02, con stampe grafiche e di design, e la finitura OUT System03, quest’ultima ripartita in due tipi.

Per un utilizzo in esterno, resistente a pioggia, raggi UV e inquinanti c’è la 03Outdoor, mentre la 03Wet è idonea all’utilizzo in ambienti umidi quali bagni e centri benessere, resistente inoltre all’ingiallimento e all’abrasione.

Per portare a termine il lavoro con questa carta da parati per bagno sono necessarie 48 ore; si ottiene un rivestimento continuo, con superficie facile da pulire, con una valenza estetica migliore rispetto a una piastrellatura, oltre a poter essere sostituita con una minore invasività.
Wall & Decò

tappezzeria bagno

Calendario avvento fai da te

Aspettando il Natale con un originale calendario avvento per fare contenti grandi e piccini con tanti piccoli doni 

Recuperando una classica bacheca di legno, quella con tante “caselle”, realizziamo un calendario dell’avvento originale e un po’ diverso da solito. Cerchiamo stoffe natalizie, rosse bianche, e fantasia, del cartoncino, dei pennarelli da stoffa, e della colla.
Per la parte decorata, possiamo anche recuperare delle immagini prese da delle riviste.
 
GIOCO D’INCASTRO

  1. Da un foglio di cartoncino spesso tagliamo una serie di rettangoli di misura più grande della casella che devono coprire, in modo da fare battuta. Scelte su una rivista le immagini decorative, segniamo dove tagliare il foglio lasciando una certa abbondanza per rivestire il cartoncino. Segniamo il numero di casella.
  2. Posto il cartoncino al centro, tagliamo gli angoli del foglio e incolliamolo piegandolo all’interno.
  3. Tagliamo altrettanti cartoncini di dimensione identica alla casella, segniamo il numero e rivestiamoli con panno rosso.
  4. Incolliamo ogni pannello con il corrispondente più grande.

calendario-avvento-di-legnoNel mese di dicembre, ogni giorno una sorpresa da trovare! Utile anche dopo le feste, questo calendario dell’avvento fatto di legno, potrà essere utilizzato come scaffale nel quale riporre piccoli oggetti tipo pupazzi e soprammobili. I vostri bambini ne saranno felici!

Presepe di sughero

Utilizzando ciò che si trova in natura realizziamo un originale presepe di sughero

Impreziosiamo il nostro presepe realizzando una Natività totalmente “naturale”, utilizzando corteccia d’albero, sughero, muschio e trucioli di legna… sarà indiscutibilmente più vera di quelle che troviamo in commercio. Realizzazione di Adriana Gonella

CORTECCIA E TERMOCOLLA E IL NOSTRO PRESEPE DI SUGHERO PRENDE VITA

  1. Iniziamo a rivestire il coperchio della scatola da scarpe con la corteccia. Per il fissaggio applichiamo alcuni punti di termocolla.
  2. Continuiamo a rivestire la scatola da scarpe con la corteccia, cercando di realizzare una struttura che abbia la forma di un piccolo giaciglio.
  3. Utilizzando i trucioli ricaviamo un soffice strato d’appoggio in cui accogliere la sagome, simulando la paglia della Natività.
  4. Le sagome di Maria, Giuseppe e di Gesù vengono realizzate con i tappi di sughero, opportunamente tagliati per simulare la testa, il tronco e le braccia.
  5. Rifiniamo le sagome con porzioni di tessuto di stoffa e di lana, per simulare i vestiti di Maria, di Giuseppe e la coperta che protegge il Bambino.
  6. Ultimiamo la Natività inserendo altri elementi caratteristici come il bue e l’asinello, il bastone di Giuseppe e la caratteristica stella cometa. Alcuni pezzi di muschio, fissati intorno alla struttura per simulare l’erba, completano il tutto. Il nostro Presepe di sughero farà bella mostra di sé sotto l’albero di Natale.

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Montolit

La Brevetti Montolit S.p.A., da anni punto di riferimento indiscusso nel campo delle attrezzature professionali per piastrellisti, pavimentatori, muratori e fabbri, é nata nel 1946 con la realizzazione delle famose cesoie per lamiera; la prima di tante brillanti idee finalizzate allo studio e alla produzione di attrezzature per rendere più semplice e veloce il lavoro in cantiere.

Dalle prime rudimentali “macchine” per il taglio di materiali come il marmo od il granito, costruite per l’impiego manuale utilizzando leve e cinematismi innovativi ma elementari, si é passati, seguendo l’incessante evoluzione dei materiali da costruzione, a macchine più complesse (sempre esclusive) per la lavorazione di ogni tipo di materiale lapideo. In particolare l’utilizzo di nuovi prodotti più tenaci per la posa ha indotto il dipartimento tecnico della Brevetti Montolit S.p.A. allo studio di differenti sistemi per il taglio e la foratura, più costosi, complicati e perció mal accettati dagli stessi utilizzatori, ma indispensabili. Si é così arrivati alla più recente fase evolutiva aziendale: la progettazione prima e la produzione poi di differenti linee di macchine elettriche e manuali per le lavorazioni dei materiali lapidei, sempre geniali, esclusive e coperte, in tutto od in parte, da privative e brevetti internazionali, come del resto tutti i prodotti facenti parte della linea produttiva e commerciale della Brevetti Montolit S.p.A. Accanto alla qualità assoluta dei prodotti, prerogativa irrinunciabile per il Management della Brevetti Montolit S.p.A., sono: l’assistenza post-vendita, garantita in tutto il mondo dal punto di vista commerciale, da Agenti diretti, Importatori, Distributori, e, dal punto di vista tecnico da uno specifico ufficio interno e la sicurezza del prodotto. Grazie alla dinamica rete distributiva – commerciale, il marchio MONTOLIT, rappresenta ormai la leadership settoriale a livello nazionale ed ha raggiunto, con oltre ottanta paesi d’esportazione e più di 100.000 pezzi annui venduti, una invidiabile posizione di riferimento anche a livello mondiale.

Addobbi natalizi facili e veloci

Ecco alcuni spunti per realizzare velocemente degli addobbi natalizi belli e poco invadenti in casa. L’albero di Natale è suggestivo, ma lungo da preparare, meglio allora se si ha poco tempo da dedicare per la decorazione della casa, ricorrere a soluzioni più semplici, ma di sicuro impatto visivo.

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Luce in vaso

  1. Scegliamo fiori e foglie di seta di media grandezza (se occorre spruzziamoli con spray rosso e oro); avvolgiamo attorno ad alcuni steli una cordoniera dell’albero di Natale, meglio se a intermittenza, con le luci disposte a spirale.
  2. Inseriamo gli steli in un vaso di cristallo capiente, facendo fuoriuscire il conduttore con la spina; completiamo la composizione con gli altri fiori  .

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Addobbi natalizi con aglio e peperoncini

Non è una ricetta di cucina, ma un modo simpatico e originale di utilizzare questi aromatici ingredienti, dai classici colori rosso e bianco, per preparare esclusivi e profumati addobbi natalizi.

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Scegliamo teste d’aglio piccole e dalla forma regolare e peperoncini rossi, possibilmente con il picciolo lungo. Per realizzare questa decorazione, leghiamo attorno a un mazzetto di peperoncini rametti di pino ed agrifoglio e completiamo con pigne spruzzate di spray color oro.

 

 

 

catene-aglioPer dare un aspetto natalizio alla cucina possiamo appendere queste collane, realizzate infilzando una serie di peperoncini e teste d’aglio con uno spago infilato in un ago da materassaio.

 

Per un originale segnaposto o un simbolico omaggio, ecco il bouquet di peperoncini e rametti di pino, con un cuore di aglio, vivacizzato dalla presenza di un piccolo pupazzetto e avvolto in una reticella rossa e in un delicato centrino di pizzo.

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Fai da te il taglio elettrico

Ampia scelta di elettroutensili e macchine motorizzate nel bricolage per il taglio elettrico del legno in modo preciso, sicuro e senza fatica

Tra queste le più diffuse sono: il seghetto alternativo, la sega circolare (portatile o da banco) e la troncatrice.

SEGHETTO ALTERNATIVO

La caratteristica fondamentale del seghetto alternativo è quella di possedere una lama corta e stretta che sporge dalla parte inferiore della suola e che è animata da un continuo movimento di va e vieni detto, appunto, alternativo; i denti, però, asportano il materiale solo nella fase di ritorno, quando la parte attiva rientra verso il corpo della macchina: in questo modo, per quanto stretta ed esile, la lama non può flettersi o rompersi perché lavora sempre in trazione e mai a spinta. È il primo elettroutensile da taglio che entra a far parte della dotazione di un fai da te.

Le ridotte dimensioni della lama, quindi, sono esattamente quanto serve per eseguire facilmente tagli sagomati, ma, come rovescio della medaglia, non offrono una guida sufficientemente precisa per i tagli diritti né permettono di troncare tavole particolarmente spesse. Solo i modelli più potenti, infatti, possono tagliare fino a 80 mm di spessore.
Non bisogna dimenticare infine, che questo tipo di utensile viene di solito usato a mano libera e che la precisione, in pratica, dipende parecchio dall’abilità dell’operatore.

ALTERNATIVO PARALLELO PER IL TAGLIO ELETTRICO

La guida parallela
Per seguire con sufficiente precisione la “retta via”, comunque, basta utilizzare la guida parallela in dotazione all’utensile o, se siamo troppo lontani dal bordo, un listello ben diritto fissato al pezzo in lavorazione con una coppia di morsetti.
ll continuo andirivieni della lama è comandato da un meccanismo molto robusto, formato da un biellismo e da un riduttore mossi da un motore a spazzole, con potenza variabile da 300 a 600 watt circa; molte versioni, poi, offrono anche un movimento pendolare regolabile su tre posizioni diverse: in questo caso la lama viene spinta verso l’avanti da un rullo di guida nella fase attiva, mentre viene lasciata libera di riportarsi sulla verticale nella fase di ritorno, limitando in questo modo l’attrito; i vantaggi di questa soluzione sono immediatamente apprezzabili provando a tagliare una tavola di legno prima col movimento pendolare disinserito e poi in azione: nel primo caso serve un certo sforzo per procedere nel lavoro, mentre nel secondo la lama sembra avanzare in modo del tutto automatico, lasciando all’operatore il solo compito di seguire la linea stabilita. Un seghetto alternativo può pesare da 1,5 a 2,5 kg, per cui non esistono problemi sul piano della maneggevolezza, anche grazie all’accurata distribuzione dei pesi che contraddistingue i modelli migliori. Il numero di corse della lama, che di solito si aggira su 3000-3300 al minuto, può nei modelli dotati di variatore elettronico essere regolato a piacere, partendo da un minimo di circa 300-400 corse al minuto.
Tutte le versioni reperibili nei centri fai da te, comunque, presentano degli accorgimenti costruttivi atti ad agevolare l’uso del seghetto: in alcuni casi esiste la possibilità di collegare all’utensile una bocchetta per l’aspirazione dei trucioli; in altri esiste una canalizzazione che spinge parte dell’aria di raffreddamento del motore nella zona di taglio, per tenerla pulita e lasciare in vista la linea tracciata.
ALTERNATIVO VERSATILE
  1. Per praticare un taglio elettrico al centro di un pannello si può inserire la lama in un foro d’avvio o, inclinando la suola, scavare un solco via via più profondo.
  2. La suola del seghetto alternativo è inclinabile per poter realizzare tagli angolati molto precisi. Durante questo tipo di taglio bisogna avanzare lentamente e con attenzione perché è molto facile deviare dalla linea di taglio. Suola inclinabile

La suola dell’utensile, quella parte cioè che va appoggiata sul materiale da fendere, è quasi sempre inclinabile su entrambi i lati: in altre parole, allentando una o due viti di fermo, è possibile ruotare la base per l’esecuzione di tagli inclinati; a volte, inoltre, la suola stessa può essere smontata e posizionata all’indietro, in modo da non costituire ostacolo per i tagli in prossimità dei bordi.
Per ottenere le migliori prestazioni da un seghetto alternativo, comunque, è determinante la scelta della lama giusta, lunga circa 100 mm e con denti più evidenti per il legno. Purtroppo, però, l’attacco non è uguale per tutte le marche, ed esistono almeno 4 tipi diversi di aggancio: i modelli più recenti utilizzano un comodissimo sistema di inserimento rapido, che non richiede l’uso di nessun tipo di chiave (mentre nelle versioni più tradizionali basta un semplice cacciavite).

CIRCOLARE PORTATILE PER IL TAGLIO ELETTRICO

  1. Con la sega circolare portatile si effettuano tagli diritti e paralleli al bordo della tavola con rapidità e precisione.
  2. Quando il legno viene tagliato nel senso trasversale rispetto a quello delle sue fibre il lavoro viene detto “troncatura” che può anche essere diagonale, da 90° a 180°.
  3. Oggi questa sega è ancora più duttile grazie alla libertà che le dà una potente batteria ricaricabile inserita nel corpo macchina, svincolandola dal cavo elettrico e rendendo possibile il suo utilizzo anche nei lavori di bricolage lontano da prese elettriche.

Tra gli elettroutensili per lavorare il legno il più grosso successo appartiene alla sega circolare nella versione integrale. Per i lavori di sgrossatura è l’ideale, essendo un attrezzo robusto e versatile. Può essere portatile e da banco. Per scegliere una buona sega circolare, si devono considerare alcuni fattori. Ad esempio il diametro delle lame in rapporto alla potenza del motore: oggi abbiamo l’opportunità di scegliere dalla lama di 335 mm, che consente di tagliare spessori fino a 128 mm con una sega dotata di motore da 1750 watt, fino alla versione più leggera, che con lama Ø 125 mm taglia 35 mm di spessore, montando un motore da 450 watt per 3000 giri al minuto.

LE PORTATILI
Hanno in comune tutta una serie di caratteristiche di base: la suola di appoggio, ad esempio, può essere regolata per impostare la profondità di taglio ed è inclinabile su un solo lato (quello opposto al motore) per eseguire tagli angolati; sempre presenti la cuffia scorrevole (che scatta automaticamente a coprire la lama quando la suola non appoggia sulla superficie da fendere), l’interruttore di sicurezza (che impedisce ogni azionamento involontario) e la bocchetta per l’espulsione dei trucioli. Prima di iniziare il taglio, si deve fissare la guida (che ci assicura un taglio diritto) ed accertarsi che lo spessore della tavola da segare non sia superiore alla profondità di taglio della lama.
In linea di massima le lame a denti fini servono per lavori di precisione e danno superfici ben rifinite, mentre quelle a denti grossi servono principalmente per grandi lavori magari un po’ grossolani, in cui occorre procedere speditamente. La stradatura è la larghezza del solco tagliato dalla lama ed è in funzione del divaricamento dei denti. L’elevata potenza della sega circolare porta a tagli molto rapidi, ma rischia anche di abbreviare la durata dell’affilatura dei denti, specie con l’uso di pannelli di truciolare nobilitato, sulle cui superfici esterne è applicato un foglio di resina melamminica, la cui durezza può essere paragonata al vetro o alla ceramica. Per questo motivo le lame a denti riportati, in carburo di tungsteno (denominato commercialmente Widia) non sono più prerogativa del professionista ma, ad onta del loro costo superiore, vengono usate anche dai fai da te, dato che il maggior costo di queste lame è largamente compensato dalla loro lunghissima durata.
La sgrossatura è il primo taglio di una tavola seguendo il senso della fibra del legno; il taglio più semplice è quello detto “al volo”, senza l’ausilio di alcuna guida fissa, seguendo una linea tracciata preventivamente.
Il taglio con l’aiuto di una guida parallela è nettamente preferibile perché il legno viene lavorato con larghezza e direzione costanti, consentendo anche di effettuare lunghi tagli in serie.

LA TRONCATRICE

taglio elettrico

Quando una tavola di legno viene tagliata nel senso contrario a quello delle sue fibre, il lavoro alla sega circolare viene detto troncatura, perché non agisce mai nel senso della lunghezza del materiale, ma lo accorcia.
Quando si esegue un taglio, non importa di quale genere, è necessario tracciare preventivamente con un truschino o con una matita (un fai da te accorto non usa mai una penna a sfera perché lascia tracce indelebili) la linea del taglio.
La lama della sega non deve mai andare sopra la linea, ma lavorare di fianco ad essa, sulla parte che costituirà lo scarto. È utile conoscere, per ciascuna lama, la larghezza del solco da essa tracciato.
Si va di solito da un minimo di 1,5 mm fino ad un massimo di 4 ed anche 5 mm quando si usano lame al Widia.

Orecchini fai da te con riciclo

Hard rock bijoux: non si butta via nulla, tanto meno le sempre più veloci (anche a diventare obsolete) schede elettroniche dei computer da cui ricaviamo l’ultimo grido in fatto di orecchini fai da te… e ci mancherebbe che così non fosse!

orecchini fai da te materiali riciclo

 

Materiali: un circuito stampato di una scheda logica, monachelle per orecchini, cartoncino rigido.
Come attrezzatura risulta necessario un mini trapano, un paio di forbici, matita e pennarello.

 

 

 

 

 

 

 

 

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  1. Tracciamo su un cartoncino rigido la sagoma di una chitarra: in questo caso è la mitica Gibson “Explorer”, prediletta dai metallari di tutto il mondo. Le figure naturalmente possono essere le più disparate ma per semplicità  dobbiamo attenerci a quelle composte da segmenti rettilinei.

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  2. Ritagliamo il cartoncino con le forbici o con il cutter ed otteniamo la nostra sagoma.

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  3. Individuiamo sul circuito stampato un’area ricca di tracce che si intersecano e lì riportiamo il disegno seguendo il profilo della maschera di cartone.

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  4. Montiamo sul mandrino del mini trapano la lama diamantata sottile e, dopo aver bloccato la scheda con un morsetto a pinza, procediamo con il taglio lungo i tratti segnati.  

    forare-minitrapano

  5. Con la punta da 1,5 millimetri di diametro pratichiamo nella parte alta del pendente il foro dove far passare un primo anellino.

    orecchini-riciclo-creativo

  6. Aggiungiamo un secondo anello prima di applicare il terminale a gancetto (chiamato monachella): in questo modo concediamo il necessario “snodo” che rende più belli e confortevoli gli orecchini fai da te.

Mensole sospese fai da te

Sfruttiamo al meglio il volume delle stanze, con una serie di mensole sospese al soffitto

In casa c’è sempre qualcosa da sistemare, da riporre, da mostrare…ma lo spazio manca sempre; una volta sfruttati pensili, alzatine e tavoli, ci vorrebbe ancora qualche ripiano…qualche mensola ad esempio.

Guardandoci intorno però vediamo come ormai tutte le  pareti siano state riempite e sfruttate al massimo. Ehi..un momento..lassù in alto c’è ancora dello spazio! Ecco un’idea interessante, ma come utilizzare anche quella parte alta di stanza che altrimenti rimarrebbe vuota? Semplice installando le mensole sospese direttamente al soffitto! Et voilà, abbiamo tutto…eleganti, originali, semplicissime da realizzare, e soprattutto..ancora spazio!

Tacciare e forare le mensole

forare mensola

  1. Per segnare i punti precisi in cui forare il legno, per far passare le barre filettate, utilizziamo una dima di cartone con un piccolo foro a 30 mm dai bordi. Per segnare la superficie usiamo un punteruolo o una matita.
  2. Con il trapano (meglio se munito di supporto a colonna per praticare i fori perpendicolari al ripiano) foriamo il listellare nei 4 punti precedentemente segnati. Utilizziamo una punta per legno da 7 mm, in modo da garantire il facile inserimento delle barre filettate.

Sospensione a soffitto

sospendere mensola

  1. Per risparmiare tempo nelle misurazioni, sfruttiamo come dima il piano forato. Segniamo il soffitto utilizzando il trapano con una punta piccola per effettuare il foro-guida (muniamoci di un bicchierino per raccogliere la polvere prodotta). Poi eseguiamo i quattro fori ø 8 mm per i tasselli ad ancoretta.
  2. Fissiamo le quattro barre filettate al ripiano listellare con rondelle, dadi e dadi ciechi (questi solo nella parte sottostante) che troviamo nei centri bricolage. Evitiamo di stringere eccessivamente per non segnare le fibre del legno; l’importante è che la barra filettata sia stabile. Avvitiamo anche i tendicavo.
  3. Per unire insieme più ripiani utilizziamo piastrine di ferro che possiamo far sagomare dal fabbro. La piastrina va fissata alle barre filettate di entrambi i ripiani.
  4. Dopo aver fissato a soffitto i tasselli ad ancoretta, agganciamo e ruotiamo i tendicavo all’estremità delle barre filettate per mettere perfettamente in bolla tutti i ripiani.
UTENSILI
Trapano, supporto a colonna, chiavi esagonali, cacciaviti
https://www.youtube.com/watch?v=NsS4cuxJWKo

Henkel

Henkel, fondata da Fritz Henkel nel 1876, è leader globale con prodotti e tecnologie di marca. In Italia è nata nel 1933, si è sviluppata ed affermata perseguendo con tenacia obiettivi economici, ecologici e sociali.
Da sempre Henkel coniuga l’eccellenza nella qualità con il senso di responsabilità per l’uomo e per l’ambiente; tutti i prodotti vengono infatti realizzati nel rispetto delle condizioni di lavoro e con una grande attenzione per il risparmio idrico ed energetico.Oggi in Italia conta 7 stabilimenti circa 1.400 dipendenti impegnati nel fornire prodotti e servizi innovativi e di elevata qualità, sia ai consumatori finali, sia ai clienti industriali.