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Soluzione ai problemi del legno

La soluzione ai problemi del legno all´esterno è Xyladecor UV MAX, il trattamento protettivo completo che crea una barriera contro l´azione aggressiva dei raggi ultravioletti (UV) del sole e delle intemperie.

Grazie all’esclusiva tecnologia Solar Plus, formulata nei laboratori di ICI Paints, UV MAX incorpora una speciale resina tropicale che assicura un’estrema e duratura protezione del legno, fino a 7 anni.
La formazione di uno spesso film superficiale, idrorepellente e fino a cinque volte più flessibile di quello delle più comuni finiture, evita anche il processo di sfogliamento.
Inoltre riduce l’ingrigimento e mantiene vivi i colori nel tempo anche nei legni più chiari.
XYLADECOR UV MAX è disponibile nella versione incolore e in 4 tinte: Castagno, Larice, Noce Chiaro e Noce Scuro.

 
I DANNI DEI RAGGI ULTRAVIOLETTI

problemi del legno

I raggi ultravioletti che fanno parte della luce solare sono nemici giurati dei manufatti in legno, soprattutto quelli in esterno. I raggi UV, infatti, penetrando in profondità, fanno lentamente evaporare le resine naturali che proteggono la massa legnosa.
Questa evaporazione provoca un rinsecchimento della superficie che perde elasticità e comincia prima a fessurarsi e poi a spaccarsi. Dopo questa prima fase il degrado è rapido. L’acqua entra nelle fessure   e viene assorbita dagli strati interni e si innescano fenomeni di marcescenza. Inoltre il colore del legno tende ad un grigio uniforme dato che i pigmenti colorati vengono progressivamente distrutti.
Per un´efficace protezione bisogna usare vernici che siano in grado di mantenere il legno flessibile e protetto nel tempo, per preservare le caratteristiche originali del supporto trattato.

UTENSILI
Carta vetrata, pennello, rullo

Portafrutta fai da te di design con recupero di ometti di legno

Alcuni ometti di legno, un supporto adeguato e colori metallici per un portafrutta fai da te di design, da realizzare in poco tempo, con facilità e soprattutto con quello che abbiamo a portata di mano
COLORIAMO E ADATTIAMO

Smaltiamo ad uno ad uno gli ometti dopo aver incollato sovrapposti i due pezzi di legno. Applichiamo due mani per ottenere una finitura migliore. Tagliamo il gancio degli ometti mantenendo soltanto la parte diritta.

IL SUPPORTO

 

 

 

 

 

 

 

Al centro della base pratichiamo 8 fori con un trapano e una punta da 3 mm da legno, dopo aver suddiviso la lunghezza in parti uguali, senza passare dall’altra parte; inseriamo gli stuzzicadenti prima di stendere lo smalto, per evitare che coli nei fori.

A smalto asciutto inseriamo gli ometti fissandoli con una goccia di colla.

PIU´ FACILE COL POLISTIROLO

 

 

 

 

 

 

 

In alternativa alla base di legno possiamo usare un pezzo di polistirolo spesso 40 mm, recuperato da un imballo. In questo caso non ci occorrono gli stuzzicadenti, in quanto possiamo colorare la base e conficcare poi gli ometti senza preforare.

Lo smalto deve essere all’acqua, il solvente è aggressivo per il polistirolo.

Per chi vuole mettersi alla prova con le proprie tecniche di bricolage suggeriamo il legno, per chi è alle prime armi suggeriamo invece la soluzione di polistirolo.

Decorazioni natalizie con noci, bacche, foglie, pigne

Decorazioni natlizie tra gite nei boschi e salti dal fruttivendolo

Per feste luminose, dorate e, naturali niente di meglio che una gita nei boschi per rifornirci di decorazioni natalizie con noci, bacche, foglie, pigne.

ESSICCARE LE FOGLIE
Dobbiamo procurarci un buon quantitativo di foglie in forme e colori diversi (alloro, tralci d’edera, lauroceraso, ecc.).
Prima di utilizzarle per la decorazione dell’albero è necessario farle essiccare.
Poniamo le foglie tra carta assorbente o fogli di giornale e mettiamole sotto un peso per qualche giorno.
Puliamo bene con un pennellino le pigne e le bacche, eliminando eventuale terriccio, apriamo a metà le noci e coloriamo ogni singolo pezzo con lo smalto color oro. Possiamo adottare sia la tecnica a pennello che quella con lo spray.
Il pennello è più indicato per le superfici piane e regolari (come quella delle le foglie) mentre lo spray è più adatto per la decorazione di pigne e bacche. Si lascia asciugare bene ed eventualmente si stende una seconda mano. Quando tutto è asciutto appendiamo i nostri “gioielli” naturali all’albero con gancetti, cordicelle e quant’altro serva per abbellire l’insieme.

ORO SU TUTTO!

  1. Dopo aver appiattito le foglie decoriamole, una ad una, con lo smalto color oro. Per stenderlo usiamo il pennello che ci consente di lavorare bene su superfici piane e regolari (risparmiando il colore). Mentre per le bacche e la frutta secca è preferibile usare lo smalto spray che entra facilmente nelle irregolarità.
  2. Piccoli grappoli di sorbo, prugnolo, olivello, ailanto, corbezzolo; bacche singole di rosa canina e nespolo; melette e perine selvatiche; pigne e pignette; castagne, faggiole, semi d’eucalipto o d´ontano tutto quello che riusciamo a trovare, abbinato alla frutta secca, costituisce la base “naturale” dei grappoli dorati con cui decoriamo casa e albero.
  3. Per poter appendere le noci apriamole a metà e, dopo averle dorate con lo smalto spray, inseriamo il nastrino dentro uno dei due mezzi gusci. Con un po’ di colla vinilica, cosparsa sui bordi, ricomponiamo la noce. Se abbiamo tenuto il nastrino abbastanza lungo, possiamo fare un bel nodo sul ramo dell’albero.
Decorazioni natalizie oro
Un bell’albero di Natale con decorazioni dorate tutte naturali

Barattoli riciclati come illuminazione

I barattoli riciclati in questa realizzazione, sono contenitori versatili per chi ama arrangiarsi e si prestano a mille usi anche per i ragazzi di tutte le età. Si possono recuperare dalle confezioni degli alimenti: pelati, legumi, ecc. Organizzando una festa all’aperto, ad esempio, il divertimento consiste nello sbizzarrirsi con colori e decorazioni, realizzando i contenitori per bicchieri, posate e tovaglioli di carta.  Forandoli col trapano, si realizzano tanti secchielli portacandela da appendere che, all’imbrunire, creano una magica atmosfera con la luce che filtra attraverso i forellini.
 
Si colorano i barattoli riciclati con smalto brillante all’acqua, scegliendo tinte forti. Per avere la totale copertura del supporto è sicuramente necessario dare almeno due mani di prodotto.
 

Si fanno tanti fori nei barattoli utilizzando un trapano con punta per metallo Ø 5 e 8 mm. Si mette sul barattolo il nastro di carta per impedire alla punta del trapano di scivolare.
 
Si pone un cero sul fondo di ogni contenitore. Poi si dotano i barattoli riciclati di un manico in filo di ferro facendolo passare in due fori fatti precedentemente vicino al bordo superiore.
 
Appendiamo le nostre latte reciclate con un cordino. Accendiamo i lumini all’interno all’imbrunire: avremo sicuramente un’atmosfera ricercata ed economica!

Vernice lavagna sul vassoio

Realizziamo con la vernice lavagna questo vassoio decorando l’interno del vassoio con un’innovativa vernice. Diventa così possibile annotare con un gessetto messaggi e promemoria. Facile intervento di bricolage creativo.

PREPARIAMO LA BASE PRIMA DELLA STESURA DELLA VERNICE LAVAGNA

Vernice lavagna, come si usa

  1. Carteggiamo il fondo del vassoio con carta vetrata a grana fine, per fare in modo che la vernice abbia una miglior presa.
  2. Applichiamo a pennello una o più mani di fondo gesso su tutta la superficie del vassoio.

COLORIAMO IL NOSTRO VASSOIO CON VERNICE LAVAGNA ROSA

  1. Con il nastro adesivo di carta mascheriamo il contorno interno del piano del vassoio, in modo da poter dipingere con precisione il bordo, senza sbavature.
  2. Sul bordo del vassoio stendiamo con un pennello piatto uno smalto all’acqua, optando per una tonalità leggermente più scura di quella scelta per il piano.
  3. Lasciamo asciugare, rimuoviamo il nastro e mascheriamo il bordo per poter dipingere il fondo con due mani di vernice lavagna rosa, carteggiando leggermente tra una mano e l’altra.

Guerriero medievale lavorato in ferro

Armatura e guerriero medievale lavorato in ferro esercitano ancora un grande fascino e questa piccola scultura fai da te, dalle linee semplici e stilizzate, si realizza con un piccolo ritaglio di lamiera

Basta un pezzo di lamiera da 0,5 mm, lungo 300 e largo 200 mm, avanzato da un precedente lavoro di bricolage.
Con un paziente lavoro di trancia, smerigliatrice, scalpelli e bulini, prende vita questa figurina composta da una dozzina di pezzi più o meno piccoli che delineano l’armatura.

La prima operazione da compiere è quella di disegnare uno schizzo del guerriero completo così come la nostra immaginazione lo vede, poi lo si smonta virtualmente
nelle sue singole parti; queste, disegnate una per una su un foglio di cartoncino, vengono ritagliate con cura per ottenerne maschere di guida al taglio della lamiera.

Modellino e primo taglio

 

Il contorno dei vari elementi del guerriero, ritagliati da un cartoncino abbastanza robusto da fare da appoggio e numerati uno per uno, si segue sulla lamiera con una punta “a tracciare”.
Sbozzati con una trancia o una roditrice i vari pezzi, ci si avvicina ai contorni con un disco da taglio montato sulla smerigliatrice angolare.
Si lascia ad un disco da sbavo il compito di raggiungere e di eliminare le bave, taglienti e pericolose, lasciate dal taglio, e di smussare gli spigoli troppo vivi.

Ultimi ritocchi

 

Piegature e incurvature dei vari pezzi del miniguerriero in ferro si eseguono sull’incudine con un attento uso di martello e punzoni di varia forma.
Completati tutti i pezzi si passa alla decorazione, fatta con scalpelli e sgorbie da fabbro con cui incidere le varie tacche ornamentali di elmo, corazza, schinieri e V dello scudo. Quando questo lavoro è completato si saldano assieme, seguendo la numerazione delle maschere, i pezzi, completando il guerriero.

Utensili

Trancia, smerigliatrice, scalpello, punsoni, bulini, sgorbia, roditrice, strettoio, saldatrice
Guerriero medievale lavorato in ferro
Guerriero medievale lavorato in ferro

Fai da te il ragno gigante di Halloween

La più classica notte dell’orrore, diventata ormai divertimento planetario, si celebra con piccole creazioni fantastiche che sono destinate a… impaurire chi preferisce lo scherzetto al dolcetto, realizziamo insieme  il ragno gigante di Halloween.

LA RAGNATELA STILIZZATA

RAGNO HALLOWEEN

  1. Su un foglio di carta da pacco disegniamo la sagoma di una ragnatela, piuttosto grande, utilizzando un pennarello nero e una riga da disegno, sarà la casa del nostro ragno gigante di Halloween.
  2. Tracciate le linee principali (distanziate l’una dall’altra di circa 30°), completiamo il disegno della ragnatela tracciando le linee interne (5-6 per ogni settore).
  3. Completato il disegno, seguiamo la traccia stendendo cordoni di termocolla, avendo cura di collegare tutti i punti di contatto. Lasciamo indurire la colla e ritagliamo la carta da pacco, in modo da ottenere una “fedele” tela di ragno
  4. Trattando la tela con vernice spray fosforescente possiamo farla risaltare anche nell’oscurità.


REALIZZARE IL RAGNO

Il ragno gigante di Halloween

  1.  Per realizzare le otto gambe del ragno gigante di Halloween, utilizziamo quattro grucce metalliche (tipo lavanderia), dalle quali asportiamo con il tronchesimo il gancio sommitale, sagomandole a forma di “M”.
  2. Per dare “sostanza” alle gambe, rivestiamo le grucce sagomate con adesivo per mascheratura, che coloriamo poi di nero con pennarello o smalto spray.
  3. Il corpo del ragno è ottenuto inserendo un foglio di pluriball all’interno di una calza nera, in modo da dare un certo volume.
  4. La testa, più piccola rispetto al corpo, è ottenuta rivoltando una porzione di calza sul nodo di chiusura della calza stessa, effettuato a circa tre quarti di lunghezza.
  5. Per simulare gli “artigli” del ragno utilizziamo porzioni di filo metallico rivestito di pelo sintetico, che fissiamo alla testa con alcuni punti di termocolla.
  6. Per meglio definire il corpo del ragno, facendone risaltare le forme, stendiamo una striscia di termocolla lungo tutto il profilo superiore.


I PARTICOLARI

La peluria e le gambe del ragno gigante di Halloween

  1. Molti dei grossi ragni sono noti per la loro “peluria”: simuliamola applicando sul dorso uno spezzone di cordino intrecciato con frange (reperibile in merceria).
  2. Uniamo alla base (con adesivo per mascheratura) le quattro grucce sagomate e risaltiamone le forme stendendo strisce di termocolla lungo i profili. Uniamo, sempre con la termocolla, il corpo del ragno alle 8 zampe.

Ragnatela fluorescente per ragno Halloween
La ragnatela fluorescente per il ragno di Halloween

Fai da te un orologio con découpage su vetro

Vediamo, come realizzare un orologio con découpage su vetro, multicolore, con tecnica fai da te che prevede l’applicazione di tovagliolini di carta, senza ore e minuti, lasciando al nostro colpo d’occhio la valutazione dell’ora.

Per un’individuazione immediata dell’ora, senza dubbio il modello classico, risulta essere la soluzione migliore, ma a volte un po’ monotona e priva di personalità. Una volta completate le semplici operazioni in seguito descritte, non ci resterà che appendere a parete il nostro orologio con découpage su vetro: capire che ora è non sarà immediato, ma l’impatto estetico non mancherà.

Occorrente

materiali necessari per l'orologio in stoffa e vetro

  1. piatto in vetro trasparente;
  2. tovagliolini di carta colorati;
  3. meccanismo al quarzo, lancette e relativa chiave di montaggio;
  4. nastro di carta;
  5. punta per forare il vetro;
  6. vernice vetrificante;
  7. pennello.

Foro sul vetro e découpage

 

Foratura e applicazione della stoffa all'orologio in stoffa e vetro

  1. Dopo aver determinato il centro del piatto in vetro, stendiamo due strisce di nastro di carta per non far scivolare la punta durante la foratura.
  2. Pratichiamo con il trapano il foro nel centro del piatto. Utilizziamo una punta a lancia, specifica per il vetro.
  3. Applichiamo un primo strato di vernice vetrificante sul retro del piatto,  posizioniamo il tovagliolino sul retro appena verniciato e facciamolo aderire bene. Poi stendiamo un secondo strato di vernice vetrificante direttamente sulla carta.
  4. Una volta asciugata la vernice, eliminiamo le eccedenze di carta, asportandole con le forbici

Applichiamo il movimento all’orologio con découpage vetro

Applicazione del movimento meccanico all'orologio in stoffa e vetro
  1.  Inseriamo, da dietro, il meccanismo al quarzo e blocchiamolo, nella parte anteriore, con la rondella in plastica.
  2. Avvitiamo nel perno del movimento la ghiera di fissaggio dotata di due incavi per essere avvitata con la speciale chiave a tubo.
  3. Utilizzando la chiave a tubo e agendo sulla ghiera, fissiamo definitivamente il meccanismo al piatto.

Le lancette

Applicazione delle lancette all'orologio in stoffa e vetro

 

A questo punto possiamo inserire le lancette nel nostro orologio con découpage su vetro (prima quella delle ore e poi quella dei minuti), e fissarle applicando il cappuccio di chiusura da inserire a pressione. Che effetto forte per il nostro lavoro di bricolage!

Griglia in metallo satinato per cucina

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Realizziamo una griglia in metallo satinato (come nelle cucine professionali), cui appendere tutti gli attrezzi che ci occorrono e averli sempre a portata di mano e sott’occhio

Smalto a caldo

Ecco il nostro trucco: acquistiamo nei centri bricolage un pannello traforato (di quelli che si usano in laboratorio per appendervi gli utensili). I pannelli hanno una resistente smaltatura a caldo che dobbiamo asportare per raggiungere il metallo nudo. Questo passaggio è fondamentale per riportare la griglia all’aspetto dell’acciaio satinato. Applichiamo sulla suola della levigatrice una carta abrasiva di grana media (n°120).

La levigatura

Posizioniamo la griglia su un supporto di legno abbastanza spesso per poter lavorare senza che essa si pieghi sotto il peso della macchina. Con movimenti rotatori e un po’ di pazienza levighiamo la superficie della griglia asportando completamente la smaltatura di cui è rivestita. Eliminiamo l’eventuale polverino e puliamo bene.

Finitura e montaggio

Per evitare una successiva ossidazione applichiamo sulla superficie levigata una vernice trasparente protettiva e lasciamo asciugare. La griglia così trattata si applica alla parete con tasselli ad espansione Ø 6 – 8 mm. Alla griglia appendiamo gli attrezzi di cucina con ganci metallici inseriti nei fori.

La realizzazione

  1. La griglia, appoggiata su un pannello di MDF o di multistrato di medio spessore, permette di essere sverniciata con la levigatrice senza che si pieghi.
  2. Eseguiamo movimenti rotatori con la levigatrice orbitale asportando completamente lo smalto e scoprendo il metallo.
  3. A levigatura ultimata spruzziamo vernice trasparente spray che, oltre a lucidare la superficie, funge anche da protettivo.
  4. Avvitiamo il pannello traforato alla parete con tasselli a espansione. Gli attrezzi si appendono con ganci inseriti nei fori.

Uova di Pasqua con patchwork senza ago

Polistirolo e stoffa per un patchwork senza ago.

patchwork senza ago

  1. Per la realizzazione questo  patchwork senza ago iniziamo tracciando in modo leggero le linee sull’uovo di polistirolo. Non sottovalutiamo questo punto in quanto la forma ovoidale inganna più di altre per quel che sono le dimensioni dei poligoni o delle figure da realizzare.
  2. Quando siamo sicuri che le proporzioni siano rispettate, che i rombi e gli spicchi che compongono la superficie siano in linea e delle stesse dimensioni, possiamo iniziare il taglio con un taglierino. Affondiamo la lama  di qualche millimetro e seguiamo il percorso delle linee precedentemente tracciate.
  3. Sulla base delle figure intagliate nel polistirolo, ritagliamo le pezze stando abbondanti, in quanto un po’ di stoffa deve penetrare nell’incisione. Posizioniamo la prima pezza e tiriamola bene inserendo i bordi nelle fessure con l’aiuto di un utensile sottile, ma non affilato (ad esempio una limetta da unghie che con la sua punta risulta utile negli incroci).
  4. Una per una stendiamo e fissiamo tutte le pezze di stoffa mantenendo l’allineamento dei disegni, soprattutto nel caso di forme geometriche ripetitive, di tessuti a pois regolari, oppure in presenza di una figura da centrare nel suo spazio utile. Passiamo agli abbellimenti. Sulle linee di giunzione incolliamo greche e cordoncini sottili, in nuance con gli altri colori. Ai punti di incrocio dei rombi mettiamo piccole roselline impreziosite al centro da una perlina. Con perline e spilli facciamo anche i piedini per far stare in piedi l’uovo.
  5. Ultima fase, a scelta, quella che attribuisce alla confezione il massimo dell’afflato pasquale. Affianchiamo due cordoncini più grossi sulla circonferenza longitudinale dell’uovo; sulla punta il fiocco non guasta mai, soprattutto se arricchito con fiorellini.
  6.  Il risultato finale grazie al patchwork senza ago