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Come restaurare un tavolo

Vediamo tutti i pasaggi necessari per restaurare un tavolo e riportarlo all’antico splendore

In questo lavoro di bricolage, la prima operazione consiste, come nella maggior parte dei casi, nel carteggiare il piano e le altre superfici, utilizzando la levigatrice rotorbitale attrezzata con carta abrasiva a grana fine. Se vi sono fori di tarli preveniamone le ricomparsa applicando uno spray antitarlo fungicida, poi stucchiamo le fessure più grandi con il legno plastico mentre le imperfezioni di minor rilievo si correggono con una cera riempitiva.
Con un pennello a setole morbide stendiamo un mordente acrilico che colora il legno e, quando questo è ben asciutto, applichiamo un fissativo turapori.
Completiamo il nostro restauro fai da te con una mano di cera che tiriamo accuratamente. Infine, per proteggere il piano restaurato, vi collochiamo sopra una lastra di cristallo.

PRIMO ATTACCO

  1. Con la levigatrice rotorbitale asportiamo la vecchia vernice ed eliminiamo le asperità del piano, in particolare le ondulazioni dovute all’imbarcamento delle assi. Il polverino che si produce viene risucchiato e fatto confluire in un sacchetto collegato all’attrezzo: quello che rimane sul legno va eliminato con un panno umido.
  2. Il legno plastico si stende con la spatola nelle fessure più grandi. E’ importante premere bene (naturalmente senza graffiare il legno), in modo da far penetrare lo stucco in profondità. Una prima rasatura con la spatola asporta lo stucco in eccedenza ma una finitura più raffinata, con carta vetrata n°400, si effettua quando il ritocco è indurito.
  3. Per i riempire e mascherare piccoli graffi e forellini usiamo una cera morbida di colore noce chiaro che impastiamo con le dita e applichiamo sulla parte danneggiata.

NUOVA FINITURA

  1. Nei fori dei tarli del legno iniettiamo uno spray specifico la cui bomboletta è provvista di un sottile tubo che indirizza il getto ed impregna il legno rendendolo inospitale per gli insetti xilofagi.
  2. Se è necessario sostituire le viti che serrano le assi del piano utilizziamo dei listelli bloccati da alcuni morsetti, che tengano in posizione le assi stesse durante l’operazione.
  3. Il mordente acrilico restituisce al legno la sua tinta originaria e la cera, stesa quando il primo è asciutto, lo nutre. Per applicare entrambi usiamo un pennello piatto, largo 5.7 cm.
  4. Sul piano del tavolo appoggiamo la lastra di cristallo da 8 mm, con i bordi molati. Il piano dispone, così, di una superficie più uniforme ed utilizzabile anche per scrivere.
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  • Elevata Resistenza - Una volta asciutto (dopo 24h), può essere carteggiato, verniciato e lucidato
  • Modalità d'uso - Eliminare ogni traccia di sporco e grasso o stucchi precedenti dalle superfici di applicazione (aiutarsi con un panno umido). Stendere strati non troppo spessi (utilizzando la spatolina in dotazione), lasciando asciugare bene tra un'applicazione e l'altra; Il prodotto asciuga in 8/12 ore
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Visita la sezione di Bricoportale dedicata al
restuaro mobili fai da te

Restauro di una cassapanca

Per il restauro di una cassapanca è stata adottata una speciale tecnica detta “cerusé”, realizzata con della cera bianca e un panno morbido

Per l´intervento di bricolage che permette di inserire questa elaborata cassapanca in un ambiente moderno e luminoso è stata utilizzata la tecnica “cerusé”, per valorizzare le venature del legno riempiendole con una cera, solitamente bianca, lasciando sul resto della superficie un lieve effetto trasparenza.
Il procedimento fai da te si sviluppa su una fase preparatoria per rendere lievemente scabre e incavate le venature più evidenti del legno, affinché assorbano la prima colorazione.
Questa può essere fatta con tinte colorate e seguita da una mano di cera colorata e di una finitura con cera incolore. In questo caso specifico la cassapanca è stata trattata solo secondo il cerusé tradizionale, che prevede l’utilizzo di cera bianca anziché quella colorata. La cera si stende facilmente con un panno perché morbida e cremosa, quindi di facile applicazione.
Poi si asporta le cera con un panno in modo che rimanga solo quella penetrata nelle venature e e, quanto il tutto è asciutto, si tratta la superficie con una cera incolore.

LA PREPARAZIONE

  1. Con la spazzola di ottone con setole morbide  eseguiamo un’accurata spazzolatura di tutta la superficie del mobile, seguendo sempre il senso delle venature. Questo trattamento consente di aprire bene i pori del legno. 
  2. Durante la fase preparatoria si produce parecchio polverino che eliminiamo accuratamente con un panno o un pennello, o meglio ancora con un aspiratore. Tutta la superficie deve risultare perfettamente pulita. 
  3. Pima di passare alla finitura approntiamo un’efficace azione preventiva di protezione antitarlo applicato a pennello su tutto il mobile e, nei punti più difficili, utilizziamo una siringa o lo spray specifico antitarlo.

LE RIFINITURE

  1. Stendiamo la cera bianca in abbondanza per permettere una migliore penetrazione nei pori del legno. Con un panno morbido eseguiamo movimenti circolari iniziando dalla parte superiore della cassapanca.
  2. L’ asportazione della cera in eccesso va eseguita entro 10 minuti per evitare che si secchi troppo rendendo difficile l’operazione. Con una spazzola per mobili eliminiamo la cera che non è penetrata nelle venature.
  3. Dopo aver asportato la cera bianca diamo una passata di cera incolore che nutre e protegge il mobile. L’ultima finitura consiste nel lucidare tutta la superficie della cassapanca con una spazzola per mobili.

Frigorifero e tavolo insieme

Per chi ha problemi di spazio una soluzione che ne recupera molto: frigorifero e tavolo insieme

Due elementi fondamentali di ogni cucina, il tavolo e il frigorifero, possono essere compresi (con un´originale soluzione bricolage) in un mobile unico per ovviare all’eterno problema della scarsità di spazio.
L’idea consiste nel rivestire il frigorifero (del tipo da incasso, di formato piccolo) con quattro pannelli di listellare di pino: due per i fianchi, uno per il piano superiore e uno per rivestire lo sportello.
Due listelli verticali sono fissati alla parete e fungono da distanziatori fra questa e il frigorifero per facilitare la circolazione dell’aria. I fianchi vengono avvitati ai listelli distanziatori e fissati al piano superiore con spine di legno.
Le ali del piano (che sporgono dal frigo di 30 cm per parte) sono tagliate ad arco di cerchio. Il pannello frontale che riveste la porta del frigorifero è applicato su questa con adesivo acrilico o siliconico ed è dotato di un pomolo di apertura. Il tutto è trattato con impregnante all’acqua.

Per consentire la rotazione dell’anta del frigo basta lasciare più corto il fianco del rivestimento dalla parte dei cardini. In alternativa alle spine di legno, tipica tecnica fai da te, che collegano il top possiamo usare delle squadrette metalliche avvitate.

Accessori per moto e cicli Maurer

Per escursioni in totale sicurezza facciamo i giusti controlli con gli accessori per moto e cicli Maurer

Esplode la stagione delle gite su due ruote: per gli appassionati di moto e cicli Maurer propone interessanti ed utili accessori fai da te per escursioni in totale sicurezza.              

La pompa a pedale facilita il gonfiaggio delle gomme: dopo aver assicurato il beccuccio alla valvola si può mantenere la posizione eretta e comprimere l´aria agendo sul pedale. Il grande manometro consente un´efficace visualizzazione del livello di pressione raggiunto, il corpo metallico è stabile e robusto e viene fornita con testina Michelin da 8 mm, riduttore per valvola 4 mm, ago per palloni ed ugello per materassini.
La pompa verticale azionabile a due mani è alta complessivamente 53 cm e l´escursione del pistone permette di comprimere una grande quantità d´aria ad ogni pompata. Il corpo è di nylon addizionato con fibra di vetro, leggero ma robusto, ha una superficie d’appoggio Ø 38 cm ed è fornita con ugelli e manometro; può raggiungere una pressione di 11 bar.

Lucine per la bicicletta

Vedere e farsi vedere è fondamentale se si utilizza la bicicletta per escursioni notturne, anche su strade ben illuminate. In un unico kit fai da te troviamo un fanale anteriore con aggancio rapido provvisto di 5 led che possono funzionare in modo fisso o lampeggiante; un fanale posteriore catarifrangente con fissaggio a vite, anch´esso a 5 led e funzionante in modo fisso o con due differenti modalità lampeggianti. Funzionano rispettivamente con 3 batterie stilo AA e 2 ministilo AAA, non incluse; i led a basso consumo assicurano lunga durata.

Lasciare incustoditi la moto o lo scooter anche per pochi minuti espone al rischio
di furto: per scoraggiare i ladri basta bloccare il disco del freno con questo lucchetto che dispone di un perno da far passare attraverso i fori e da assicurare al corpo di acciaio tramite una chiave tubolare a pompa.
Viene fornito con una coppia di chiavi nella versione con perno in acciaio Ø 5 mm, con coppia di chiavi e astuccio telato nella versione con perno in acciaio Ø 10 mm.

>> VISITA IL SITO

Decorazioni luminose

Durante la cena più romantica dell’anno,  non può mancare l’illuminazione calda e avvolgente delle candele…prepariamo queste decorazioni luminose e personalizzate

SEMPLICISSIMA REALIZZAZIONE

Decorazioni luminose di recupero

Le più comuni scatole di latta come quelle del caffè, o anche i vasetti di vetro delle conserve, o  ancora i bicchieri ed i contenitori in plastica, possono essere nobilitati con carta colorata e personalizzati con disegni e scritte fatti con i pennarelli. La carta si fissa su qualsiasi materiale con il nastro biadesivo.
Posizionando all’interno del contenitore una candela, i nostro “barattolo” ha ritrovato nuova vita diventanto una perfetta decorazione luminosa per creare una romantica atmosfera

Idee per San Valentino

Vediamo come realizzare romantiche e gustose idee per San Valentino: con la carta, con dell’edera, con un po’ di fantasia e… con il forno!

Idee per San Valentino: il Muffin al cioccolato

Quale migliore idea per San Valentino che stupire con un bel muffin al cioccolato? Ecco come prepararlo!
Ingredienti:
  • 125 g farina 
  • 25 g di cacao in polvere
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1 uovo
  • 60 g di zucchero
  • 2 cucchiai di olio
  • 100 ml di latte
  • gocce di cioccolato

Preriscaldiamo il forno a 160°C. In una ciotola mescoliamo la farina con il cacao e il lievito. A parte mescoliamo l’uovo con il latte, l’olio e lo zucchero. Uniamo il secondo composto al primo e aggiungiamo gocce di cioccolato. Mescoliamo fino ad ottenere un composto ancora un po’ grumoso. Disponiamo il composto in pirottini e mettiamo su un vassio che inforniamo a 160°c per 20 minuti.
 Sforniamo e decoriamo a piacere magari con zuccherini a forma di cuoricini.

Idee per San Valentino: cuore d’edera

edera modellata

MODELLIAMO L’EDERA

1. Modelliamo un pezzo di fil di ferro plastificato verde (quello da reti per recinzioni) facendogli assumere la forma di cuore. Fissiamolo nel punto di convergenza dei due capi con filo di ferro per legature.
2. Prendiamo una piantina di edera in vaso, piantiamo nella terra le due estremità di filo di ferro in modo da immobilizzare il cuore e rivestiamolo con i tralci della pianta.

 

 

Biglietto Scrap Art per San Valentino

IL PERFORATORE LINEARE

Con un perforatore lineare si possiamo sagomare i bordi dei cartoncini dei biglietti augurali, ma anche rivestire quaderni e diari, realizzare cornici e sofisticate copertine,
perfino gli oggetti più semplici come i blocchetti dei post-it acquistano un aspetto elegante.

GLI STRUMENTI PER LA SCRAP ART

ShapeCutter
euro 26,70

 

Mini ShapeBoss
euro 13,80

Se vogliamo dedicare biglietti veramente speciali affidiamoci agli strumenti di incisione
della carta come lo ShapeCutter che ci permette il taglio di svariate forme nel mezzo
del foglio o di embossing che imprime, su diversi tipi di supporto, una vasta gamma
di disegni, ricami e scritte.

Costruzioni a secco KNAUF

Quando ancora non esisteva un sistema completo di prodotti e soluzioni dedicato alle costruzioni a secco, in grado di proporsi come valida alternativa alla muratura classica, le superfici realizzate con lastre in gesso rivestito erano considerate, erroneamente, una sorta di compromesso cui si poteva fare ricorso solo per interventi secondari nelle piccole ristrutturazioni.

Oggi ci sono sempre crescenti motivazioni per scegliere i sistemi a secco, resi ancor più evidenti dalla strada che ha intrapreso l’edilizia moderna: maggior rispetto per l’ambiente, tempi di esecuzione più rapidi, riduzione delle emissioni, nuove soluzioni per l’architettura d’interni. Rispetto ai sistemi tradizionali, per i quali si parla di “costruzione”, qui l’esecuzione avviene per “assemblaggio”: anziché utilizzare leganti, le strutture vengono predisposte meccanicamente.

Tutto ciò comporta una gestione meno invasiva del cantiere e degli spazi ad esso adiacenti; maggior pulizia e maneggevolezza permettono inoltre di beneficiare di tempi d’esecuzione più rapidi ed immediata fruibilità delle superfici. L’intercapedine generata dall’orditura metallica può essere utilizzata per il passaggio degli impianti durante la fase costruttiva, senza bisogno di realizzare successive tracce nei muri.

Tutte le soluzioni messe a punto per i diversi impieghi sono certificate e collaudate, a cominciare dall’isolamento termico ed acustico. Il gesso è inoltre incombustibile e si presta per realizzazioni che richiedono protezione passiva dal fuoco; regola l’umidità, assorbendola per poi rilasciarla se l’aria diventa troppo secca. Per gli ambienti fortemente umidi come i bagni esistono lastre studiate per condizioni estreme e su speciali intelaiature che consentono l’installazione di sanitari sospesi.

La maggior parte delle opere edili si realizzano senza causare disagi alle attività domestiche e non comportano aumenti di carico sulle strutture, pur garantendo un’elevata portanza: rispetto ad una tramezza di muratura il peso è inferiore di 8-10 volte, lo spessore può essere contenuto in soli 10 cm e la superficie può essere subito tinteggiata o piastrellata.


VANTAGGI RISPETTO ALLA COSTRUZIONE TRADIZIONALE IN MURATURA

Velocità di montaggio
Senza dover ricorrere ad acqua e calce per gli impasti leganti, il lavoro viene velocizzato; si eliminano i tempi prolungati dovuti all’asciugatura e le superfici sono subito pronte per la pittura o l’eventuale rivestimento.

Isolamento acustico
Il Sistema Comfort Acustico offre ben oltre 100 soluzioni certificate che assicurano un elevato isolamento dai rumori anche in spessori ridotti, riducendo inoltre il riverbero acustico negli ambienti.

Guadagno di spazio
La varietà di spessori che caratterizza le lastre di gesso rivestito consente scelte differenziate per ciascuna applicazione; rispetto ai sistemi costruttivi tradizionali si ottiene una superficie calpestabile fino al 20% in più.

Resistenza a carichi e urti
Le lastre GessoFibra Knauf resistono alle sollecitazioni meccaniche e alle scalfitture; il sistema costruttivo sopporta anche carichi elevati, distribuiti o concentrati, fino a 55 kg per tassello. Con la possibilità di applicare quadri, mensole e pensili in qualsiasi punto delle pareti.

VISITA IL SITO >> Knauf.it

Pavimenti sovrapposti

Fino a qualche anno fa le uniche possibilità per compiere questo intervento riguardavano moquette, linoleum o laminati che sapevano di “finto”, poco adatte ad ambienti residenziali di livello medio-alto; oggi si può contare su prodotti che concentrano in pochi millimetri di spessore sia la qualità, sia il pregio estetico dei pavimenti tradizionali, facendo risparmiare non poco sulla manodopera e limitando l’aumento di carico dei solai: un rivestimento di grès spesso 3 mm pesa poco più di 7 kg/mq.

Sovrapponendo un pavimento ad uno già esistente si ha quasi sempre la certezza di disporre di un supporto perfettamente livellato che non richiede aggiustamenti, per cui la nuova posa è ancor più accelerata. Con un po’ di fortuna, lo spessore totale non rende neppure necessario intervenire sulle porte. 

In molti casi non occorre fissare il pavimento con collanti: le piastrelle, anche quelle di medio formato, possono essere posate con biadesivo o sistemi ad incastro. Il nuovo pavimento può essere smontato, sostituito o riutilizzato e la vecchia superficie può tornare fruibile come in origine. Questi sistemi sono adatti anche per la posa fai da te, per cui il costo finale si riduce al solo acquisto dei materiali.

Più laboriosi dal punto di vista realizzativo, ma interessanti per la bellezza del risultato finale, sono i pavimenti monolitici a base di resine o materiali cementizi, ognuno dei quali garantisce un risultato unico e irripetibile, con infinite personalizzazioni. 

LE GRANDI LASTRE

Tra le piastrelle di formato tradizionale e i rivestimenti monolitici c’è un compromesso che offre interessanti possibilità per realizzare un pavimento sovrapposto ed è rappresentato dalle lastre di grès porcellanato di grande formato che vanno incollate al massetto o al pavimento esistente. Tra tinte uniche, superfici ad effetto spatolato, fedeli riproduzioni di marmi e legni, questi prodotti di dimensioni inusuali si prestano per diverse configurazioni di grande effetto.

I PAVIMENTI SMONTABILI

Un sistema di rivestimento dei pavimenti esistenti, già utilizzato per il parquet, è la posa flottante, dove il pavimento “galleggia” senza essere vincolato alla superficie sottostante con l’utilizzo di collanti. L’aspetto interessante di questa soluzione è che il pavimento può essere smontato in qualsiasi momento e riposizionato in un’altra stanza o in un’altra abitazione, permettendo di riportare alla luce la vecchia pavimentazione senza lasciare tracce.

 

Elyonda LT rivestimento leggero e resistente

Queste nuove lastre opache garantiscono un’ottima protezione alla luce e sono disponibili in dimensioni contenute, che assicurano facile maneggevolezza e rapida posa in opera.
Elyonda LT resiste alle sollecitazioni atmosferiche e all’aggressione da parte degli agenti chimici (l’elenco completo si trova sul sito https://elyplast.brianzaplastica.it).
Le lastre Elyonda LT sono protette con un rivestimento superficiale allo scopo di contrastare l’abrasione e assicurare il mantenimento delle caratteristiche funzionali del prodotto.
Altro punto di forza di queste lastre è l’economicità rispetto all’offerta prestazionale che sono in grado di offrire

LA CASETTA DEGLI ATTREZZI

Le lastre opache Elyonda LT possono essere fissate su legno, metallo o laterocemento, tramite opportuni fissaggi: è importante utilizzare guarnizioni e rondelle che offrano un’area di appoggio abbastanza grande da ricoprire interamente il foro.
Le caratteristiche prestazionali del materiale, associate al loro aspetto estetico, sono determinanti per consentirne un ampio utilizzo, che spazia dalle coperture in genere alle chiusure verticali.
Le lastre possono essere utilizzate per la copertura di pensiline, gazebo, capanni per gli attrezzi, ma anche per proteggere e rendere più elegante la cuccia del cane o altri ricoveri per animali, magari diversificando i colori tra copertura e rivestimento.

  1. Si riveste la struttura portante della casetta da giardino con le lastre poste in verticale.
  2. Si posano le lastre di copertura; il lavoro si può fare anche da soli, ma con l’aiuto di una persona risulta davvero semplice.
  3. In orizzontale come in verticale si fanno sormontare una o due onde e si avvitano le due lastre contemporaneamente al supporto.
  4. Controllato che tutte le lastre siano in perfetta posizione, si fissano gli ultimi punti.

LA PENSILINA

Le lastre vanno posate partendo dalla gronda verso il colmo, con una sovrapposizione di testata di almeno 200 mm (250 mm per pendenze inferiori al 10%) e di 1-2 onde lateralmente. Il fissaggio si effettua avvitandole alla sottostruttura, forando le lastre con una punta il cui diametro sia superiore di 2-3 mm rispetto a quello della vite, per consentire eventuali dilatazioni termiche.
1. Decisamente leggere, le sposta con facilità anche una persona da sola.
2-3. Altrettanto facile è sistemarle in posizione una a fianco all’altra, facendo sormontare 1-2 onde.

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Il nuovo materiale per ristrutturare il tuo pavimento

La ceramica accompagna ogni nostro passo domestico. È igienica e facilmente pulibile con detergenti poco aggressivi (spesso basta la semplice acqua). Inalterabile nel tempo, impermeabile, incombustibile e soprattutto, infinitamente fantasiosa.
Ogni anno vengono presentate decine di migliaia di nuovi disegni grafici, grazie anche all’evoluzione tecnologica di cui l’Italia è leader nel mondo, che permette oggi di stampare lo smalto vetroso sulle piastrelle con vere e proprie stampanti a getto d´inchiostro simili a quelle che ciascuno ha in ufficio o a casa.

LA POSA

1. Stendere la stuoia autoadesiva.
2. Incollare STEELKER sulla stuoia, partendo da un lato.
3. Posizionare accuratamente ogni pezzo. È possibile correggersi!
4. Procedere con la posa lasciando le crocette per la stuccatura.
5. Stuccare le fughe utilizzando l’apposita pistola.
6. Godetevi il vostro nuovo pavimento!

STEELKER presenta l’alternativa più semplice e più rispettosa per l’ambiente. Un nuovo materiale costituito da ceramica di qualità finissima, riforzata con una lamina d’acciaio tramite un procedimento brevettato completamente italiano.
STEELKER ha tutti i pregi di una piastrella tradizionale, ma è semplice da installare ed è resistente come se fosse incollata, pur rimanendo flottante.
Questo significa che non solo è facile posarlo, ma anche rimuoverlo ed eventualmente riutilizzarlo per altri spazi.
Da oggi poi è anche facile acquistare STEELKER! Visita il nostro negozio online  e fai il tuo ordine. Trovi tutto l’occorrente, che ti verrà gratuitamente consegnato a casa su camion con sponda idraulica.

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