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Uova dorate decorate con foglia d’oro

La gallina dalle uova d’oro

Se in cucina dobbiamo usare le uova, evitiamo di romperle in modo deciso: in questo periodo possiamo utilizzare i gusci ed ottenere composizioni allegre per dare un tocco di originalità alle feste pasquali.
COME SI SVUOTANO LE UOVA

  1. Maneggiando l’uovo con attenzione, foriamo il guscio ad entrambi i poli con uno spillo, muovendolo per allargare di poco il foro senza esagerare.
  2. Procuriamoci un contenitore per recuperare il contenuto, quindi soffiamo più volte attraverso uno dei fori: pur essendo consistente, con un po’ di pazienza riusciamo a svuotare l’uovo senza sprecare il contenuto o rovinare il guscio.

DECORARLE CON LA FOGLIA ORO

  1. Stendiamo la missione sul guscio in modo uniforme.
  2. Cercando di evitare grinze, rivestiamo il guscio con la foglia d’oro.
  3. Eliminiamo la foglia d’oro in eccesso e recuperiamo i frammenti più grossi, uniformando la superficie lisciandola con un pennello piatto.

Worklight: lampada portatile con batteria al litio

Illumina grandi aree con la massima versatilità e flessibilità                                                       

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Testa della lampada portatile orientabile per illuminare dove necessario
Facile da utilizzare
Si utilizza in modo intuitivo
Tecnologia al Litio
Sempre pronta all’uso. Senza effetto memoria e autoscaricamento della batteria. Con ECP (Electronic Cell Protection)
Ergonomica
Piccola, maneggevole, compatta e con impugnatura Softgrip.
Performante
Illumina grandi aree grazie al potente ed efficiente LED di lunga durata
Flessibile   
Supporto per la massima flessibilità di posizionamento, può essere utilizzata appesa, agganciata o appoggiata su un piano
Pratica
Comodo indicatore dello stato di carica della batteria integrato

 

Compatta e semplice da maneggiare per spostarsi liberamente da un ambiente all’altro. Può essere utilizzata appoggiandola su un piano permettendo così la massima libertà di lavoro anche in spazi ristretti.

Il supporto flessibile permette di aggangiare la lampada, ad esempio ad una scala.
La lampada può anche essere appesa tenendo il supporto chiuso ed utilizzando un laccetto.

Calze della befana con stivaletti di gomma

Un’idea sfiziosa, realizzata con attrezzi versatili e di recupero, uno stivaletto decorato per contenere dolci sorpese e piccoli regali per i più piccini nel giorno della befana.

Calze della befana con stivali di recupero, una pratica idea fai da te per la festa del 6 gennaio

  1. Tracciamo una linea intorno ai pantaloni nel punto in cui si ha la stessa circonferenza della parte superiore degli stivali. Tracciamo una seconda linea 17 cm al di sotto della prima e successivamente tagliamo lungo le linee tracciate. Ripetiamo la stessa operazione sull’altra gamba del pantalone.
  2. Rovesciamo il pezzo di pantalone tagliato e ripieghiamo di 1 cm il bordo inferiore incollandolo con la pistola Dremel 930.
  3. Successivamente incolliamo la frangia di perline. Presentiamo il pezzo sullo stivale e fissiamolo con punti di termocolla. Ripetiamo l’operazione sull’altro stivale. Applichiamo una striscia di colla intorno al bordo superiore dello stivale e incolliamo successivamente una striscia larga 7 cm di tessuto di pelliccia.
  4. Utilizzando Dremel VersaTip con testa soffiante a caldo e impostando la regolazione del calore al minimo, applichiamo le pietre sul lato esterno di ogni pezzo di pantalone.

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Bullette e borchie per restaurare

Oltre che decorative, le bullete risultano preziose o indispensabili nel fissaggio di pelli e tessuti

bulletti tipiQuanto più è lungo e quanto più è piantato a fondo, tanto più tiene. Chi nei suoi lavori di bricolage ha provato a smontare bancali e casse da imballaggio ha scoperto che in questo campo si usano chiodi col gambo “ad aderenza migliorata”, zigrinati o con lunghe creste elicoidali che realizzano una specie di filettatura di passo molto largo (un giro e mezzo su tutta la lunghezza del gambo), chiudendo il giro che ha visto prima il chiodo trasformarsi in vite.
L’attrito però funziona solo se il chiodo attraversa materiali compatti. Se cerchiamo di inchiodare su un pezzo di legno tessuti o pelli, materiali sottili e soggetti a sgranarsi, scopriamo che l’unione non tiene e che alla minima sollecitazione pelle e stoffa scappano fuori o semplicemente sfilandosi o addirittura strappandosi.

ATTRITO E PRESSIONE
Esistono due sistemi per risolvere il problema, non solo in modo efficace riguardo alla tenuta, ma anche in modo da trasformare la chiodatura in un elemento decorativo.
Uno prevede l’uso di viti inserite in rondelle speciali (gli orli sottovite) che ospitano la testa delle viti, sistema di tenuta sicuro e non brutto, ma piuttosto lungo da applicare.
L’altro, universalmente usato nel campo della tappezzeria, ha dato al chiodo, che cambia il nome in bulletta, una larga testa a cupola così che la tenuta per attrito, nel supporto, è affidata al gambo mentre il tessuto viene bloccato dalla pressione del bordo inferiore della testa. Questa, grazie alla sua larghezza, ne evita o riduce al minimo quei movimenti laterali che, allargando il foro di passaggio del chiodo, provocherebbero il distacco.

ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE

Risolto il problema della tenuta, quello di rendere gradevole alla vista la lunga fila di chiodi sempre necessaria per fissare sicuramente tessuti e pelli viene affidato alla finitura delle cupole che si presenta in una grande varietà di diametri, da 6,5 a 25 mm, di colori (nichelate, ramate, ottonate, nere), di aspetto (lisce, nervate, martellate) e di forma (alte, basse, quadrangolari) in grado di adeguarsi ad ogni stile. La distanza fra le bullette dipende principalmente dalla resistenza del materiale da fissare. Per cuoio e fiore ci si può tenere larghi anche 40 o 50 mm mentre per i tessuti sottili e quindi facili a strapparsi occorre tenersi più fitti o ricorrere all’applicazione dei nastri di passamaneria che, incollati al tessuto, ne aumentano la tenuta.

IDEA FAI DA TE SALVADITA

Per non pestarsi le dita nel piantare le bullette tenendole per la cupola basta tagliare da un vassoietto di polistirolo (quelli della frutta o della carne) una striscetta larga circa un centimetro e lunga tre o quattro, aprendovi una fessura in un lato corto. Inseriamo il chiodo nella fessura, che è elastica, diamo le prime martellate e, sfilata la striscia, piantiamo a fondo la bulletta.

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Tenditori e cavi

Il bricolage sposa il design: questa struttura fai da te sfrutta al meglio il potenziale di tenditori e cavi

Quattro cavi tesi tra il soffitto e il pavimento sorreggono un numero a scelta di ripiani. Leggerissima e molto ariosa, questa struttura fai da te non crea quasi ingombro e può essere sistemata in qualsiasi posizione, volendo anche nel bel mezzo di una stanza.

La soluzione fai da te proposta si presta per infinite variazioni sul tema, in fatto sia di misure sia di ampliamenti o elaborazioni, ed infine la sua costruzione non richiede abilità particolari e può quindi essere affrontata da chiunque sappia usare un trapano, un filo a piombo, una chiave di serraggio ed una livella.
Unico neo, è necessaria la foratura del pavimento e del soffitto, con segni permanenti da occultare il giorno in cui si decida di eliminarla o di spostarla altrove.

FISSAGGIO DEI PIANI
Per flessibile che sia, una volta messo in tensione un cavo d’acciaio diventa quasi rigido e, al massimo, può vibrare un po’, come le corde degli strumenti musicali.
Affinché una serie di questi cavi possa anche reggere dei ripiani, è sufficiente che li attraversi e che nei punti d’entrata presenti un ingrossamento in modo da impedire loro di scivolare verso il basso.

OCCHIELLI E MORSETTI
Ebbene, sia per ottenere gli occhielli alle estremità dei cavi che ne consentano l’aggancio e la successiva messa in tensione, sia per predisporre i rigonfiamenti reggipiani, si usano minuscoli morsetti, prodotti proprio a questo scopo, formati da un bulloncino a U con entrambe le estremità filettate, i due relativi dadi e un corpo di forma particolare che con il bullone forma un anello di strozzatura.
Affinché anche gli occhielli per l’aggancio siano rigidi, è sufficiente inserire i grilli, cioè elementi di ferramenta a goccia con sezione a mezzo tondo che accolgono di misura il cavo.

I TENDITORI
Formati da un corpo distanziatore nelle cui estremità fanno presa due bulloncini con testa a occhiolo o a gancio, filettati uno destro e uno sinistro, i tenditori vanno svitati al massimo prima di essere messi, in modo da distanziare i punti di presa per un facile aggancio e consentire una maggiore escursione per la messa in tensione.
Con questa ferramenta, per avvitare non si agisce sulla testa dei bulloni, ma facendone ruotare il corpo, dapprima a mano, poi facendo leva per esempio con un cacciavite (e tenendo al tempo stesso ferma l’estremità del cavo, affinché non ruoti anch’essa).

AMPLIAMENTI ED ELABORAZIONI
A partire dalla struttura di base, formata da quattro cavi e un numero a piacere di ripiani, è possibile ampliare la costruzione con un sistema modulare a incastro.
Per ogni colonna in più si aggiungono due soli elementi di tensione e si sistemano i piani dell’una e dell’altra in posizione sfalsata, utilizzando su un lato la stessa coppia di cavi.
In questo modo è possibile costruire una scaffalatura articolata, formata da più colonne con ripiani di misure diversificate, disposte in linea o anche ad angolo, secondo le nostre esigenze.

TASSELLI E PERPENDICOLARITA´

  1. Per determinare la posizione dei fori nel soffitto, basta marcarli attraverso quelli aperti ai quattro angoli dei ripiani.
  2. I corrispondenti fori nel pavimento vanno segnati con un filo a piombo appeso ai ganci inseriti nel soffitto.
  3. Per mettere in tensione, si aggancia il cavo che sale dal pavimento al tenditore appeso al soffitto e, con un ferro qualunque, si ruota l’elemento centrale del tenditore.

FISSAGGIO DEI RIPIANI

  1. I ripiani vanno inseriti tutti nella struttura prima di agganciare e mettere in tensione i cavi.
  2. Sia in basso sia in alto, alle estremità dei cavi va realizzato un occhiello d’aggancio con un morsetto per funi e un grillo, che serve per irrigidire e per distribuire la pressione.
  3. Un punto di saldatura evita che l’estremità libera del cavo si pieghi in fuori.
  4. Per bloccare all’altezza voluta i singoli ripiani, si strozzano i cavi con dei morsetti nei punti in cui entrano da sotto, controllando l’orizzontalità con la livella.

Recupero di un pensile da cucina

Questo progetto prevede il recupero di un pensile da cucina, le dimensioni  sono proporzionate, più o meno, a quelle dei contenitori tetrapak da un litro

Ingrandendo quanto basta la grafica del contenitore e riportandola su un vecchio pensile, otteniamo un mobile originale che può essere utilizzato per la colazione.

I PRIMI PASSI…

  1. Prima di iniziare il lavoro, carteggiamo accuratamente tutte le superfici esterne del mobile ancora smontato.
  2. Stendiamo con il rullo una mano di Primer aggrappante per preparare le superfici da decorare.
  3. Lasciamo asciugare e stendiamo una seconda mano, per facilitare la presa del colore.

    DOPO AVER PREPARATO IL DISEGNO…

  1. Posizioniamo la carta copiativa su tutta la superficie dell’anta, quindi stendiamo su di essa la gigantografia frontale.
  2. Ricalchiamo i contorni dei disegni e delle scritte premendo bene con la matita appuntita.

  3. Con un pennello a punta piatta coloriamo le lettere: procediamo facendo prima pressione per depositare il colore sui contorni e successivamente riempiendo l’interno.
  4. Con un pennello a punta fine tracciamo le linee rette, aiutandoci con una riga di legno; teniamola leggermente sollevata sul lato anteriore con lo spessore delle dita, premendo con il pollice da sopra per stabilizzarla e permettere un tratto sicuro e veloce.
  5. Definiamo i contorni del disegno con il pennello a punta piatta e completiamo riempiendo con il colore le superfici interne. Ripetiamo il procedimento sulle superfici laterali e posteriore del mobile.

pensile recuperato su ruote

Metro misurabimbi fai da te

Realizzabile con materiali ecologici ed economici non può mancare nella stanza dei nostri bambini il metro misurabimbi fai da te

Una costruzione fai da te divertente e molto utile per avere sempre sott’occhio la crescita dei propri piccoli. Realizzabile con materiali ecologici ed economici, tutti reperibili nei negozi di bricolage creativo, il metro si appende al muro diventando cosi un fantastico albero su cui si muovono allegramente gufi, pappagalli e farfalle colorate.
FOGLIE VARIEGATE

  1. Si disegnano le foglie sul cartoncino, di misure diverse e si ritagliano con il cutter. 
  2. Le foglie, composte a ciuffi, si applicano sul lato sinistro di una striscia di cartoncino 20×100 cm con la Colla per Hobby. Appena asciutta, si stende su tutta la composizione una mano di Gesso.  
  3. Si dipinge il tutto con una mano uniforme di verde chiaro, quindi con un colore più scuro si disegna un lato della foglia e le venature.

  1. Si dipinge un pezzo di spago lungo 30 cm di un altro colore e lo si taglia in pezzi da 2 cm per ottenere le tacche da incollare con colla per Hobby sulla striscia, a 5 cm una dall’altra. Con un pennello sottile si dipingono i numeri, da 50 cm salendo fino a 150 cm.
  2. Si cola la Ceramite miscelata con acqua nello stampo per colaggio; dopo 10 minuti gli animaletti saranno induriti. Per estrarli, flettere lo stampo e premere con le dita.
  3. Le mollette, con gli animaletti incollati, si dipingono con un pennello piatto, completando con la decorazione dell’animaletto. 
  4. Quando il metro e le mollette sono asciutte si stende con una pennellessa la Vernice vetrificante, incrociando le pennellate tra una mano e l’altra per una stesura uniforme.

metro misura bimbi

Biglietti personalizzati

Con la nostra fantasia e la versatilità di Dremel VersaTip possiamo preparare biglietti personalizzati per ogni ricorrenza e renderli ancor più originali con decorazioni applicate a caldo.

  1. Tracciamo su carta alcune sagome a forma di stella. Posiamo i fogli di Mylar (fogli trasparenti di poliestere) sui modelli e seguiamo i contorni con un pennarello indelebile. Utilizzando come piano di lavoro un vetro temperato, tagliamo attentamente lungo le linee disegnate usando Dremel VersaTip.
  2. Spruzziamo su un lato dello stampino lo spray adesivo e incolliamolo nella parte alta del bigliettino, quindi rimuoviamo il foglio di Mylar eccedente.
  3. Prepariamo uno stampino più piccolo a forma di stella e poniamolo sopra il motivo precedentemente realizzato.
  4. Utilizziamo la penna da embossing per disegnare il contorno e riempire la forma applicando uno strato di fluido da embossing. Con la pistola incollatrice Dremel 930 attacchiamo paillettes o pietre al centro della stella.

Biglietto di natale

Mensole di cartone ondulato

Cosa si può fare con una semplice scatola…La flessibilità d’utilizzo del materiale ci permette di realizzare numerosi oggetti ad esempio delle mensole di cartone ondulato

Interessanti come solidi ripiani in cui collocare oggetti a nostro piacimento.  L’idea consiste nel rinforzare il fondo e le pareti laterali di una scatola utilizzando fogli di cartone tagliati a misura e applicati con colla vinilica. Le scatole sono assicurate a parete mediante tasselli: per questo motivo è necessario rinforzare la zona di contatto della vite con il cartone mediante l’applicazione di una rondella metallica che viene fissata con adesivo di montaggio.

RINFORZI E FISSAGGIO

  1. Le scatole di cartone vanno assemblate asportando le alette di chiusura superiori, in modo da ottenere un’ampia apertura in cui collocheremo oggetti di varia natura.Per la chiusura del retro utilizziamo un nastro adesivo da imballaggio.
  2. Rinforziamo le superfici laterali interne delle scatole con un doppio strato di foglio di cartone tagliato a misura.
  3. Ripetiamo l’operazione rivestendo anche il fondo, ma utilizzando solo uno strato di foglio di cartone. Aiutiamoci con piccoli morsetti durante l’applicazione dei fogli, da effettuarsi con colla vinilica.
  4. Nobilitiamo il profilo anteriore delle scatole, stendendo a rullo smalto acrilico da scegliere nella tonalità che preferiamo.
  5. Per fissare le scatole alla parete utilizziamo tasselli ad espansione, la cui vite va inserita in prossimità dei due angoli interni superiori delle scatole. Per garantire una tenuta efficace, evitando di far presa sul poco tenace cartone, dobbiamo rinforzare la zona dei fori con rondelle metalliche, da fissare con adesivo di montaggio Millechiodi. 
  6. Il corretto posizionamento delle rondelle ad entrambi i lati è garantito da due listelli di legno uguali che, collocati ortogonalmente sugli angoli della scatola, fungono da distanziali per individuare l’esatta posizione in cui praticare il foro.

Alberi di natale fai da te con il legno

Più di trenta candele accese su questo albero di natale a piramide di legno, una struttura semplice da realizzare e di grande effetto

Questa struttura di legno a sviluppo piramidale funge da sostegno a oltre trenta candele formando un particolare albero natalizio.
La struttura è composta da sei listelli di legno 30×30 mm che si uniscono a formare due triangoli isosceli di dimensione leggermente differente, quanto basta per consentire all’uno di entrare di misura nell’altro.
Serie di piolini ricavati da un tondino di legno si innestano nei lati inclinati dei due triangoli, in posizione orizzontale.
Tre listelli fissati ortogonalmente alla base del triangolo maggiore garantiscono all’insieme stabilità sufficiente per rimanere in piedi.

LA STRUTTURA E I PIOLINI PER COSTRUIRE ALBERI DI NATALE DI LEGNO

Alberello a piramide

  1. Tenendo appaiati due listelli di legno per volta effettuiamo i fori con una punta da 10 mm usando il trapano a colonna che ci permette di ottenere il perfetto allineamento verticale. Sfruttando i fori fatti alle estremità assembliamo i listelli costruendo prima uno e poi l’altro triangolo che devono differire nelle dimensioni, in modo da poter essere incastrati l’uno nell’altro.
  2. Dopo aver unito i triangoli con due viti inseriamo i piolini di legno nei fori praticati precedentemente e fissiamoli con la colla vinilica.
  3. Ecco  la struttura.

IL PROGETTO

Alberello a piramide

MATERIALI
Listelli di pino 30×30 mm (struttura) e 25×50 mm (appoggi); tondino di legno ø 10 mm; colla vinilica.