Extenso è una pertica estendibile, flessibile e telescopica che può allungarsi da 36 a 77 cm. Il manico in leggero alluminio è progettato per non affaticare durante il lavoro e consentire una maggiore agilità. Extenso consente di dipingere in spazzi ristretti, angoli difficili e soffitti alti, permette con semplici movimenti di allungare la pertica in pochi secondi senza interrompere il lavoro di pittura. Il manico Soft Touch, assicura un’impugnatura più confortevole, donando la massima maneggevolezza.
Pitturare fai da te una stanza sembra una cosa da poco, ma ci sono alcune operazioni preliminari da seguire
Scrostare, stuccare ed isolare tutto ciò che deve rimanere estraneo alla tinteggiatura, per non dover perdere altro tempo in pulizie a fine lavoro.
Raduniamo tutti i mobili e gli oggetti voluminosi al centro della stanza in modo da poter accedere facilmente alle pareti, poi procuriamoci un grosso telo di plastica in un centro bricolage o al supermercato e copriamo tutte le suppellettili in modo da non macchiarle con la pittura.
Gli oggetti più leggeri, invece, possono essere spostati nella stanza accanto. Con un altro telo possiamo coprire anche il pavimento.
ATTENTA E MINUZIOSA LA PREPARAZIONE DEL MURO
Copriamo gli stipiti delle porte e delle finestre e gli interruttori, privati della placca esterna, con nastro da mascheratura per carrozzieri e giornali vecchi per proteggerli da eventuali schizzi di pittura.
Tutta la vecchia pittura che si stacca facilmente va rimossa con un raschietto o una spazzola di ferro.
I piccoli fori come quelli dei tasselli vengono riempiti con stucco aiutandosi con un piccolo sacchetto di plastica al quale è stato tagliato un angolo.
I fori più grandi vengono prima riempiti con un pezzo di giornale arrotolato o, meglio con una spina di faggio, e poi coperti con una spatolata di stucco da muri. Dopo alcune ore lo stucco può essere levigato con un tassello di legno rivestito di carta abrasiva. Una mano di fissativo stesa su tutto il muro elimina la polvere ed uniforma l’assorbimento della tinta.
La finitura può essere eseguita con pittura o rivestimento rustico. In questo caso il materiale pastoso viene steso con la manara liscia.
Per allineare le decorazioni adesive o in gesso si utilizza una lenza sporcata di polvere colorata che viene tesa tra due punti messi a livello quindi pizzicata e rilasciata. Il segno che resta viene seguito con il nastro da mascheratura o con le decorazioni da incollare.
Tutto quello che c’è da sapere per pitturare casa ottenendo una tinteggiatura uniforme, senza sbavature e senza imbrattare le altre superfici; scopriamo insieme che, oltre a rulli e pennelli tradizionali, ci sono altri strumenti bricolage la cui forma ci permette di arrivare in profondità anche in spazi angusti.
Come in tutti i lavori fai da te, seppur semplici, anche nella ripitturazione degli ambienti di casa non vanno dimenticate alcune banali indicazioni che ci permettono di ottenere il migliore risultato finale e spesso di risparmiare parecchio tempo. La velocità si ottiene utilizzando ad esempio rulli, scegliendoli di misura e morbidezza idonee rispettivamente alle dimensioni delle pareti e alla tipologia della pittura (reperibili in vasto assortimento nei centri bricolage). Le “difficoltà” sono date dagli ostacoli che ci si presentano: cornici delle porte e delle finestre, prese e interruttori elettrici, eventuali applique e, soprattutto, i termosifoni, da considerare dei veri e propri “clienti scomodi”. Qualsiasi ostacolo viene superato agilmente con alcuni stratagemmi e qualche attrezzo studiato appositamente, fra cui la prolunga per il manico del rullo, che serve nel caso di pareti alte e nella stesura sui soffitti.
Supposto di aver preparato a dovere la stanza, come da indicazioni riportate nelle pagine seguenti, l’approccio alla tinteggiatura prevede di risolvere subito la parte più spinosa, cioé quella degli angoli e dei profili di contatto con il soffitto ed eventuali muri da non toccare.
Con il pennello a rullo più grande abbordiamo ora una prima parete, iniziand dal centro, tracciando una passata verticale, quasi da cima a fondo.
Procediamo a zig zag incrociando le passate; in tutta la parete dev´essere fatto un passaggio di rullo in due direzioni pressoché ortogonali in modo da ottenere la migliore copertura ed uniformità di stesura del colore.
Per una maggiore efficacia, nel caso di lavori più impegnativi, ci si può munire di pennelli di diversa misura e di rulli speciali per angoli e spazi ristretti.
Qualsiasi pittura, anche se pronta all’uso, va mescolata bene prima di essere utilizzata.In molti casi è necessaria anche una leggera diluizione.
Quando il rullo è asciutto si deve leggermente inumidire prima dell’uso e poi si deve impregnare bene di colore immergendolo e scolandolo più volte.
Pitturare casa – Gli Speciali
Negli spigoli fra parete e soffitto, invece, dobbiamo utilizzare il pennello a testa inclinata che ci consente una notevole precisione in quanto difficilmente sbava verso l’alto.
Per lo spigolo fra due pareti con medesima colorazione procediamo molto rapidamente utilizzando il rullo per angoli; questo rullo è sagomato in modo da agevolare la distribuzione uniforme della tinta anche nei punti meno accessibili.
Pitturare casa – Mascherare e risparmiare tempo
Gli accessori che non possiamo rimuovere dalla parete vanno protetti con nastro per mascheratura. Spendiamo pure un po’ di tempo per applicarlo con cura, ne otterremo un enorme vantaggio proprio in termini di tempo, sia durante la stesura del colore, sia nella fase di pulizia.
Per lo stesso motivo proteggiamo lo zoccolo alla base della parete, questa volta con un particolare rotolo di nylon provvisto di nastro maschera; fissiamolo sulla faccia superiore dello zoccolo, allineandolo esattamente all’angolo.
Il pavimento va interamente coperto con un grande telo di nylon, giuntato con nastro maschera alla striscia applicata precedentemente allo zoccolo verso la parete a fine lavoro.
Provvediamo pertanto ad una totale mascheratura del calorifero, usando un telo di nylon bloccato con nastro maschera, messo in modo da proteggere anche la parte retrostante, verso la parete. Materiali sempre reperibili nei centri fai da te.
Anche in questo caso tinteggiamo partendo da sopra e, nonostante il telo di nylon, usiamo l’ulteriore accortezza di proteggere il tutto con un foglio di carta tenuto con la mano libera.
Pezzo di carta anche sul fianco, per infilare il pennello curvo nell’esiguo spazio fra tubi e muro.
Infine, con il rullo con prolunga flessibile, fatto apposta per infilarsi in questi spazi, completiamo il riquadro più difficile da raggiungere, proprio dietro la sagoma del termosifone.
La base per la costruzione della conchiglia è un controsoffitto piano, al di sopra del quale vengono fatti correre gli impianti in fibre ottiche e collocato il necessario proiettore per ottenere una settantina di punti luce di dimensioni diverse.
Si è trattato poi di impostare la struttura semicircolare della conchiglia che si stacca dal soffitto piano, realizzando sagome in legno come supporto. Per ottenere l’ovale, vengono tracciati due cerchi affiancati, la cui tangente fa da compasso per la tracciatura degli spicchi.
Gli spicchi hanno una struttura triangolare, a sezione crescente verso l’interno della stanza, rinforzata con l’adozione di guide. Ottenuta la forma a conchiglia, il tutto viene smontato per praticare i fori di inserimento delle fibre ottiche, fatte uscire dalla struttura a fasci in corrispondenza dei triangoli.
Al termine del lungo lavoro, durante la finitura, sulle fibre ottiche si stende un sottilissimo velo di vernice bianca; in questo modo, a luci spente non è possibile individuare le fibre ottiche e la sagoma, pur nella sua complessità, sembra uniforme. All’accensione, dietro il sottile strato di copertura, la luce si diffonde in ogni direzione.
Finiture esclusive e di grande effetto possono oggi essere realizzate da un fai da te, senza l’intervento di un professionista. Dietro l’apparente complessità degli effetti c’è un sistema applicativo che esclude l’utilizzo di attrezzature: per le finiture della gamma Tattoo di J Colors (reperibile nei centri bricolage) bastano rulli, pennelli, spugne ed altri banali attrezzi, una semplicità applicativa apprezzata anche dai professionisti che impiegano meno tempo e possono così garantire prezzi più competitivi alla clientela.
La somiglianza con la pelle dei grandi rettili tipica della finitura Cayman si ottiene passando un rullo sagomato sullo stucco decorativo applicato a rullo o a pennello. Le varianti di colore sono molteplici e l’applicazione della finitura cerata Rivela esalta l’effetto pelle.
KARMA Finitura a rilievo ideale per ottenere atmosfere preziose ed avvolgenti, grazie alla lucentezza della base metallizzata (oro, argento o bronzo) ed ai riflessi prodotti dalle particelle cristalline che conferiscono alla superficie la tipica granulosità irregolare.
RIVELA Un fondo ad effetto materico su cui viene realizzata una velatura riproduce l’illusione di un rivestimento di cuoio, corteccia, pietra, tessuto ed altri materiali naturali, in una varietà di combinazioni condizionata solo dalla fantasia dell’applicatore.
STARLIGHT Il rivestimento glitterato, abbinato ad una sapiente e ben studiata illuminazione, può generare soluzioni scenografiche d’effetto, con una brillantezza stellare che può essere accentuata attraverso l’aggiunta dei glitter Scintille o con la variante fotoluminescente Stardust.
VENIXIA Di semplice applicazione, anche in una sola mano, questa finitura reinterpreta i classici stucchi per dare effetti del tutto nuovi ed attuali; grazie alla possibilità di utilizzare vari strumenti per la stesura, il risultato è sempre unico.
OXID, METALLO E COLORE
È un rivestimento ferromicaceo che permette di raggiungere effetti simili all’acciaio patinato e alla ruggine in un’ampia varietà di superfici a rilievo. Si applica e si personalizza con facilità; su fondi a spessore è possibile utilizzare, oltre agli strumenti tradizionali, anche pettini, spazzole o altro per ottenere effetti materici sorprendenti.
SCINTILLE
Come autentici frammenti di luce, i glitter a grana fine o grossa aggiunti ad una finitura a base trasparente trasformano la parete in una cascata luminosa. In abbinamento con Starlight, moltiplica la brillantezza su tutta la superficie o soltanto in punti strategici; la versione fotoluminescente Stardust accentua ancor più l’unicità dei riflessi, rendendoli visibili anche al buio.
PRECIOUS
La ricercatezza tipica dei metalli preziosi, in una moltitudine di varianti cromatiche; l’alternanza di superfici lucide ed opache esalta la microbrillantezza delle particelle metallizzate e origina texture ed effetti ottici suggestivi.
TAHITI
La raffinatezza ed il prestigio dei riflessi perlati uniti all’originalità di effetti sempre diversi: la finitura può essere utilizzata liscia o lavorata a piacere per ottenere elementi ottici a rilievo che riflettono la luce in modo differente a seconda del punto di osservazione.
Gli effetti raffigurati nel redazionale fanno parte della gamma Tattoo di J Colors
Vediamo le caratteristiche di alcune delle pitture più usate per decorare e dipingere le pareti di casa. Questo è infatti una dei più tipici lavori fai da te.
LAVABILI
Possono essere utilizzate in qualsiasi ambiente della casa, purché le superfici siano completamente esenti da umidità. Hanno un’elevata resistenza, all’applicazione dimostrano buona pennellabilità ed elevato potere coprente; le superfici tinteggiate con questi prodotti si mantengono inalterate a lungo, sono idrorepellenti ed eventuali tracce di sporco possono essere eliminate con facilità. Boero
TERMOISOLANTI
Sono prodotti decisamente innovativi ed appositamente concepiti per ambienti soggetti a formazioni di condensa, fenomeno dovuto alla differenza di temperatura tra la faccia interna e quella esterna del muro. Queste pitture contengono microsfere cave di vetro ceramizzato che formano una sorta di camera d’aria tra la pellicola di pittura ed il muro, mantenendo più calda la parete (vengono definite anche pitture temiche), per cui sono particolarmente indicate per le pareti esposte a nord, più soggette a formazioni di vapore acqueo; anche se in misura piuttosto blanda, contribuiscono a mantenere il calore all’interno e, perciò, al risparmio energetico. Atriathermika
TRASPIRANTI
La traspirabilità è una caratteristica fondamentale per gli ambienti umidi come bagni e cucine; queste pitture manifestano una spiccata resistenza all’umidità e contrastano la formazione di muffe, caratteristica che in molti casi viene esaltata addizionandole con prodotti fungicidi, direttamente in fase produttiva o acquistando a parte il flaconcino di additivo. Max Meyer
PRIMER
È una categoria piuttosto vasta di prodotti che hanno il compito di garantire una buona adesione della finitura al supporto. Per le pitture tradizionali si utilizza il classico fissativo, un prodotto trasparente ed incolore da diluire con acqua che ha un’essiccazione superficiale molto rapida (circa 30 minuti), ma occorrono 3-5 ore affinché il processo si completi in profondità. Riduce il consumo di pittura ed uniforma i pori del supporto.
In alternativa al fissativo, specialmente per migliorare l’aderenza su pareti già tinteggiate, si può aggiungere all’acqua per diluire la pittura una parte di colla vinilica ogni 4 parti di acqua. Per finiture più complesse, che richiedono l’utilizzo di più prodotti in successione, occorrono prodotti di fondo compatibili, per cui vengono via via indicati i primer specifici per assicurare la buona riuscita del lavoro.
SMALTO
Gli smalti da applicare sui muri sono un’alternativa di moda alle tradizionali piastrellature; sono solitamente prodotti acrilici all’acqua, preferibilmente dall’aspetto opaco per evitare riflessi. Il loro impiego è da evitare nei luoghi costantemente umidi, in bagno ed in cucina è possibile utilizzarli purché venga assicurato un efficace ricambio d’aria.
La caratteristica di questi prodotti (reperibili nei centri di bricolage) è che lasciano la superficie liscia e facilmente pulibile, tant’è che sono largamente utilizzati dove occorre igienizzare con frequenza le superfici.
La copertura è ottima, la polvere non aderisce, non si verificano ingiallimenti.
Tinteggiare le pareti di casa è un’attività bricolage non particolarmente faticosa o difficile.
A RULLO
È più facile da usare rispetto ai pennelli; se utilizzato con una prolunga permette di tinteggiare anche la parte alta delle pareti ed il soffitto senza ricorrere a scale o trabattelli. Se poi si ricorre ad un rullo ricaricabile, al cui interno può essere versata una notevole quantità di pittura che viene rilasciata gradualmente, si evita di intingerlo e sgrondarlo più volte. Ne esistono diversi tipi per ottenere effetti particolari, ma per la tinteggiatura tradizionale si utilizzano quelli a pelo corto per fondi e pitture più dense, a pelo lungo per tutte le altre pitture (tutti reperibili nei centri bricolage)
A PENNELLO
In realtà, è più corretto parlare di pennellesse e plafoni. Le pennellesse sono larghe fino a 10 cm e spesse fino a 3 cm, i plafoni arrivano a 15 cm di larghezza ed anche 7 di spessore. Una mano abituata al loro utilizzo riesce ad ottenere risultati migliori rispetto al rullo, in quanto la finitura rimane molto liscia, senza l’effetto “micro-bucciato” che lascia il rullo.
Se si usa il pennello, la parete va idealmente suddivisa in riquadri da 1×1 metri da tinteggiare singolarmente: iniziare dall’angolo in alto e spostarsi orizzontalmente.
La prima mano di pittura va applicata realizzando strisce che vanno dall’alto verso il basso e viceversa, alternando le passate man mano che si affiancano.
Quando la prima mano è asciutta, si applica la seconda con lo stesso criterio, ma effettuando le passate perpendicolari alle precedenti, destra-sinistra e viceversa.
Normalmente i blocchi misurano 60×25 cm con spessori che vanno da 5 a 30 cm a seconda della destinazione (rivestimenti, tramezze, muri portanti). Possono essere portati a misura o sagomati utilizzando un comune segaccio, eventuali crene per il passaggio degli impianti o fori per interruttori e prese possono essere aperti con frese e seghe a tazza; per smussare gli spigoli sono sufficienti una raspa da legno o una carteggiatrice: tutte operazioni alla portata di chi pratica il bricolage.
I PASSAGGI DELLA LAVORAZIONE
La posa avviene per mezzo di un collante specifico, simile a quello utilizzato per le piastrelle, che serve anche per nascondere le linee di giunzione ed effettuare le stuccature del caso. Per la distribuzione sui bordi si utilizza una cazzuola dentata a forma di cucchiaio.
Dovendo realizzare un muretto o una tramezza, prima di posare il primo blocco incollato a pavimento si pratica una scanalatura al centro del bordo superiore profonda quanto basta ad annegarvi uno spezzone di barra, inserito in un tassello che penetra nella parete perpendicolare, ad altezza opportuna. Questo conferisce maggior rigidità alla costruzione fai da te, che altrimenti rimarrebbe vincolata in modo sommario alla muratura esistente. L’operazione si ripete sugli altri blocchi a salire, sfalsandoli come con i mattoni.
La superficie è già sufficientemente liscia, tanto che, per locali di secondaria importanza, si può evitare l’intonacatura. Se occorre, l’intonaco va steso in strato sottile ed in una sola mano, uniformandolo poi con il frattazzo.
Nessun trattamento è necessario se si sceglie di rivestire la parete con piastrelle; le tracce lasciate da eventuali crene o sedi per gli utilizzi elettrici si livellano con il collante utilizzato per la posa dei blocchi.
La storia può essere una materia noiosa, ma ricostruire e sperimentare il modello di un’antica macchina da guerra con un kit fai da te la rende subito meno “indigesta”. Nella lingua greca, pelta era uno scudo di legno e cuoio in dotazione alla fanteria: katapelta significa “attraverso lo scudo”, a precisare che nulla poteva la debole protezione contro i proiettili di decine di chili scagliati a distanza da questa macchina da guerra. I proiettili venivano posti in una sorta di cucchiaio, dopo averlo abbassato. Un sistema di funi collegava il braccio del cucchiaio ad un verricello che permetteva di portarle in tensione per poi liberare di scatto il cucchiaio, che andava a sbattere contro un’incastellatura verticale, lanciando il proiettile a centinaia di metri di distanza. Di questa macchina furono realizzate diverse versioni nel corso dei secoli; il modellino Opitec (cod. 106669) misura 250x100x270 mm e il kit include anche disegni e cartamodelli. Un gioco che esercita la manualità e stimola l’interesse non solo per la storia, ma anche per il bricolage: costa 5,40 euro, meno oneroso e più interessante di un’ora di ripetizione.
LE PRINCIPALI FASI DI MONTAGGIO
I listelli che compongono la struttura vanno preforati per inserire le viti di fissaggio. Si inizia con i due lati dell’incastellatura, le estremità dei listelli obliqui vanno bisellate con il seghetto e bisogna aprire le scanalature sui montanti per l’inserimento dei traversi.
Dal foglio di compensato vanno ritagliate diverse parti, tra cui il gancio d’arresto ed il pezzo per azionarlo.
Una delle rotelle dev’essere ritagliata per ottenere la dentellatura: questa è una fase che richiede precisione nell’angolazione e nella dimensione dei denti.
Il tondino Ø 4 mm costituisce l’albero su cui vanno inserite la ruota dentata e quella liscia, distanziate in modo che il gioco tra i traversi consenta appena la libera rotazione dell’albero.
Per montare lo spago e l’elastico vengono ben spiegati i nodi da effettuare ed il corretto percorso che devono seguire le funi.
L’estremità del cucchiaio si ottiene ritagliando quattro pezzi a forma di specchietto ovale dal foglio di compensato: uno cieco che costituisce il fondo, due centrali cavi e con “l’impugnatura” scanalata per inserire il cucchiaio sull’asta e quello superiore cavo, ma con l’impugnatura cieca. Il cordoncino si assicura con un cappio alla pala.
Questi kit non hanno scopo ludico, sono stati testati nelle scuole e costituiscono un sussidio didattico per l’apprendimento e la verifica di concetti teorici.
Tavolo inox con ruote, comodo e mobile realizzato con un pannello di recupero in acciaio
Recuperando un pannello di acciaio inox (nel nostro caso si tratta della fiancata di un modulo forno componibile) possiamo ricavare un originale tavolino da salotto con un facile lavoro di bricolage.
Il cuore del progetto di questo tavolo inox con ruote consiste nel realizzare i quattro supporti su cui fissare le ruote che consentono al tavolino di poter essere movimentato a nostro piacimento.
I supporti devono avere uno spessore di almeno 30-40 mm per conferire un’adeguata altezza al piano. Se non si dispone di blocchetti di legno di tale spessore si possono incollare assieme due quadrati di MDF o multistrato spessi 15-20 mm.
I supporti, una volta smaltati, vengono fissati al pannello con colla Millechiodi e sono pronti per ricevere le ruote.
SOLIDI SUPPORTI PER LE RUOTE
Per rialzare il tavolo da terra prepariamo quattro spessori, da fissare nella faccia inferiore del tavolino e sui quali verranno avvitate le ruote. A questo scopo utilizziamo otto tacchetti quadri di MDF da unire due a due con colla Millechiodi.
Prepariamo i tacchetti alla fase di smaltatura trattandoli con primer universale. Successivamente li pitturiamo con smalto all’acqua in tonalità scura o in accordo con il colore del pannello recuperato.
Fissiamo i quattro supporti al pannello utilizzando colla Millechiodi (per sicurezza morsettiamoli per almeno ventiquattr’ore).
Quando i supporti sono saldamente fissati al pannello possiamo avvitare ad essi i quattro telai delle ruote.