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Vetrificatore protezione estrema V33

Ideale per tutti i tipi di parquet in legno europeo ed esotico. Particolarmente indicato per ambienti ad alto traffico come ingresso, corridoi

Caratteristiche

  • Arricchito da resine in policarbonato per garantire massima resistenza
  • Protezione di lunga durata anche nelle aree ad alto traffico e soggetto a continue sollecitazioni
  • Valorizza il legno e le sue venature

Le resine a base di policarbonato permettono di ottenere un film trasparente iper-resistente di lunga durata per una protezione eccezionale del parquet e una forte resistenza al passaggio frequente. Inoltre la pellicola garantisce estrema flessibiltà per assorbire gli urti, così che il parquet mantenga la sua bellezza senza subire alcun danno.

Preparazione

Il legno deve essere grezzo, pulito e asciutto.

  • Legno grezzo: levigare meccanicamente con grana 120 e spolverare con cura.
  • Legno vetrificato: levigare meccanicamente con grana 60. Ripetere l’operazione una seconda volta, prediligendo una grana 120, fino a svelare il legno grezzo. Spolverare con cura.
  • Legno incerato e vecchio: togliere la cera e levigare meccanicamente con grana 60. Ripetere l’operazione una seconda volta, prediligendo una grana 120, fino a svelare il legno grezzo. Spolverare con cura.
  • Legno grasso (teck, doussié): sgrassare con il SOLVENTE PULITORE V33.

Applicazione

  • Condizioni ideali di applicazione tra 12° C e 25° C su legno asciutto e lontano da correnti d’aria.
  • Agitare molto bene prima di applicare il prodotto e mescolare durante l’utilizzo tramite una bacchetta lunga e larga per garantirne l’omogeneità.
  • Vetrificare utilizzando un pennello a setole morbide o un rullo con pelo 12 mm. Suggeriamo di iniziare da un angolo del locale, di fronte alla luce, poi arretrare fino all’uscita.
  • Applicare in strati incrociati, intensi e regolari assecondando le venature del legno.
  • Levigare leggermente la superficie utilizzando una grana 240 e rimuovere i residui di polvere dopo ogni mano di vetrificatore, per ottenere una perfetta presa del prodotto.
  • Attendere 24 ore per l’asciugatura completa del prodotto. Per le due settimane successive all’applicazione, usufruire degli ambienti trattati con precauzione.
  • Su parquet cianfrinati, evitare che il vetrificatore si accumuli nelle smussature.

Consigli

  • Per una resistenza di lunga durata, applicare tre mani di vetrificatore o, in alternativa, due mani dopo il Fondo Turapori Parquet V33.
  • Se si desidera apportare un tocco decorativo al parquet, utilizzare prima del vetrificatore o del Fondo Turapori Parquet, le vernici Tinte Legno o Pastello V33.
  • Per la manutenzione quotidiana del parquet, utilizzare il Pulitore Lucidante Parquet V33. Per preservare la bellezza del vostro parquet, trattare con il Rinnovatore Parquet V33.

Tinte

Formati

 

Come usare il lubrificante al silicone Applicazione pulita WD-40

Protegge dalla corrosione e dalla ruggine in genere, elimina cigolii e attriti, resiste alle alte e basse temperature e… ha molte altre proprietà

Quando sentiamo parlare di “silicone’ pensiamo istintivamente alle sigillature: questo vale per quando il polimero di silicio è la base per un prodotto a consistenza pastosa, ma se viene utilizzato in forma spray le sue funzioni cambiano e alcune diventano addirittura contrapposte. Lo spray al silicone della gamma Specialist di WD-40, infatti, è un prodotto lubrificante, protettivo, antiadesivo, idrorepellente, isolante e scivolante; in casa può essere utilizzato per proteggere dalla corrosione e dalla ruggine meccanismi in movimento come quelli dei cancelli, delle porte scorrevoli, delle inferriate mobili e di tutti i sistemi di apertura; essendo un antiadesivo, può essere utilizzato anche sulle parti di gomma a contatto che, in presenza di temperature alte o basse, potrebbero incollarsi (guarnizioni di finestre, porte o di tende da sole), come pure per la tenuta delle guarnizioni di elettrodomestici e box doccia.

Nell’idraulica trova diverse applicazioni: è utile ad esempio per le operazioni di fissaggio di rubinetti, per allentare dadi e bulloni arrugginiti e lubrificare gli elementi di fissaggio bloccati; inoltre è utile per mantenere efficaci le attrezzature da palestra (come tapis-roulant, cyclette ecc) e quelle dedicate al giardinaggio. Ma è un valido alleato anche nella cura dell’auto, soprattutto per rinnovare le parti in plastica interne ed esterne, perché non unge, non lascia alcun residuo, non attira la polvere.

Lubrificante al silicone per tanti utilizzi: dall’auto alla casa

 

  • Ottimo lubrificante a secco

    Il prodotto è un ottimo lubrificante a secco, perciò è molto indicato per mantenere efficace lo scorrimento dei pistoncini di sollevamento del cofano motore e del bagagliaio dell’auto.

  • Per le cerniere dell’auto

    Può essere utilizzato per lubrificare le cerniere dell’auto e, spruzzato su un panno, anche per mantenere elastiche le guarnizioni di tenuta. Allo stesso modo, essendo antistatico, impedisce il deposito della polvere sulle plastiche interne dell’auto.

  • Resiste a temperature estreme

    Resiste a temperature estreme tra -35 e +200 °C e al dilavamento, perciò può essere utilizzato anche per mantenere la scorrevolezza dei pistoncini del portello della lavastoviglie e impedire depositi di calcare su parti metalliche.

  • Riduce gli attriti su sistemi scorrevoli

    Il Lubrificante al Silicone maniene le sue proprietà anche sulle parti soggette a sfregamento: utilizzato nei sistemi scorrevoli ne riduce gli attriti.
    La cannuccia ripiegabile permette di erogare getti localizzati o più ampi.

Una gamma completa per tanti diversi usi

La gamma WD-40 Specialist è composta da undici prodotti spray che aiutano in un’infinità di situazioni, dalla manutenzione preventiva al ripristino della funzionalità dei meccanismi più disparati, proteggendoli a lungo da umidità, depositi di sporco, cigolii e attriti. Sono validi alleati per chi coltiva passioni nel tempo libero (bicicletta, moto, palestra, barca, giardinaggio, bricolage), ma ancor più per i professionisti dei più svariati settori (meccanica, idraulica ecc). Molte formule della gamma Specialist sono riconosciute dalla NSF (National Science Foudantion, USA) per l’utilizzo in ambito alimentare senza contatto diretto con materie prime o alimenti.

Seghetto da traforo Einhell TC-SS 405 E | Elettroutensile rapido e preciso

Il seghetto da traforo Einhell TC-SS 405 è uno strumento stabile, con un’ampia superficie di lavoro, sgancio/aggancio rapido della lama, sistema di soffiaggio sulla linea di taglio e piedino di stabilizzazione del pezzo; il piano incinabile e la velocità di movimento della lama regolabile garantiscono la massima versatilità

Ogni volta che si devono fare tagli in una tavoletta di legno seguendo con grande precisione un tracciato curvilineo, lo strumento ideale è il traforo. Utilizzandone un modello elettrico non solo si risparmia fatica e si accelera l’esecuzione, ci si può anche permettere di lavorare con spessori del materiale decisamente elevati. Ma i vantaggi rispetto al traforo manuale sono anche altri: innanzi tutto si ha una piattaforma d’appoggio solidale con il movimento verticale della lama che permette all’utilizzatore di occuparsi esclusivamente di muovere il pezzo per seguire la linea di taglio; poi vi è il sistema di sgancio rapido della lama che permette di effettuare velocemente numerosi tagli interni alla tavoletta, producendo in tempi decisamente brevi dei veri e propri ricami nel legno. Il seghetto da traforo Einhell TC-SS 405 E, lavora con alimentazione elettrica di rete 230 V e assorbe una potenza di 120 W; il numero di giri è regolabile da 400 a 1600 al minuto; la corsa della lama è di 14 mm; il piano di lavoro è orientabile da 0° a 45° verso sinistra e misura 408×250 mm; la lama è lunga 127 mm e la macchina permette un taglio massimo in altezza di 52 mm, con il piano a 90°, e di 20 mm, con il piano a 45°. Il seghetto ha un sistema di soffiaggio dei residui di taglio che permette di vedere sempre bene la linea da seguire. Il TC-SS 405 E costa euro 99,95.

Installazione e regolazione della lama

 

  1. Rimuovere il carter di protezione della lama

    Nel basamento, al di sotto del piano di lavoro, un carter metallico protegge la zona inferiore di movimento della lama; solo in caso di sostituzione si deve rimuovere questo carter, immobilizzato da due viti laterali.

  2. Agganciare la lama al supporto inferiore

    La nuova lama si aggancia al supporto inferiore tramite i riscontri posti alle sue estremità. L’unica accortezza è quella di badare che i dentini siano rivolti in basso, perché la lama deve tagliare nella sua corsa in discesa e non salendo.

  3. Per tagli interni sganciare la lama solo sopra

    Quando si devono fare tagli interni alla tavoletta di legno, la lama si sgancia soltanto sopra, per poterla far passare nel forellino di avvio del taglio.

  4. Mettere alla tensione corretta la lama riagganciata

    Una volta riagganciata la lama al supporto superiore, la si rimette alla tensione corretta chiudendo la leva di bloccaggio. La leva lavora con un sistema a vite che permette altresì di regolare la tensione della lama in modo che lavori correttamente evitando le facili rotture che incorrono quando è troppo tesa o troppo lasca.


Seghetto da traforo Einhell TC-SS 405: allestimento, accessori e protezione

Il piano di lavoro ha dimensioni e forma ideali per manovrare pezzi di varia estensione. Il profilo del piano, con tutta la sezione frontale arrotondata, senza angoli, rende agevole il movimento delle mani che guidano il pezzo in modo che la lama proceda fluidamente lungo la linea di taglio.

Il seghetto da traforo elettrico Einhell TC-SS 405 E, appena estratto dalla confezione, si presenta quasi interamente montato. Restano da mettere soltanto i piedini di gomma antiscivolo e la cufia di protezione con il sistema di soffiaggio dei detriti. In aggiunta ci sono due chiavi a brugola per le regolazioni da fare periodicamente e una lama di riserva.

Cuffia di protezione, sistema di soffiaggio e stabilizzatore del pezzo sono tutti articolati su un robusto supporto che va fissato lateralmente al braccio superiore della macchina. Posizionato il supporto sul braccio, si applicano le due viti in dotazione e si stringono con un cacciavite.
Il beccuccio del soffiatore ha collegato un tubetto flessibile trasparente che va innestato nell’apposito raccordo di uscita dell’aria, presente sul braccio del seghetto.
L’applicazione dei quattro piedini di gomma antiscivolo nelle loro sedi sotto il basamento conclude la preparazione della macchina per il suo utilizzo.

Regolare inclinazione e velocità

Sotto il piano di lavoro, una manopola serve per liberarlo e poterlo inclinare lateralmente a piacere sino a 45°. Nell’asola di scorrimento è stampato un indice che consente di ripetere precise regolazioni anche in tempi successivi.
A lato dei pulsanti di accensione e spegnimento è posta la manopola per la regolazione della velocità di movimento della lama.
Il supporto della cuffia di protezione regge il beccuccio di acciaio che soffia aria sulla linea di taglio ma anche lo stabilizzatore del pezzo: un piedino che serve a pressare leggermente il legno verso il piano, impedendogli di vibrare durante il lavoro. Questo è particolarmente utile quando il legno è sottile e si tagliano lembi stretti di materiale.

Il bello della natura fa bene anche alla mente

Tratto da “In Giardino n.71 – Marzo/Aprile 2021″

Autore: Nicla de Carolis

Per fortuna la natura con i suoi ritmi ci porta un po’ di allegria e positività, la primavera è arrivata, le giornate si allungano, le piante germogliano, nei prati, tornati verdi, le primule fioriscono, ciò sembra una banalità ma questa “abitudine”, al contrario, viene sempre percepita come qualcosa di nuovo che ci dà la carica e ci rasserena. Ci rasserena tanto più se abbiamo un pezzetto di giardino, di orto o anche solo un terrazzo con un po’ di vasi che ci consentano di fare giardinaggio e di apprezzarne i risultati. La passione per questo hobby, una volta prevalentemente appannaggio di anziane signore, è diventato, soprattutto in questo periodo in cui tante cose ci sono vietate, molto apprezzato anche da persone più giovani: i dati statistici dicono che oggi oltre il 50% degli under 34 anni ama curare il verde.
Forse è perché ci si è accorti che questa attività è una vera terapia per l’umore: il giardinaggio, e non si intende solo la cura di un vero e proprio giardino, ma anche la coltivazione di piante in casa o sul balcone, combatterebbe ansia, stress, sedentarietà, aumenterebbe l’autostima e diminuirebbe persino il rischio di depressione.
Questo affermano vari studi scientifici che hanno esaminato un gruppo di persone prima e dopo i lavori in giardino e nell’orto ed hanno riscontrato effetti positivi su corpo e mente di tutti i partecipanti. Inoltre fare giardinaggio è un buon modo per bruciare calorie, ridurre gli attacchi di fame e mettersi in moto: insomma trenta minuti di green al giorno aiutano anche a tenersi in forma.
Ma quel che colpisce di più tra i benefici effetti di questa attività oltre al movimento, all’eventuale consumo di buon cibo prodotto con la propria coltivazione, è il piacere di potersi godere qualcosa di bello, un vero toccasana per la nostra mente oggi stressata dal brutto e dalla mancanza di grazia delle troppe cose da noi create che ci circondano e feriscono la nostra vista.
Spero percepirete tutto l’entusiasmo con cui abbiamo lavorato a questo numero di INGIARDINO rinnovandolo nella grafica e nei contenuti per invogliarvi, se ce ne fosse bisogno, a sperimentare e riuscire nel vostro giardinaggio godendo di un bello benefico, ricco di colori e di profumi, che solo la natura sa dare.

Bagno a colori di oggi e bagno blu di D’Annunzio

Tratto da “Rifare Casa n.74 – Marzo/Aprile 2021″

Autore: Nicla de Carolis

L’articolo che troverete a pagina 90 è una parata di colori con cui rinnovare il bagno, in particolare con i nuovi sanitari di ceramica per i quali la scelta è davvero ricca e originale, dai neri ai blu, “ispirati agli oceani profondi”, alle gamme dei tortora, “ispirate alle dune del deserto”, con finitura lucida, ma anche opaca, tutti colori che mirano a migliorare il nostro benessere e illuminare il nostro quotidiano. Le forme sono morbide e inusuali, con lavabi da appoggio, wc/bidet sospesi, vasche freestanding, nulla che ricordi gli antenati già di moda negli anni ‘60 in tinte pastello rosa, verdino, azzurrino, un vintage di sicuro non memorabile. Ciò che invece risulta memorabile, parlando di bagno a colori, è quello personale di Gabriele D’Annunzio, scrittore, poeta e tante altre cose, nella sua ultima residenza, 1921/1938, il Vittoriale a Gardone Riviera, un complesso di edifici, vie, giardini, teatro, il tutto visitabile… covid permettendo.
Fu una vera innovazione per quel periodo, con sanitari blu in ceramica, della Ideal Standard (esisteva già), i primi di questo tipo installati in Italia, rimasti meravigliosamente brillanti e intatti nel tempo. Questo famoso bagno, che colpisce il visitatore, è un ambiente cupo e, come peraltro tutto il resto della casa, stipato di “pezzi” di ogni genere, compresa una quantità incredibile di spazzole… anche se D’Annunzio era calvo; suddiviso alla francese con wc separato e altri sanitari in una stanza attigua dove oltre alla vasca, al lavabo e al bidet sono collocati più di 600 oggetti i cui toni dominanti sono il blu e il verde. L’architetto Giancarlo Maroni, che fino all’ultimo curò i lavori di ristrutturazione e gli ampliamenti della proprietà del poeta, nel 1931 chiamò addirittura il mitico Gio Ponti, già in auge, anche perché fondatore della rivista DOMUS, per realizzare il famoso bagno blu. Il resto, per rendere assolutamente esclusivo e inedito questo bagno, fu la passione per l’accumulazione del poeta, diventata oggi un canone estetico, che alla sua epoca nessuno concepiva, qualcosa di molto diverso dal collezionismo che D’Annunzio rifiutava dicendo che “i fissati collezionano”. Pavimenti coperti da tappeti orientali, sulle pareti e sui piani d’appoggio oggetti di varie provenienze: ceramiche persiane, vetri di Murano, statuette, gessi, bronzi, servizi da toilette in argento di Buccellati, animali di ogni genere, collezioni di pugnali e spade.
Oggi si trovano sanitari, rubinetti, rivestimenti, persino i piatti doccia colorati, ma quella vasca blu del 1931 fa capire quanto D’Annunzio fosse animato da un vero spirito di designer. “Io sono un migliore arredatore
e tappezziere che poeta e scrittore”, così disse di sé; personalmente condivido.

Martello perforatore Valex M-MPB-18 | Colpi robusti con batteria al litio

Con un motore brushless alimentato da batterie al litio 18 V, il martello perforatore Valex M-MPB-18 offre tutte le combinazioni di utilizzo possibili per forare e scalpellare con punte SDS plus

Quando si devono forare materiali lapidei particolarmente duri, come per esempio certe piastrelle di grès porcellanato, muri di pietra, pilastri di calcestruzzo ecc, un semplice trapano, seppure performante, mostra tutti i suoi limiti. Quello che ci vuole è un martello perforatore, il quale si differenzia dal primo per la diversa modalità percussiva, sostituendo le rapide vibrazioni con lenti e più efficaci colpi. Inoltre, nel martello perforatore si trova spesso anche la funzione di sola percussione, che permette di usarlo come demolitore, ovviamente per lavori di precisione e non molto estesi. Diamo resoconto della prova del martello perforatore Valex M-MPB-18, uno strumento con ottime caratteristiche: anzitutto è alimentato con batterie al litio da 18 V della famiglia Valex OneAll, grazie alle quali è garantita tutta la riserva di potenza che serve a uno strumento di questo tipo; il motore è brushless, con grandi vantaggi sotto il profilo delle prestazioni e della durata nel tempo; quattro le modalità operative: foratura con e senza percussione, sola percussione con e senza blocco della rotazione. L’attacco al mandrino è SDS Plus; i colpi sono da 2,2 joule.

Regolazioni, protezioni, impugnatura

 

  1. Scelta della modalità operativa

    La scelta della modalità operativa si effettua ruotando il selettore a quattro posizioni, situato lateralmente al corpo macchina.

  2. Installare l’impugnatura supplementare

    L’impugnatura supplementare può essere orientata in basso, a sinistra o a destra.

  3. Inserimento della punta

    Il cambio delle punte SDS avviene tirando indietro la ghiera del mandrino; rilasciandola, la punta inserita rimane bloccata in sede.

  4. Regolare l’asta di finecorsa

    L’asta di finecorsa si inserisce e si regola premendo il pulsante laterale alla sua sede.

  5. Servirsi della guarnizione in gomma per limitare la dispersione dei detriti

    Calzando sulla punta la guarnizione di gomma e tenendola premuta contro la parete durante la foratura, si limita la dispersione dei detriti.

  6. Accensione del led frontale

    Toccando il pulsante di avvio si accende la luce led, posizionata frontalmente, che punta il suo cono di luce sulla zona di lavoro.

Batteria e caricabatterie

La batteria ha una collocazione eccellente sulla macchina: resta posizionata in modo da mantenere lo strumento perfettamente bilanciato, qualsiasi batteria si applichi, dalla più piccola, meno durevole ma che, essendo leggera, offre la massima manegevolezza, alla più grande e pesante, utile per le sessioni di lavoro più impegnative e capace, aumentando la massa dell’elettroutensile, di attenuare i contraccolpi e le vibrazioni dati nella funzione di scalpellatura. Le batterie utilizzabili con il martello perforatore M-MPB-18 sono quelle della piattaforma OneAll di Valex, condivisibili con innumerevoli elettroutensili per il laboratorio, la casa, il garage e il giardino. Le capacità disponibili sono 1,5 Ah, 2 Ah, 3 Ah, 4 Ah e 5 Ah. Il martello perforatore M-MPB-18, senza caricabatteria e accumulatore, costa euro 149,90.

 

Guida di foratura per trapano Wolfcraft

Un set indispensabile quando si devono allargare grandi fori mantenendo la centratura esistente: si adatta a fori da 35 a 70 mm di diametro e permette di guidare le seghe a tazza come se si dovesse forare materiale pieno

Se capita di dover allargare un foro realizzato in precedenza con una sega a tazza ci si trova in difficoltà, perché non si può più contare sulla punta centrante che guida e stabilizza la lama nella fase iniziale del taglio. Può succedere, per esempio, se si vogliono sostituire i faretti alogeni con quelli a led per risparmiare energia: questi ultimi hanno infatti un diametro superiore, la sega a tazza non guidata facilmente scivola e rovina il controsoffitto o realizza un foro ellittico che non può ospitare il faretto. Ecco che ci viene in aiuto la guida di foratura per trapano Wolfcraft, che risolve brillantemente i problemi di questo genere.

Si tratta di una guida troncoconica che ha l’esterno filettato per poter essere avvitata nel foro esistente e serrata tramite una sorta di chiave che va inserita nella sede ricavata sulla boccola posteriore d’acciaio. La sede è calibrata anche per accogliere la punta di centraggio della sega a tazza e guidarla come se nello stesso punto non esistesse già una sede circolare più piccola, mantenendo la perfetta centratura. Il set, racchiuso in una valigetta di plastica robusta, si compone di tre guide adatte per allargare fori Ø 35-51 mm, Ø 46-62 mm e Ø 54-70 mm, da utilizzare rispettivamente con seghe a tazza di diametro minimo 60, 68 e 76 mm; tre boccole in acciaio per punte centranti Ø 6-10 mm; un supporto per avvitare la guida nel foro, per lavorare in sicurezza sia a soffitto sia a parete. Scarica la guida informativa.

Fori perfetti con la guida di foratura per trapano, sia a soffitto sia a parete

Tempo richiesto: 5 minuti

 

  1. Perché allargare un foto

    La necessità di allargare i fori a soffitto per passare da luci alogene a luci a led è un caso tipico, ma può capitare di dover allargare anche i fori a parete per lo scarico dei sanitari.

  2. Posizionare la guida

    La guida allarga fori è di forma conica. Ha una filettatura esterna con cui viene avvitata nel foro esistente.

  3. Avvitare la guida e fissarla

    Viene fissata con il supporto per l’avvitamento, in modo che la guida si posizioni con sicurezza nel foro anche quando il lavoro da effettuare è a soffitto.

  4. Iniziare la preforatura

    La punta centrante della sega a tazza viene inserita nella boccola in acciaio del dispositivo di foratura. Ciò assicura alla sega a tazza la guida necessaria e il nuovo foro risulterà centrato e allineato con esattezza al foro esistente.

  5. Rimuovere la guida

    Dopo la preforatura, la guida allarga fori può essere rimossa. Tuttavia, può anche rimanere nel foro senza problemi ed essere rimossa in un secondo momento.

  6. Forare la parte incisa in precedenza

    Ora il foro esistente può essere allargato in maniera perfettamente centrata – il foro si trova esattamente dove dovrebbe essere.

Come usare la levigatrice a nastro Einhell TS-BS 8540 E

La levigatrice a nastro Einhell TS-BS 8540 è una macchina eccellente per svolgere in poco tempo importanti lavori di levigatura di superfici ampie, anche quando ci si trova a rimuovere diverse mani di vernice secca e stratificata nel tempo

La levigatrice a nastro Einhell TS-BS 8540 è il cosiddetto “carrarmato”: una levigatrice elettrica a nastro, utilizzabile a mano. Con la sorella da banco condivide il sistema di lavoro, cioè il trascinamento ad alta velocità di un nastro abrasivo ad anello. Sono entrambi strumenti molto potenti, capaci di svolgere in breve tempo grosse moli di lavoro, ma mentre in quella da banco “aspetta” che si appoggi il pezzo su di lei, la seconda va “portata” sul pezzo da lavorare. Di qui due necessità: innanzi tutto di bloccare molto bene il pezzo sul banco da lavoro e, in seconda battuta, di lavorare tenendo la macchina con entrambe le mani, ben aggrappate alle impugnature di cui dispone. Il carrarmato, infatti, ha la tendenza a correre in avanti, facendo una forte presa sulla superficie.

È importante contare su impugnature ben strutturate e regolabili, soprattutto nel caso di macchine potenti come la levigatrice a nastro Einhell TE-BS 8540 E che sviluppa una potenza di 850 W e spinge il nastro a una velocità regolabile sino a 400 metri/min. Il nastro utilizzabile è largo 75 mm e ha uno sviluppo di 553 mm in lunghezza. Con la macchina ne viene dato uno in dotazione con grana 80, ma ce ne sono disponibili di diverse gradazioni, da scegliere in base al lavoro da fare e alle caratteristiche della superficie. La riduzione dei tempi di levigatura con questa macchina è assicurata; per dominarla, bastano poche regole: mai avviarla quando è a contatto con la superficie, tenerla saldamente e non fare troppa pressione sul pezzo. Prezzo consigliato euro 79,95

Impugnature e pulsanti di controllo

L’impugnatura addizionale è regolabile nell’inclinazione, permettendo di essere posizionata nel modo più confortevole per il proprio modo di lavorare oppure di orientarla per fissare la macchina sul banco, con il nastro rivolto all’insù.
L’utile protezione frontale può essere ribaltata all’indietro, nel caso sia d’ingombro alla lavorazione del momento. Basta premere il pulsante laterale, per svincolarla.
Alla radice dell’impugnatura principale, in posizione rilevata, si trova la rotella per impostare la velocità dei giri del motore, che si ripercuote direttamente su quella di scorrimento del nastro.
Sulla sinistra, invece, vi è il pulsante che permette di bloccare l’avviamento della macchina in posizione inserito, in modo da non dover tenere costantemente tirato il grilletto, per tutta la durata del lavoro. Com’è consuetudine, quando si desidera spegnere basta premere e rilasciare il grilletto per mettere il pulsante laterale in posizione di riposo.

Levigatrice a nastro Einhell TS-BS 8540 E: sostituzione e regolazione del nastro

 

  1. Sbloccare il nastro abrasivo con l’apposita leva

    Fra i due tamburi di trazione si trova la leva di bloccaggio del nastro abrasivo, che avviene sollevandola e spingendola completamente verso l’anteriore.

  2. Sfilare il nastro abrasivo

    La leva non fa altro che togliere il tensionamento al nastro avvicinando i due rulli; in questo modo l’abrasivo può essere rimosso sfilandolo lateralmente.

  3. Rispettare la direzione indicata sul nastro abrasivo

    Il nastro ha una precisa direzione di lavoro, segnalata in modo evidente all’interno della banda. Prima di mettere il ricambio si deve verificare la direzione indicata dalle frecce e controllare che sia rispettata, seguendo il riferimento in sovrimpressione sulla scocca attorno al rullo posteriore.

  4. Bloccare il nastro con la leva

    Messo in posizione il nastro, si riporta nella posizione di riposo la leva laterale per mettere in tensione il nastro. Non resta che accendere la macchina e regolare la centratura di scorrimento, ruotando la manopola apposita.

Come raccogliere la polvere

Il sistema di raffreddamento del motore elettrico, sviluppa parallelamente una convezione di aria che permette di catturare molta polvere prodotta durante il lavoro. Lo sbocco del flusso è collocato lateralmente all’impugnatura principale, in modo da non interferire con questa, e presenta un attacco a incastro, con sagoma rettangolare, sul quale si può innestare direttamente il cassettino di raccolta offerto in dotazione. Il coperchio di cui è dotato ne permette lo svuotamento dopo l’utilizzo.

In alternativa, sull’attacco rettangolare si può innestare un adattatore che permette il raccordo di un comune bidone aspiratutto. Il diametro di uscita del raccordo, infatti, è standard per i tubi flessibili degli aspiratori da garage e laboratorio.

Fini Siltek S/6 | Un compressore veramente silenzioso

Piccolo e leggero risulta facilmente trasportabile anche per la grossa maniglia sulla scocca. Il Fini Siltek S/6 ha un serbatoio da sei litri e la regolazione del pressostato che lo rendono uno strumento molto versatile. La bassissima emissione sonora è la sua arma vincente

Il compressore di queste pagine rientra nel campo di utilizzo sia casalingo sia professionale, essendo un elettroutensile innovativo che si distingue per avere un gruppo pompante oilless (senza olio) la cui peculiarità è di avere bassissime emissioni acustiche. Questo significa, da un lato, assenza di manutenzione, dall’altro, possibilità di utilizzo a distanza ravvicinata, senza cuffie di protezione, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Completano il quadro le dimensioni e il peso, ridotti al minimo, in modo da poter portare facilmente il compressore ovunque, grazie anche alla maniglia posizionata in modo che lo strumento sia ben bilanciato per il trasporto. Il Fini Siltek S/6 si fa apprezzare nella piscina di casa per i gonfiabili, in cortile per gonfiare le gomme dell’auto, in giardino per verniciare a spruzzo una ringhiera, in mansarda per inchiodare le tavole del nuovo rivestimento, in laboratorio per gli utensili ad aria, in casa per colorare i modelli ad aerografo.

Concorre al raggiungimento di tanta versatilità la potenza del gruppo pompante che, con 1 HP di potenza (0,75 kW), assicura una portata d’aria di 105 litri al minuto, una pressione massima di 8 bar. Inoltre, in uscita c’è il regolatore di pressione che permette di calibrare in modo ideale il flusso per le varie necessità: massimo per gonfiare, a pressioni minori per graffatrici, sparachiodi e aerografo. Per questo è presente una grossa manopola in posizione frontale, fra i due manometri.

Siltek S/6: leggero da portare e versatile

Il compressore non è soltanto comodo da trasportare dove serve, in cortile, in casa, in laboratorio, è anche capace di rendere più gradevole il lavoro per il bassissimo rumore che emette quando è in funzione, ridotto a un semplice brusio. Prezzo consigliato al pubblico euro 169,50.

La grande maniglia posta superiormente alla scocca permette di bilanciare il peso della macchina, agevolandone il trasporto con una sola mano.
All’acquisto il Fini Siltek S/6 è interamente montato; sono da applicare solo un paio di elementi, inclusi nella confezione, da montare alla prima messa in funzione: sono il filtro dell’aria aspirata e l’attacco rapido all’uscita dell’aria compressa.

Operazioni per il primo utilizzo

  • Rimuovere il tappo che protegge il foro

    Per montare il filtro dell’aria si rimuove il tappo rosso che protegge il foro filettato. La posizione è sul retro della macchina.

  • Avvitare il filtro

    Il filtro è in materiale plastico; si avvita al foro senza necessità di guarnizioni o nastro di teflon. Va stretto a mano, non c’è bisogno di alcun utensile.

  • Posizionare il pezzo di tubo in dotazione

    Sul filtro c’è un foro laterale per l’inserimento di un pezzo di tubo che è incluso nella confezione. Lo si mette a pressione nella sua sede, poi si ruota il filtro avvitandolo di mezzo giro, per far rimanere il tubetto rivolto in basso.

  • Utilizzare la valvola per spurgare l’umidità

    Sotto il serbatoio è situata la valvola per spurgare l’umidità che si raccoglie durante il funzionamento; l’operazione è da fare con una frequenza proporzionale all’utilizzo del compressore: basta aprire il rubinetto, far uscire l’acqua e richiuderlo.

  • Un compressore davvero silenzioso

    A buon titolo, sul serbatoio del compressore campeggia la grafica che segnala 59 dB(A) di rumore emesso: è un rumore inferiore a quello che fanno due persone che parlano tra loro.

  • Avvitare l’attacco rapido per la tenuta dell’aria

    Sul filetto dell’attacco rapido è già presente il quantitativo giusto di nastro al teflon necessario per la tenuta dell’aria. Per avvitarlo si usa una chiave a forchetta da 19 mm. Va bene stringere, ma non si deve esagerare e, soprattutto, dopo avere stretto, non bisogna mai tornare indietro, svitando seppure di pochissimo il raccordo (questo lo richiede il teflon).

  • Innestare il tubo dell’aria

    Messo l’attacco rapido, il compressore è pronto per funzionare. Basta innestare il tubo dell’aria nell’attacco e inserire all’altro capo l’utensile ad aria che serve per il lavoro da effettuare.

  • Regolare la pressione a seconda dell’utilizzo

    Montando un utensile che richiede una specifica pressione, per esempio la graffatrice ad aria, prima di usarla si regola la pressione in uscita ruotando la manopola del regolatore (di pressione): il manometro di destra indica subito il valore che si sta impostando.

  • Possibilità di inserire utensili

    Inserendo un utensile, in questo caso una pistola di soffiaggio, l’aria è subito disponibile e il compressore si carica velocemente; sui due manometri si può controllare la pressione del serbatoio (manometro di sinistra) e quella all’utensile (manometro di destra).

Idropulitrice Annovi Reverberi 3.0 Dual Speed | Completa ed efficente

L’idropulitrice Annovi Reverberi 3.0 Dual Speed è una macchina potente e versatile, grazie alla doppia modalità di erogazione e con una dotazione completa di accessori

Auto, moto, e-bike, si usano regolarmente su strada e in qualche caso nei percorsi sterrati, accumulando smog oleoso, polvere e fango. Per pulire i veicoli senza faticare, arrivando anche nei punti più difficili, ideale è l’idropulitrice; tuttavia, se in alcuni punti e determinate condizioni il suo getto d’acqua ad alta pressione deve sviluppare la massima potenza, in altri è necessaria una certa moderazione, perché le superfici sono delicate oppure perché c’è il pericolo che l’acqua riesca a penetrare dove non deve. Con l’idropulitrice Annovi Reverberi 3.0 Dual Speed si dispone di tutto ciò che serve per la pulizia dei veicoli e degli spazi esterni come terrazze, patii, marciapiedi, bordi piscina ecc.

La dotazione è completa perché comprende tre testine (una regolabile, una oscillante e una con contenitore per il detergente), la spazzola puliscipavimenti con getti rotanti, l’avvolgitore per il tubo ad alta pressione. Inoltre ha 2 modalità di erogazione del getto: una alla massima potenza (18 MPa), una al 70% della potenza, con un consumo energetico del 30% rispetto al valore massimo. Costa euro 229,90.

Dotazione completa e funzionale

 

  1. Accessori da applicare alla macchina

    All’acquisto ci sono alcuni accessori che vanno applicati alla macchina, fra cui le ruote, la staffa di contenimento della pistola e la manovella per ruotare la bobina, che si inserisce a scatto.

  2. Bloccaggio della rotazione della bobina

    Il tubo ad alta pressione è molto morbido e si riesce ad avvolgere con facilità; al termine si blocca la rotazione della bobina premendo lateralmente la manovella. Questo evita che il tubo si possa srotolare inavvertitamente.

  3. Filtro per le impurità in dotazione

    L’attacco di ingresso dell’acqua è situato posteriormente alla macchina; il raccordo rapido per collegare un comune tubo da irrigazione è trasparente e contiene un filtro per le impurità, che protegge la pompa ad alta pressione dai granelli solidi che potrebbero essere portati dentro dall’acqua. Il filtro è rimovibile per essere periodicamente pulito.

  4. Due diverse modalità di erogazione

    Dalla posizione 0 la manopola d’accensione può essere portata sulla 1 (eco) che porta un risparmio del 30% di energia e porta la potenza al 70%; sulla posizione 2 (max) c’è la massima performance.

  5. Inserire il tubo ad alta pressione nella pistola

    Il tubo ad alta pressione si inserisce a pressione nella pistola; per la rimozione si preme il pulsante laterale.

  6. Utilizzare la fibbia per raccogliere il cavo d’alimentazione

    Sul retro c’è una pratica fibbia per tenere raccolto il cavo d’alimentazione, le sedi per una testina e una lancia, una nicchia in cui trova alloggiamento la lancia con contenitore per lo shampoo.

Spazzola con getti rotanti

La spazzola puliscipavimenti è un aggiuntivo molto efficace: due getti girano vorticosamente, spinti dalla pressione dell’acqua che spruzzano, vincolati alle estremità di un tubo ad alta pressione libero di girare in tondo; il tutto si svolge sotto una “campana” che sulla circonferenza ha una spazzola che aiuta a smuovere la sporcizia entrando anche negli anfratti e nelle irregolarità delle superfici. Si utilizza con efficacia nelle pavimentazioni, ma anche sulle pareti esterne. La spazzola rotante si innesta sulla lancia ad alta pressione, al posto della testina; si applica a pressione e si rimuove premendo il pulsante laterale.