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Festival delle Idee: dal 30 settembre al 22 ottobre a Venezia Mestre

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Una parata imperdibile dei più autorevoli intellettuali dei nostri giorni, scrittori e filosofi, psicoanalisti, astronauti, artisti e scienziati, divulgatori, ognuno a portare il suo punto di vista e a metterlo in discussione, nel segno ormai inderogabile dell’innovazione e della sostenibilità

Il “Festival delle Idee”, giunto alla sua terza edizione, è tra i Grandi Eventi della Regione del Veneto e rientra nelle celebrazioni per i 1600 anni della fondazione di Venezia; quest’anno si espande oltre la location d’elezione, il Polo Museale M9, e convoca i suoi ospiti anche al Teatro Toniolo, al Teatro Malibran di Venezia e al Padiglione Rama dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, fino a coinvolgere altri luoghi simbolo del centro storico di Venezia. Il Festival conferma la sua vocazione al confronto e al dialogo che moltiplica sguardi e visioni alla ricerca di un futuro possibile, attento all’innovazione e alla sostenibilità, attraverso la parola quale forma di divulgazione per eccellenza, in tutte le sue declinazioni.

Mario Tozzi primo ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria) e divulgatore scientifico

Il tema di quest’anno, Chi siamo, chi saremo, trae ispirazione dalla citazione di Victor Hugo “Il domani compie irresistibilmente l’opera sua, e la comincia oggi, arrivando sempre al suo scopo, nei modi più strani”. Indica pertanto una prospettiva obbligata, in coerenza con una visione interconnessa della vita, dell’ambiente e di tutte le realtà che ne fanno parte. allineata alle strategie della Regione del Veneto enunciate nel dossier “Veneto sostenibile”. L’ambizione è quella di mettere le idee a confronto e aprirle al dialogo: un Festival laboratorio, quindi, che si apre a competenze ed esperienze diverse perché solo una pluralità di vedute è indispensabile per inoltrarsi in un domani che è già oggi.  

Umberto Galimberti: uno tra i più prestigiosi filosofi contemporanei

Il Festival delle Idee è patrocinato dalla Regione del Veneto e dal Comune di Venezia; è ideato da Marilisa Capuano per Associazione Futuro delle Idee, organizzato in collaborazione con M9 e partecipato da Azienda Ulss3 Serenissima, Circuito Teatrale Regionale Arteven, Treviso Giallo. Tra i molti e autorevoli ospiti figurano Mario Tozzi, Umberto Galimberti e Piergiorgio Odifreddi, giusto per citarne qualcuno; l’elenco completo è disponibile sul sito, così come il programma completo degli appuntamenti.

Piergiorgio Odifreddi  professore ordinario di Logica all’Università di Torino, una lunga carriera di docenza e ricerca, in particolare nella teoria della calcolabilità

Ingressi

Gli appuntamenti (ad eccezione di alcuni con ingresso a pagamento) saranno a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito e attraverso il sistema di prenotazione EMMA di Rnb4Culture attualmente in uso presso M9. Prenotazioni e acquisti possibili anche direttamente al Museo M9.

Per garantire la sicurezza di artisti e pubblico, l’accesso agli spazi del Festival avverrà secondo protocollo anti-contagio COVID-19. Info al numero 348.7890674, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

Aqua Sweeper di AR Blue Clean | Lava e risciacqua

Aqua Sweeper è una spazzola lavapavimenti a doppia funzione che permette di pulire rapidamente, anche con rilascio di detergente e poi risciacquare, le superfici esterne pretrattate

La pulizia di superfici piane in esterno come vialetti, marciapiedi, camminamenti e piazzole può essere facilmente effettuata dotando la nostra idropulitrice di una spazzola lavapavimenti multifunzione ad alta pressione come Aqua Sweeper di AR Blue Clean. Si tratta di un innovativo e pratico accessorio che permette, grazie a un semplice click, il passaggio dall’azione di lavaggio energico (modalità CLEAN), anche con il rilascio automatico e regolabile di detergente, a quella di risciacquo e asportazione definitiva dello sporco (modalità SWEEP).

La spazzola agisce mediante tre ugelli ad alta pressione allineati alla distanza di massima efficacia dalla superficie da pulire, coadiuvati dalle setole distribuite lungo tutto il perimetro della spazzola stessa. In questo modo la superficie pulente aumenta del 30% consentendo un risparmio di tempo e di energia.

All’insegna della praticità

  • Contenuto della confezione

    La confezione include la spazzola lavapavimenti ad alta pressione, la prolunga da applicare alla lancia e l’innesto a doppia posizione, per la doppia modalità di utilizzo.

  • Posizione degli ugelli

    Vista da sotto, la spazzola mostra i tre ugelli ad alta pressione.

  • Ghiera delle funzioni

    L’impostazione dell’idropulitrice è sulla massima potenza.

  • Posizione del serbatoio

    L’inserimento del detergente avviene nel serbatoio incorporato.

  • Possibilità di regolare il dosaggio

    La regolazione del dosaggio rende il lavoro di pulizia ancora più semplice e pratico.

  • Leva per cambiare la modalità in funzione

    Per passare dall’azione di lavaggio (modalità CLEAN) a quella di risciacquo (modalità SWEEP) basta agire sull’apposita leva e variare il posizionamento del raccordo.

Autunno/inverno: con Valex la lista dei desideri è già pronta

In uscita il volantino autunno/inverno 21-22 di Valex

È disponibile già da agosto il Volantino autunno/ inverno 21/22 di Valex: 64 pagine come sempre ricche di novità, offerte e una selezione di prodotti che strizza l’occhio alla stagionalità, fornendo risposta pratica alle più diverse esigenze dei professionisti e degli appassionati di giardinaggio o fai da te. Oltre ad elettroutensili, utensili manuali, macchine utensili, macchine da giardino e strumenti per il giardinaggio, la proposta Valex spazia dal mondo delle ristrutturazioni all’illuminazione, dalla pittura alla pneumatica, dagli strumenti per la cura dell’auto e della bici a quelli per la casa.

Oneall

La gamma Oneall, la piattaforma di elettroutensili e macchine da giardino che condividono la stessa batteria da 18V, si amplia di stagione in stagione con nuovi indispensabili. Tra le novità in volantino, la MINI SEGA CIRCOLARE A BATTERIA AL LITIO M-MSC 18 fornita con 2 lame di diametro 89mm (TCT 24T e HSS 44T) che raggiunge una profondità di taglio di 28,5mm e l’ASPIRATORE POLVERE E LIQUIDI PORTATILE A BATTERIA AL LITIO M-APL 1810, con capacità di 10L e sensore elettronico di livello massimo liquidi, dotato di filtro hepa che include anche la funzione di soffiaggio. 

L’offerta per il giardinaggio si arricchisce invece del nuovo ASPIRATORE / SOFFIATORE con alimentazione a doppia batteria da 18V che sviluppa una velocità d’aria massima di 180Km/h. 

Grandi classici, focus edilizia e illuminazione

Grande spazio alle famiglie più rappresentative dell’offerta Valex come gli elettroutensili, macchine utensili e utensili manuali: in questo ambito la varietà e la ampiezza degli strumenti proposti è volta a far sì che ognuno possa trovare la soluzione più giusta per soddisfare le proprie esigenze. 

L’offerta relativa all’edilizia si rafforza con l’introduzione di tanti nuovi strumenti per i lavori di muratura e su cartongesso: pialle, fissatori, spazzole e molti altri strumenti efficaci per portare a termine con soddisfazione ristrutturazioni o costruzioni per abitazioni o spazi commerciali. 

Valex introduce in questa stagione anche una gamma tutta nuova dedicata all’illuminazione ad alimentazione solare: tre modelli di proiettori solari led (IP65; luce naturale 4000°K; controllo da remoto con telecomando) e una colonnina solare da esterno in acciaio inox con pannello solare integrato (luce naturale 4000°K) dotati di sensore crepuscolare e con un’autonomia fino a 8h; ma anche lampade solari da esterno con 2 modalità di funzionamento e faretti solari orientabili tutti dotati di sensore crepuscolare e di movimento (IP65; luce naturale 4000°K).

Giardino

Sono tanti i lavori da fare in giardino durante l’autunno: pulire, potare, sistemare il verde perché si rigeneri al meglio durante il riposo invernale. I professionisti del verde e gli amanti del giardinaggio troveranno come sempre tanti interessanti prodotti: soffiatori, tagliasiepi, decespugliatori, motoseghe, pompe, utensili e molto altro. Tra le principali novità proposte da Valex, in evidenza la MINI SEGA DA POTATURA A BATTERIA AL LITIO MSB18 con barra della lunghezza di 15cm e fornita di batteria da 18V a 2Ah e caricabatteria rapido, ideale per tagli di precisioni su piccoli arbusti. Le FORBICI DA POTATURA A BATTERIA AL LITIO BRUSHLESS SHEAR148 sono invece alimentate da batteria ricaricabile da 14,8V/1,5AH e hanno un’autonomia fino a 2500 tagli su legno verde (diametro 15mm). Tagliano fino a 22mm con 2 aperture di taglio selezionabili.

E se non si può stare in giardino, c’è tanto da fare anche in casa, con le proposte Valex per il tempo libero, la saldatura, la pittura, la pneumatica…

Lampada saldata con cappello di carta di riso

Una lampada saldata stabile ed elegante

Con tutti i tipi di lampade che ci sono in commercio bisogna proprio mettersi d’impegno per non riuscire a trovarne una che faccia al caso nostro!
Ma tant’è, o è bella ma non c’entra con l’arredamento, magari ci vorrebbe di un’altro colore, forse è un po’ troppo ingombrante, non ci sta proprio per un pelo…e quanto costa…
Per chi ha fantasia ed un minimo di manualità, tutte le scuse sono buone per raggiungere lo scopo: rilassarsi nel proprio laboratorio di bricolage dando sfogo all’abilità … e risparmiando.

50 PUNTI DI SALDATURA
La struttura è costituita da spezzoni di fil di ferro uniti per saldatura a formare un telaio quasi invisibile, pertanto adattabile a qualsiasi tipo di arredamento.
Prendendo spunto da questa realizzazione si possono modificare le dimensioni e la stessa lampada può essere collocata a pavimento, piuttosto che sopra ad un mobile: si tratta semplicemente di mantenere le proporzioni tra lo stelo ed il cappello.
Essendo completamente priva di copertura, la luce si diffonde verticalmente mentre di lato genera un tenue effetto cromatico a seconda della colorazione del rivestimento; un colore più scuro accentua la diffusione verticale della luce e viceversa.
Per ottenere saldature poco evidenti, oltre ad una certa pratica è sicuramente d’aiuto una saldatrice a filo continuo rispetto ad una ad elettrodi.
Lo stelo è collegato al cappello tramite quattro spezzoni di fil di ferro inclinati verso l’interno ed uniti al supporto del portalampada, allo scopo di far rimanere nascosti i collegamenti alla fonte luminosa ed uniformare la luce diffusa.

LA DIMA PER IL CAPPELLO

Lampada saldata

Per curvare in modo continuo ed uniforme il fil di ferro ed ottenere la circonferenza del cappello, occorre preparare una dima utilizzando un supporto di legno al quale fissare un disco di compensato Ø 400 mm, da suddividere in parti uguali con il compasso segnando la posizione delle stecche verticali. Si avvolge il fil di ferro alla sagoma.

Mentre procede la piegatura lo si ferma con chiodini; le due estremità, che devono combaciare perfettamente, si uniscono con un punto di saldatura.

IL PROGETTO

LA LAMPADA SALDATA FAI DA TE PRENDE FORMA

Una dima con Ø 250 mm serve per realizzare la base; al centro si colloca un listello alto 500 mm, alla cui sommità si fissa il disco Ø 130 mm, dopo averlo scanalato per tenere ferme le stecche oblique durante la saldatura.

Una dima Ø 400 mm, con un rialzo centrale di 100 mm che supporta un disco Ø 130 mm, serve per ottenere la base del cappello, con le quattro stecche inclinate verso l’alto da collegare al portalampada.

Si preparano le stecche verticali, lunghe 300 mm, e si saldano nei punti predeterminati, avendo suddiviso la circonferenza in modo che risultino equidistanti tra loro; con l’aiuto di una squadra si controlla la verticalità lateralmente e tra interno ed esterno.

GLI ULTIMI RITOCCHI E LA BASE È PRONTA

Si fa calzare il cappello nei punti predeterminati e lo si salda alla circonferenza di base.

Dopo aver preparato l’anello che fa da supporto al portalampada si unisce il cappello allo stelo.

ACCESSORI ELETTRICI

Per non alterare la natura “ferrosa” del telaio della lampada saldata, si applica uno smalto ferromicaceo ad acqua, che copre le bruciature provocate dalle saldature senza alterare l’aspetto originale della struttura.

Il portalampada deve essere del tipo a doppia ghiera, in modo da consentirne il bloccaggio all’anello di supporto; è preferibile che tutti i componenti della parte elettrica siano di colore nero, per meglio confondersi con la struttura. Il filo che collega il portalampada all’interruttore a peretta va assicurato ad una delle aste del piede con fascette autostringenti, anch’esse di colore nero, per renderlo meno visibile.

PARALUME FAI DA TE DI CARTA DI RISO

La carta di riso si presenta piuttosto sottile per rivestire il cappello; ripiegarla per aumentarne lo spessore e la rigidità significherebbe perderne la trama e le sfumature di colore si trasformerebbero in stacchi netti tra un colore e l’altro. Per conferirle sufficiente rigidità senza alterarne l’aspetto, si incolla all’interno della striscia un foglio di plastica trasparente di uguale misura.

Incollata sul foglio di plastica trasparente, la carta di riso non ha bisogno di essere fissata in alcun modo, la rigidità acquisita è sufficiente a mantenerla verticale contro le pareti del cappello. Si uniscono le estremità con alcuni punti metallici accavallandole leggermente e la si fa appoggiare sulle aste collegate al portalampada.

Paralume con decorazione stencil

Paralume con decorazione stencil, semplice e d’effetto. Operazione fondamentale è la realizzazione di una maschera con motivi a nostro piacimento: in questo caso, simpatiche cravatte

Se il paralume, come nel nostro caso, non è cilindrico, ma conico, la realizzazione della maschera va fatta mediando un poco fra allineamento nella zona superiore e quella inferiore. Aperte le “finestre” con il cutter, asportiamo la protezione del nastro biadesivo e applichiamo il tutto sul paralume. Procediamo quindi con l´applicazione della pittura: il nastro biadesivo impedisce le infiltrazioni di colore mentre effettuiamo le tamponature.  Dopo aver tolto la maschera possiamo effettuare piccoli ritocchi con colori diversi.

OCCORRENTE reperibile nei centri bricolage

Paralume con decorazione stencil
  1.  carta;
  2.  nastro biadesivo;
  3.  forbici e cutter;
  4.  tampone da stencil;
  5.  colore per stoffa;
  6.  paralume in stoffa;
  7.  pennelli;
  8.  sagoma pretagliata pendente.

Preparazione disegno

Paralume con decorazione stencil
Sul foglio di carta tracciamo due righe orizzontali da cui partiamo per l’allineamento della serie di “cravatte”. Utilizzando una sagoma pretagliata, riportiamo sul foglio i contorni.

Applichiamo sul retro del foglio il nastro biadesivo in strisce affiancate, sino a ricoprire bene tutta la superficie.

Applicazione e stencil

Voltato il foglio, lo fissiamo con nastro su una tavoletta e incidiamo i contorni delle sagome, asportandole.

Togliamo la protezione dal biadesivo: ora il foglio è pronto per essere applicato al paralume per la tamponatura.

Stendiamo e fermiamo il foglio con le sagome intagliate al paralume.

Procediamo alla colorazione da effettuare con l’apposito tampone con testa applicatrice in gommapiuma.

Utilizzando un pennellino sottile realizziamo ulteriori decorazioni direttamente sul paralume.

Completiamo il lavoro fai da te decorando le nostre “cravatte”  utilizzando una tempera bianca.

Tavolo con rivestimento a mosaico

Il rivestimento a mosaico sfrutta la tecnica di composizione pittorica del mosaico che utilizza frammenti di materiali per realizzare disegni o fantasie

Questa decorazione consiste nell’arricchire il piano di un tavolo con un rivestimento a mosaico che, una volta rifinito con le sue fughe contrastanti, attribuisce all’insieme una particolare eleganza, ma soprattutto conferisce impermeabilità, per cui il tavolo può degnamente essere collocato in cucina.

Come primo intervento fai da te è necessario preparare il piano del tavolo stendendo una mano di impregnante turapori.
Questo passaggio è importante perché la superficie così trattata non consente alla colla che applicheremo di penetrare nelle venature del legno.
Dopo aver lasciato agire l’impregnante stendiamo un velo di colla (specifica per il mosaico) utilizzando la spatola dentellata che uniforma lo strato.

La posa

Posiamo le quadrotte di mosaico, cercando di collocarle in modo preciso e rivestiamo anche il bordo del tavolo ripiegando il foglio e tagliandolo di misura. A colla asciutta (dopo 24 ore) stendiamo sulle piastrelle l’apposita pasta riempifughe che si acquista in polvere e va miscelata con acqua. Utilizziamo una spatola di gomma che ci consente di far penetrare bene nelle fessure il riempitivo. Lasciamo asciugare il tutto e poi, con una spugna umida, laviamo il piano  asportando la colla in eccesso. Ripetiamo più volte fino a completa pulizia della superficie. Materiali e attrezzi sono reperibili nei centri bricolage.

 

Applichiamo sul tavolo l’impregnante turapori. Dopo alcune ore stendiamo la colla speciale con la spatola dentata.
Posiamo sulla colla le piastrelle seguendo una linea precisa. Rivestiamo anche il bordo del tavolo.
Le fughe si colmano con la pasta stesa con una spatola di gomma con movimenti regolari avanti e indietro.
Puliamo per bene il piano del tavolo con una spugna impregnata d’acqua fino a togliere ogni residuo di pasta.

 

Tranciablocchetti Blockut | Grande potenza e precisione

Il tranciablocchetti Blockut è un moderno cinematismo brevettato che permette lo spacco di autobloccanti sino a 11 cm senza sforzo

La pavimentazione di aree esterne, vialetti e percorsi carrabili si fa spesso con blocchetti, autobloccanti o meno, caratterizzati da uno spessore elevato; se la posa risulta abbastanza veloce, più difficile è il taglio dei blocchetti proprio per la durezza e lo spessore. La tranciablocchetti Blockut di Montolit ha il telaio realizzato in acciaio legato al carbonio e sagomato con tecnologia laser, che garantisce robustezza e leggerezza, mantenendo il peso complessivo della macchina in soli 28 kg. Si distingue per essere interamente assemblata con bulloni: l’assenza di saldature rende la robusta struttura più elastica nel momento dello spacco e in grado si assorbire il contraccolpo. Le due lame, che fanno parte del sistema di spacco, sono di uno speciale acciaio sottoposto a trattamento termico per incrementarne la durezza.

La lunghezza massima di spacco è di 33 cm, mentre come altezza si possono tranciare pezzi da 1 a 11 cm. Funziona azionando una leva incernierata al corpo della macchina con un innovativo e brevettato cinematismo che sviluppa una forza di diverse tonnellate; la sua conformazione agevola al massimo l’operatore che sviluppa la sua forza usando il peso del corpo piuttosto che i muscoli delle braccia. Le robuste ruote tassellate facilitano lo spostamento su tutti i terreni e la verniciatura con polveri in epossi-poliestere rende la struttura resistente agli agenti chimici e fisici.

Pronta e facile da trasportare

Da montare ci sono solo le ruote e il piede di sostegno. La movimentazione a terra è agevole grazie alle ruote e al braccio d’azionamento aperto. L’asola offre la possibilità di sollevamento tramite argano. Montolit BLOCKut costa euro 366,00.

Copritermosifoni | Guida completa alla costruzione fai da te

Costruire copritermosifoni è un’attività fai da te divertente, piuttosto semplice e che offre risultati qualitativi apprezzabili

Al giorno d’oggi i termosifoni vengono concepiti come oggetti d’arredo, sono meno ingombranti anche quando hanno grandi dimensioni, beneficiano di finiture moderne e si integrano bene negli ambienti domestici; non si può dire altrettanto di quelli vecchio stampo, specialmente se sono di ghisa, per non parlare dei “baffi neri” che lasciano sulla parete appena sopra di essi. Per questo, spesso, occorre costruire copritermosifoni che li nascondano senza limitare la diffusione del calore che producono.

Il copritermosifone classico è costituito da un pannello frontale traforato tra fianchi che possono essere ciechi o anch’essi traforati, ricoperto da un top che evita la risalita dell’aria, limitando la dispersione del calore verso il soffitto e la macchiatura della porzione di parete immediatamente sopra il radiatore; nelle versioni sottofinestra si può fare a meno dei fianchi, agganciando il pannello alla faccia inferiore del davanzale interno e facendolo appoggiare a pavimento.

Per costruire copritermosifoni sono ideali i grigliati di legno che si trovano grezzi o pretrattati anche senza bordatura e si tagliano con facilità nelle dimensioni volute, a misura di una cornice, ma si possono utilizzare anche pannelli traforati di lamiera, oppure in rete metallica o di materiale plastico; lo stesso vale per il telaio, che può essere di legno o di alluminio, leggero e facilmente spostabile per le pulizie.

In questo caso, invece, per realizzare il pannello traforato vengono utilizzate le lamelle recuperate da una veneziana non più funzionante, dopo averle liberate dal cordino che le unisce. Purtroppo bisogna accorciarle per tagliar via le estremità fino alla feritoia di passaggio del cordino, ma la lunghezza del pezzo centrale si rivela sufficiente ad adattarle allo scopo, fissandole al retro del telaio con colla e graffette.

Costruire copritermosifoni per nascondere pesanti strutture

copritermosifoni

La situazione di partenza mostra un ingresso in cui troneggia un imponente termosifone di ghisa: sarà pure un elemento necessario per il comfort domestico, ma ingombra anche nei mesi centrali dell’anno quando di sicuro non ha alcuna funzionalità.

Considerate le sue dimensioni, il copritermosifone offre inoltre una spaziosa mensola su cui collocare complementi, anche funzionali, che rendono più accogliente lo spazio appena si entra in casa: l’idea di utilizzare le lamelle della vecchia veneziana ha riscosso un tale successo che anche i copritermo per le altre stanze sono stati poi realizzati con lo stesso criterio.

In effetti, si possono trovare facilmente veneziane nuove a prezzi bassi che possono essere “immolate” per questa giusta causa: l’importante è che siano piane e non ondulate, abbastanza rigide, preferibilmente di legno.

Volendo, ci si può risparmiare anche il problema della finitura: sono infatti disponibili in diverse colorazioni per intonarsi agli ambienti, per cui la smaltatura può avvenire solo sul telaio prima di realizzare il rivestimento delle finestrature con le lamelle.

Per costruire copritermosifoni occorre un progetto

copritermosifoni

Cosa occorre:

  • Tavolette abete 19×95 mm: 2 montanti (A) da 1080 mm
  • Listelli abete 19×45 mm: 1 traversa superiore (B) da 1340 mm; 2 traverse interne (C) da 1150 mm; 2 rinforzi (D) da 880 mm
  • Lamellare abete da 26 mm: 1 top (E) da 430×1370 mm
  • Bilaminato da 16 mm: 1 fianco (F) da 1125×330 mm
  • Lamellare abete da 26 mm: 1 top (E) da 430×1370 mm
  • Listello quarto di cerchio 12×12 mm: 6 pezzi (G) da 353 mm; 6 pezzi (H) da 880 mm
  • Lamelle larghe 35 mm recuperate da avvolgibile (J);
  • Viti Ø 4×20 mm e Ø 5×100 mm;
  • Squadrette metalliche (K);
  • chiodini Ø 1,2×25 mm e Ø 1,8×40 mm;
  • Colla vinilica; primer; smalto

Telaio e preparazione dei listelli

Per ottenere la modanatura a quarto di cerchio alla base dei montanti è sufficiente il coperchio di un barattolo: si traccia la mezzeria sulla tavoletta per disegnare un quadrato con i lati di circa 50 mm, quindi si disegna l’arco.

Tenendo la lama del seghetto alternativo leggermente all’interno dell’arco si asporta l’angolo della tavoletta e si uniforma la linea di taglio con carta vetrata.

In base alla misura del termosifone da occultare si tagliano le traverse orizzontali e i rinforzi verticali, interni a esse, più il listello superiore a filo esterno dei montanti. I rinforzi verticali vanno posizionati in modo da dividere la specchiatura frontale in tre settori identici: la loro altezza è stabilita in modo che la traversa superiore si trovi a 45 mm dalla testa dei montanti, quella inferiore a 15 dalla modanatura ad arco, perciò a 65 mm dall’estremità inferiore.

Tutte le fasi di montaggio del telaio avvengono mantenendo i listelli bloccati e allineati con morsetti. Segnata la corretta posizione, si compone la parte interna del telaio attraversando le traverse con coppie di viti Ø 5×100 mm che penetrano nei rinforzi, previa stesura di un velo di colla sulla testa di questi ultimi: la preforatura delle sedicon punta Ø 3,5 mm facilita l’inserimento delle viti e previene eventuali fessurazioni del legno.

Il telaio, nella parte inferiore, va unito ai montanti con una vite alla traditora per parte inserita da sotto (sempre dopo aver aperto la sede con una punta di diametro inferiore).

Nella parte superiore l’unione avviene soltanto con colla spalmata sulle teste della traversa; il bloccaggio dell’insieme si ottiene fissando il listello superiore con due viti per parte che lo attraversano e penetrano nelle teste dei montanti.

Qui è stata utilizzata una veneziana non più funzionante, ma con quasi tutte le lamelle in buono stato e in legno naturale: questo ha facilitato l’applicazione della finitura e l’ottenimento di una buona adesione, qualora si disponga di lamelle in materiale plastico e liscio occorre stendere un primer idoneo. Tuttavia, anche se si trattasse di acquistarne una nuova economica e sacrificarla, ne varrebbe sicuramente la pena, tanto più che si può scegliere il colore in base all’ambiente circostante e limitarsi solo a nobilitare il legno con una finitura adeguata.

Le lamelle vanno accorciate da entrambi i lati asportando la parte che riporta l’intaglio per il passaggio del cordino, a filo interno dell’intaglio stesso. Il taglio va fatto a 45° in modo da ottenere strisce a parallelogramma per la parte centrale della specchiatura, la foto mostra invece il taglio delle porzioni più corte
di lamelle, di forma trapezoidale, che servono per rivestire gli angoli superiori e inferiori della specchiatura. I lati corti così sagomati offrono un riscontro sicuro per posizionale ciascuna lamella con la corretta inclinazione; le lamelle possono essere impacchettate sovrapposte a gruppi, ben allineate e bloccate con una striscia di nastro per adattarne una gran quantità con un unico taglio di troncatrice.

Comporre il grigliato

Si inizia dal punto in cui è possibile fissare la prima lamella intera, dopo aver tracciato due linee di riferimento perpendicolari sui listelli. Affiancando le lamelle, si trova la disposizione in modo che rimanga uguale spazio da completare in alto e in basso.

Ciascuna lamella va fissata al legno con un punto di colla e stabilizzata con graffette: l’interasse tra una e l’altra corrisponde alla larghezza di una lamella.

Ecco come si presenta la specchiatura parzialmente rivestita con le restanti lamelle tagliate a misura: le strisce centrali sono a forma di parallelogramma, quelle più esterne a forma di trapezio.

Allo stesso modo si realizza il corso incrociato di lamelle.

Si realizza mettendo una goccia di colla anche nei punti di contatto con le lamelle sottostanti.

Con listelli a quarto di tondo, tagliati a 45° e fissati con chiodini Ø 1,2×25 mm, si ottiene la cornice perimetrale sulla faccia a vista.

Si passa alla finitura con fondo e due mani di smalto per legno.

Installare a muro il copritermosifone

Quale che sia l’installazione del copriradiatore, per mandarlo in battuta contro il muro bisogna sagomarlo nella parte bassa in modo da incorporare il battiscopa. Ci si può costruire un rudimentale truschino con una matita e un pezzetto di listello che, fatto scorrere a contatto con il battiscopa, ne riproduca la sagoma su un cartoncino da utilizzare come dima di taglio.

Se il termosifone si trova lontano dagli angoli occorre sagomare il lato posteriore dei fianchi; vicino agli angoli la sagomatura interessa il lato posteriore dell’unico fianco visibile e il profilo esterno del montante sul lato opposto. Si asporta la porzione di legno corrispondente al profilo rilevato.

Prima di collegare il fianco al grigliato frontale si controlla che l’accoppiamento con il battiscopa sia perfetto, poi lo si fissa al montante con colla e chiodini Ø 1,8×40 mm.

Il lato posteriore del top richiede almeno un paio di punti d’appoggio, forniti da squadrette fissate alla muratura.

Si colloca il copritermo in posizione e, con la livella a bolla appoggiata sul listello superiore, si traccia sulla parete il livello a cui deve trovarsi l’ala superiore della squadretta metallica, nel punto stabilito per il suo fissaggio.

Con la squadretta in posizione si marca il punto di foratura per i tasselli e la si fissa al muro.

Qui, oltretutto, il termosifone è installato davanti a una porzione di muratura che presenta variazioni di profondità: il top va quindi sagomato in modo da seguirne l’andamento, poi lo si appoggia provvisoriamente al suo posto per segnare la posizione delle squadrette frontali.

Spostato nuovamente il copritermo, si fissano le squadrette alla faccia interna del listello e al top.

Le squadrette sono giustamente distanziate e con l’ala a filo superiore del listello.

Costruire copritermosifoni sottofinestra

Per rivestire con una struttura analoga un termosifone installato sotto una finestra, se il davanzale interno è di legno, anziché realizzare un top come nel caso precedente, se ne può aumentare la profondità di quanto necessario. Serve una tavola di pari spessore, tagliata a misura e profonda quanto basta a ricoprire il termosifone con un po’ di abbondanza.

Per il fissaggio della tavola si realizzano nel suo spessore fori passanti in cui inserire viti che penetrino nel davanzale esistente. Le viti, Ø 5×100 mm, vanno incassate per circa metà spessore della tavola, allargando di conseguenza il foro d’ingresso, in modo da potervi inserire spine Ø 10 mm che ne nascondano la presenza.

La parte eccedente delle spine va tagliata quasi a filo del bordo e la testa va levigata per rifinire esteticamente la superficie.

Il fissaggio non rimane mai perfettamente a filo superiore su tutta la lunghezza, per cui è meglio mantenere un sottilissimo sopralzo della tavola rispetto al davanzale e livellare la linea di giunzione con una passata di levigatrice.

La stesura del fondo e di una prima mano di smalto uniforma le superfici dal punto di vista cromatico, facilitando la stuccatura della linea di giunzione, da fare in due tempi. La prima consistente stuccatura, apparentemente perfetta da fresca, con l’asciugatura riporta in evidenza la giunzione per via del ritiro, ma la seconda, con meno materiale, riempie per bene la zona e, dopo la levigatura e la seconda mano di smalto, tutto rimane uniforme.

Restano validi gli stessi criteri costruttivi e di adattamento al battiscopa: la profondità dei fianchi dev’essere tale da lasciare il top a sbalzo di circa 10 mm frontalmente, mentre di lato deve rimanere a filo dei fianchi.

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  • Oltre a molti vantaggi, come coprire vecchi radiatori, serve a proteggere le mani e diventa un ripiano per i vostri decori.
vidaXL Copritermosifone in MDF Bianco Copertura Rigida Protezione Radiatore
  • Questo copritermosifone darà un tocco elegante e pratico al vostro soggiorno
  • È stato progettato come funzione decorativa per i termosifoni con una mensola aggiuntiva per cornici, libri, ornamenti, ecc
  • Realizzato in MDF di alta qualità, il copritermosifone è robusto e durevole
  • Il copritermosifone ha un design moderno, a stecche che si adatta a qualsiasi arredamento ed è molto facile da montare.
  • Colore: bianco;Materiale: MDF con finitura opaca;Dimensioni esterne: 112 x 19 x 81,5 cm (L x P x A
Tanburo, copri termosifone tradizionale opaco verniciato con copertura a doghe bianche verticali, E1, in pannelli di fibra a media densità, S: 112 cm x 19 cm x 81,5 cm
  • Dimensioni massime radiatore: 105 cm (larghezza) x 80 cm (altezza) x 17 cm (profondità).
  • Dimensioni: 112 cm x 81,5 cm x 19 cm circa.
  • Tutti i copri termosifoni sono forniti con istruzioni e accessori per il fissaggio a parete sopra il vostro esistente radiatore (lingua italiana non garantita).
  • Realizzata in affidabili e robusti pannelli di fibra a media densità qualità E1. Un lato è dipinto con vernice opaca.
  • Oltre a molti vantaggi, come coprire vecchi radiatori, serve a proteggere le mani e diventa un ripiano per i vostri decori.
TANBURO Copritermosifone, Coperchio riscaldante, Coperchio radiatore, verniciata bianca opaca,152 x 81.5 x 19 cm
  • Dimensioni esterne: 152 cm x 81,5 cm x 19 cm (lunghezza x larghezza x profondità), dimensioni interne: 146 x 80,3 x 16,8 cm (lunghezza x larghezza x profondità)
  • Installazione richiesta, ma semplice e veloce. Il materiale di montaggio e le istruzioni necessari sono inclusi
  • Questa copertura del radiatore è un'aggiunta elegante e pratica al tuo spazio vitale. Non solo ha una funzione decorativa, ma fornisce anche spazio di archiviazione aggiuntivo per libri, cornici per foto, gioielli, ecc.
  • E 'realizzato in 100% FSC MDF legno con una finitura liscia bianco satinato che si abbineranno pelo l' arredamento di qualsiasi stanza.
  • Forte e resistente con un robusto caminetto, la custodia permette di visualizzare ornamenti sopra il radiatore una volta saldamente in posizione.
Topkit 3091 Copri termosifone Serie Nevegal
  • Materiale Truciolare alta densit? e melammina ad elevata resistenza al graffio

    Peso (Kg)15.00
    Alto (cm)84.00
    Ancho (cm)90.00
    Fondo (cm)18.00

Decorare vasetti di vetro con tessere mosaico | Guida passo-passo

Rivestiamo con tessere colorate dei semplici vasetti di vetro trasformandoli in preziosi oggetti

Decorare vasetti di vetro è un’attività ricreativa molto divertente e anche utile: se ci pensiamo bene Non c’è casa in cui alla lunga non si finisca col trovare un mucchio di vasetti di vetro o vecchie bottiglie, barattoli di varia forma ed altro del genere, tutta roba che magari non si ha l’animo di portare alla campana dei vetri, ma che resta lì ad ingombrare scaffali ed armadietti.

Se però in casa c’è spazio per soprammobili tutta quella cinfrusaglia può trasformarsi, con pochissima spesa e ben poco lavoro in originali pezzi unici che, magari, se li abbiamo realizzati con gusto e precisione, possiamo regalare o andare a vendere nei mercatini recuperando i pochi euro spesi.

Un sistema di veloce realizzazione per decorare vasetti di vetro è quello di rivestirli con tessere mosaico colorate con una tecnica che ricorda la tecnica Tiffany.

In questo caso il procedimento è molto più semplice perché non ci sono saldature da fare o pezzi da rivestire di lamina di piombo. Questa tecnica per decorare il vetro può essere utilizzata per ottenere risultati diversi.

Decorare vasetti di vetro per trasformarli, per esempio, in simpatici portacandele e vecchie ciotole originali portavasi. Procediamo ritagliando i pezzetti di vetro da una lastra opalescente: li incolliamo sulla superficie del nostro oggetto con un pochino di silicone disponendoli in file ordinate. Tra una tessera e l’altra lasciamo un paio di millimetri di spazio.

I vasi lineari risultano più facili da rivestire per la decorazione barattoli di vetro, e quindi sono preferibili. Cerchiamo di fare un conto delle tessere che servono prima di iniziare per evitare di sprecare del vetro.

A rivestimento ultimato procediamo stendendo un abbondante strato di riempifughe in modo da riempire le fessure fra i vari pezzetti del nostro mosaico.  Quando il riempifughe diventa opaco puliamo la nostra creazione con acqua per togliere le eccedenze fino a che questa risulti chiara.

Decorare vasetti di vetro, ma anche bottiglie e vasi!

decorare vasetti di vetro

Fra quelli che abbiamo comprato e quelli che magari ci sono arrivati in regalo, fra bicchieri scompagnati e contenitori più o meno stravaganti di sottolio e sottaceti (ce ne sono di veramente simpatici) in ogni casa non manca la materia prima da decorare con la tecnica del mosaico vetro su vetro (ma anche su metallo o plastica se il contenitore è abbastanza sfizioso da volerlo conservare), che non richiede una grande spesa e che, grazie ai nuovi adesivi, è di facile e rapida applicazione. Decorare bottiglie di vetro è sicuramente un’attività interessante.

Cosa serve per creare decorazioni vasetti di vetro

decorare vasetti di vetro

Come decorare vasi di vetro

Incidiamo la lastra di vetro aiutandoci con una riga di ferro. Nella zona di incisione la lastra si riscalda.

Spezziamo la lastra lungo la linea dell’incisione, prima che questa si raffreddi.

Con una pietra per affilare moliamo i bordi taglienti. Non è necessario che siano perfettamente lisci.

Tagliamo la striscia di vetro in modo da ottenere varie tesserine per i vasetti di vetro decorati. Se lo riteniamo necessario possiamo poi molarle singolarmente.

 

Come applicare le tessere ai vasetti di vetro

 

Il silicone acetico trasparente, per sanitari ed acquari, ha un forte potere adesivo ed un tempo di apertura abbastanza lungo da permetterci di preparare in una volta sola un bel numero di tesserine.

Attacchiamo le tesserine al vaso utilizzando il silicone. Lasciamo un paio di millimetri tra i vari pezzetti.

Lungo tutta la superficie del vaso stendiamo uno strato di riempifughe di colore in accordo o in contrasto con quello delle tessere.

Infine puliamo bene il vaso rimuovendo il riempifughe in eccesso con una spugnetta e abbondante acqua.

Decorazione del vetro… una tecnica in cui c’è sempre da imparare

 

Per cominciare conviene farsi la mano su contenitori cilindrici o squadrati per i quali vanno bene tessere rettangolari o quadrate, in grado di seguire senza problemi l’andamento regolare della superficie.

Su vasi come quello in alto usando tesserine squadrate si deve poi usare molto riempifughe e l’effetto estetico può non essere soddisfacente. Il problema si risolve tagliando il vetro in strisce leggermente rastremate (2 o 3 mm su 100) così da ottenere tessere trapezoidali che meglio seguono la forma a clessidra.

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  • CREATIVITÀ: Le tessere per mosaico si prestano per rivestire in modo originale oggetti di qualunque tipo, lanterne, vasi, specchi, pareti, tavoli, cornici o scatole. Oppure per creare collage divertenti e quadretti decorativi per le camerette. Anche i bambini adorano creare piccole opere d`arte con le pietre multicolori.
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Abat jour fai da te rustico

Trasformiamo una lampada standard in un pezzo d’arredo: un rustico abat jour fai da te, semplice e d’effetto

Il sottile stelo di un abat-jour può essere arricchito con un rivestimento di legno che lo renda più adatto ad un arredo rustico. Ci serve un ciocco di legno da caminetto, meglio se irregolare, con un diametro esterno di circa 70-80 mm. Con la sega circolare, o anche con un seghetto a mano, tagliamo alcune “fette” dello spessore di 40-50 mm.
Con una sega a tazza da 60 mm montata su un trapano a colonna foriamo i dischi. Un secondo foro da 14 mm, eccentrico e ortogonale al primo, permette l’inserimento del tondo nell’asta della lampada. La rifinitura è limitata all’asportazione di tutte le parti scabre come la corteccia e piccoli rami, senza arrivare ad una finitura troppo accurata delle superfici per non perdere l’effetto rustico.

Cosa occorre

Il materiale per il rinnovamento della lampada si trova facilmente in qualsiasi legnaia: un pezzo di legno ben asciutto e non macchiato dal tempo. Ideali potrebbero essere l’acero, il nocciolo, il pioppo, il faggio che asciugano senza venature. Da evitare il castagno e il carpino che sono fibrosi e tendono facilmente a fessurarsi.

Abat jour fai da te

Foratura e finitura

I dischi, ricavati da un tronchetto, vanno forati con una sega a tazza Ø 50-60 mm. I dischi sono bloccati con uno strettoio in modo che non possano ruotare durante la foratura.

Con una punta da 14 mm si pratica un foro in posizione ortogonale rispetto al grande foro centrale. Il foro non va eseguito lungo l’asse centrale in modo da preparare elementi “eccentrici”.

Le operazioni di finitura consistono nel togliere la corteccia: utilizziamo un coltello robusto appoggiando i tondi su una tavoletta.

Tutti i pezzi vengono trattati con più mani di vernice a spruzzo trasparente, anche all’interno del foro grande.

I tondi vengono infilati sullo stelo della lampada dopo averlo smontato dalla base, togliendo temporaneamente il cavo elettrico. I tre pezzi vengono uniti tra di loro con una goccia di colla vinilica in modo che non ruotino separatamente, ma possano farlo tutti insieme mantenendo l’originale disposizione.

 

 

Abat jour fai da te