Fuego è una schiuma spray detergente rimuovi fuliggine, specifica per la pulizia di vetri e rivestimenti di stufe e camini. Rimuove anche lo sporco intenso di grassi di combustione su forni, griglie, fornelli, rivestimenti di camini e barbecue in mattoni e pietre naturali.
Vantaggi
Biodegradabile• Straordinaria azione pulente
Efficace anche sui rivestimenti
Agisce rapidamente
Non sgocciola e non lascia aloni
Gradevole profumazione
Facile da usare
Come si usa
Non si diluisce perché è pronto all’uso. Spruzzare FUEGO direttamente sulla superficie a circa 15-20 cm dal punto di applicazione. Lasciare agire per 1 o 2 minuti, quindi risciacquare con panno o spugna umida, rimuovendo lo sporco. Asciugare con panno pulito o carta assorbente. In caso di sporco tenace si consiglia di intervenire con spugna abrasiva, ripetendo l’operazione.
Resa
Una confezione dura un’intera stagione (valore indicativo sulla base di un uso regolare).
Confezioni
Flaconi da 750 ml con erogatore a spruzzo (trigger): cartoni da 6 pezzi.
La sospensione delle tende di casa per mezzo di un bastone con anelli è la più utilizzata per la praticità d’installazione, ma anche per l’ampia scelta dei bastoni che si trovano in legno, ferro antichizzato, ottone, acciaio e sono venduti, in genere, in kit comprensivi di terminali, supporti e gancetti nei centri bricolage. Le misure variano dal metro fino ai 3 metri e con diametri diversi. Vi sono anche bastoni estensibili che si possono adeguare alle misure necessarie. Le tende si fissano agli anelli del bastone per mezzo di gancetti o pinzette che rimangono occultati alla vista dall’arricciatura superiore.
TAGLIO E FISSAGGIO
Se il bastone risulta troppo lungo è sufficiente tagliarlo nella misura corretta (deve essere più lungo dell’apertura da coprire di almeno 20-30 cm) inserendolo all’interno della cassetta tagliacornici. Con la sega a pettine pratichiamo il taglio e carteggiamo per eliminare eventuali asperità.
Se non disponiamo della cassetta tagliacornici possiamo tagliare il bastone lungo un preciso riferimento ottenuto avvolgendo su di esso un pezzo di carta che fissiamo con nastro adesivo e che posizioniamo nel punto in cui effettuare il taglio.
Pratichiamo i fori a parete (o a soffitto) con il trapano dotato di sistema di aspirazione delle polveri, che ci permette di eseguire un lavoro molto pulito. Poi avvitiamo i sostegni su cui inseriamo il bastone.
BASTONE DELLE TENDE CON PASSANTI
Al posto dei classici anelli per bastone possiamo utilizzare i passanti in tessuto che sono sicuramente più belli da vedere e che si trovano già pronti. I passanti possono far parte del kit completo con bastone o essere acquistati separatamente in confezioni di 4 pezzi (euro 9,00) in varie fantasie di colori e forme. Sono anche progettati per favorire la scorrevolezza delle tende di casa, data dalla presenza, nella loro parte interna, di un nastro trattato con silicone che permette uno scivolamento senza impuntature. Si applicano per cucitura o per mezzo di perni a pressione che possono essere arricchiti con decorazioni da applicare sulla borchia in plastica.
APPLICHIAMO LA DECORAZIONE
Per fissare il perno metallico a pressione foriamo la stoffa con la puntina inserendola nei fori presenti sul rinforzo in plastica centrale.La borchia deve essere collocata sulla parte anteriore del passante.
Inseriamo la decorazione ad incastro sulla borchia anteriore, mentre nella parte posteriore del passante applichiamo la pinzetta a molla. Una confezione di 4 decori costa circa 5 euro.
BASTONE DELLE TENDE CON CORDONI E OCCHIOLI
La sospensione della tenda al bastone realizzata con cordoncino e occhioli è pratica e resistente. Gli occhioli metallici si applicano alla tenda nella parte superiore, dotata di orlo robusto, a distanze regolari. Per l’applicazione utilizziamo la pinza fustellatrice-occhiellatrice con cui foriamo il tessuto e piazziamo gli occhioli velocemente e con precisione (vedi pagg 80-84). Facciamo passare all’interno degli inserti metallici il cordoncino lasciandolo sufficientemente lasco per introdurvi il bastone. Blocchiamo il cordoncino con un nodo, in corrispondenza del primo e dell’ultimo occhiolo. Introduciamo il bastone nelle anse del cordoncino e lo inseriamo, completo della tenda, nei fori dei sostegni a parete.
I VARI PASSAGGI
Dopo aver forato il tessuto con la fustellatrice, applichiamo gli occhioli metallici (in questo caso sono in due componenti, ma esistono anche in pezzo singolo) con l’apposita pinza.
Inseriamo il cordoncino nelle aperture degli occhioli partendo da un’estremità della tenda. Tra un’asola e la successiva lasciamo al cordoncino una certa abbondanza.
Per bloccare il cordoncino realizziamo un nodo all’estremità, dopo l’ultimo passaggio.
Caminetti e stufe oggi, oltre a mantenere il fascino ipnotico e la bellezza della fiamma, sono tra i sistemi, frutto di lunghi anni di ricerche, più innovativi e nulla hanno a che vedere con i modelli del passato, che disperdevano tanto calore dalla canna fumaria e per poterne catturare un po’ ci si doveva mettere davanti, sopportando gelo e, a volte, fumo in tutto il resto della stanza. Il riscaldamento a legna e a pellet è diventato una soluzione ad alta compatibilità ambientale grazie ai dispositivi che innescano una reazione chimica controllata che neutralizza le polveri e il CO mediamente fino all’80%; inoltre questo processo produce una seconda combustione che garantisce un’elevatissima resa termica, il tutto genera un decisivo abbattimento delle emissioni inquinanti e dei consumi. Molti tipi di stufe e camini si accendono anche da remoto, semplicemente con un’App da cellulare, sono facili da pulire, possono scaldare tutta la casa con la canalizzazione del calore, scaldare l’acqua per uso sanitario o per immetterla in un impianto a radiatori. E poi ci sono altre considerazioni sull’uso della legna per scaldarsi: è ecologicamente sostenibile e non può essere considerato responsabile della deforestazione, che dipende per lo più dall’agricoltura e dalle necessità di approvvigionamento industriale. La legna utilizzata per il riscaldamento è quella che proviene dalla corretta gestione dei boschi, che giova al mantenimento del verde e al naturale rinnovamento delle piante; durante la combustione, la legna produce la stessa quantità di CO2 che si genera naturalmente lasciandola a marcire, per effetto della decomposizione. Inoltre, il patrimonio forestale italiano gode di ottima salute, basta andare in giro per l’Italia per rendersene conto; attualmente, boschi e foreste coprono circa un terzo dell’intera superficie del Paese, più o meno 9 milioni di ettari. In ultimo, ma non meno importante, per una casa che richiede 12 kWh per essere riscaldata, un’ora di riscaldamento a metano costa circa 1 euro, un’ora di riscaldamento a legna costa dai 30 ai 40 centesimi! L’installazione di un caminetto o di una stufa a legna o a pellet richiede l’intervento di un tecnico che rilasci anche la certificazione, ma il dossier da pagina 6 di questo numero potrà fornirvi informazioni utili per saperne di più e controllare che il lavoro venga fatto a regola d’arte.
Il trapano è indispensabile per praticare fori su tutti i materali e per azionare accessori quali spazzole, platorelli, ecc. Può essere alimentato a corrente di rete o a batteria: il primo è più potente, il secondo è più maneggevole e pratico.
Il mondo degli smalti e delle vernici per legno è estremamente vario e ampio. Occorre sapersi orientare al meglio per non sbagliare prodotto
Nella pratica più diffusa, si definiscono vernici per legno quei prodotti che sono più o meno trasparenti (e più o meno colorati) e lasciano a vista il legno valorizzandone notevolmente l’aspetto.
Gli smalti per legno, invece, sono prodotti coprenti e destinati a modificare l’aspetto di un manufatto, oltre che a proteggerlo efficacemente. Sia lo smalto legno, sia la pittura per legno sono disponibili nelle versioni a solvente (acqua ragia, nitro e altri) o all’acqua. Non è facile scegliere il tipo più adatto alle singole esigenze, ma i tipi all’acqua risultano sicuramente di più facile impiego e sono sempre atossici.
È utile spere che:
Una delle esigenze più comuni che ci motiva a smaltare o verniciare un manufatto di legno è la protezione dall’acqua e dall’umidità. Oggi sono disponibili prodotti di alta tecnologia che creano barriere molto efficienti e che durano per lungo tempo.
Nel complesso è possibile fare questa classificazione:
vernici per legno specifiche per imbarcazioni
vernice legno per finitura cerata
vernice per legno di tipo flatting
mordenti per legno
smalti per legno
vernici vetrificanti
vernici spray
La lettura della nostra guida dettagliata su come verniciare il legno completa le informazioni.
Vernici per legno specifici per imbarcazioni
Sono finiture trasparenti e brillanti che proteggono il legno formando una pellicola elastica di grande resistenza agli agenti atmosferici e ai raggi UV in ambiente marino.
Vernice legno per finitura cerata
Le finiture cerate sono ideali per trattare serramenti e ogni altro elemento in legno esposto alle intemperie. Penetrano profondamente nel legno attraverso i pori, creando una protezione efficace e duratura.
Flatting anti-UV
Si tratta di vernici per legno uretaniche monocomponenti di finitura, per una migliore protezione contro la luce. Si trovano trasparenti lucide, opache o pigmentate. Formano una pellicola elastica antigraffio.
Mordenti per legno
I mordenti per legno, in soluzione acquosa o a solvente, contengono liquidi penetranti che trasportano all’interno del legno i pigmenti colorati. Sono disponibili in moltissime tonalità di colore.
Smalti per legno
Gli smalti per legno, in soluzione acquosa o a solvente, permettono di realizzare coperture continue di grande resistenza e con ottima capacità protettiva. Conviene applicarli su un primer di fondo.
Vernici vetrificanti per pavimentazioni
Il vetrificante per legno è una soluzione sintetica complessa che contiene materiali indurenti. Creano una pellicola trasparente e resistentissima all’abrasione per la finitura di parquet in legno.
Vernici spray per legno
Smalti colorati e coprenti e vernici di vario tipo sono anche disponibili in bomboletta spray. Si utilizzano applicando leggere passate parallele, tenendosi a circa 25-30 cm dall’oggetto da pitturare. Se l’oggetto è di piccole dimensioni conviene collocarlo all’interno di uno scatolone. Se è grande bisogna creare un opportuno riparo per pareti e pavimenti (1). Le bombolette di vernice spray per legno sono particolarmente utili per realizzare fregi e decori tipo stencil utilizzando le apposite maschere. (2)
Vernici per legno prezzi Il prezzo della vernice per legno è molto variabile: una latta di un prodotto di buona qualità può arrivare a costare anche 30-40 euro. Il fattore a nostro vantaggio è che queste vernici hanno lunga durata: per applicazioni limitate serve in genere poco quantitativo di prodotto, e quindi possiamo utilizzarli più volte. Le vernici vetrificanti hanno sicuramente un prezzo più elevato, ma si tratta di prodotti specifici di non frequente applicazione. Resta il fatto che è consigliabile affidarsi a vernici per legno di buona qualità spendendo qualche euro in più, in modo da avere la garanzia di una resa duratura.
Un nuovo sistema di controllo della temperatura ambiente, facile da installare e compatibile con diversi dispositivi per smart home
Che si tratti di un impianto radiante esistente (a pavimento, parete o soffitto) o in fase di installazione ex novo, grazie a Uponor Smatrix Pulse, sistema di controllo della temperatura, diventa possibile gestirlo nel migliore dei modi per consumare meno energia e avere sempre ambienti confortevoli.
Un’App dedicata guida nella procedura di configurazione senza bisogno di leggere manuali e anche senza Internet: se la casa è ancora un cantiere e non dispone di rete, l’App crea una rete Wi-fi locale e si collega direttamente al modulo di comunicazione.
Completata la configurazione, attraverso l’App si può gestire la climatizzazione domestica al meglio, anche attraverso comandi vocali ad Amazon Alexa o Google Home; controllare la temperatura sullo smartphone mentre si è fuori casa e ottimizzarla in base alle previsioni meteo; gestire ogni singola zona della casa in base agli orari di frequentazione e alle esigenze di ciascun familiare, interagendo con i termostati dislocati nei vari ambienti; ricevere avvisi se la connessione radio è interrotta o se le batterie si stanno esaurendo.
Accedendo ai servizi cloud Uponor si possono aggiungere funzionalità come aggiornamenti automatici del software, in piena sicurezza in quanto i dati sono protetti da una crittografia altamente affidabile. Inoltre, il sistema di controllo della temperatura Smatrix Pulse ottimizza molto più efficacemente l’utilizzo di energia, in quanto la funzione di bilanciamento automatico si adatta costantemente a ogni cambiamento di stile di vita senza interventi manuali, consentendo fino al 20% di risparmio.
Per un perfetto comfort domestico Smatrix Pulse offre la massima varietà di integrazione con altri sistemi come il raffrescamento tramite fancoil, la ventilazione meccanica, il raffrescamento a soffitto e il riscaldamento a pavimento elettrico.
Per informazioni più dettagliate consultare il sito www.uponor.it
Gestione semplice con pochi componenti
Centralina di regolazione dell’impianto radiante a zone con funzione di autobilanciamento, adatta per gestire fino a 6 termostati ambiente e 8 attuatori (dispositivi che ricevono i comandi e li eseguono); tramite un supporto aggiuntivo opzionale può servire più termostati e attuatori. Utilizzabile per installazioni a onde radio e a filo.
Modulo per il collegamento tra sistema Uponor Smatrix Pulse, Uponor Smatrix Pulse App e il cloud Uponor.
Termostati ambiente eleganti e sottili che misurano la temperatura operativa e l’umidità per il massimo comfort ed efficienza energetica.
Un’App intuitiva, con una procedura guidata di installazione interattiva, fornisce un’interfaccia per configurare e controllare il sistema da casa o da fuori casa.
Per iniziare a utilizzare il sistema di controllo della temperatura Uponor Smatrix Pulse sono disponibili due kit di avviamento per appartamenti (taglia S) e villette monofamiliari (taglia L) contenenti un modulo di collegamento (2), un regolatore di impianto (1) e 3 o 5 termostati (3), completi di istruzioni ed espandibili.
Con il trapano a colonna la punta viene fatta scendere verticalmente sul pezzo da forare, modulando la forza di penetrazione in base alla velocità impostata e alla resistenza del materiale, con possibilità di “leggere” in continuo la profondità raggiunta. Vediamo com’è fatto questo trapano verticale e cosa bisogna sapere per utilizzarlo al meglio.
La durata e il deterioramento del sistema di scarico dei gas combusti di un’auto dipendono dal tipo di utilizzo: non contano tanto i chilometri percorsi nell’anno, ma la lunghezza di ogni singolo tragitto. I gas di scarico, che contengono vapore acqueo, ma anche sostanze acide, escono dal motore a temperature elevate e, attraverso una serie di tubazioni e di silenziatori, vengono dispersi nell’ambiente. Se il viaggio che abbiamo intrapreso è molto lungo, tutte le parti diventano molto calde e non si forma condensa, se invece il tragitto è breve la condensa si deposita negli elementi terminali e, poco per volta, li corrode fino a forarli. Non è sempre possibile fare una riparazione alla marmitta dell’auto, quando il guasto è molto grave non c’è alternativa alla sostituzione ma, se la struttura generale è ancora solida e si tratta solo di tappare fori più o meno grandi, la riparazione è possibile. utilizzando materiali appositi.
I punti deboli: ecco i punti in cui più facilmente si verificano rotture e perforazioni dovute all’aggressività dei gas di scarico e alla condensa interna. Le frecce rosse indicano dove è più frequente il danno dovuto alla condensa mentre le frecce gialle indicano le zone di collegamento a rischio tra i componenti.
Il lavoro va svolto sotto il veicolo: sono assolutamente da evitare le soluzioni approssimative come, per esempio, sollevare l’auto col cric in dotazione e poi coricarvisi sotto. Per intervenire in condizioni ottimali serve un ponte da meccanico o la “fossa”, ma sono utili le rampe di metallo e i cavalletti di stazionamento.
Cosa serve per la riparazione della marmitta dell’auto
Trapano, pinze, chiavi a forchetta, spazzola di ferro, cacciaviti, spatola
Benda riparamarmitte
Pasta di montaggio marmitte
Stucco sigillante per marmitte
Spatola
Sigillatura di fori e crepe
Con lo stucco
Per sigillare piccoli fori o incrinature puliamo al meglio la parte e applichiamo con una spatolina uno strato non troppo sottile di stucco per riparazione della marmitta dell’auto che indurisce con il calore
Con la benda
Per crepe maggiori usiamo la benda realizzata in fibra di vetro imbevuta con una speciale resina termoindurente. Una volta completata la fasciatura e dopo averla bloccata in posizione con filo di ferro, basta far funzionare il motore per una quindicina di minuti per ottenere il riscaldamento che fa indurire fortemente la resina e quindi la fasciatura. Non contiene amianto ed è indicata anche per le marmitte catalitiche
Fori anticondensa
Per evitare che la condensa ristagni sul fondo del silenziatore e lo corroda dall’interno possiamo praticare alcuni piccoli forellini nella parte inferiore in modo che la condensa coli fuori
La pasta di montaggio
Sostituire una parte del condotto di scarico può essere un’impresa molto faticosa perché la ruggine forma talvolta una sorta di saldatura tra i vari elementi e diventa assai difficile separarli. Nessun problema invece se, in occasione di un intervento di manutenzione, utilizziamo una pasta di montaggio: il sottile strato di prodotto che spalmiamo nelle giunzioni non si degrada col tempo, ma conserva intatta tutta la sua efficacia e permette, all’occorrenza, di effettuare facilmente una sostituzione.
L’elemento da rimpiazzare si sfila senza grosse difficoltà. La parte che rimane in opera è ancora integra e pronta a ricevere il ricambio.Al momento dell’assemblaggio la pasta di montaggio funziona da lubrificante e facilita l’inserimento del nuovo pezzo con incastro maschio.L’eccedenza di prodotto che esce dai tagli praticati su giunto “femmina” sigilla la giunzione, che diventa stabile serrando la fascetta.
Prima di parlare della regolazione del cambio della bici premettiamo che il cambio è costituito da una “ruota libera” con un rocchetto a più rapporti e ha un sistema azionato da una leva, posta sul manubrio, che consente la traslazione della rotella-guida che sposta la catena da un rapporto all’altro. In commercio vi sono versioni molto diversificate di cambi, anche in relazione alla tipologia della bicicletta. Tutti, però, sono sostanzialmente costituiti secondo il medesimo principio.
I guasti più comuni consistono in genere nel mancato o irregolare funzionamento del cambio dovuto, di solito, a regolazioni andate fuori registro. Controlli, registrazioni, pulizia e lubrificazione sono gli interventi che bisogna saper effettuare.
Cosa serve per la regolazione del cambio della bici
Il rapporto mediano del rocchetto deve essere allineato con la moltiplica anteriore. Se vi sono più moltipliche deve essere allineato con il loro asse mediano. Impostando il cambio tra la moltiplica più interna e il rapporto più piccolo bisogna controllare che il guida-catena del deragliatore impedisca alla catena stessa di uscire dalla moltiplica, registrando le 2 viti di regolazione.
Marcature di regolazione
Sulla maggior parte dei cambi sono presenti due viti indicate con le lettere H e L che servono per regolare e tarare il posizionamento dei fine corsa dei rapporti.
Regolazioni
Si avvita (o svita) la vite H per determinare la posizione del fine corsa sul rapporto esterno. Poi si avvita (o svita) la vite L per determinare la posizione del fine corsa sul rapporto interno.
Regolazione deragliatore
Anche il deragliatore (nei cambi con più moltipliche) è dotato di viti di registrazione che permettono di controllare il suo spostamento con la massima precisione.
Le lubrificazioni
Il meccanismo del cambio va pulito accuratamente con una certa frequenza e sempre dopo un utilizzo in condizioni ambientali di pioggia, fango ecc.
La pulizia si effettua con detergenti per meccanismi esterni e la lubrificazione di effettua con bombola spray nei punti di attritoAnche il meccanismo del deragliatore va periodicamente sgrassato e pulito prima di applicare lubrificante specificoLe moltipliche si liberano dalla morchia con un lavaggio con petrolio rettificato o gasolio. Poi si lubrificano con bomboletta spray, senza eccedere
La tecnica dello stencil per pareti consente di decorare e abbellire i muri di casa (e non solo) in modo semplice, economico e originale
Per realizzare la tecnica dello stencil per pareti basta scegliere il motivo adeguato e trasferirlo sulla superficie che si intende decorare.
La ripetitività (quindi la possibilità di sfruttare un disegno numerose volte) ci permette di raggiungere, con una semplice tinteggiatura, risultati simili a quelli ottenuti con costose tappezzerie, e dà particolare risalto ad ambienti che si vogliono luminosi, allegri e caldi.
Dipingere casa con stencil per muro prevede l’utilizzo di particolari maschere di materiale sintetico, cartoncino o carta oleata che si trovano in commercio.
La zona da decorare con stencil da parete dev’essere adeguatamente preparata: pulita, asciutta e priva di polvere.
Stencil per pareti – Occorrente
Maschere per stencil (già pronte o che possiamo ricavare intagliando fogli di acetato)
Pennello a punta tronca specifico per stencil
Nastro per mascheratura
Pittura per stencil
Stencil fai da te o con nastro di mascheratura
Tempo richiesto: 15 minuti
Possiamo creare gli stencil per pareti in autonomia, con dei semplici cartoncini, oppure acquistarli già pronti per essere utilizzati. In alternativa, per forme molto squadrate, possiamo usare anche del nastro per mascherare le aree da non colorare.
Creare la sagoma
Prima di tutto ci occorre una sagoma per il nostro stencil per pareti. Tracciamo un cerchio su un cartoncino, facciamo un buco al suo centro con le lame delle forbici e ritagliamolo con precisione. Possiamo tracciare più cerchi, ben distanziati, sullo stesso foglio.
Applicare la vernice impermeabilizzante
Per utilizzare la maschera più volte senza che si deformi o si strappi e per poterla ripulire con facilità tra un’applicazione e l’altra, applichiamo un velo di vernice impermeabilizzante sui due lati.
Colorare l’interno dello stencil per muro
Fissiamo lo stencil per pareti con nastro di carta e coloriamo l’interno, tirando il colore dall’esterno verso l’interno, per non sbavare al di sotto della maschera. Ripetiamo l’operazione in altre zone del muro.
Usare, in alternativa, il nastro per mascheratura
Utilizzando il nastro per mascheratura, in alternativa alle maschere stencil per parete, possiamo creare varie tipologie di decorazioni come, per esempio, una grande scritta colorata. L’operazione è semplice e prevede l’applicazione del nastro a parete, in modo da definire la scritta (o altra tipologia di decoro).
Colorare gli spazi creati
Con smalto all’acqua procediamo a riempire gli spazi delimitati con il nastro.
Rimuovere la mascheratura
Ad asciugatura avvenuta, rimuoviamo la mascheratura per vedere l’effetto del lavoro di decorazione.